CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 dicembre 2009
255.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 2 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 12.35.

DL 170/09: Disposizione correttiva del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, in materia di concorsi per dirigenti scolastici.
C. 2990 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

Donato BRUNO, presidente e relatore, comunica che sono pervenuti i pareri sul provvedimento in esame del Comitato per la legislazione e delle Commissioni Giustizia, Cultura e Lavoro, mentre la Commissione Bilancio esprimerà il proprio parere direttamente all'Assemblea. Avverte quindi che sono stati presentati due emendamenti, uno dei quali predisposto da lui stesso in qualità di relatore, nonché un subemendamento riferito all'emendamento del relatore (vedi allegato). Invita quindi i presentatori al ritiro dell'emendamento Cristaldi 1.1, precisando che il Governo ha manifestato la disponibilità ad accogliere un eventuale ordine del giorno in Assemblea di contenuto analogo; raccomanda quindi l'approvazione del proprio emendamento 1.2, esprimendo parere favorevole sul subemendamento Vincenzo Antonio Fontana 0.1.2.1.

Il sottosegretario Aldo BRANCHER esprime parere conforme a quello del presidente e relatore.

Alessandro PAGANO (PdL), nel ritirare l'emendamento Cristaldi 1.1, di cui è cofirmatario, esprime rammarico per il modo in cui si chiude la vicenda del concorso per dirigenti in Sicilia. Fa presente che sono stati disattesi alcuni interessi prevalenti e giustificati, sottolineando come il ricorso non fosse

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stato notificato ai vincitori del concorso, i quali non erano quindi a conoscenza del fatto che la procedura concorsuale fosse sub judice. Di fatto, l'annullamento della procedura da parte del Consiglio di giustizia amministrativa ha fatto sì che prevalesse l'interesse dei ricorrenti, i quali, dopo essere stati soccombenti per tre volte, hanno scelto di agire nella logica del «muoia Sansone con tutti i filistei», a scapito dell'interesse nazionale. In ogni caso, è a questo punto indispensabile una soluzione che eviti il caos, considerato che il sistema scolastico regionale ha bisogno dei dirigenti e che i 420 assunti hanno già assunto le funzioni e modificato le proprie vite, anche trasferendo la residenza, in funzione del nuovo incarico, senza contare che molti di loro hanno rinunciato a partecipare ad altri concorsi proprio in ragione del legittimo affidamento nel superamento di quel concorso. Raccomanda pertanto al Governo un approfondimento effettivo e un serio impegno a risolvere i problemi legati alla vicenda in questione.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) illustra il proprio subemendamento 0.1.2.1, il quale ha la finalità di evitare che, a seguito di trasferimenti, si determini una situazione di ulteriore confusione prima della rinnovazione del concorso.

La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Vincenzo Antonio Fontana 0.1.2.1 e quindi l'emendamento 1.2 del relatore.

Roberto ZACCARIA (PD), pur comprendendo il disorientamento prodottosi nei vincitori del concorso successivamente annullato e lo sforzo del Governo di trovare una soluzione ai problemi che sono derivati dall'annullamento, non può non rilevare l'anomalia dell'intervento normativo in esame, che serve in sostanza a porre rimedio ad un errore commesso nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del precedente decreto-legge n. 134 del 2009. Tutta questa vicenda conferma, a suo parere, come sia sbagliato l'attuale modo di legiferare, che vede alternarsi in Parlamento fasi di lavoro frenetico e irriflessivo, in relazione ad iniziative legislative del Governo, a fasi di inoperosità. Dichiara pertanto l'astensione del suo gruppo dalla votazione per il conferimento del mandato al relatore in quanto la sua parte politica comprende il problema del caso specifico, ma ritiene anche di dover segnalare l'esigenza di un lavoro legislativo più disteso e attento.

David FAVIA (IdV) preannuncia l'astensione del suo gruppo sul provvedimento in esame, come modificato nella seduta odierna. Ricorda che nella giornata di ieri aveva espresso una valutazione favorevole sul testo del decreto-legge, in quanto identico nel contenuto ad un emendamento presentato dal suo gruppo al Senato e poi respinto. Il decreto-legge in esame poteva, dunque, non essere necessario qualora il Governo e la maggioranza avessero tenuto in considerazione quanto evidenziato dal suo gruppo nel corso dell'iter parlamentare del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 134 del 2009. Si tratta, a suo avviso, di un modo pasticciato e confuso di legiferare, che auspica non debba ripetersi anche in futuro.
Rileva peraltro che, tenuto conto delle modifiche che oggi la Commissione ha deciso di apportare, la sua valutazione non può che cambiare, essendo contrario all'emendamento presentato dal relatore, che a suo avviso costituisce un errore.
Ricorda che nel corso della discussione generale che si è svolta nella seduta di ieri in Commissione tutti erano concordi sulla necessità di farsi carico di un problema che riguarda i vincitori di un concorso successivamente annullato. Non condivide però le modalità che si sono individuate: si chiede, in particolare, cosa accadrà per quelle persone che, immesse in servizio in base alla legge, non dovessero poi superare il concorso. In questo modo si consente a queste persone di svolgere, di fatto, le funzioni di dirigente scolastico pur dovendo ancora svolgere il relativo concorso.
Per tali ragioni, preannuncia l'astensione del suo gruppo sul testo del decreto-legge,

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come modificato nella seduta odierna, non escludendo che - dopo una valutazione di tutti i componenti del gruppo - si possa anche decidere di esprimere un voto contrario.

Mario TASSONE (UdC) ricorda che non è la prima volta che il Parlamento deve intervenire con una «sanatoria» a seguito di sentenze adottate dal Consiglio di giustizia amministrativa siciliana. In questo caso, ci si trova di fronte ad una problematica che investe i diritti acquisiti di coloro che erano stati dichiarati vincitori del concorso, poi annullato. Non si sente dunque di esprimere un voto contrario sul provvedimento, auspicando peraltro che questa possa essere l'occasione per porre all'attenzione del Parlamento la questione che attiene alla modalità di legiferare.
Richiama quindi il parere del Comitato per la legislazione, che ha sempre dato un contributo importante anche se a volte sarebbero più opportuni pareri chiari e concisi anziché valutazioni corredate da pagine di dottrina e di argomentazioni che rischiano di non evidenziare il cuore della questione. Ricorda, infatti, che tale organismo era stato istituito con la finalità di semplificare mentre a volte esprime valutazioni poco chiare.
In merito alle modifiche approvate nella seduta odierna, ritiene che ci si trovi di fronte ad un punto di limite: esclude che queste possano portare il suo gruppo ad un voto contrario ma evidenzia come al relatore si poteva chiedere uno sforzo maggiore nel predisporre un emendamento che appare in contrasto con la sentenza Consiglio di giustizia amministrativa siciliana. Ritiene, inoltre, che questo possa rappresentare un pericoloso precedente.
In conclusione, preannuncia l'astensione del suo gruppo.

La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Donato BRUNO, presidente e relatore, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 12.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 2 dicembre 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.55 alle 13.05.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 1o dicembre 2009, a pagina 36, colonna destra, alla quindicesima riga, deve leggersi: «convenuto di fissare a domani, alle ore 9.30,» in luogo di: «convenuto di fissare a domani, alle ore 12.».