CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 febbraio 2010
278.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
Pag. 16

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 3 febbraio 2010. - Presidenza del presidente della X Commissione, Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 15.

Schema di decreto legislativo recante la disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio, nonché delle misure compensative e delle campagne informative.
Atto n. 174.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame, rinviato nella seduta di ieri.

Tommaso FOTI (PdL), relatore per l'VIII Commissione, illustra, anche a nome del relatore per la X Commissione, la proposta di parere formulata che tiene conto di alcuni rilievi tecnici emersi nel corso della discussione, nella consapevolezza che ulteriori questioni, di natura squisitamente politica, non possono trovar risposta nell'esame del provvedimento (vedi allegato 1).

Federico TESTA (PD), a nome del proprio gruppo, illustra una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2), sottolineando che sarebbe stato preferibile esaminare il provvedimento in titolo successivamente alla definizione da parte del Consiglio dei ministri di una strategia energetica nazionale, così come previsto dall'articolo 7 del decreto-legge n. 112 del 2008. Rileva altresì che il finanziamento e il personale assegnato all'Agenzia per la sicurezza nucleare risultano assolutamente inadeguati, mentre l'attuale commissariamento di Ispra, Sogin ed Enea non consente di definire con chiarezza gli obiettivi della loro attività. Sottolinea inoltre

Pag. 17

che, per quanto riguarda lo smantellamento degli impianti, l'articolo 19 dello schema di decreto prevede che, a fine vita degli stessi, la Sogin Spa prenda in carico la gestione in sicurezza e lo svolgimento di tutte le attività relative alla loro disattivazione. Al riguardo, paventa il rischio che i costi di queste attività siano estesi alla collettività nel caso in cui il fondo per il decommissioning previsto all'articolo 20 non fosse sufficiente. Ricordato che l'articolo 22 attribuisce all'operatore il compito di garantire le compensazioni a persone ed enti locali con divieto di trasferirne gli oneri sugli utenti finali, sottolinea tuttavia che l'articolo 16 prevede che con decreto del ministro dello sviluppo economico siano individuati strumenti di copertura finanziaria ed assicurativa contro il rischio di ritardi nei tempi di costruzione e messa in esercizio degli impianti per motivi indipendenti dal titolare dell'autorizzazione unica, con esclusione per i rischi derivanti dai rapporti contrattuali con i fornitori.

Gabriele CIMADORO (IdV), a nome del proprio gruppo, presenta una proposta alternativa di parere (vedi allegato 3).

Manuela LANZARIN (LNP) rileva l'opportunità che all'articolo 22, comma 4, venga individuato un criterio più definito che permetta l' ampliamento dell'area nella quale sono ubicati i comuni che possono beneficiare delle misure compensative, quale ad esempio l'indicazione di un raggio di 40 chilometri.

Massimo POLLEDRI (LNP) ritiene eccessivo il termine di almeno cinque anni per la validità di certificazione del sito previsto alla lettera b) della proposta di parere dei relatori.

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, per quanto concerne il primo rilievo formulatoritiene sia preferibile non indicare nella proposta di parere parametri eccessivamente perentori. I relatori sono ovviamente favorevoli all'estensione dei beneficiari, se il Governo si dichiara favorevole e non sono neppure contrari al limite indicato. Con riferimento all'osservazione del deputato Polledri, sottolinea che alla lettera b) della proposta di parere si parla di certificazioni dei siti e il termine ipotizzato di «almeno cinque anni» appare congruo se si considera che le procedure di autorizzazione potrebbero durare anche quattro anni. Sul punto si rimette comunque alla valutazione del Governo.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) ringrazia i colleghi per il proficuo e intenso lavoro finora svolto. Manifesta un orientamento complessivamente favorevole sul parere proposto dai relatori. Suggerisce tuttavia di sostituire alla lettera f) della proposta di parere le parole «nell'ambito della sfera dei soggetti pubblici» con le parole «nell'ambito di soggetti a prevalente capitale pubblico».

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.

Federico TESTA (PD) sottolinea che sarebbe preferibile affidare ad una società di diritto pubblico le attività attribuite a Sogin Spa dallo schema di decreto.

Andrea LULLI (PD) evidenzia la delicatezza dell'attività di gestione dei rifiuti radioattivi che nello schema di decreto in esame è attribuita ad una società di diritto privato.

Tommaso FOTI (PdL), relatore per l'VIII Commissione, ritiene che la questione non sia tanto nella natura giuridica delle società cui viene affidata la gestione dei rifiuti radioattivi, quanto nella realizzazione dei un deposito nazionale delle scorie.

Paolo FADDA (PD) sottolinea che la gestione delle scorie radioattive dovrebbe essere affidata ad una società pubblica.

Andrea GIBELLI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.