CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 4 dicembre 2009
257.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Venerdì 4 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 11.55.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010).
C. 2936 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
C. 2937 e relativa nota di variazione C. 2937-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 3 dicembre 2009.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per il disegno di legge finanziaria, ritiene che, per esigenze di coordinamento tra i diversi emendamenti al disegno di legge finanziaria presentati dallo stesso relatore e dal Governo, si renda necessario procedere alla predisposizione di ulteriori emendamenti del relatore, volti ad assorbire gli emendamenti citati. In particolare, è sua intenzione presentare un emendamento interamente sostitutivo degli articoli 2 e 3 del disegno di legge finanziaria. Propone, pertanto, di sospendere la seduta per almeno quattro ore, al fine di consentire la predisposizione di detti emendamenti.

Antonio BORGHESI (IdV) osserva che il relatore ha avuto ben più di quattro ore, tra la fine della seduta di ieri e l'inizio di quella odierna, per predisporre ulteriori emendamenti. È evidente, a suo avviso, che la richiesta di una nuova sospensione, avanzata dal relatore, comporta necessariamente il rinvio di tutte le scadenze

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ipotizzate finora, a cominciare dall'ipotesi di concludere l'esame dei disegni di legge finanziaria e di bilancio entro la giornata di domani. Invita, pertanto, la presidenza a rappresentare alla Presidenza della Camera l'esigenza di un rinvio dell'inizio dell'esame in Assemblea. Annuncia, infine, che, alla luce della nuova richiesta di sospensione avanzata dal relatore, il suo gruppo si dichiara contrario alla prosecuzione dell'esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge di bilancio.

Gian Luca GALLETTI (UdC) dichiara di concordare, nella sostanza, con le critiche formulate dal collega Borghesi. In particolare, ritiene che la richiesta di sospensione avanzata dal relatore determini necessariamente una proroga di tutte le scadenze convenute e invita, pertanto, la presidenza a garantire che l'esame dei disegni di legge in titolo possa proseguire nella giornata di domenica e nei primi giorni della prossima settimana. Stigmatizza, infine, il modo confuso con cui la maggioranza e il Governo hanno sin qui condotto l'esame dei disegni di legge finanziaria e di bilancio.

Massimo VANNUCCI (PD) giudica gravissima la situazione determinata dalla nuova richiesta di sospensione avanzata dal relatore e ricorda, in proposito, come il termine per la presentazione degli emendamenti da parte dei deputati sia scaduto già da una settimana. Ritiene che, a questo punto, la presidenza debba chiarire come intenda garantire la possibilità per la Commissione di svolgere l'esame dei provvedimenti in titolo in modo adeguato. Chiede, inoltre, se la presidenza abbia già proceduto alla valutazione dell'ammissibilità dei sette nuovi emendamenti del relatore presentati al termine della seduta di ieri. Rileva, infine, che il modo di procedere del relatore e del Governo denota una fondamentale mancanza di rispetto nei confronti dei deputati e della Commissione.

Marino ZORZATO (PdL) ritiene che, ferma restando la possibilità che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, modifichi le proprie determinazioni in ordine al prosieguo dell'esame alla luce della richiesta di sospensione avanzata dal relatore, l'orientamento espresso dal relatore denoti grande rispetto nei confronti della Commissione. La presentazione di pochi emendamenti, volti a sostituire e coordinare i diversi emendamenti dello stesso relatore e del Governo, consentirà infatti alla Commissione di procedere in modo più coerente e ordinato, a maggior ragione ove si consideri che i contenuti di tali ulteriori emendamenti sono, in massima parte, già noti.

Massimo VANNUCCI (PD) chiede se il relatore e il Governo intendano ritirare formalmente gli emendamenti sin qui presentati.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per il disegno di legge finanziaria, ribadisce l'intenzione di presentare nuovi emendamenti, volti a sostituire quelli già presentati dallo stesso relatore e dal Governo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che il relatore ha chiaramente annunciato di voler coordinare gli emendamenti sin qui presentati dallo stesso relatore e dal Governo. I nuovi emendamenti presentati a tal fine, proprio perché recepiscono i contenuti, tra l'altro, di quelli presentati dal Governo, dovrebbero essere accompagnati da una relazione tecnica. Precisa, infine, che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si riunirà a breve per discutere le modalità di prosecuzione dell'esame.

Il viceministro Giuseppe VEGAS ringrazia, a nome del Governo, il relatore per la sua disponibilità a farsi carico di coordinare le proposte emendative sin qui presentate da parte dello stesso relatore e del Governo. Tale compito, ovviamente, rende necessaria una sospensione della seduta.

Andrea LULLI (PD) rileva che l'intenzione del relatore di presentare emendamenti

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interamente sostitutivi degli articoli 2 e 3 equivale, di fatto, alla presentazione di un nuovo disegno di legge finanziaria, comportando inoltre, necessariamente, il ritiro degli altri emendamenti sin qui presentati dallo stesso relatore e dal Governo. Sottolinea, quindi, la necessità che il Governo presenti una nota tecnica riassuntiva sul complesso degli interventi previsti dagli emendamenti del relatore e del Governo e sulle relative coperture, secondo quanto il vice ministro Vegas si era impegnato a fare nella seduta di ieri. Osserva, altresì, che l'annuncio del relatore autorizza a ritenere che sia venuta meno la sintonia tra il Governo e la sua maggioranza. Ritiene, infine, che la procedura adottata rischi di umiliare il ruolo della Commissione e, dunque, del Parlamento.

Marco CAUSI (PD) ritiene che la procedura prescelta dal relatore rischi di espropriare, di fatto, la Commissione del potere di emendare i disegni di legge in esame. Auspica, inoltre, che il relatore, nel predisporre i suoi ulteriori emendamenti, dia prova di correttezza istituzionale, tenendo scrupolosamente conto delle dichiarazioni di inammissibilità già rese dalla presidenza.

Amedeo CICCANTI (UdC) dichiara di condividere la valutazione espressa dal collega Zorzato sull'orientamento manifestato dal relatore. Ritiene, tuttavia, che sia necessario stabilire se tale orientamento sia dettato realmente dalla volontà di coordinare tra loro gli emendamenti sin qui presentati o, piuttosto, dalla necessità di risolvere problemi interni alla maggioranza. Fino a questo momento, infatti, il relatore si era detto disponibile ad accogliere alcune proposte dell'opposizione: si tratta ora di capire se la richiesta di sospensione sia funzionale al confronto con l'opposizione o sia volta, esclusivamente, a consentire una mediazione interna alla maggioranza.

Augusto DI STANISLAO (IdV) sottolinea il rischio che la procedura proposta dal relatore finisca per espropriare la Commissione del suo ruolo in riferimento all'esame dei disegni di legge finanziaria e di bilancio. Evidenzia, altresì, il rischio che le proposte emendative del relatore non tengano nella dovuta considerazione le esigenze dei cittadini colpiti dal recente sisma in Abruzzo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, sospende la seduta, al fine di consentire l'immediata riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta, sospesa alle 12.30, riprende alle 17.15.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, con riferimento al disegno di legge finanziaria, il deputato Toccafondi ha ritirato il suo emendamento 3.58. Comunica, altresì, che il relatore sul disegno di legge di bilancio, deputato Marinello, ha presentato l'emendamento Tab 2.154 (vedi allegato 1) e che decorre pertanto da questo momento il termine di tre ore per la presentazione di subemendamenti. Per quanto riguarda, invece, l'emendamento del relatore Corsaro sul disegno di legge finanziaria, chiede a quest'ultimo se ritenga di essere in grado di presentarlo per le ore 20, unitamente alla relazione tecnica.

Massimo Enrico CORSARO (PdL) relatore per il disegno di legge finanziaria, confida che tanto l'emendamento quanto la relazione tecnica possano essere pronti per le ore 20. Per quanto riguarda l'emendamento, chiarisce che questo è quasi pronto, mentre per la relazione tecnica, per la quale il relatore ha bisogno dell'aiuto del Governo, occorre ancora un po' di tempo. Tutto considerato, ritiene che per le ore 20 possano essere pronti sia l'emendamento sia la relazione tecnica.

Il viceministro Giuseppe VEGAS, premesso che la relazione tecnica potrebbe essere pronta prima delle 20, nel qual caso sarebbe prontamente consegnata, ritiene

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che, per maggiore sicurezza, si possa convenire sull'orario indicato dal presidente.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, invita il relatore Marinello ad illustrare il suo emendamento Tab 2.154.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore per il disegno di legge di bilancio, chiarisce che il suo emendamento Tab 2.154 riunisce in un unico testo, al fine di agevolare il lavoro, gli emendamenti del Governo e l'emendamento del relatore non ancora votati.

Rolando NANNICINI (PD) chiede se l'emendamento presentato dal relatore tenga conto anche delle modifiche che saranno apportate al bilancio per effetto dell'emendamento in preparazione al disegno di legge finanziaria. Rileva che in tal caso alle ore 20, sempreché il relatore Corsaro depositi allora il testo del suo emendamento al disegno di legge finanziaria, non si potrà procedere al voto sull'emendamento Tab 2.154, per cui tanto varrebbe fissare fin d'ora il termine per i subemendamenti alle ore 24 per poi votare domani.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che, una volta depositato, l'emendamento del relatore Corsaro al disegno di legge finanziaria dovrà essere sottoposto al vaglio di ammissibilità, per il quale occorrerà altro tempo, dopodiché decorrerà il termine di sei ore per la presentazione di subemendamenti.

Pier Paolo BARETTA (PD), rilevato che il presidente Giorgetti insiste a dire che il termine per la presentazione di subemendamenti sarà di sei ore, ribadisce che il termine dovrà essere fissato, di comune accordo, alla luce dell'emendamento stesso: solo dopo averne valutato la complessità si potrà dire se sei ore sono sufficienti.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene ormai sufficientemente chiaro che la maggioranza si prepara a votare un emendamento del relatore che ridefinisce il testo: in sostanza, si trasferisce direttamente in Commissione la prassi del maxiemendamento del Governo, con la differenza che non è neppure necessario porre la questione di fiducia.

Gian Luca GALLETTI (UdC) ricorda che martedì scorso si era convenuto che dal momento della presentazione dell'ultimo emendamento del Governo o del relatore la Commissione avrebbe discusso per almeno altre 24 ore. Allo stato, non è possibile discutere per 24 ore e insieme finire entro domani: qualunque cosa accada, mancano i tempi per questo. Se ne deve concludere che, a meno che si decida di protrarre i lavori anche nei prossimi giorni, l'istruttoria della Commissione è insufficiente: si sta preparando non un maxiemendamento, ma un miniemendamento di maggioranza per riscrivere una minifinanziaria. La sua parte politica intende dire chiaramente che la Commissione non ha svolto il suo lavoro.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, sospende la seduta fino alle ore 20.

La seduta, sospesa alle 17.35, riprende alle 20.15.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rilevato che non è ancora stato presentato il preannunciato emendamento del relatore al disegno di legge finanziaria, sospende la seduta fino alle ore 22.

La seduta, sospesa alle 20.15, riprende alle 22.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che è stato presentato l'emendamento 2.1877 del relatore (vedi allegato 2) e che tale emendamento dovrà essere sottoposto al vaglio di ammissibilità.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per il disegno di legge finanziaria, chiarisce che il proprio emendamento 2.1877 costituisce sostanzialmente una riformulazione

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organica degli emendamenti da lui già presentati nonché di quelli presentati dal Governo. Da un punto di vista formale, per consentire una maggiore semplicità di lettura, ha ritenuto di riformulare integralmente gli articoli 2 e 3 del disegno di legge finanziaria. Sotto il profilo sostanziale, l'emendamento non contiene argomenti innovativi o aggiuntivi rispetto all'oggetto del disegno di legge finanziaria, come approvato dal Senato, nonché agli emendamenti già presentati dal relatore e dal governo nel corso dell'esame presso questa Commissione.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede se, in seguito alla presentazione dell'emendamento 2.1877 del relatore, debbano considerarsi ritirati tutti gli emendamenti precedentemente presentati dal Governo.

Il viceministro Giuseppe VEGAS conferma che tutti gli emendamenti precedentemente presentati dal Governo debbono ritenersi ritirati.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede se è stata già prevista la fissazione del termine per la presentazione del di subemendamenti all'emendamento 2.1877 del relatore.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, precisa che l'organizzazione dei lavori della Commissione per le prossime giornate e, pertanto, anche la fissazione del termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 2.1877 del relatore, costituiscono l'oggetto dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già convocato al termine della presente seduta.

Massimo POLLEDRI (LNP) prende atto della presentazione dell'emendamento 2.1877 del relatore, sottolineando peraltro come il dibattito e il confronto nell'ambito della Commissione siano stati sinora estremamente limitati.
Rileva inoltre come, secondo alcune agenzie di stampa, tale emendamento preveda l'erogazione di fondi per la moratoria fiscale delle multi utility, conseguente alla decisione della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha imposto la restituzione di benefici fiscali goduti. In questo ambito, per il Comune di Roma sarebbero previsti 90 milioni di euro, corrispondenti alla quantificazione del maggior onere fiscale, calcolato da ACEA. Chiede quindi al relatore di confermare se tale notizia sia vera e, quindi, se l'emendamento preveda il predetto stanziamento in favore del Comune di Roma.

Marco CAUSI (PD) rileva come, da una rapida lettura dell'emendamento 2.1877 del relatore, sembra che il testo contenga parti di emendamenti precedentemente presentati dal Governo e dichiarati inammissibili. Invita quindi la presidenza a compiere un esame di ammissibilità particolarmente attento e scrupoloso.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, comunica che l'onorevole Amedeo Ciccanti è il nuovo capogruppo dell'UdC presso la V Commissione, esprimendogli i migliori auguri anche a nome degli altri membri della Commissione. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 22.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.30 alle 13.15 e dalle 22.50 alle 23.20.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 256 del 3 dicembre 2009, a pagina 60, prima colonna, dopo la dodicesima riga, aggiungere la seguente: 2.1380 Il Governo.