CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 dicembre 2009
261.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 10 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 13.45.

Indagine conoscitiva su taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro (lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera).
Audizione di rappresentanti dell'INAIL.
(Svolgimento e conclusione).

Giuliano CAZZOLA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.

Marco Fabio SARTORI, presidente dell'INAIL, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Teresa BELLANOVA (PD),

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Giuliano CAZZOLA (PdL), Cesare DAMIANO (PD) e Giulio SANTAGATA (PD).

Marco Fabio SARTORI, presidente dell'INAIL, rende ulteriori precisazioni in relazione ai quesiti posti.

Silvano MOFFA, presidente, ringrazia il Presidente dell'INAIL per il contributo fornito e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.25.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

INTERROGAZIONI

Giovedì 10 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.25.

5-02055 Cazzola: Dismissione di immobili degli enti previdenziali.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Giuliano CAZZOLA (PdL) prende atto positivamente della risposta del rappresentante del Governo, ritenendo necessario intraprendere adeguate iniziative per la promozione di soluzioni transattive in riferimento alle vicende della dismissione degli immobili degli enti previdenziali pubblici - sulla medesima linea già tracciata dalla legge n. 14 del 2009 - anche al fine di sanare una ingiustificata disparità di trattamento tra inquilini e porre rimedio ai negativi riflessi determinati dai contenziosi giudiziari in atto. Ricorda, infatti, che, poiché gli immobili di pregio sono connotati da un maggior grado di vetustà, al punto da rendere assolutamente discutibile e controversa la qualificazione di «pregio», sono sorte numerose liti giudiziali sulla materia, che si sono concluse in diversi casi in senso sfavorevole agli istituti previdenziali. Ritiene urgente, quindi, un intervento deciso del Governo, al fine di introdurre elementi di certezza in tale materia e sgombrare il campo da eventuali dubbi interpretativi della normativa.

5-02123 Caparini: Indennità di buonuscita per i dipendenti di Poste Italiane SpA.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimiliano FEDRIGA (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, pur prendendo atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, ritiene che resti tuttora irrisolto un problema concreto di disparità di trattamento tra lavoratori, posto da una non univoca interpretazione del comma 6 dell'articolo 53 della legge finanziaria 2008, riguardante il calcolo dell'indennità di buonuscita, che risulta diverso a seconda della data di assunzione del lavoratore. Precisa che il personale dipendente della società Poste italiane assunto prima del 28 febbraio 1998 - rientrante, quindi, nel regime vigente prima dell'introduzione della citata norma della legge finanziaria 2008 - non richiede semplicemente un aumento dell'importo di tale indennità, ma una sua rivalutazione sulla base dell'ultima retribuzione percepita prima del collocamento a riposo. Nel far notare che l'introduzione di tale sistema di calcolo ha determinato un risparmio per l'INPS, che non può essere ora fatto pagare ai lavoratori in termini di decurtazione dell'indennità, osserva che sarebbe stato allora preferibile liquidare immediatamente tali somme, considerato che appare oggi inaccettabile riconoscere un'indennità, il cui importo rimanga ancorato al valore sussistente diversi

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anni prima dell'effettivo collocamento a riposo.

5-02136 Braga: Procedure di mobilità presso la Glaston Italy SpA.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Nicola MOLTENI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, soprattutto laddove essa ha fatto riferimento alla disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con tutte la parti coinvolte, nell'ottica di un superamento delle divergenze fin qui emerse, e ad individuare le soluzioni più idonee per i lavoratori e le loro famiglie. A fronte di una crisi economica che coinvolge tutte le imprese del territorio comasco - quindi, non solo quella descritta nell'interrogazione - ritiene doveroso che il Governo prosegua il suo impegno sul fronte del riconoscimento degli strumenti di sostegno al reddito, che ha portato fino ad oggi allo stanziamento di ingenti risorse per tale scopo, favorendo anche, d'intesa con le parti sociali, un accordo sul piano industriale e sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali in alternativa alla messa in mobilità dei dipendenti interessati.

5-01616 Codurelli: Mancata erogazione di fondi stanziati per la cassa integrazione in deroga.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Lucia CODURELLI (PD), nel far innanzitutto notare che la risposta del rappresentante del Governo giunge in notevole ritardo rispetto alla data di presentazione del suo atto di sindacato ispettivo (che, infatti, faceva riferimento alla situazione esistente alla fine di giugno), dichiara di non potersi ritenere pienamente soddisfatta. Rileva, infatti, che l'ulteriore accordo richiamato dal rappresentante del Governo - che risulta stipulato il 27 luglio 2009 - è chiaramente successivo alla data di presentazione della sua interrogazione e, in ogni caso, non ha dimostrato la capacità di incidere in modo efficace sui problemi esistenti: ancora oggi, infatti, emerge un quadro incerto e vago circa le iniziative che si intendono intraprendere al fine di rendere disponibili in Lombardia le risorse a sostegno dei lavoratori e delle aziende minacciati dalla crisi economica in atto, che non fa ben sperare per la futura crescita economica del territorio.

5-02050 Codurelli: Su un caso di natura previdenziale di competenza della sede INPS di Lecco.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Marialuisa GNECCHI (PD), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, nel prendere atto della risposta del rappresentante del Governo, si riserva di utilizzare i chiarimenti testé acquisiti anche nei riguardi della sede provinciale INPS di Lecco, in vista della concessione del diritto all'accredito della contribuzione figurativa al soggetto citato nell'atto di sindacato ispettivo, che riveste la carica di sindaco di un comune. Fa notare, tuttavia, che la questione descritta nell'interrogazione in titolo trascende il caso singolo, andando ad interessare in termini più estesi l'interpretazione della normativa vigente in materia di riconoscimento della contribuzione previdenziale in favore di soggetti chiamati a rivestire cariche pubbliche elettive. Osserva, in particolare, che il problema si pone con riferimento ai soggetti che, una volta divenuti amministratori locali, risultino privi di un rapporto di lavoro, soprattutto nel momento in cui non viene più corrisposto il trattamento economico di mobilità: in tal senso, il soggetto eletto o nominato a cariche pubbliche, pur percependo gli emolumenti per l'espletamento degli incarichi in questione, rischia di non vedersi riconosciuta la contribuzione

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previdenziale. Ricorda, peraltro, di avere presentato, su tale tematica più complessiva, una apposita proposta di legge, sottoscritta anche da altri rappresentanti del suo gruppo, di cui auspica una sollecita calendarizzazione, affinché si possa avviare al più presto una discussione approfondita sull'argomento.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 10 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.50.

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche.
Testo unificato C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo, C. 977-ter Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni, C. 1942 Mura, C. 2146 Minardo, C. 2355 Di Pietro, C. 2529 Scandroglio e C. 2693 Zazzera.

(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 dicembre 2009.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che il relatore, in esito al complesso dibattito sinora svolto, ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni sul testo unificato in esame (vedi allegato 6).

Donella MATTESINI (PD) chiede alla presidenza di chiarire se si intenda procedere già nella seduta odierna alla deliberazione di competenza sulla proposta di parere del relatore, che sembra presentare, a prima vista, una certa complessità. Ricorda, in proposito, che nella precedente seduta i rappresentanti di diversi gruppi avevano richiesto una pausa di riflessione sull'argomento.

Giulio SANTAGATA (PD) prospetta l'opportunità di approfondire adeguatamente il contenuto della proposta di parere testé presentata.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle richieste testé formulate, che giudica ragionevoli, fa presente che la deliberazione della Commissione sulla proposta di parere presentata dal relatore potrà essere prevista nella prossima settimana, anche in modo da consentire ai gruppi di approfondirne adeguatamente il contenuto.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.