CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 dicembre 2009
266.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 dicembre 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto ministeriale concernente le risorse delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2009 da accantonare ai sensi dell'articolo 17, comma 4.
Atto n. 153.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2009.

Il viceministro Giuseppe VEGAS, con riferimento ai chiarimenti richiesti dal relatore nella precedente seduta, conferma, come indicato nel preambolo dello schema di decreto, che gli accantonamenti sono stati effettuati utilizzando quelli già disposti ai sensi dei commi 482 e 483 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006, in quanto l'indisponibilità degli stessi ha permesso di garantire il rispetto del complessivo risparmio di spesa di 415 milioni di euro. In relazione, poi, alla percentuale utilizzata per gli accantonamenti,

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fa presente che, come prescritto dalla disposizione normativa, gli stessi sono stati effettuati in maniera lineare sulle disponibilità delle unità previsionali di base dei singoli stati di previsione della spesa, individuati ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Rileva, inoltre, che per alcuni capitoli della spesa non si è proceduto all'applicazione in modo uniforme della percentuale di accantonamento in quanto gli stanziamenti degli stessi includono anche somme riferite alla gestione del personale degli enti beneficiari dei contributi. Pertanto, per la loro natura di spesa obbligatoria, i relativi importi sono stati esclusi dalla somma aggredibile per operare gli accantonamenti medesimi. Le citate spese connesse al personale hanno indotto inoltre a classificare come «non rimodulabili» taluni capitoli, in quanto gli stessi contabilizzano contemporaneamente le suddette spese tra gli oneri di funzionamento. L'attribuzione della tipologia «risorse non rimodulabili» è stata posta ai capitoli in argomento al fine di evitare ulteriori ed eventuali riduzioni di stanziamento. Rappresenta, inoltre, che sono stati incisi dal decreto anche capitoli di spesa in conto capitale per contributi erogati agli Enti in quanto parte o tutto dello stanziamento afferisce a spese ordinarie non obbligatorie. Da ultimo, con riferimento agli accantonamenti di competenza e cassa relativi al capitolo 1560 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze, fa presente che, come si evince dall'allegato 1 al decreto in argomento, l'accantonamento è stato effettuato per un importo pari ad euro 479.848 in termini di competenza e cassa. Successivamente, una quota dell'accantonamento di cassa pari ad euro 8.491 è stata disaccantonata per consentire la liquidazione di somme impegnate negli anni precedenti.
Per completezza, fa presente che il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha predisposto ed inviato alla firma del Ministro dell'economia e delle finanze il decreto ministeriale recante l'individuazione degli obiettivi dei risparmi di spesa da assegnare a ciascuna amministrazione così come previsto dall'articolo 17, comma 3, del più volte citato decreto-legge n. 78 del 2009. Infine, evidenzia che le variazioni di bilancio in questione determinano un miglioramento del saldo netto da finanziare attraverso la riduzione dei contributi statali, alla quale corrisponde il contenimento del livello delle risorse a disposizione degli enti interessati. Ciò comporta altresì una diminuzione delle rispettive capacità di spesa, da cui - fermi restando i livelli delle spese incomprimibili, relativi al personale, a spese obbligatorie e al funzionamento degli organi istituzionali - dovrebbe scaturire una diminuzione delle spese di funzionamento, per lo più da riferire ad acquisto beni e servizi, con effetto sostanzialmente equivalente in termini di indebitamento netto della Pubblica amministrazione.

Rolando NANNICINI (PD) rileva come in base al provvedimento in esame siano stati operati tagli rilevantissimi ad accantonamenti di bilancio destinati ad assicurare il funzionamento di numerosi organismi e istituzioni, sottolineando, a titolo di esempio, come siano ridotte di oltre 139 milioni di euro le risorse destinate all'Agenzia delle entrate, di oltre 32 milioni di euro quelle destinate all'Agenzia del territorio, di oltre 33 milioni di euro le risorse destinate all'Agenzia delle dogane e di oltre 24 milioni di euro le somme stanziate per il finanziamento del CONI. Sul piano politico, ritiene che tale riduzione degli stanziamenti testimoni in modo evidente il fallimento della politica economica del Governo, che si è incentrata su tagli lineari delle dotazioni di bilancio, in quanto le amministrazioni, evidentemente, non sono state in grado di assicurare le riduzioni di spesa loro richieste, che non si basavano su una realistica analisi della spesa pubblica, ma solo sull'esigenza di

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rastrellare risorse per garantire il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. In ogni caso, nell'esprimere dubbi sull'effettiva disponibilità delle risorse delle quali si prevede l'accantonamento, tenuto conto della circostanza che siamo ormai prossimi alla fine dell'esercizio finanziario, ritiene assolutamente necessario che il Parlamento presti maggiore attenzione nel momento in cui approva disposizioni che prevedono riduzioni lineari delle dotazioni di bilancio.

Maino MARCHI (PD) chiede al rappresentante del Governo di voler chiarire entro quale termine verrà adottato il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze recante l'individuazione degli obiettivi dei risparmi di spesa da assegnare a ciascuna amministrazione.

Il viceministro Giuseppe VEGAS chiarisce che l'individuazione degli obiettivi dei risparmi di spesa da assegnare a ciascuna amministrazione sarà riferita al prossimo esercizio finanziario, mentre i risparmi per l'esercizio in corso sono assicurati dal provvedimento in esame.

Remigio CERONI (PdL), relatore, alla luce di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente le risorse delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2009 da accantonare ai sensi dell'articolo 17, comma 4 (atto n. 153),
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
gli accantonamenti di cui all'allegato 1 sono stati effettuati utilizzando quelli già disposti ai sensi dell'articolo 1, commi 482 e 483, della legge n. 296 del 2006, in quanto l'indisponibilità degli stessi ha permesso di garantire il rispetto del complessivo risparmio di spesa pari a 415 milioni di euro;
gli accantonamenti sono stati effettuati in maniera lineare sulle disponibilità delle unità previsionali di base dei singoli stati di previsione della spesa, individuati ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008;
per alcuni capitoli di spesa, tuttavia, non si è operato un taglio lineare in quanto gli stanziamenti degli stessi includono anche somme riferite alla gestione del personale degli enti beneficiari dei contributi, che hanno natura di spese obbligatorie e non sono stati pertanto oggetto di accantonamenti;
alcuni capitoli sono stati classificati come «non rimodulabili» in quanto gli stessi contabilizzano anche le spese per il personale tra gli oneri di funzionamento;
sono stati incisi dal decreto anche capitoli di spesa in conto capitale per contributi erogati agli enti, in quanto il relativo stanziamento, in tutto o in parte, afferisce a spese ordinarie non obbligatorie;
gli accantonamenti relativi al capitolo 1560 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze sono stati effettuati per un importo pari a euro 479.848 in termini di competenza e di cassa, successivamente, una quota dell'accantonamento di cassa, pari a euro 4.891, è stata disaccantonata per consentire la liquidazione di somme impegnate negli anni precedenti;
le variazioni di bilancio in questione determinano un miglioramento del saldo netto da finanziare attraverso la riduzione dei contributi statali, alla quale corrisponde il contenimento del livello delle risorse a disposizione degli enti interessati, con conseguente diminuzione delle rispettive capacità di spesa: da ciò dovrebbe scaturire una diminuzione delle spese di funzionamento, con effetto sostanzialmente

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equivalente in termini di indebitamento netto della pubblica amministrazione;
è stato predisposto ed inviato alla firma del Ministro dell'economia e delle finanze il decreto ministeriale che individua gli obiettivi dei risparmi di spesa da assegnare a ciascuna Amministrazione ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2009;
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

Massimo VANNUCCI (PD), intervenendo per dichiarazione di voto, nel richiamare le considerazioni svolte dal collega Nannicini, annuncia il voto contrario del gruppo del Partito democratico sulla proposta di parere. Osserva, infatti, che il provvedimento testimonia in modo assolutamente efficace il fallimento della politica dei tagli lineari seguita dal Governo a partire dal decreto-legge n. 112 del 2008, che ha finito per incidere più sulle spese virtuose che su quelle allocate in modo inefficiente, come evidenziato dalla riduzione di circa 99 milioni di euro dello stanziamento del Fondo per gli enti di ricerca. Rileva, altresì, come il Governo, nel legiferare in questa materia, stia seguendo una linea di condotta schizofrenica, disponendo in questa sede accantonamenti e riduzioni con riferimento a stanziamenti dei quali si prevede il rifinanziamento nell'ambito del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010, come, ad esempio, quelli destinati al CONI e alla Lega italiana per la lotta contro i tumori, sottolineando come si tratti, a suo avviso, della logica conseguenza della scelta dell'Esecutivo di operare riduzioni non selettive della spesa pubblica, in assenza di una seria operazione di revisione della spesa.

Amedeo CICCANTI (UdC) annuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alle modalità di erogazione delle risorse del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Atto n. 160.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2009.

Il viceministro Giuseppe VEGAS, rappresenta che le risorse da destinare al Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale, sono state iscritte per l'anno 2008, ai sensi dell'articolo 2, comma 44, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e per il triennio 2009-2011 ai sensi dell'articolo 2, comma 46, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, nell'ambito dello stanziamento del capitolo 2115 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e destinate al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri e che quindi non si dispone di dettagliate informazioni in ordine alle specifiche modalità di utilizzazione dell'intervento in esame. Precisa inoltre che le risorse iscritte sul Fondo per il funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, di cui al citato capitolo 2115 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, tenuto conto della propria autonomia contabile e di bilancio, sono considerate nel bilancio consolidato delle amministrazioni pubbliche a livello di macroaggregato economico non di singolo intervento di spesa. Rinvia per ulteriori chiarimenti alla nota della Presidenza del Consiglio dei ministri che chiede di allegare (vedi allegato 1).

Massimo BITONCI (LNP), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante

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del Governo, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alle modalità di erogazione delle risorse del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano (atto n. 160),
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
nel presupposto che la possibilità di integrare di anno in anno la dotazione del Fondo con le somme residue riportate dall'esercizio precedente non determini un'accelerazione della spesa tale da produrre effetti onerosi, in termini di cassa e di competenza economica, non previsti dalla normativa vigente;
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

La Commissione approva la proposta di parere presentata dal relatore.

La seduta termina alle 14.20.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 dicembre 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni.
Atto n. 157.

(Rilievi alla VIII Commissione).
(Rinvio dell'esame).

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, tenuto conto della circostanza che sullo schema di provvedimento in esame non è ancora pervenuto il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ne rinvia l'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

RISOLUZIONI

Martedì 22 dicembre 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.25.

7-00245 Gioacchino Alfano: Assegnazione contributi di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008.
(Discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00059).

Gioacchino ALFANO (PdL) nell'illustrare il contenuto della risoluzione ricorda che essa deve essere discussa in attuazione dell'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, che ha istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze un Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio. Fa presente che la dotazione del fondo, originariamente stabilita in 60 milioni di euro per l'anno 2009, 30 milioni di euro per l'anno 2010 e 30 milioni di euro per l'anno 2011, è stata successivamente incrementata, per il 2009, a 105.050.000 euro ai sensi dell'articolo 7, comma 1-ter, del decreto-legge n. 5 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 33 del 2009 e dell'articolo 3, comma 6, della legge 23 luglio 2009, n. 99. Sottolinea che, a valere sulle risorse del fondo sono concessi

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contributi statali per interventi realizzati dagli enti destinatari nei rispettivi territori per il risanamento e il recupero dell'ambiente e lo sviluppo economico dei territori stessi. Evidenzia altresì che, alla ripartizione delle risorse e all'individuazione degli enti beneficiari, si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze in coerenza con apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari. Rappresenta che la risoluzione in esame si limita pertanto ad impegnare quota parte delle risorse complessivamente disponibili. Ricorda inoltre che ai sensi della normativa vigente la risoluzione può contenere solo interventi volti al risanamento e al recupero ambientale, ovvero suscettibili di incidere sullo sviluppo economico. Sulla base delle esigenze segnalate dai componenti della Commissione, comunica l'intenzione di procedere ad una riformulazione del testo presentato e chiede pertanto una breve sospensione dei lavori.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, non essendovi obiezioni sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.30, riprende alle 14.35.

Gioacchino ALFANO (PdL) illustra il contenuto delle modifiche proposte al testo e deposita la nuova formulazione della risoluzione, identificata con il numero 8-00059 (vedi allegato 2).

Il viceministro Giuseppe VEGAS, esprime il parere favorevole del Governo sul testo come riformulato dal presentatore.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, anche in considerazione del lavoro istruttorio svolto dal presentatore, propone, e la Commissione consente, di non stabilire un termine per la presentazione di eventuali proposte emendative. Nessuno chiedendo di intervenire, pone, quindi, in votazione la risoluzione nel testo riformulato dal presentatore.

La Commissione approva.

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.