CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 gennaio 2010
271.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 20 gennaio 2010. - Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 15.30.

Schema di decreto legislativo recante la disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio, nonché delle misure compensative e delle campagne informative.
Atto n. 174.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

Le Commissioni iniziano l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Raffaello VIGNALI (PdL), presidente, avverte che, a seguito di conflitto di competenza sollevato dalla VIII Commissione, la Presidenza della Camera ha proceduto nella giornata di ieri all'assegnazione del provvedimento in titolo alle Commissioni VIII e X in congiunta, oltre che alla V Commissione per quanto concerne i profili di carattere finanziario. A seguito di tale modifica nell'assegnazione, occorre procedere ad un nuovo inizio dell'esame dell'atto in esame. Dà quindi la parola al relatore per la X Commissione, quindi al relatore per l'VIII Commissione.

Giovanni FAVA, relatore per la X Commissione, si richiama alla relazione svolta nella giornata di ieri che rimette all'attenzione dei colleghi della VIII Commissione.

Tommaso FOTI, relatore per l'VIII Commissione, ad integrazione della relazione del relatore per la X Commissione, ricorda che il provvedimento in esame interviene in una materia che nel complesso riveste una forte valenza ambientale, disciplinando in particolare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, di stretta competenza della VIII Commissione Ambiente.
Lo schema si articola nel Titolo I, recante disposizioni generali, nel Titolo II, recante procedimento unico per la localizzazione,

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la costruzione, l'esercizio e la disattivazione degli impianti nucleari e le relative misure compensative, nel Titolo III, recante procedure per la localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo di rifiuti radioattivi, del Parco tecnologico e delle relative misure compensative, nel Titolo IV riguardante la campagna di informazione, nonché nel Titolo V recante le norme finali.
Il provvedimento prevede il coinvolgimento del ministro dell'ambiente in ogni scelta relativa alla definizione della strategia del Governo in materia nucleare (articolo 3), all'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti (articolo 4), alla definizione dei requisiti soggettivi degli operatori (articolo 5), alla presentazione dei programmi di intervento da parte degli operatori (articolo 6), alla definizione delle caratteristiche delle aree idonee alla localizzazione degli impianti nucleari che dovranno essere individuate in uno schema utilizzando quali parametri di riferimento quelli relativi, tra gli altri, alla qualità dell'aria, all'idrologia e alle risorse idriche, ai fattori climatici, alla biodiversità, alla geofisica e geologia dei luoghi nonché alla pericolosità sismica del territorio (articolo 8).
L'articolo 9 prevede, inoltre, che la strategia nucleare sia soggetta alle procedure di valutazione ambientale strategica, affidando al Ministero dell'ambiente lo svolgimento della consultazione pubblica e la trasmissione di un parere motivato al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero delle infrastrutture; la Strategia nucleare sarà, poi, adeguata all'esito della valutazione ambientale.
L'articolo 11 stabilisce che l'Agenzia effettui l'istruttoria tecnica per la certificazione dei siti, fatte salve le competenze degli organi preposti alla tutela dell'ambiente secondo la normativa vigente.
L'articolo 13 prevede che l'istanza per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti nucleari deve essere presentata al Ministero dell'ambiente ai fini dell'avvio della procedura di impatto ambientale; il comma 7 del medesimo articolo stabilisce che la Commissione VIA non ripeta le valutazioni già effettuate in sede VAS e, anche ai fini dell'Autorizzazione integrata ambientale, effettui le valutazioni entro i termini ed i tempi previsti dal decreto legislativo n. 152/2006.
Sottolinea altresì che di stretta attinenza alle competenze della VIII Commissione risultano le disposizioni relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
L'articolo 18 dispone che il titolare dell'autorizzazione unica è responsabile della gestione dei rifiuti radioattivi, provvedendo al trattamento e al relativo smaltimento presso il Deposito nazionale nonché al riprocessamento e/o immagazzinamento del combustibile irraggiato presso il medesimo deposito nazionale.
L'articolo 24 detta, quindi, disposizioni relative alla localizzazione, alla costruzione e all'esercizio del deposito nazionale nell'ambito del Parco tecnologico, destinato a smaltire a titolo definitivo i rifiuti radioattivi a bassa e media attività ed all'immagazzinamento, a titolo provvisorio di lunga durata, dei rifiuti ad alta attività e del combustibile irraggiato provenienti dall'esercizio di impianti nucleari. La Sogin S.p.A. è individuata come il soggetto responsabile della realizzazione e dell'esercizio del deposito nazionale; nella regione in cui è situata il sito prescelto per la realizzazione del Parco tecnologico, la Sogin avvia una campagna informativa per comunicare alla popolazione e agli enti locali le informazioni necessarie sul deposito nazionale.
A norma dell'articolo 27, l'istanza per il rilascio dell'autorizzazione unica per la costruzione del parco tecnologico deve prevedere, tra l'altro, lo studio di impatto ambientale ai fini della procedura VIA.
L'articolo 28, infine, prevede che le tariffe di conferimento dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare irraggiato al deposito nazionale sono determinate annualmente dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas.
Riservandosi, comunque, di approfondire ogni ulteriore elemento che potrà emergere dal dibattito, ritiene, sin d'ora,

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opportuno sottolineare alcune criticità inerenti talune disposizioni contenute nel provvedimento. In primo luogo, sottolinea come agli articolo 5, 10, comma 3 e 13, comma 2, si prevede l'emanazione di un decreto che definisca, rispettivamente, i requisiti soggettivi degli operatori, i contenuti dell'istanza per la certificazione dei siti nonché i contenuti dell'istanza per l'Autorizzazione unica, senza che sia stabilito un termine entro il quale tali atti devono essere emanati. Rileva, inoltre, che all'articolo 11, commi 11 e 12, andrebbe previsto che la validità della certificazione del sito abbia una durata pari ad almeno dieci anni e non limitata ad un periodo di ventiquattro mesi. Rileva, infine, che all'articolo 19, comma 5, e all'articolo 20 andrebbe esplicitata l'entità del Fondo per il cosiddetto «decommissioning» al fine di dare maggiore certezza in ordine alle spese che dovranno sopportare gli operatori.

Salvatore MARGIOTTA (PD) chiede chiarimenti relativamente ai tempi di esame dello schema di decreto.

Giovanni FAVA (LNP), richiamandosi a quanto già detto nella seduta di ieri, riterrebbe opportuno procedere all'espressione del parere entro la fine del mese di gennaio o al massimo entro la prima settimana di febbraio, atteso che il termine per l'adozione del decreto è fissato dalla legge n. 99 del 2009 entro il prossimo 15 febbraio. Ritiene che sin dalla seduta odierna si possa entrare nel merito della discussione.

Gabriele CIMADORO (IdV) sottolinea che la complessità del provvedimento richiede un adeguato approfondimento da parte delle Commissioni.

Andrea LULLI (PD), ricordato che il Partito Democratico ha espresso voto contrario sulla legge n. 99 del 2009, ritiene tuttavia necessario procedere nell'esame dello schema di decreto per poter esprimere in tempo utile il prescritto parere parlamentare all'Esecutivo.

Mauro LIBÈ (UdC) ritiene che le Commissioni, in uno spirito di concreta e serena collaborazione, possano entrare nel merito della discussione nel corso della prossima settimana e concludere in tempi congrui, prima del 15 febbraio prossimo, l'esame dello schema di decreto.

Raffaello VIGNALI (PdL), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.