CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 gennaio 2010
268.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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Mercoledì 13 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Crosetto. - Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato, il generale Tullio Del Sette, Capo dell'ufficio legislativo del Ministero della difesa, e il consigliere Sergio De Felice, Capo dell'ufficio legislativo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

La seduta comincia alle 14.30.

Sui lavori della Commissione.

Il PRESIDENTE riferisce sugli esiti della riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che si è appena conclusa, nella quale sono stati concordati i tempi per l'esame in sede consultiva su atti del Governo degli atti nn. 164, 165, 166 e 168, all'ordine del giorno della Commissione. Si è inoltre convenuto che potranno essere programmate eventuali audizioni che dovessero essere richieste dai Gruppi parlamentari, compatibilmente con i termini per l'espressione dei pareri sui medesimi atti del Governo.

La Commissione prende atto.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE informa che sarà pubblicato il resoconto stenografico della procedura che sta per avere inizio.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa: audizione di esperti.

Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 16 dicembre 2009.

Il PRESIDENTE introduce i temi dell'audizione, con particolare riferimento ai provvedimenti di riassetto in materia di attività agricola adottati dal Governo in attuazione della delega conferita dall'articolo 14 della legge n. 246 del 2005, nell'ambito del cosiddetto procedimento «taglia-leggi», e dà la parola al consigliere De Felice.

Il consigliere DE FELICE riferisce sull'attività di semplificazione normativa e di riassetto svolta dal Ministero delle politiche

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agricole, alimentari e forestali, segnalando come la scelta di adottare gli atti ora all'esame della Commissione prima del 16 dicembre 2009 derivi da ragioni di cautela, determinate dal dubbio interpretativo circa la possibilità di procedere al riassetto anche oltre tale data, in attuazione dell'articolo 14, comma 18, della legge n. 246 del 2005. Dopo aver ricordato le finalità cui risponde la codificazione di settore, anche alla luce delle esperienze straniere e delle indicazioni del Consiglio di Stato, illustra i criteri con i quali il Ministero, con il supporto di un'apposita Commissione, ha operato la preliminare perimetrazione della materia oggetto di riassetto, nella consapevolezza della stretta connessione con norme e istituti del codice civile. Nell'individuazione degli ambiti materiali si è inteso escludere materie che coinvolgessero competenze di altri Dicasteri - come ad esempio il settore agroalimentare o altri settori con rilevanti aspetti di tutela ambientale - nonché ambiti frequentemente oggetto di sunset laws ovvero di interventi all'interno di provvedimenti legislativi di più ampio respiro, come quelli di natura fiscale.
Si sofferma quindi sui contenuti dello schema di decreto legislativo recante il riordino in materia della normativa sull'attività agricola (A.G n. 164) e dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante l'attuazione del medesimo decreto legislativo (AG n. 168) sottolineando come questi comprendano solo disposizioni riconducibili alla competenza legislativa esclusiva statale, e in particolare alla materia «ordinamento civile», con la significativa eccezione dell'articolo 49 dello schema di decreto legislativo. Conclude ricordando l'incisiva riduzione del corpus normativo in materia e dando conto dei criteri con i quali si è operata la collocazione delle norme nella fonte di rango primario piuttosto che in quella regolamentare, suscettibile peraltro di modifiche o soppressioni.

Il presidente PASTORE si sofferma sugli aspetti problematici degli interventi di delegificazione o, viceversa, di legificazione presenti nei provvedimenti ora ricordati, sui quali è relatore insieme al senatore Pertoldi per il parere al Governo. Dopo aver rilevato la legittimità - a suo giudizio - delle delegificazioni così realizzate, si sofferma sulla formulazione dell'articolo 49, comma 2, dello schema di decreto legislativo di riordino in materia di attività agricola, ritenendo opportuno chiarire se si tratti di norma cedevole, in quanto incidente su materia di competenza regionale, ovvero se si tratti di principi fondamentali in una materia di competenza legislativa concorrente, ai sensi dell'articolo 117, comma terzo della Costituzione. Dopo essersi soffermato sull'articolo 121 del medesimo schema di decreto, che costituisce a suo avviso una delle norme più innovative e coraggiose della complessiva opera di riassetto, prospetta l'esigenza di prevedere una norma transitoria che disciplini la successione delle norme, paventando altrimenti possibili problemi derivanti dalla non contestuale entrata in vigore del provvedimento di rango primario e di quello regolamentare, con particolare riferimento alle norme delegificate. Conclude esprimendo un vivo apprezzamento per il lavoro svolto.

Il consigliere DE FELICE, dopo aver ringraziato il Presidente, concorda sulla possibilità di modificare l'articolo 49, anche alla luce di eventuali rilievi della Conferenza unificata; si sofferma inoltre sulla disciplina dei consorzi di bonifica, disciplinati dalla medesima disposizione. Ritiene che il vuoto normativo paventato dal Presidente non si determini, stante la contestuale adozione della legge e del regolamento, come peraltro previsto dall'articolo 20 comma 3-bis della legge 59 del 1997.
Rispondendo a un quesito del presidente Pastore, manifesta comunque il proprio favore per la previsione di una clausola di chiusura volta a scongiurare il pericolo di discrasie temporali.

Il presidente PASTORE ringrazia il consigliere De Felice e lo congeda. Dà

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quindi il benvenuto al generale Del Sette e introduce brevemente i temi dell'audizione, incentrata sui provvedimenti che il Governo ha adottato per il riassetto in materia di ordinamento militare, in attuazione della delega conferita dall'articolo 14 della legge n. 246 del 2005, nell'ambito del cosiddetto procedimento «taglia-leggi».

Il generale DEL SETTE ricorda l'attività svolta dal Ministero della difesa in attuazione dell'articolo 14 della legge n. 246 del 2005, in primo luogo di carattere ricognitivo per l'individuazione delle fonti normative da sottrarre al meccanismo della «ghigliottina» nell'ambito del cosiddetto «taglia-leggi», e successivamente volta alla codificazione e al riassetto normativo, con il supporto di un apposito Comitato scientifico. Dà quindi conto delle fasi preparatorie dei due atti del Governo (n. 165 e n. 166) attualmente all'esame della Commissione e del loro impianto complessivo; ne illustra poi i contenuti dichiarando sin d'ora la disponibilità sua personale e degli altri componenti del Comitato scientifico a fornire ogni approfondimento che fosse ritenuto necessario. Sottolinea il carattere non innovativo del riassetto organico delle fonti primarie e secondarie così operato, nel rispetto dei principi sanciti dall'articolo 20 della legge n. 59 del 1997, del principio di invarianza di spesa, e alla luce della giurisprudenza costituzione e del Consiglio di Stato; il codice e il testo unico regolamentare si offrono quale corpus normativo organico nel quale dovrebbero confluire eventuali successivi interventi legislativi e regolamentari, evitando per il futuro la stratificazione di provvedimenti legislativi frammentari. Riferisce circa gli aspetti formali dei testi, nonché su alcune scelte di natura sostanziale, quale quella di limitare il riassetto alle sole forze armate che fanno capo al Ministero della difesa e alle sole norme di interesse esclusivo o prevalente del Ministero stesso, con esclusione di quelle concernenti istituti generali del diritto amministrativo. Quanto alla legislazione per il tempo di guerra e di grave crisi internazionale, lo schema di decreto legislativo si limita a individuare le fonti del cosiddetto «diritto bellico», tutte anteriori al 1970, al fine di sottrarle alla «ghigliottina» di cui all'articolo 14 della citata legge n. 246 senza procedere ad alcun riassetto; è stato invece oggetto di riassetto il diritto amministrativo destinato a operare per il tempo di guerra o di grave crisi internazionale.
Deposita quindi un documento nel quale sono riportate le osservazioni svolte e illustrato il contenuto dei due provvedimenti di riassetto dell'ordinamento militare, riferendo sulla scelta operata per la redazione del codice regolamentare, ai sensi dell'articolo 20, comma 2 della legge n. 59. Conclude dando conto del riassetto in materia di personale militare e di personale civile e ausiliario.

Il presidente PASTORE esprime un convinto apprezzamento per l'imponente lavoro svolto dal Ministero della difesa e per la cospicua opera di semplificazione realizzata. Si sofferma sull'opportunità di prevedere soluzioni normative volte a evitare ipotesi di vuoto normativo a causa della successione delle fonti, con particolare riferimento alle ipotesi di delegificazione.

Il generale DEL SETTE concorda sull'opportunità di una riflessione in merito, segnalando peraltro come per il decreto legislativo di riordino sia prevista l'entrata in vigore sei mesi dopo la pubblicazione del decreto legislativo stesso, rendendosi così possibili interventi integrativi e correttivi. Risponde infine a un'osservazione dell'onorevole Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL) circa la fonte che prevede la possibilità di interventi correttivi.

Il presidente PASTORE ringrazia il generale Del Sette, assicurando che il documento depositato sarà disponibile alla pubblica consultazione e lo congeda, dichiarando conclusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

La seduta termina alle 15.40.