CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 novembre 2009
249.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

Giovedì 19 novembre 2009.

Incontro con una delegazione della Commissione istruzione, scienza, cultura e sanità dell'Assemblea Nazionale del Popolo della Repubblica popolare cinese.

L'incontro informale si è svolto dalle 14.15 alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 15.20.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010).
C. 2936 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
C. 2937 Governo, approvato dal Senato, e relativa nota di variazione C. 2937-bis
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Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza). Pag. 105
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2010.
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2010.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Valentina APREA, presidente, avverte che lunedì 16 novembre sono stati assegnati il disegno di legge C. 2936 (Legge finanziaria 2010) ed il disegno di legge C. 2937 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e Bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012). Pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge.
La Commissione potrà peraltro procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.
Dà quindi la parola al collega Garagnani per lo svolgimento della relazione sui provvedimenti in esame.

Fabio GARAGNANI (PdL), relatore, ricorda che il disegno di legge finanziaria per il 2010 (A.C. 2936) si inserisce nell'ambito degli indirizzi indicati con le risoluzioni parlamentari di approvazione del documento di programmazione economico finanziaria del 2010-2013 dello scorso luglio, tenendo conto della revisione del quadro macroeconomico e di finanza pubblica effettuata con la Nota di aggiornamento al medesimo Documento, presentata contestualmente ai disegni di legge finanziaria e di bilancio.
Precisa che la Nota di aggiornamento al documento di programmazione economico finanziaria del 2010-2013 ha rivisto le stime di crescita per l'anno in corso e per il 2010, in considerazione dei primi segnali di ripresa che si sono manifestati a livello internazionale, nei mesi estivi, dopo la grave crisi economica e finanziaria che si è manifestata a partire dal 2008. Il miglioramento della congiuntura economica internazionale ha consentito di delineare uno scenario lievemente più favorevole per l'Italia rispetto a quello delineato nel documento di programmazione economico finanziaria di luglio per il biennio 2009-2010.
In particolare, per il 2009 la variazione del PIL presenta un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto inizialmente previsto; la contrazione del PIL si attesterebbe infatti a -4,8 per cento, rispetto al -5,2 per cento stimato nel documento di programmazione economico finanziaria, in linea con i risultati, lievemente superiori alle attese, del secondo trimestre 2009.
Sottolinea, che per il 2010, la Nota prevede una crescita più sostenuta dell'economia italiana, pari allo 0,7 per cento, di circa 0,2 punti percentuali superiore rispetto alle indicazioni fornite a luglio.
Restano invariate le stime di crescita per il periodo successivo, fissate dal documento di programmazione economico finanziaria di luglio in media al 2 per cento: tale previsione si situa, peraltro, all'interno di una elevata incertezza circa la solidità e l'intensità della ripresa economica mondiale.
Osserva, peraltro, che la revisione in aumento delle stime di crescita è in larga parte ascrivibile alla minore contrazione dei consumi nel 2009 e ad una maggiore crescita degli stessi nel 2010, nonché al miglior andamento per il medesimo anno degli investimenti, come si evince dai dati contenuti nella Relazione previsionale e programmatica 2010 (RPP), cui la Nota rinvia.

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Per quel che riguarda gli obiettivi di finanza pubblica, ricorda che il conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2009-2013 è stato rivisto dalla Nota di aggiornamento del documento di programmazione economico finanziaria tenendo conto di una serie di fattori, quali: la revisione delle prospettive di crescita dell'economia italiana, che vede una minore contrazione nel 2009 e una ripresa lievemente più sostenuta nel 2010; l'aggiornamento del conto delle pubbliche amministrazioni in base all'attività di monitoraggio; le modifiche alla manovra di cui al decreto-legge n. 78 del 2009, introdotte in sede di conversione, e le variazioni alla curva dei tassi di interesse.
Tali fattori, che comportano una ricomposizione all'interno degli aggregati di entrata e di spesa, hanno inciso solo lievemente sull'indebitamento netto.
La Nota ne conferma, quindi, per il 2009 ed il 2010 il valore tendenziale indicato dal Documento di programmazione (rispettivamente, 5,3 e 5 per cento del PIL).
Nel periodo successivo prosegue la riduzione del saldo (4,3 per cento del PIL nel 2011, 3,9 per cento nel 2012 e 3,5 per cento nel 2013), evidenziando un miglioramento, rispetto alle precedenti stime, pari allo 0,1 di PIL nel 2011, e allo 0,2 nel biennio successivo. Su tale evoluzione tendenziale incide una dinamica più favorevole della spesa per interessi, che più che compensa il peggioramento atteso del saldo primario.
Ricorda che in tale quadro, la Nota conferma la linea di intervento già delineata nel documento di programmazione economico finanziaria ed attuata con il decreto-legge n. 78 del 2009, volta a consolidare i conti pubblici negli anni 2009 e 2010 e a disporre un'azione correttiva che esplica i suoi effetti a partire dal 2011, in concomitanza con il previsto miglioramento delle prospettive di crescita.
La manovra correttiva resta confermata nell'entità indicata dal documento di programmazione economico finanziaria, risultando pari all'1,2 per cento del PIL nel triennio 2011-2013, di cui lo 0,4 per cento nel 2011. Per l'anno in corso e per il 2010 il quadro programmatico di finanza pubblica coincide pertanto con quello tendenziale, mentre un primo miglioramento dei saldi (e del debito) si registra nel 2011 e prosegue negli anni successivi.
Ricorda, inoltre che per quanto concerne il debito, dopo aver raggiunto un livello massimo pari al 117,3 per cento del PIL nel 2010, è previsto in progressiva diminuzione fino al 112,7 per cento nel 2013.
Segnala che la Commissione europea delinea un quadro previsionale peggiorativo rispetto a quello indicato nella Nota di aggiornamento, con riferimento all'indebitamento netto, che è previsto mantenersi su un livello pressoché costante - intorno al -5,3 per cento - nel triennio 2009-2011, per ragioni riconducibili prevalentemente agli andamenti della spesa primaria.
Ricorda, altresì, che la Commissione fa riferimento, segnatamente, alla spesa pubblica per consumi intermedi, prevista in crescita nonostante le misure di bilancio adottate per contenerla; a quella per il rinnovo dei contratti pubblici, determinata sulla base di tassi più elevati rispetto all'inflazione, nonché alla dinamica dei trasferimenti alle famiglie, piuttosto accentuata nel 2009.
Sottolinea che con riferimento al debito la Commissione prevede invece che esso si attesti, negli anni 2009 e 2010, su valori più bassi di quelli previsti nella Nota, mentre risulterebbero valori più elevati nell'ultimo anno del periodo previsionale, ossia al 2011.
Ricorda che, per quanto concerne la composizione della manovra lorda, il disegno di legge reca nuove o maggiori spese - quasi tutte di parte corrente - per un ammontare pari a circa 1,9 miliardi di euro per il 2010, 5,7 miliardi nel 2011 e 3,8 miliardi per il 2012, cui si aggiungono 0,4 miliardi di euro di minori entrate per il solo esercizio 2012.
Sottolinea che a tali impieghi si fa parzialmente fronte mediante una riduzione delle spese pari a circa 0,48 miliardi di euro per ciascuno degli anni del triennio,

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cui si aggiungono circa 0,16 miliardi di euro di maggiori entrate per l'anno 2010.
Per quel che riguarda gli stati di previsione di competenza della Commissione, ricorda che nella nota che introduce la tabella 7 (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca) vengono delineati gli indirizzi programmatici relativi al settore istruzione scolastica ed universitaria ed alla ricerca scientifica.
Ricorda, in particolare, che per l'istruzione scolastica vengono individuati i seguenti obiettivi: riduzione del fenomeno della dispersione scolastica ed attuazione dell'istruzione obbligatoria con il miglioramento dei livelli di apprendimento finalizzato al successo formativo; valorizzazione dell'autonomia scolastica sotto il profilo della capacità gestionale, con conseguente individuazione di strumenti di valutazione dei risultati; introduzione di un sistema di valutazione dei docenti, degli studenti e delle scuole, basato su riscontri oggettivi; costituzione degli istituti tecnici superiori e dei poli tecnico professionali; potenziamento dei meccanismi di partecipazione e rappresentanza degli utenti alla vita scolastica.
Osserva che per l'istruzione universitaria e la ricerca scientifica vengono indicati i seguenti obiettivi: promozione dei programmi comunitari e delle iniziative europee, nonché partecipazione ad iniziative e progetti di carattere internazionale; sostegno alla ricerca di base ed applicata attraverso l'attuazione del programma nazionale di ricerca; revisione delle norme sul diritto allo studio universitario ed incremento degli stanziamenti finalizzati a residenze universitarie e prestiti di onore; razionalizzazione e sviluppo del sistema dell'Alta formazione artistico musicale; revisione della governance degli atenei ed assegnazione delle risorse sulla base della qualità.
Precisa che nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2010 i centri di responsabilità amministrativa sono 21: 3 dipartimenti (dipartimento per l'istruzione; dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca; dipartimento per la programmazione e la gestione della risorse umane, finanziarie e strumentali e per la comunicazione); 18 uffici scolastici regionali.
Sottolinea che le dotazioni finanziarie del Ministero fanno capo alle seguenti missioni: L'Italia in Europa e nel mondo (missione n. 4 nella classificazione generale del disegno di legge di bilancio); Ricerca e innovazione (missione n. 17 nella classificazione generale del disegno di legge di bilancio); Istruzione scolastica (missione n. 22 nella classificazione generale); Istruzione universitaria (missione n. 23, nella classificazione generale); Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (missione n. 32 nella classificazione generale); Fondi da ripartire (missione n. 33 nella classificazione generale).
Per quel che riguarda gli stanziamenti complessivi, ricorda che lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca reca, per l'esercizio finanziario 2010, spese in conto competenza per 55.252,1 milioni di euro, di cui: 52.925,8 milioni per spese correnti (95,8 per cento); 2.326,3 milioni per spese in conto capitale (4,2 per cento).
Rileva che l'incidenza percentuale sul totale generale del bilancio dello Stato è pari al 10,3 per cento. Occorre peraltro considerare che le previsioni di bilancio per il 2010 tengono conto delle disposizioni recate dal decreto-legge n. 112 del 2008, i cui effetti si scontano nell'esercizio 2010 anche in ragione della proroga disposta dal decreto-legge n. 78 del 2009.
Osserva che rispetto alle previsioni assestate per l'esercizio finanziario 2009, si registra una riduzione di 409,3 milioni di euro (164,2 milioni di euro per la parte corrente e 245,1 milioni di euro per la parte in conto capitale).
La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2010 è valutata in 4.438,7 milioni di euro (2.215,8 milioni per la parte corrente, 2.222,9 milioni per la parte in conto capitale).

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La consistenza dei residui presunti è inferiore a quella prevista nella legge di bilancio 2009 (5.597,8 milioni di euro); tuttavia, occorre tener presente che la valutazione operata in sede di bilancio di previsione è provvisoria e suscettibile di variazioni che potranno discendere dall'andamento della gestione nella parte finale dell'esercizio.
Precisa che le autorizzazioni di cassa ammontano per il 2010 a 56.476,6 milioni di euro.
Data una massa spendibile di 59.690,8 milioni di euro (4.438,7 milioni di residui, più 55.252,1 milioni di competenza), le autorizzazioni di cassa assicurano un coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile) del 94,6 per cento. Tale rapporto misura la capacità di spesa che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ritiene di poter raggiungere nel 2010.
Evidenzia, con riguardo agli stanziamenti per il 2010, che lo stato di previsione in esame sconta le riduzioni delle autorizzazioni di spesa operate con il decreto-legge n. 93 del 2008 (cosiddetto decreto taglia ICI), nonché quelle previste dall'articolo 60 (commi 1 e 3) del già citato decreto-legge n. 112 del 2008.
Di seguito, pone in evidenza i dati principali relativi alle singole missioni.
Per quel che riguarda la missione Istruzione scolastica ricorda, preliminarmente, che al complesso delle spese per l'istruzione scolastica sono applicate per l'esercizio 2010 le riduzioni di spesa previste dalle leggi finanziarie per il 2007 e 2008 (legge n. 296 del 2006 e n. 244 del 2007) e dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008; a queste si affiancano variazioni di segno positivo e negativo connesse a spese per il personale.
Segnala, inoltre, che l'articolo 4 del decreto-legge n. 180 del 2008, per la copertura degli oneri connessi a nuove assunzioni presso le università, ha previsto la riduzione lineare delle dotazioni delle missioni di spesa di ciascun Ministero per gli importi indicati in apposito elenco, escludendo esplicitamente, oltre alle spese di natura obbligatoria, quelle destinate all'istruzione ed all'università. Le riduzioni previste per il MIUR, pari a 151.000 euro per il 2010 e 298.000 euro per il 2011 sono operate sulla missione 4 «L'Italia in Europa e nel mondo» (20.000 euro per il 2010 e 39.000 euro per il 2011), e sulla missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» (131.000 euro per il 2010 e 259.000 euro per il 2011).
Rileva che alla Missione Istruzione scolastica è assegnata la dotazione di 44.060,4 milioni di euro (pari al 79,7 per cento dello stanziamento del Ministero), con riduzione di 83,5 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009 (che assegnava 44143,9 milioni di euro).
Aggiunge che la missione è articolata in 11 programmi di spesa, dei quali 8 recano uno stanziamento. Dà conto, di seguito, degli stanziamenti attribuiti a questi ultimi e delle relative variazioni - di segno positivo o negativo - rispetto al bilancio assestato 2009: 1.1. Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica: 311,3 milioni di euro, con riduzione di 99,1 milioni di euro; 1.2. Istruzione prescolastica: 4.268,3 milioni di euro, con aumento di 91,8 milioni di euro; 1.3. Istruzione primaria: 14.281,4 milioni di euro, con aumento di 112,4 milioni di euro; 1.4. Istruzione secondaria di primo grado: 9.494,5 milioni di euro, con riduzione di 206,5 milioni di euro; 1.5. Istruzione secondaria di secondo grado: 15.292,8 milioni di euro, con aumento di 141,1 milioni di euro; 1.6. Istruzione post-secondaria - nessuno stanziamento (a fronte di 0,06 milioni di euro nel bilancio 2009 assestato); 1.7. Istruzione degli adulti - nessuno stanziamento (a fronte di 0,07 milioni di euro nel bilancio 2009 assestato); 1.8. Diritto allo studio, condizione studentesca: 5,4 milioni di euro, con riduzione di 7,5 milioni di euro; 1.9. Istituzioni scolastiche non statali: 406,1 milioni di euro, con aumento di 4,2 milioni di euro; 1.10 Interventi in materia di istruzione - nessuno stanziamento; 1.11 Istruzione post-secondaria degli adulti, e programmi di istruzione formazione-lavoro -

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istituito con uno stanziamento in conto competenza pari a 0,5 milioni di euro.
Rileva che, dai dati indicati sopra, le variazioni di segno positivo più consistenti rispetto alla legge di assestamento 2009 riguardano i tre programmi relativi all'istruzione prescolastica, primaria e secondaria di secondo grado.
Precisa che, la variazione di segno negativo più consistente si riferisce al programma Istruzione secondaria di primo grado. Tutte le variazioni sopra citate afferiscono al macroaggregato di parte corrente Funzionamento e riguardano soprattutto gli stanziamenti per il personale.
Per quel che riguarda la missione Istruzione universitaria, ricorda, preliminarmente, che anche sugli stanziamenti afferenti a tale missione operano gli effetti dell'articolo 60, commi 1 e 3, del decreto-legge n. 112 del 2008; non operano, invece, effetti derivanti dall'articolo 4 del decreto-legge n. 180 del 2008 poiché, come detto nel paragrafo relativo all'istruzione scolastica, sono state esplicitamente escluse dalle riduzioni lineari le spese destinate all'università.
Molti dei capitoli inclusi nella missione in esame sono esposti nella tabella C della legge finanziaria.
Lo stanziamento complessivo per la missione Istruzione universitaria è pari a 7902,3 milioni di euro (pari al 14,3 per cento dello stanziamento del Ministero), con una riduzione di 652,7 milioni di euro (-7,6 per cento) rispetto alla legge di assestamento 2009.
Segnala che la missione è articolata in tre programmi: 2.1 Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, con stanziamento in conto competenza pari a 179,9 milioni di euro (con riduzione di 8,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009). In tale programma rientrano, in particolare: - il Fondo di intervento integrativo da ripartire tra le regioni per la concessione dei prestiti d'onore e l'erogazione delle borse di studio (2.1.2. - interventi - capitolo 1695), con 99,7 milioni di euro (- 11,9 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009); - i contributi a favore dei collegi universitari (2.1.2. - interventi - capitolo 1696), pari a 20,4 milioni di euro (- 1,7 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009); - le assegnazioni alle università per le spese inerenti l'attività sportiva universitaria e i relativi impianti (2.1.2. - interventi - capitolo 1709), pari a 7,8 milioni di euro (+ 0,2 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009); - i contributi per interventi per alloggi e residenze per gli studenti universitari (2.1.6. - investimenti - capitolo 7273), pari a 50,1 milioni di euro (+ 5,5 milioni rispetto all'assestamento 2009). Peraltro, segnala che gli stanziamenti relativi a tutte le voci citate - fatta eccezione per il capitolo 7273 - sono rimodulabili ai sensi del citato articolo 60, co. 3, del decreto-legge n. 112/2008; 2.2 Istituti di alta cultura, con stanziamento in conto competenza pari a 417,1 milioni di euro (incremento di 7,1 milioni di euro rispetto all'assestamento). Le risorse sono concentrate principalmente sul capitolo 1603 (2.2.1 - Funzionamento), con 213,6 milioni destinati agli stipendi del personale direttivo e docente degli istituti di alta formazione artistica e musicale (spesa non rimodulabile); 2.3 Sistema universitario e formazione post-universitaria, con stanziamento in conto competenza pari a 7.305,4 milioni di euro (riduzione di 651,7 milioni. rispetto all'assestamento).
Le principali voci di spesa relative a questo programma, alcune delle quali esposte in tabella C della legge finanziaria, riguardano: a) il Fondo per il finanziamento ordinario delle università (Macroaggregato 2.3.2. - interventi - capitolo 1694) con dotazione di 6.256,4 milioni di euro, che registra una riduzione di 678,8 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per il 2009 (spesa non rimodulabile). La nota del capitolo specifica che si tratta dello stanziamento determinato dalla tabella C della legge finanziaria 2009, tenuto altresì conto delle manovre correttive di finanza pubblica a legislazione vigente, nonché delle assegnazioni di fondi previste dalla legge n. 244 del 2007 (40 milioni euro) e dal decreto-legge n. 180

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del 2008 (71 milioni euro); b) il Fondo da destinare all'incremento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema universitario statale (2.3.2. - interventi - capitolo 1699), con dotazione di 550 milioni di euro, pari a quella dell'assestamento 2009 (spesa non rimodulabile); c) le Borse di studio post laurea (2.3.2 - interventi - capitolo 1686) con dotazione di 183,8 milioni di euro, che registra un incremento di 22,9 milioni. di euro rispetto all'assestamento 2009 (spesa non rimodulabile); d) il Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario (2.3.2 - interventi - capitolo 1690), con dotazione di 65,1 milioni di euro, che registra un incremento di 1,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009 (spesa rimodulabile); e) i Contributi alle università e agli istituti superiori non statali (2.3.2 - interventi - capitolo 1692) con dotazione di 90,2 milioni di euro, che registra un incremento di 1,9 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009 (spesa rimodulabile); f) il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti (2.3.2 - interventi - capitolo 1713) con dotazione di 77,1 milioni di euro, che registra un incremento di 9,7 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009 (spesa non rimodulabile).
Ricorda che il Fondo per l'edilizia universitaria (2.3.6. - investimenti - capitolo 7266), che reca uno stanziamento di 3,9 milioni di euro nella legge di assestamento 2009, è soppresso.
La nota del capitolo evidenzia che lo stesso si sopprime per cessazione dell'onere recato dall'autorizzazione di spesa.
Per quel che riguarda la missione Ricerca e innovazione, sottolinea che lo stanziamento complessivo per la missione Ricerca e innovazione è pari a 2.284, 4 milioni di euro (pari al 4,4 per cento dello stanziamento del Ministero), con una riduzione di 158,8 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009.
Essa si articola in tre programmi: 3.1. Ricerca per la didattica: ricorda che il programma ricerca per la didattica è dotato di 7,5 milioni di euro, a fronte di 7,8 milioni nella legge di assestamento per il 2009. Il programma in esame comprende le spese per la realizzazione delle attività affidate all'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di istruzione e formazione ed all'Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (Macroaggregato Funzionamento, capitolo 1398, con uno stanziamento di 4,3 milioni di euro) ed i contributi ad Enti ed istituti operanti nel settore dell'istruzione (Macroaggregato Interventi, capitolo 1261, esposto in tabella C della legge finanziaria, dotato di 2,8 milioni di euro); 3.2. Ricerca scientifica e tecnologica applicata, con stanziamento in conto competenza pari a 103,2 milioni di euro (riduzione di 149,6 rispetto al bilancio assestato 2009), nell'ambito del quale le risorse sono destinate principalmente al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (3.2.6. - investimenti - capitolo 7320, esposto in tabella F della legge finanziaria). Il capitolo 7320 ha una dotazione di 80 milioni di euro (inferiore di 148,9 milioni. alla dotazione indicata nella legge di assestamento). L'amministrazione motiva tale variazione con la cessazione degli oneri recati dall'articolo 1, c. 874, della legge finanziaria 2007 - che ha autorizzato la spesa di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008 e di 360 milioni di euro per l'anno 2009 a favore del F.I.R.S.T -, nonché con il trasferimento di 1,9 milioni di euro al capitolo 7245 per una migliore allocazione della spesa; 3.3. Ricerca scientifica e tecnologica di base, con stanziamento in conto competenza pari a 2.173,7 milioni di euro (con riduzione di 8,9 milioni rispetto all'assestamento).
Sottolinea che, in tale programma rientrano, in particolare: il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (3.3.6. - investimenti - capitolo 7236), con dotazione di 1.867,8 milioni di euro, che registra un incremento di 126,2 milioni rispetto all'assestamento). Il capitolo è esposto in tabella C della legge finanziaria; il Fondo occorrente per le assunzioni di ricercatori delle università e degli enti ed istituzioni di ricerca (3.3.2. - interventi - capitolo 1714) con 154 milioni di euro, ovvero + 5,6 milioni di euro rispetto all'assestamento

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2009 (spesa non rimodulabile); il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (3.3.6. - investimenti, capitolo 7245) con 83,8 milioni. di euro, che registra un decremento di 145,0 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009 (capitolo esposto in tabella F della legge finanziaria, spesa non rimodulabile). L'amministrazione motiva tale variazione con la cessazione degli oneri recati dall'articolo 1, comma 874, della legge finanziaria 2007 che ha autorizzato la spesa di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008 e di 360 milioni di euro per l'anno 2009 a favore del F.I.R.S.T., nonché con il trasferimento di 1,9 milioni di euro dal capitolo 7320 per una migliore allocazione della spesa; i contributi ad enti, istituti, associazioni, ed altri organismi (3.3.2. - interventi - capitolo 1679), con 6,7 milioni di euro, che registra un aumento di 0,1 milioni rispetto al'assestamento 2009 (capitolo esposto in tabella C, spesa rimodulabile).
Per quel che riguarda la missione L'Italia in Europa e nel mondo, ricorda, in particolare, che alla missione in esame, articolata nei due programmi Cooperazione culturale e scientifico-tecnologica e Cooperazione in materia culturale, sono destinati 136,1 milioni di euro per il 2009, con un aumento di 14,9 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009.
Tale incremento è allocato, quasi per il totale, sul programma Cooperazione culturale e scientifico-tecnologica, nel macroaggregato 4.2.6 Investimenti sui capitoli di spesa relativi alla partecipazione a progetti internazionali (Centro europeo di ricerche nucleari, Agenzia internazionale dell'energia atomica, Laboratorio europeo di biologia molecolare, centro di Fisica teorica di Trieste).
Ricorda, in proposito, che le spese discendenti da impegni internazionali sono escluse, ai sensi del comma 2 dell'articolo 60 del decreto-legge n. 112 del 2008, dalle riduzioni lineari di cui al comma 1 del medesimo articolo.
La missione in esame è, comunque, interessata dalla riduzione lineare di 20.000 euro prevista per il 2010 dall'articolo 4 del decreto-legge n. 180 del 2008.
Per quel che riguarda la missione Servizi generali e istituzionali delle amministrazioni pubbliche, sottolinea che alla missione in esame sono assegnati complessivi 90,1 milioni di euro, con un aumento di 3,6 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009.
Alla missione fanno capo i due programmi, denominati «Indirizzo politico» e «Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza», che riguardano, come già accennato, le spese di funzionamento dell'apparato amministrativo.
La missione in esame è, comunque, interessata dalla riduzione lineare di 131.000 euro prevista per il 2010 dall'articolo 4 del decreto-legge n 180 del 2008.
Per quel che riguarda la missione Fondi da ripartire, ricorda che la stessa è dotata di uno stanziamento di 778,9 milioni di euro (incremento di 467,2 milioni rispetto al bilancio assestato 2009), allocato in vari capitoli di spesa del Macroaggregato Oneri di parte corrente.
Gli importi di tali capitoli scontano l'applicazione dell'articolo 60, comma 1, del decreto-legge. n. 112 del 2008 e, ad eccezione delle spese per il personale, sono rimodulabili ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del medesimo decreto-legge.
Per quel che riguarda le disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria per il 2010, ricorda che l'articolo 2, comma 6 - Fabbisogno delle università e degli enti di ricerca - dispone che per il triennio 2010-2012 continuano ad applicarsi le disposizioni recate dalla legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007, articolo 1, commi 637, 638, 639, 640 e 642), relative ai criteri di determinazione annuale del fabbisogno finanziario delle università e degli enti pubblici di ricerca. Come chiarito dalla relazione illustrativa al ddl, la finalità della proroga è quella di mantenere inalterata la dinamica di crescita del fabbisogno finanziario e dell'indebitamento netto dei due comparti di spesa, che concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2010-2012.

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Quindi, anche per ciascun anno del nuovo triennio, la crescita del fabbisogno non può essere superiore al fabbisogno finanziario determinato a consuntivo nell'anno precedente, incrementato di un tasso pari al 3 per cento per il sistema universitario (comma 637) e al 4 per cento per gli enti pubblici di ricerca (comma 638). Tale fabbisogno è incrementato degli oneri contrattuali del personale riguardanti competenze arretrate (comma 642).
Precisa che il comma 637 demanda, inoltre, al Ministro dell'università e della ricerca la determinazione annuale del fabbisogno per ciascun ateneo, previo parere della Conferenza dei rettori delle università italiane, mentre il comma 639 stabilisce che il fabbisogno degli enti di ricerca è determinato nella misura inferiore tra quello programmato e quello realizzato nell'anno precedente, incrementato del predetto 4 per cento. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta Ministro dell'università e della ricerca e del Ministro dello sviluppo economico, possono essere introdotte modifiche al fabbisogno annuale spettante a ciascun ente di ricerca, previa compensazione con il fabbisogno annuale degli altri entri di ricerca e comunque nei limiti del fabbisogno complessivo programmato, e possono essere determinati i pagamenti annuali - che non concorrono al consolidamento del fabbisogno programmato - derivanti da accordi di programma e convenzioni.
Il comma 640 conferma, per il triennio 2007-2009, l'esclusione dalla determinazione del fabbisogno finanziario annuale dell'ASI, dei pagamenti relativi alla contribuzione annuale dovuta all'Agenzia spaziale europea (ESA), nonché i pagamenti per programmi in collaborazione con la medesima ESA e per programmi realizzati con leggi speciali, ivi compresa la partecipazione al programma «Sistema satellitare di navigazione globale GNSS-Galileo».
Aggiunge che la relazione tecnica precisa che il fabbisogno programmato per il 2009 ammonta a 8.793,6 milioni di euro per il settore universitario e a 1.442,9 milioni di euro per gli enti pubblici di ricerca.
Segnala che l'articolo 2, comma 21, aggiunto nel corso dell'esame in sede referente al Senato, autorizza una spesa di 3 milioni di euro per il 2010 per lo svolgimento di attività culturale da parte dei collegi universitari legalmente riconosciuti.
Lo stanziamento per i collegi universitari legalmente riconosciuti è allocato nel capitolo 1696 dello stato di previsione del MIUR (Programma 2.1 - Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, Macroaggregato interventi 2.1.2) che nel disegno di legge di bilancio 2010 reca una previsione di 20,4 milioni di euro, con una diminuzione di 1,7 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009.
Segnala che occorrerebbe valutare, al riguardo una riformulazione del testo nei termini seguenti: Al fine di consentire la prosecuzione delle attività culturali dei collegi universitari legalmente riconosciuti, per l'anno 2010 è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro.
Ricorda che il comma 39 dell'articolo 2, introdotto nel corso dell'esame dall'assemblea del Senato, autorizza la spesa di 15 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2010 e 2011 e di 20 milioni di euro per l'esercizio 2012 in favore del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'ENEA per il coordinamento di progetti di ricerca volti allo sviluppo del tessuto produttivo dei territori indicati.
In particolare, si prevede che i progetti, coordinati dai due enti di ricerca secondo le specifiche competenze, intervengano in materia di tecnologie avanzate per l'efficienza energetica, tutela ambientale, metodologie innovative per il Made in Italy agroalimentare, produzione di farmaci biotecnologici.
La disposizione in commento interessa le regioni Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, le province di Frosinone e di Latina, i comuni delle province di Rieti e di Viterbo, i comuni della provincia di Roma compresi nella zona del comprensorio di

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bonifica di Latina. Si opera un riferimento all'articolo 3 della legge 646 del 1950, che reca il campo di applicazione della Cassa del Mezzogiorno: esso menziona regioni, province e comuni in gran parte, ma non del tutto, coincidenti con quelli indicati dalla disposizione in commento; cita, infatti, anche l'Isola d'Elba e i comuni compresi nel comprensorio di bonifica del fiume Tronto, mentre, per la provincia di Rieti, fa riferimento solo ai comuni compresi nell'ex circondario di Cittaducale.
Rispetto all'articolo citato, la disposizione in esame include tra i beneficiari i comuni delle provincia di Viterbo.
Sembrerebbe, pertanto, a suo avviso, opportuno chiarire la citazione dell'articolo 3 della legge 646 del 1950, anche considerando che, ove il riferimento fosse solo ai comuni della provincia di Roma compresi nella zona del comprensorio di bonifica di Latina, il medesimo articolo non ne contiene l'elenco.
Evidenzia che la Tabella A, recante gli stanziamenti da iscrivere nel Fondo speciale di parte corrente, destinati alla copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati per il triennio 2010-2012, prevede 550 milioni di euro per il 2012.
Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, l'accantonamento comprende le risorse da destinare al fondo di finanziamento ordinario per le università e al finanziamento delle scuole non statali.
La tabella A della legge finanziaria 2009 prevedeva, per il triennio 2009-2011, i seguenti accantonamenti: 0,5 milioni di euro per il 2009; 2,4 milioni di euro per il 2010; 2,4 milioni di euro per il 2011.
Ricorda in proposito che l'articolo 5 (Copertura finanziaria) del già citato decreto-legge n.. 93 del 2008 ha disposto (comma 7, lettera e)) una riduzione lineare degli accantonamenti finanziari iscritti sul fondo speciale di parte corrente per il triennio 2008-2010; la riduzione interessa, tra gli altri, il Ministero in esame per l'importo di 3 milioni a decorrere dal 2010.
La Tabella B, recante gli stanziamenti da includere nel Fondo speciale di conto capitale, per la copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati per il triennio 2010-2011, non prevede stanziamenti.
La Tabella C, recante la quantificazione annua degli stanziamenti autorizzati da disposizioni legislative, reca i seguenti stanziamenti complessivi: (in milioni di euro): 2010: 8.516,1; 2011: 8.328,7; 2012:8.250,7.
Per quel che riguarda alle singole autorizzazioni di spesa, rinvia per il dettaglio alla lettura dei dati contenuti nella tabella stessa.
La Tabella D (recante il rifinanziamento di norme contenenti interventi di sostegno dell'economia classificati tra le spese in conto capitale) e la Tabella E, (recante riduzioni di autorizzazioni di spesa precedentemente disposte) non contengono interventi che interessino il Ministero in esame.
La Tabella F, recante modulazione di quote delle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali, fermo restando lo stanziamento complessivo di ciascuna legge, reca esposizione dell'autorizzazione pluriennale di spesa relativa alle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (articolo 61, comma 1, della legge finanziaria 2003, legge n. 289 del 2002) assegnate alla ricerca applicata ed alla ricerca di base. In particolare: nell'ambito del programma Ricerca scientifica e tecnologica applicata, Macroaggregato Investimenti, ai capitolo7308 (Fondo rotativo per le imprese) e 7320 (Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica) vengono assegnati 60 milioni. di euro per l'esercizio finanziario 2010 e 90 milioni. di euro per l'esercizio 2011; nell'ambito del programma Ricerca scientifica e tecnologica di base Macroaggregato Investimenti, al capitolo7245 (Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica) vengono assegnati 40 milioni. di euro per l'esercizio finanziario 2010 e 41 milioni. di euro per l'esercizio 2011.
Ricorda che nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze (Tabella n. 2), nell'ambito della Missione Istruzione scolastica e del programma

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Sostegno all'istruzione sono allocati 117,3 milioni di euro (Macroaggregato 16.1.3, Oneri di parte corrente - capitolo 3044 Somme da trasferire alle regioni per borse di studio per la frequenza di scuola dell'obbligo). Rispetto alla legge di assestamento 2009, si registra una riduzione di 2,4 milioni di euro; ricorda, in proposito, che il capitolo in questione rientra tra quelli rimodulabili ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del citato decreto-legge n. 112 del 2008.
In materia di ricerca, lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2) prevede, nell'ambito della missione Ricerca e innovazione e del programma Ricerca di base e applicata: lo stanziamento di 25,8 milioni di euro per il Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) di cui al decreto legislativo n. 204/1998 (articolo 1, comma 3), con un aumento di 3,3 milioni di euro rispetto all'assestamento 2009 (12.1.6. - Investimenti - capitolo 7310); lo stanziamento di 100,0 milioni di euro per l'Istituto italiano di tecnologia (12.1.6. - investimenti - capitolo 7380), valore pari a quello del 2009; lo stanziamento di 21 milioni di euro per il Fondo per i progetti di ricerca (12.1.6. - investimenti - capitolo 7580), valore pari a quello del 2009.
Merita a suo avviso di essere segnalato, inoltre che nello stato di previsione del Ministero dell'Interno (Tabella n. 8), il capitolo 7243 (Somma occorrente per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell'obbligo ed il comodato nella scuola superiore) inserito nell'ambito della Missione 2 Relazioni finanziarie con le autonomie locali e del programma Trasferimenti agli enti locali (Macroaggregato 2.3.6 Investimenti, centro di responsabilità Dipartimento per gli affari interni e territoriali) non reca stanziamento in conto competenza.
Peraltro, la tabella B del ddl finanziaria reca, per il Ministero dell'interno, un accantonamento di 103 milioni di euro per l'esercizio 2012, destinato alla fornitura dei libri di testo.
Per quel che riguarda le disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio, ricorda che l'articolo 7 autorizza la spesa indicata nell'allegata tabella 7 (comma 1). Inoltre, autorizza specifiche variazioni compensative e ripartizioni di fondi. In particolare: il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è autorizzato a ripartire, con propri decreti, i Fondi per oneri di personale e per l'operatività scolastica, iscritti nelle unità previsionali di base «oneri comuni» e «investimenti» del programma Fondi da assegnare, inserito nell'ambito della missione «Fondi da ripartire» (comma 2); il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni compensative in termini di competenza e di cassa tra i capitoli relativi al «Fondo per le competenze dovute al personale delle istituzioni scolastiche, con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo determinato e indeterminato» e i capitoli relativi al «Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche» (comma 3); il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, alla pertinente unità previsionale di base relativa alla ricerca scientifica, delle somme affluite all'entrata del bilancio dello Stato in relazione all'articolo 9 del decreto-legge n. 321 del 1996 (comma 5); il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni tra lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e gli stati di previsione dei Ministeri interessati in relazione al trasferimento di fondi riguardanti il finanziamento di progetti per la ricerca (comma 6); il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca è autorizzato ad apportare, con propri decreti, nell'ambito del medesimo titolo, le occorrenti variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra i capitoli «spese per il funzionamento della scuola per l'Europa di Parma» e i capitoli «spese per la costruzione della nuova sede della scuola per l'Europa di Parma», iscritti nelle pertinenti unità previsionali di base

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dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca(comma 7); in relazione all'andamento gestionale delle spese per competenze fisse e relativi oneri riflessi dovuti al personale della scuola, il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni compensative di bilancio tra i programmi della missione «istruzione scolastica», per i capitoli interessati all'erogazione delle suddette competenze (comma 8). Inoltre, con la prima nota di variazioni, che recepisce gli effetti delle modifiche apportate ai ddl di bilancio e finanziaria nel corso dell'esame al Senato, sono state introdotte modifiche all'articolo 7 del ddl di bilancio, relativo allo stato di previsione del Ministero, e variazioni alla corrispondente tabella.
Ricorda inoltre che all'articolo 7 del disegno di legge di bilancio, è stato aggiunto il comma 4 che specifica che l'assegnazione autorizzata a favore del Consiglio nazionale delle ricerche, per l'anno finanziario 2010, è comprensiva della somma, determinata nella misura massima di 2,6 milioni di euro, a favore dell'Istituto di biologia cellulare per attività internazionale afferente all'area di Monterotondo».
Una previsione di analogo tenore era contenuta nella legge di bilancio 2009 (articolo 7, comma 4).
Con riguardo alla tabella 7, lo stanziamento di competenza del MIUR è rideterminato in 55.280,1 milioni di euro, di cui 52.936,8 milioni di euro per spese correnti e 2.343,3 milioni per spese in conto capitale; si riscontra, pertanto, un aumento complessivo di 28 milioni di euro, dei quali 17 milioni per la spesa corrente e 11 milioni per la spesa in conto capitale.
Riepiloga, di seguito, gli stanziamenti interessati dalle variazioni: Missione Istruzione scolastica. 1) Programma Istruzione primaria, 1.3.6 - Investimenti, aumento di 2 milioni di euro allo stanziamento di competenza e di cassa. L'aumento è ripartito tra i capitoli destinati alla spesa per attrezzature didattiche e sussidi tecnici per l'integrazione di studenti con handicap afferenti ai 18 centri di responsabilità costituiti dagli uffici scolastici regionali.
Lo stanziamento complessivo assegnato al programma diviene così 14.283,4 milioni di euro; 2) Programma Istituzioni scolastiche non statali 1.9.2 - Interventi, aumento di 4 milioni di euro allo stanziamento di competenza e di cassa. La somma va ad integrare l'importo dei capitoli destinati alla realizzazione del sistema scolastico integrato ed al mantenimento e diffusione delle scuole non statali dei diversi gradi afferenti ai 18 centri di responsabilità costituiti dagli uffici scolastici regionali.
Lo stanziamento complessivo assegnato al programma diviene così 410,1 milioni di euro; Missione Istruzione universitaria: 1) Programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, 2.1.2 Interventi - aumento di 7 milioni di euro allo stanziamento di competenza e di cassa.
L'aumento è allocato sul capitolo 1696 (contributo ai collegi universitari legalmente riconosciuti par lo svolgimento di attività culturale). Esso discende dall'approvazione di un emendamento al ddl di bilancio che ha incrementato di 4 milioni di euro la dotazione dell'upb e dall'introduzione di una disposizione nel ddl finanziaria recante autorizzazione di spesa per ulteriori 3 milioni di euro (vedi ante). Lo stanziamento complessivo assegnato al programma diviene così 186,9 milioni di euro; Missione Ricerca e innovazione: 1) Programma Ricerca scientifica e tecnologica di base, 3.3.6 - Investimenti. Istituzione del nuovo capitolo 7237 (Contributi a favore del CNR per lo sviluppo del tessuto produttivo del Sud) con una dotazione di 15 milioni di euro.
L'aumento, discende dall'introduzione di una disposizione nel ddl finanziaria durante l'esame al Senato.
Segnala che l'articolo 2, comma 39, del ddl finanziaria autorizza la spesa in favore, oltre che del Consiglio nazionale delle ricerche, anche dell'ENEA.
Lo stanziamento complessivo assegnato al programma diviene così 2.188,7 milioni di euro.

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Per quel che riguarda il Ministero per i beni e le attività culturali (Tabella 13), ricorda che la nota preliminare alle previsioni di bilancio 2010 del Ministero per i beni e le attività culturali evidenzia che - al termine del processo di riorganizzazione del medesimo Ministero operato con il decreto del Presidente della Repubblica n. 91 del 2009 - si dovrà procedere prioritariamente ad improntare l'attività dell'Amministrazione garantendo una sempre più efficace azione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese: si indicano, quindi, le necessità di dare nuovo e maggiore impulso alle politiche di sostegno della produzione cinematografica e dello spettacolo dal vivo, nonché alle attività del Ministero finalizzate a ridurre la spesa e snellire le procedure, e quella di individuare modalità idonee ad assicurare il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli enti territoriali al fine di accrescere la qualità dei servizi per i cittadini, con particolare riferimento ai servizi on line.
In questo quadro, sono individuate le seguenti 3 priorità politiche: conservazione e tutela dei beni culturali e paesaggistici tra le relative aree di intervento si ricordano, in particolare: la messa in sicurezza e l'avvio del restauro dei beni culturali danneggiati dal sisma in Abruzzo; il miglioramento dei livelli di sicurezza dei complessi monumentali e delle aree archeologiche; l'azione di tutela del paesaggio, anche attraverso la demolizione degli «ecomostri»; la razionalizzazione e il potenziamento della fiscalità di vantaggio per la tutela dei beni culturali; il rilancio della cultura del restauro; l'operatività dell'archeologia preventiva; promozione della conoscenza e della fruizione dei beni e delle attività culturali in Italia e all'estero, anche favorendo la partecipazione dei privati; potenziamento del sostegno al settore dello spettacolo.
In tale ambito evidenzia, in particolare, le seguenti aree di intervento: realizzazione di un piano nazionale di valorizzazione dei musei, degli archivi, delle biblioteche e delle aree archeologiche; individuazione di nuovi strumenti di detassazione fiscale dei contributi alla cultura; riforma del settore dello spettacolo dal vivo e perfezionamento delle iniziative volte a reintegrare il fondo unico per lo spettacolo; promozione del libro e della lettura; gestione integrata dei beni culturali; individuazione di bacini culturali di qualità, anche al fine di sostenere il turismo culturale; sostegno dell'arte contemporanea -; ammodernamento e razionalizzazione delle strutture operative -. Tra le aree di intervento, in particolare, sono ricompresi il miglioramento della capacità gestionale, attraverso l'ottimizzazione dei costi, l'incremento della capacità di spesa e dell'efficienza interna, nonché la valorizzazione delle risorse umane, anche attraverso la formazione continua e la valorizzazione del merito.
Segnala che nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2010, i centri di responsabilità amministrativa sono 10: il Gabinetto e gli uffici di diretta collaborazione del Ministro; il Segretariato generale e 8 direzioni generali (Direzioni generali per l'organizzazione, gli affari generali, l'innovazione, il bilancio e il personale; per le antichità; per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; per gli archivi; per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore; per il cinema; per lo spettacolo dal vivo; per la valorizzazione del patrimonio culturale).
Ricorda che le dotazioni finanziarie del Ministero fanno capo alle seguenti missioni: Ricerca e innovazione (missione n. 17 nella classificazione generale del ddl di bilancio); Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (missione n. 21 nella classificazione generale); Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (missione n. 32 nella classificazione generale); Fondi da ripartire (missione n. 33 nella classificazione generale). Debito pubblico (missione n. 34 nella classificazione generale).
Lo stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali reca, per l'esercizio finanziario 2010, spese in conto competenza per 1.710,4 milioni di euro, di

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cui: 1.411,2 milioni per spese correnti (82,5 per cento); 290,5 milioni per spese in conto capitale (17,0 per cento).
Nello stato di previsione figura, inoltre, un'autonoma previsione di spesa per le operazioni di rimborso di passività finanziarie con circa 8,7 milioni di euro (0,5 per cento).
L'incidenza percentuale sul totale generale del bilancio dello Stato - identica a quella registrata per il 2009 - è pari allo 0,3 per cento.
Segnala che occorre peraltro considerare che le previsioni di bilancio per il 2010 tengono conto delle disposizioni recate dal decreto-legge n. 112 del 2008, i cui effetti si scontano nell'esercizio 2010 anche in ragione della proroga disposta dal DL 78/2009.
Rispetto alle previsioni assestate per l'esercizio finanziario 2009, si registra un decremento di 20,4 milioni di euro (-1,2 per cento) dato da: un aumento di 17,8 milioni per la parte corrente; una riduzione di 38,7 milioni per la parte in conto capitale; un aumento di 0,5 milioni di rimborso passività finanziarie.
Ricorda che la consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2010 è valutata in 298,0 milioni di euro (di cui 122,1 milioni per la parte corrente, 168,7 milioni per la parte in conto capitale e 7,2 milioni per rimborso passività finanziarie).
La consistenza dei residui presunti è sensibilmente inferiore a quelli in essere al 1o gennaio 2009, quali risultano dal rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2008: si evidenzia, infatti, un decremento di 562,6 milioni di euro. Tuttavia, occorre tener presente che la valutazione operata in sede di bilancio di previsione presenta carattere di provvisorietà, condizionata com'è dal concreto evolversi della gestione.
Le autorizzazioni di cassa per il 2010 ammontano a 1.809,5 milioni di euro.
Data una massa spendibile di 2.008,4 milioni di euro (298,0 milioni di residui sommati a 1.710,4 milioni di competenza), le autorizzazioni di cassa assicurano un coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile) del 90,1 per cento. Tale rapporto misura la capacità di spesa che il Ministero per i beni e le attività culturali ritiene di poter raggiungere nel 2010.
Con riguardo agli stanziamenti per il 2010, ricorda che lo stato di previsione in esame sconta le riduzioni delle autorizzazioni di spesa operate con il decreto-legge n. 93 del 2008 (c.d. decreto taglia ICI), nonché quelle previste dall'articolo 60 (commi 1 e 3) del già citato decreto-legge n. 112 del 2008.
Di seguito pone in evidenza i dati principali riferiti alle singole missioni: la missione Ricerca e innovazione. La missione n. 17, articolata in un solo programma, Ricerca in materia di beni e attività culturali, prevede uno stanziamento di 144,1 milioni di euro, con un incremento di 36,4 milioni (+33,7 per cento) rispetto al bilancio assestato 2009 (che assegnava 107,8 milioni).
Nel programma indicato rientrano, in particolare: le annualità per gli interventi di competenza della società di cultura La Biennale di Venezia (capitolo 8357), con 402.835 euro (valore pari al dato assestato 2009); le assegnazioni per il funzionamento dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (capitolo 2040, euro 1.160.000, con un aumento di euro 24.606 rispetto al dato assestato 2009), dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (capitolo 2041, euro 874.000, con un aumento di euro 17.964 rispetto al dato assestato 2009), dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (capitolo 2043, euro 790.000, con un aumento di euro 16.774 rispetto al dato assestato 2009), dell'Opificio delle pietre dure di Firenze (capitolo 2044, euro 11.501, con un aumento di euro 1.347 rispetto al dato assestato 2009); il contributo alla scuola archeologica italiana di Atene (capitolo 4132, euro 564.000, con un aumento di euro 12.267 rispetto al dato assestato 2009).
Tra gli altri obiettivi ricompresi nel programma, indicati nelle schede Programmi/Obiettivi dello stato di previsione in esame, si ricordano: la promozione

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della conoscenza del patrimonio archeologico - mediante l'allestimento di un nuovo sito comprendente una Biblioteca archeologica virtuale - e l'implementazione del portale numismatico dello Stato (obiettivo 17.4.6, euro 1.571.218); il passaggio dei poli bibliotecari dal protocollo SBN al protocollo aperto SBN-MARC, che consente l'interoperabilità con software gestionali di terze parti ovvero open-source (obiettivo 17.4.10, euro 1.644.757); lo sviluppo del Sistema informativo generale del catalogo, sia in termini di estensione territoriale, sia di integrazione con altre banche dati quale, ad esempio, la Carta del rischio (obiettivo 17.4.21, euro 3.213.702); la realizzazione, in collaborazione con il CNIPA e con il Ministero per la pubblica amministrazione, di iniziative per estendere l'applicazione del Codice dell'amministrazione digitale (obiettivo 17.4.27, euro 31.233.683).
Per quel che riguarda la missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici; ricorda che la missione n. 21 prevede uno stanziamento complessivo di 1.358,0 milioni di euro, con un decremento di 58,9 milioni (- 4,2 per cento) rispetto al dato assestato 2009 (che assegnava 1.416,9 milioni). Essa è articolata in 9 programmi: 2.1. Sostegno e vigilanza ad attività culturali, con stanziamento in conto competenza pari a 74,2 milioni di euro (+12,6 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 65,9 milioni di euro). In tale programma rientrano, in particolare: il contributo da corrispondere al comune di Sassocorvaro per l'organizzazione del premio annuale «Arca dell'arte», istituito dalla legge 111 del 2009 (Macroaggregato 1.1.2 - Interventi - capitolo 2092), con 160.000 euro; il contributo all'Accademia nazionale dei Lincei (Macroaggregato 1.1.2 - Interventi - capitolo 3630), con 1.844.000 euro (+34.152 euro rispetto al dato assestato 2009); le somme da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi (ai sensi dell'articolo 32, commi 2 e 3, della legge n. 448 del 2001) (Macroaggregato 1.1.2 - Interventi - capitolo 3670), con 13.613.000 euro (+2.132.535 euro rispetto al dato assestato 2009);i contributi ad enti e istituti culturali (ai sensi degli articoli 1 e 7-8 della L. n. 534 del 1996) (Macroaggregato 1.1.2 - Interventi- capitolo 3671), con 6.735.000 euro (+287.724 euro rispetto al dato assestato 2009); le somme occorrenti per gli interventi a favore dei beni e delle attività culturali da attuarsi in convenzione con la società ARCUS (Macroaggregato 1.1.6 - Investimenti - capitolo 7301), con 38.571.180 euro (+3.338.758 euro rispetto al dato assestato 2009); 2.2. Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo, con stanziamento in conto competenza pari a 465,1 milioni di euro (+3,8 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 447,8 milioni di euro). In tale programma rientrano, in particolare, gli stanziamenti per il Fondo unico per lo spettacolo (Macroaggregato 1.2.2 - Interventi - capp. 1390, 1391, 6120, 6620, 6621, 6622, 6623, 6624, 6626; Macroaggregato 1.2.6 - Investimenti - capp. 8570, 8571, 8573, 8721), con 418,4 milioni di euro (+5,2 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 397,6 milioni di euro), 2.3. Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale, con uno stanziamento in conto competenza pari a 7,3 milioni di euro (+11,1 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 6,6 milioni di euro). I capitoli inseriti in questo programma concernono, essenzialmente, il funzionamento del comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale; 2.4. Tutela dei beni archeologici, con uno stanziamento in conto competenza pari a 183,3 milioni di euro (-14,7 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a circa 215 milioni di euro). In tale programma, si ricordano: gli stanziamenti per la valorizzazione dei parchi archeologici siciliani inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco (Macroaggregato 1.6.6 - Investimenti - capitolo 7931), con 997.288 euro (-2.712 euro rispetto al dato assestato 2009); gli interventi per il restauro della Domus aurea e dell'area archeologica centrale di Roma (Macroaggregato 1.6.6 - Investimenti - capitolo 8095), con 2.271.769 euro (-45.672 euro rispetto al dato assestato 2009); 2.5. Tutela

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dei beni archivistici, con uno stanziamento in conto competenza pari a 108,7 milioni di euro (-13,7 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a circa 126 milioni di euro). Con riferimento a tale programma, alcuni degli obiettivi indicati nelle schede Programmi/Obiettivi - in aggiunta all'ovvia tutela degli archivi e delle fonti storiche (obiettivo 21.9.9, con uno stanziamento in conto competenza di 49.397.117 euro) riguardano l'avvio del portale sistema archivistico nazionale (obiettivo 21.9.2, con 18.788.830 euro) e la realizzazione di poli archivistici territoriali (obiettivo 21.9.6, con 1.278.291 euro); 2.6. Tutela dei beni librari, promozione del libro e dell'editoria, con uno stanziamento in conto competenza pari a 120,8 milioni di euro (-7,1 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 130,0 milioni di euro). In tale programma si ricordano: il Fondo finalizzato alla assegnazione di contributi per la promozione dei libro e dei prodotti editoriali di elevato valore culturale (Macroaggregato 1.10.2 - Interventi - capitolo 3651) con 555.826 euro (+60.336 euro rispetto al dato assestato 2009) e le somme per contributi alle pubblicazioni periodiche di elevato valore culturale (Macroaggregato 1.10.2. - Interventi - capitolo 3650) con 1.106.351 euro (+120.098 euro rispetto al dato assestato 2009); le somme destinate al funzionamento della Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II di Roma (Macroaggregato 1.10.1 - Funzionamento - capitolo 3610), con 1.840.000 euro (+279.580 euro rispetto al dato assestato 2009), dell'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane (Macroaggregato 1.10.1 - Funzionamento - capitolo 3611), con 2.261.000 euro (1.513.714 euro in più rispetto al dato assestato 2009), del Museo dell'audiovisivo (Macroaggregato 1.10.1 - Funzionamento - capitolo 3613), con 646.635 euro (+123.681 euro rispetto al dato assestato 2009); 2.7. Coordinamento ed indirizzo per i beni e le attività culturali a livello territoriale, con uno stanziamento in conto competenza pari a 24,6 milioni di euro (+12,1 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 21,9 milioni di euro); 2.8. Tutela delle belle arti, dell'architettura e dell'arte contemporanee; tutela e valorizzazione del paesaggio, con uno stanziamento in conto competenza pari a 363,1 milioni di euro (-9,1 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 399,6 milioni di euro). Tra gli obiettivi indicati nelle schede Programmi/Obiettivi, si evidenziano: l'applicazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2007, sulla valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale (obiettivo 21.12.7, con uno stanziamento in conto competenza pari a 56.860.267 euro), la tutela dei beni architettonici, storici, artistici ed etnoantropologici, nonché dell'architettura e dell'arte contemporanee e del paesaggio (obiettivo 21.12.8, con uno stanziamento in conto competenza pari a 212.075.167 euro); in tale programma ricorda, inoltre, l'istituzione del Fondo per la realizzazione del progetto di valorizzazione dell'Abbazia della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni, in applicazione della legge n. 92 del 2009 (Macroaggregato 1.12.6 - Investimenti - capitolo 7999), con stanziamento in conto competenza pari a 500.000 euro; 2.9. Valorizzazione del patrimonio culturale, con uno stanziamento in conto competenza pari a 10,9 milioni di euro (+160,5 per cento rispetto al dato assestato 2009, pari a 4,2 milioni di euro).
Nell'ambito di tale programma ricorda, in particolare: i fondi per attività museali di promozione culturale per mostre ed esposizioni nazionali e internazionali (Macroaggregato 1.13.1 - Funzionamento - capitolo 1323), con uno stanziamento in conto competenza pari a 1.500.000 euro; i contributi a favore della Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Macroaggregato 1.13.2 - Interventi - capitolo 5514), ai sensi dell'articolo 25, comma 2, della legge n. 69 del 2009, con 1.833.125 euro; le somme per interventi di valorizzazione del patrimonio culturale (Macroaggregato 1.13.6 - Investimenti - capitolo 7801), con 1.716.221 euro.
Tra gli obiettivi indicati nelle schede Programmi/Obiettivi ricorda, inoltre, la valorizzazioni dei siti Unesco italiani, anche attraverso la predisposizione di servizi di

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assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico (obiettivi 21.13.5 e 21.13.6, con stanziamenti in conto competenza, rispettivamente, di 342.418 e 2.789.417 euro).
Per quel che riguarda la missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, ricorda che la missione n. 32, prevede uno stanziamento complessivo di 31,8 milioni di euro, con un incremento di 3,9 milioni di euro (+13,9 per cento) rispetto al bilancio assestato 2009 (che assegnava 27,9 milioni di euro).
Essa è articolata in 2 programmi, Indirizzo politico e Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza. Il finanziamento è dettagliato nei termini di seguito esposti: il Programma Indirizzo politico, al quale sono assegnati 10,8 milioni di euro (-4,4 per cento rispetto al bilancio assestato 2009, pari a 11,3 milioni di euro), comprende, in particolare, oneri di Funzionamento (Macroaggregato 3.1.1), per un totale di 10.730.243 euro (-516.290 euro, rispetto all'assestato 2009) (capp. 1001, 1003, 1006, 1013, 1014, 1015, 1016, 1050, 1051); anche il Programma Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza, al quale sono assegnati 21,0 milioni di euro (+26,5 per cento rispetto al bilancio assestato 2009, pari a 16,6 milioni di euro), comprende, in particolare, spese di Funzionamento (Macroaggregato 3.2.1), per un totale di 16.251.575 euro (+3.893.291 euro, rispetto all'assestato 2009) (capp. 1308, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2018, 2020, 2021, 2030). È, inoltre, assegnata una somma di 4.657.893 euro (+505.629 euro, rispetto all'assestato 2009) per il restauro, la conservazione del patrimonio culturale, la valorizzazione dei beni architettonici e l'adeguamento strutturale e funzionale di musei, gallerie, biblioteche e archivi dello Stato (capitolo 7224). Per quel che concerne la missione Fondi da ripartire, ricorda che la missione n. 33, strutturata in un solo programma, Fondi da assegnare, prevede uno stanziamento di 161,1 milioni di euro, con un decremento di 1,7 milioni di euro (-1,1 per cento) rispetto al bilancio assestato 2009 (che assegnava 162,9 milioni di euro).
Nel programma indicato rientrano, in particolare: 51.211.759 euro (-2.304.716 euro, rispetto al bilancio assestato 2009) per interventi urgenti relativi alla salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici, alla realizzazione di progetti di gestione di modelli museali, archivistici e librari, nonché di progetti di tutela paesaggistica e archeologico monumentale e di progetti per la manutenzione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici (Macroaggregato 4.1.1 - Funzionamento - capitolo 1321); 74.477.670 euro (-1.275.169 euro, rispetto al bilancio assestato 2009) assegnati al Fondo unico di amministrazione per il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi istituzionali (Macroaggregato 4.1.1 - Funzionamento - capitolo 2300).
Tra gli ulteriori obiettivi del programma indicati nelle schede Programmi/Obiettivi, ricorda, in particolare, i Fondi da assegnare (obiettivo 33.1.1, per uno stanziamento in conto competenza di 32.406.015 euro) destinati ad interventi di valorizzazione e gestione di beni e attività culturali.
Per quel che riguarda la missione Debito pubblico, la missione n. 34, con uno stanziamento 15,3 milioni di euro, sostanzialmente identico al bilancio assestato 2009, è articolata in due programmi: Oneri per il servizio del debito statale e Rimborsi del debito statale.
Segnala che il finanziamento risulta così articolato: al Programma Oneri per il servizio del debito statale, sono assegnati 6,5 milioni di euro (-6,7 per cento rispetto al bilancio assestato 2009, pari a 7,0 milioni di euro); al Programma Rimborsi del debito statale, sono assegnati 8,7 milioni di euro (+5,6 per cento rispetto al bilancio assestato 2009, pari a 8,3 milioni di euro).
Per quel che riguarda le disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio, ricorda che l'articolo 13 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, rispettivamente nell'ambito delle unità previsionali di base «interventi» e

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nell'ambito delle unità previsionali di base «investimenti» per l'anno 2010 le variazioni compensative di bilancio (in termini di residui, competenza e cassa) del programma «Sostegno e valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo» di cui alla missione «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici».
Aggiunge che le Tabelle A e B, recanti gli stanziamenti da iscrivere, rispettivamente, nel Fondo speciale di parte corrente e nel Fondo speciale di conto capitale, destinati alla copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi approvati nel corso del triennio, non prevedono stanziamenti.
Ricorda che l'articolo 5 (Copertura finanziaria), del decreto-legge n. 93 del 2008 (cosidetto «decreto ICI») ha disposto, al comma 7, lettera e), una riduzione lineare degli accantonamenti finanziari iscritti sul fondo speciale di parte corrente per il triennio 2008-2010; la riduzione interessa, tra gli altri, il Ministero per i beni e le attività culturali per l'importo di 11,8 milioni a decorrere dal 2010. Analoga riduzione lineare è disposta dall'articolo 5, comma 8 del decreto-legge, sugli accantonamenti in conto capitale, per 41 milioni di euro per il 2009 e 41,8 milioni di euro per il 2010.
La Tabella C, recante la quantificazione annua degli stanziamenti autorizzati da disposizioni legislative, reca i seguenti stanziamenti complessivi (in migliaia di euro): 2010: 16.227.751, 2011:13.955.482; 2012: 13.864.648.
Rinvia alla Tabella per le singole autorizzazioni di spesa.
Evidenzia che la Tabella D (recante il rifinanziamento di norme contenenti interventi di sostegno dell'economia classificati tra le spese in conto capitale), la Tabella E, (recante riduzioni di autorizzazioni di spesa precedentemente disposte) e la Tabella F, recante modulazione di quote delle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali, fermo restando lo stanziamento complessivo di ciascuna legge, non contengono interventi che interessino il Ministero in esame.
Per quel che riguarda il Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), ricorda che le spese per interventi di sostegno ai settori dell'informazione e dell'editoria, di competenza del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio, sono collocate nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, all'interno della missione Comunicazioni (15), Programma Sostegno all'editoria (15.4).
In relazione a tale programma, lo stato di previsione reca stanziamenti complessivi in conto competenza pari a 369,1 milioni di euro, dei quali: 346,6 per spese correnti; 22,5 per spese in conto capitale Rispetto alla legge di assestamento 2009, che assegnava 295,7 milioni di euro, si registra un aumento di 73,3 milioni di euro.
Parte delle spese per gli interventi nel settore dell'informazione insistono, a partire dall'esercizio 2009, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, al quale l'articolo 1, comma 7, del decreto legge n. n. 85 del 2008 ha trasferito le funzioni del Ministero delle comunicazioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale.
In particolare, nell'ambito della missione Comunicazioni (Missione 6 nella numerazione ministeriale) - Programma Servizi di comunicazione elettronica e radiodiffusione, è previsto uno stanziamento di parte corrente riguardante specificamente la materia radiotelevisiva. Si tratta di 82,3 milioni di euro per contributi alle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale (6.1.7 - Interventi - capitolo 3121), con un decremento di 35 milioni di euro rispetto alla legge di assestamento 2009.Si segnala che, nell'ambito del Macroaggregato 6.1.2 - Interventi - il capitolo 3021, relativo al servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, non reca stanziamenti in conto competenza. Ciò discende dalla cessazione dell'autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 disposta dalla legge finanziaria 2007 (articolo 1, comma 1242, legge n. 296

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del 2006) per la proroga della convenzione tra il Ministero delle comunicazioni e il Centro di produzione S.p.a., titolare dell'emittente Radio radicale, stipulata ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 11 luglio 1998, n. 224.
Per quel che riguarda le disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria, ricorda che il comma 53 dell'articolo 2, introdotto durante l'esame al Senato, reca una disposizione interpretativa dell'articolo 20, comma 3-ter, del decreto-legge n. 223 del 2006, concernente i contributi per quotidiani e periodici organi di partiti o movimenti politici, nonché dell'articolo 1, comma 460, della legge n. 266 del 2005, relativo alle condizioni necessarie, a partire dal 2006, per accedere ai contributi per quotidiani e periodici editi sia da cooperative di giornalisti sia da organi di partiti o movimenti politici.
Ricorda che secondo la disciplina vigente a decorrere dal 2001, beneficiano dei contributi statali le imprese editrici di quotidiani e periodici, che, oltre che attraverso esplicita menzione riportata in testata, risultino essere organi o giornali di forze politiche che abbiano il proprio gruppo parlamentare in una delle Camere o rappresentanze nel Parlamento europeo o siano espressione di minoranze linguistiche riconosciute, avendo almeno un rappresentante in un ramo del Parlamento italiano nell'anno di riferimento dei contributi. Ai sensi dell'articolo 20, comma 3-ter, del decreto-legge n. 223 del 2006, come da ultimo modificato dall'articolo 41-bis del decreto-legge n. 207 del 2008, il requisito della rappresentanza parlamentare non è richiesto per le imprese editrici di quotidiani o periodici, nonché per le testate di quotidiani e periodici, che risultano essere giornali o organi di partiti o movimenti politici che alla data del 31 dicembre 2005 abbiano già maturato il diritto ai contributi in questione.
Evidenzia altresì che l'articolo 1, comma 460, della legge finanziaria per il 2006 ha disposto che, a decorrere dal 1o gennaio 2006, per accedere ai contributi statali per quotidiani e periodici editi sia da cooperative di giornalisti, sia da organi di partiti o movimenti politici, è necessario che: l'impresa editrice sia proprietaria della testata per la quale richiede i contributi; l'impresa editrice sia una società cooperativa i cui soci non partecipino ad altre cooperative editrici che abbiano chiesto di ottenere i medesimi contributi. In caso contrario, tutte le imprese editrici interessate decadono dalla possibilità di accedere ai contributi.
Il comma in esame precisa che le disposizioni sopra illustrate si intendono riferite alle imprese e alle testate ivi indicate che abbiano i requisiti richiesti, anche se abbiano mutato forma giuridica.
Da un punto di vista tecnico, osserva che l'espressione «forma giuridica» sembra riferibile esclusivamente alla forma societaria di cui all'articolo 1, c. 460, della legge finanziaria per il 2006 e non anche agli altri presupposti previsti dalla legislazione vigente ai fini dell'ottenimento dei contributi. Evidenzia inoltre che la disposizione è indefinita dal punto di vista dell'arco temporale di riferimento. Occorrerebbe, pertanto, valutare la congruità della formulazione della disposizione in relazione alle finalità che essa intende perseguire.
Rileva, infine, che dopo le parole «legge 4 agosto 2006, n. 248,» occorre aggiungere le parole «e successive modificazioni», poiché l'articolo 20, comma 3-ter, del decreto legge 223/2006 è stato modificato dall'articolo 41-bis del decreto-legge n. 207 del 2008.
Ricorda altresì che durante l'esame al Senato, è stato approvato un emendamento (3. Tabella A.101) che prevede l'introduzione, nella tabella A, recante gli stanziamenti da iscrivere nel Fondo speciale di parte corrente, destinati alla copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati per il triennio 2010-2012, della rubrica «Ministero dello sviluppo economico», con uno stanziamento di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011. L'accantonamento è finalizzato alla

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proroga delle convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e il Centro di produzione s.p.a., titolare dell'emittente Radio radicale, stipulata ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 11 luglio 1998, n. 224.
La tabella C, recante la quantificazione annua degli stanziamenti autorizzati da disposizioni legislative, prevede a favore dell'editoria gli stanziamenti autorizzati dalla legge n. 67 del 1987 e dall'articolo 56 comma 2 della legge n. 99 del 2009. Essi sono allocati nei Macroaggregati 11.2.3 Oneri comuni di parte corrente, capitolo 2183/P e 11.2.8 Oneri comuni in conto capitale, capitolo 7442.
Essa reca i seguenti stanziamenti complessivi (in milioni di euro): 2010: 334,5, 2011:195,8; 2012:195,8. Rileva, in proposito, che l'autorizzazione di spesa per il 2010 è di poco superiore a quella disposta nella legge di assestamento 2009. Pertanto, non risente della generale riduzione degli importi determinati sulla Tabella C per il 2010 da recenti interventi legislativi.
Per quel che riguarda il Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), ricorda che le spese in materia di sport, di competenza del Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive della Presidenza del Consiglio (ora, Dipartimento della gioventù), trovano collocazione nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (tabella 2) all'interno della missione Giovani e Sport (30) - Programma Attività ricreative e sport (30.1).
In relazione a tale programma, lo stato di previsione reca stanziamenti complessivi in conto competenza e in conto cassa pari a 697,5 milioni di euro, dei quali: 476,5 per spese correnti; 221,0 per spese in conto capitale.
Rispetto alla legge di assestamento 2009, che assegnava 705 milioni di euro, rileva che si registra un decremento di 7,5 milioni di euro (pari al -1,1 per cento).
La tabella C, recante la quantificazione annua degli stanziamenti autorizzati da disposizioni legislative, prevede uno stanziamento per l'esercizio delle funzioni in materia di sport da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'articolo 1, comma 19, del decreto-legge n.181 del 2006, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 233 del 2006.
Lo stanziamento (U.P.B. 22.1.8 - Oneri comuni di conto capitale - capitolo 7450) è così quantificato per ciascuno degli anni del triennio (in migliaia di euro): 2010:61.200; 2011:61.200; 2012.61.200.
Segnala che la differenza fra l'importo indicato nella tabella C per il 2010 e l'importo indicato nel disegno di legge di bilancio sul capitolo 7450 deriva dal fatto che al capitolo sono imputati anche i finanziamenti disposti dalla legge finanziaria per il 2008 per i mondiali di ciclismo e per i mondiali di pallavolo.
Ricorda che la tabella F, recante modulazione di quote delle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali, fermo restando lo stanziamento complessivo di ciascuna legge, prevede i seguenti interventi nel settore 24 (Impiantistica sportiva), nell'ambito della Missione Soccorso civile, Programma Protezione civile: Un contributo di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2010-2012, in relazione all'articolo 11-quaterdecies del DL 203/2005, per i Campionati mondiali di nuoto e per i Giochi del Mediterraneo 2009 che si sono svolti, rispettivamente, a Roma e a Pescara. Le risorse sono divise in parti uguali fra i due eventi; un contributo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2010-2012, sempre finalizzato allo svolgimento dei Campionati mondiali di nuoto e ai Giochi del Mediterraneo 2009, disposto in relazione all'articolo 1, comma 1292, della legge n. 296 del 2006; un contributo di 400 mila euro per ciascuno degli anni del triennio, sempre finalizzato allo svolgimento dei Campionati mondiali di nuoto 2009, disposto in relazione all'articolo 2, comma 271, della legge n. 244 del 2007; un contributo di 700 mila euro per

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ciascuno degli anni del triennio, sempre finalizzato allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo 2009, disposto in relazione all'articolo 2, comma 263, della legge n. 244/2007.
Tutte le risorse indicate sono allocate nel macroaggregato 6.2.8 - Oneri comuni di conto capitale - capitolo 7449/p del Ministero dell'Economia e finanze.
Si riserva in conclusione di presentare una proposta di relazioni nel prosieguo dell'esame.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.