CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 novembre 2009
249.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del vicepresidente Oriano GIOVANELLI.

La seduta comincia alle 13.25.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
Nuovo testo C. 2836-A Governo.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

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Beatrice LORENZIN (PdL), relatore, illustra il provvedimento in oggetto, soffermandosi sulle modifiche apportate dalle Commissioni di merito nel corso dell'ultima seduta svolta in sede referente, che hanno riguardato in particolare l'articolo 3, relativamente alle cause di esclusione della punibilità della fattispecie di cui all'articolo 544-ter del codice penale, l'articolo 4, nella parte relativa alle entrate derivanti dall'applicazione delle sanzioni pecuniarie, e l'articolo 8, che investe l'efficacia delle disposizioni di cui all'articolo 3.
Considerato che il contenuto del provvedimento è riconducibile alle materie «politica estera e rapporti internazionali dello Stato» ed «ordinamento penale, giustizia amministrativa», di competenza legislativa esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, della Costituzione e rilevato che non sussistono motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.30.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010).
(C. 2936 Governo, approvato dal Senato).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
(C. 2937 Governo, approvato dal Senato) e relativa nota di variazione (C. 2937-bis).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010.
(limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2010.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

Donato BRUNO, presidente, avverte che lunedì 16 novembre sono stati assegnati il disegno di legge C. 2936 (Legge finanziaria 2010) ed il disegno di legge C. 2937 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e Bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012). Pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge.
Rileva che la Commissione potrà peraltro procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.
Fa quindi presente che la Commissione è chiamata oggi ad esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge C. 2936 (Legge finanziaria 2010) ed il disegno di legge C. 2937 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e Bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012). L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di due relazioni, per ciascuno degli stati di previsione esaminati, e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.

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Per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, ricorda che la I Commissione esaminerà lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), per le parti di competenza, nonché lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'interno (Tabella n. 8).
Ricorda altresì che la Commissione, oltre ad essere chiamata a trasmettere una relazione alla V Commissione, esaminerà anche gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza del disegno di legge di bilancio.
Rileva, in particolare, che ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti proponenti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inseriti nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati, ai sensi dell'articolo 121, comma 4, del Regolamento, nel corso dell'esame in Assemblea.
Potranno inoltre essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno comunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge finanziaria di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti all'articolato della finanziaria direttamente in Commissione bilancio.
Rileva, quindi, che la valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge finanziaria. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea; gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea.

Manuela DAL LAGO (LNP), relatore, nel ringraziare il presidente per l'incarico assegnatole e gli uffici per il lavoro preparatorio svolto, intende svolgere alcune considerazioni preliminari sul merito di alcune questioni, a seguito delle quali illustrerà il contenuto dei documenti di bilancio.
Ricorda, in particolare, che a partire dal bilancio 2008 è stata introdotta la riclassificazione del bilancio per missioni e per programmi, con la finalità di favorire una maggiore leggibilità e conoscenza dei dati contenuti nel bilancio, favorendo al contempo una maggiore responsabilizzazione dei singoli ministeri le cui decisioni devono essere coerenti con le finalità previste ed a cui deve seguire una più efficiente gestione delle spese. Inoltre, la nuova articolazione prevista è volta ad una maggiore trasparenza del bilancio così da consentire un effettivo

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esercizio del potere di controllo da parte del Parlamento, attraverso una più marcata leggibilità dei documenti.
Rileva, tuttavia, come da una prima lettura dei provvedimenti non sempre emergono con chiarezza gli obiettivi strategici e le relative modalità di perseguimento che dovrebbero essere alla base delle missioni e dei programmi contenute nel bilancio. Sottolinea peraltro come sia certamente necessario tenere conto del fatto che si tratta di una articolazione introdotta da pochi anni, che richiede un tempo congruo per la concreta attuazione e che il problema riguarda ovviamente tutti gli stati di previsione del bilancio.
Alla luce di tali considerazioni, chiede pertanto al rappresentante del Governo di fornire un quadro conoscitivo più adeguato sugli stanziamenti di interesse della Commissione ed una riflessione sui risultati raggiunti dalla riclassificazione del bilancio.
Rileva, quindi, come da una prima lettura dei documenti di bilancio emergono - per la parte che riguarda il Ministero dell'interno - tagli di rilievo nel differenziale tra i risultati dell'assestamento per il 2009 e le previsioni per il 2010, che non sembrano in linea con gli obiettivi di riduzione lineare tra tutti i ministeri finora perseguiti. Evidenzia, peraltro, come sia necessario tenere conto delle ingenti spese connesse al terremoto in Abruzzo, che risultano dall'assestamento per il 2009, del trasferimento dell'ICI, non ancora inserito, e del fatto che si tratta quindi di un bilancio in divenire più che un documento statico. Lo scenario potrebbe inoltre mutare una volta conosciuta l'effettiva entità delle entrate derivanti dallo «scudo fiscale», che andranno inserite nel bilancio.
Passando quindi ad illustrare il contenuto dei documenti, ricorda che nello stato di previsione del Ministero dell'interno, gli stanziamenti, in termini di competenza, nel bilancio di previsione per il 2010 a legislazione vigente, tenuto conto della prima nota di variazioni, ammontano a 27.330 milioni di euro, di cui 25.274 milioni di euro per la parte corrente e 2.056 milioni di euro in conto capitale. Le variazioni di competenza disposte con la nota di variazioni ammontano a 125 milioni di euro, in larga parte - 120 milioni di euro - dovute all'aumento della dotazione del programma Trasferimenti a carattere generale ad enti locali.
Rileva che lo stato di previsione del Ministero registra rispetto al bilancio assestato 2009, che è quindi in progress, una riduzione delle spese pari a 1.705 milioni di euro, di cui 1.224 milioni di euro per la parte corrente e 481 milioni di euro per le spese in conto capitale. Sottolinea peraltro come, nel momento in cui ci si riferisce al bilancio di previsione dello scorso anno anziché all'assestamento, le diminuzioni delle entrate divengono pari a circa l'1, 4 per cento - 1,6 per cento.
Fa presente che, ai fini della relazione introduttiva, si limiterà in questa sede a segnalare i programmi che registrano i maggiori scostamenti rispetto alle previsioni assestate del 2009.
Evidenzia che nell'ambito della missione Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio, esiste un unico programma (1.1.), relativo alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio, e, quindi, alle spese per le prefetture-uffici territoriali del Governo. Questo programma prevede un aumento delle spese del 9,7 per cento, pari a 41 milioni di euro, da imputarsi principalmente ad un aumento di spese per il personale.
Nell'ambito della missione Relazione finanziarie con le autonomie territoriali, si registra, nel bilancio a legislazione vigente nella parte di competenza del Ministero dell'interno, una riduzione delle spese dell'8,8 per cento, pari a 1.595 milioni di euro, pressoché integralmente riferibile al programma Trasferimenti a carattere generale agli enti locali, che copre la gran parte degli stanziamenti della missione. Ciò è dovuto innanzitutto, sul versante delle spese correnti, ad una riduzione di 902 milioni di euro del

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Fondo ordinario degli enti locali (cap. 1316), solo parzialmente bilanciata da un aumento di 44 milioni di euro del Fondo perequativo per gli squilibri di finanza locale (cap. 1317), di 98 milioni di euro del Fondo consolidato per gli enti locali (cap. 1318) e di 58 milioni di euro del Fondo per il federalismo amministrativo (cap. 1319). Si registra altresì una riduzione di 342 milioni di euro del capitolo relativo alla compartecipazione di comuni, province e regioni al gettito dell'IRPEF (cap.1320). Sul versante delle spese in conto capitale, si segnala, sempre nel bilancio a legislazione vigente, una riduzione del 26,4 per cento, pari a 548 milioni di euro, dovuta essenzialmente ad una riduzione di 134 milioni di euro del Fondo per la sviluppo degli investimenti dei comuni e delle province (cap. 7232), di 122 milioni di euro di Fondo nazionale ordinario per gli investimenti (cap. 7236), di 59 milioni di euro del Fondo per il Federalismo amministrativo (cap. 7237), di 100 milioni di euro del contributo straordinario per Napoli e Palermo (cap. 7239) e di 103 milioni di euro delle somme destinate alla gratuità dei libri di testo (cap. 7243).
Rileva peraltro che, a seguito di un emendamento al disegno di legge finanziaria approvato al Senato, il Fondo per la sviluppo degli investimenti dei comuni e delle province è stato reintegrato di 100 milioni di euro. Ulteriori emendamenti hanno comportato un aumento di 8 milioni di euro per le somme destinate alle province per l'addizionale sul consumo di energia elettrica (cap. 1333) e di 12 milioni di euro delle somme destinate al comune di Molfetta per opere pubbliche (cap. 7253).
Chiede, al riguardo, al rappresentante del Governo di fornire chiarimenti, nelle prossime sedute, in ordine alle citate riduzioni dei finanziamenti degli enti locali.
Passando alla missione Ordine pubblico e sicurezza, nell'ambito del programma Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, rileva una riduzione del 3 per cento, pari a 192 milioni di euro, principalmente riferibile a spese di personale; fa presente che si registra comunque un aumento delle spese per investimenti del 12,4 per cento, pari a 8 milioni di euro, in buona parte destinati all'acquisto di impianti, armamenti, attrezzature e automezzi (cap. 7456).
Sottolinea che nell'ambito del programma Pianificazione e coordinamento delle Forze dipolizia, si registra una riduzione del 15,6 per cento, pari a 204 milioni di euro, che risulta essere connessa al personale andato in quiescenza. Per le spese correnti, si rileva un aumento di 109 milioni delle spese per competenze accessorie del personale (cap. 2524).
Nell'ambito della missione Soccorso civile, fa presente che vi è stato un aumento di 21 milioni di euro, riferibile al programma Prevenzione del rischio e del soccorso pubblico e alle relative spese di personale.
Fa quindi presente che nella missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, il programma Garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale, segna un aumento pari al 29,4 per cento, corrispondente a 101 milioni di euro. La maggior parte dell'aumento è ascrivibile alle spese per investimenti che registrano un rilevante incremento, pari al 191,6 per cento, ovvero a 83 milioni di euro, relativi a spese per immobili (cap. 7351), riferibili ai centri di identificazione ed espulsione e agli altri centri gestiti dal Ministero per l'interno. Con riferimento alle spese correnti, aumentano di 26 milioni, anche grazie ad un emendamento riferito al disegno di legge finanziaria, le elargizioni per le vittime del terrorismo (cap. 2313) e di 17 milioni le spese per i servizi di accoglienza per gli stranieri (cap. 2351); vengono invece ridotte di 18 milioni le spese per l'assistenza economica e sanitaria degli stranieri.
Nella missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, il programma Servizi e affari generali per

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le amministrazioni di competenza, registra un aumento di 27 milioni, relativo a spese per il personale.
Nella missione Fondi da ripartire, nell'ambito del programma Fondi da assegnare, si registra un aumento del 56,4 per cento, pari a 14 milioni, del Fondo unico di amministrazione (cap. 2970) ed una riduzione del 61 per cento, pari a 65 milioni, del Fondo per i consumi intermedi.
Rileva che anche nell'analisi dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si limiterà a segnalare gli stanziamenti che registrano le principali variazioni rispetto alle previsioni assestate per il 2009. Fa presente, in particolare, che nella missione Soccorso civile il programma Protezione civile, prevede, nel bilancio a legislazione vigente, stanziamenti pari a 2.074 milioni di euro, con un aumento di 393 milioni, ulteriormente aumentati di 10 milioni a seguito dell'esame della manovra da parte del Senato.
Nell'ambito della missione Comunicazioni, il programma Sostegno all'editoria reca uno stanziamento pari a 369 milioni, con un aumento di 73 milioni.
Nella missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, nel programma Promozione dei diritti e delle pari opportunità, si rileva che il capitolo relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche delle pari opportunità, (cap.2108) ha una dotazione di competenza pari a 4,3 milioni di euro, con una riduzione di ben 25,6 milioni.
Nella missione Ordine pubblico e sicurezza, il programma Sicurezza democratica, reca uno stanziamento pari a 566 milioni, con una riduzione di 70 milioni.
Passando alle disposizioni di maggiore interesse della I Commissione nell'ambito del disegno di legge finanziaria, richiama i commi da 10 a 17 dell'articolo 2 che recano stanziamenti di risorse per i rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012 relativi al personale delle pubbliche amministrazioni soffermandosi, quindi, sulle previsioni del comma 22. Quest'ultimo,introdotto durante l'esame del disegno di legge al Senato, dispone l'esenzione dal pagamento dell'imposta di registro relativa alle spese di giustizia per le parti in causa e di ogni altra imposta, per le vittime di atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice e per i loro superstiti, compresi i figli maggiorenni, gli ascendenti, i fratelli e le sorelle che siano state parti in causa in un procedimento civile, penale, amministrativo o contabile comunque dipendente da atti di terrorismo o di stragi di tale matrice. In proposito, chiede al Governo un chiarimento sul riferimento all'esenzione per «ogni altra imposta».
Illustra quindi il contenuto del comma 38 che stanzia, in aggiunta a quanto disposto dall'articolo 2, comma 28, della legge finanziaria per il 2009 (legge n. 203 del 2008), 100 milioni di euro, a decorrere dal 2010, al fine di riconoscere la specificità della funzione e del ruolo del personale appartenente al comparto sicurezza-difesa. Rileva, peraltro, che tali risorse non risultano «Data seduta»appostate nello stato di previsione del Ministero dell'interno, probabilmente perché dovranno essere ripartite tra il comparto sicurezza ed il comparto difesa.
Fa poi presente che il comma 47 modifica la legislazione vigente (articolo 2-undecies della legge n. 575 del 1965, in materia di destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose, aggiungendo la previsione che siano destinati alla vendita i beni immobili confiscati di cui non sia possibile effettuare la destinazione o il trasferimento per le finalità di pubblico interesse previste dalla normativa vigente. Alle relative operazioni, provvede il dirigente del competente ufficio del territorio dell'Agenzia del demanio, previo parere del Commissario straordinario per la gestione e destinazione dei beni confiscati. Il dirigente chiede al prefetto della provincia interessata le informazioni utili affinché i beni non siano acquistati, anche per interposta persona, dai soggetti cui furono confiscati o da soggetti altrimenti riconducibili alla criminalità organizzata.

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Le somme ricavate dalla vendita dei beni immobili confiscati - al netto delle spese per la gestione e la vendita - affluiscono al Fondo unico giustizia per la successiva riassegnazione. Questa avviene per il 50 per cento al Ministero dell'Interno per la tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico; per il restante 50 per cento al Ministero della giustizia, per assicurare il funzionamento e il potenziamento degli uffici giudiziari e degli altri servizi istituzionali.
Rileva quindi che il comma 51, inserito nel corso dell'esame al Senato, prevede l'elargizione di un contributo straordinario per l'anno 2010 nei confronti degli orfani, già collocati in pensione, delle vittime di terrorismo e delle stragi di tali matrice, pari a 5 milioni di euro. Il comma 53, anch'esso introdotto durante l'esame al Senato, reca una disposizione interpretativa delle disposizioni vigenti in tema di accesso ai contributi per quotidiani e periodici editi sia da cooperative di giornalisti sia da organi di partiti o movimenti politici. La disposizione precisa che le disposizioni si intendono riferite alle imprese e alle testate ivi indicate che abbiano i requisiti richiesti, anche se abbiano mutato forma giuridica.
Per quanto riguarda le tabelle allegate al disegno di legge finanziaria, ricorda che nella tabella A, relativa ai fondi speciale di parte corrente, l'accantonamento relativo al Ministero per l'interno, reca risorse pari a 800.000 euro per il 2010, 1.300.000 euro per il 2011 e 529.150.000 euro per il 2012. La relazione illustrativa finalizza gli accantonamenti alla copertura del provvedimento concernente disposizioni per l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore approvato dalla Camera e attualmente all'esame del Senato - in relazione al quale risultano prenotati l'intero ammontare delle risorse disponibili per il 2010 ed il 2011 e 150.000 euro per il 2012 - e per la deroga al blocco del turn over per i corpi di polizia e dei vigili del fuoco.
Al riguardo, precisa che per i vigili del fuoco le nuove assunzioni previste dalla Tabella 8 per il 2010 sono pari a circa 297 unità; in merito alla Polizia di Stato, vi è stata una richiesta di nuove assunzioni pari a circa 409 unità e su questo aspetto chiede al Governo di fornire alcuni chiarimenti, in quanto - diversamente dai vigili del fuoco - nel testo non si evincono stanziamenti al riguardo. Occorre infatti comprendere quale sia la linea che il Ministero dell'interno intende seguire in connessione al turn over, cui è connessa una riduzione di personale pari a circa 400 unità.
Con riferimento all'amministrazione civile dell'interno per il 2009, ricorda le assunzioni connesse ai vincitori di concorso di 80 posti da collaboratore e 115 posti di personale amministrativo-contabile. Si evince poi che vi è una previsione di circa 60 assunzioni tra il 2010 ed il 2011 delle categorie protette e che è già stata autorizzata l'assunzione in servizio dei vincitori dei concorsi per prefetti e per dirigenti di seconda fascia.
In merito alla tabella B, relativa al fondo speciale in conto capitale, ricorda che essa reca a favore del Ministero dell'interno l'accantonamento, per il solo 2012, di 103 milioni di euro. La relazione illustrativa finalizza tale accantonamento alla fornitura di libri di testo.
Si riserva quindi di intervenire su alcuni profili di maggiore dettaglio nel corso delle prossime sedute.

Il Sottosegretario Michelino DAVICO si riserva di intervenire nella prossima seduta per svolgere un'illustrazione complessiva delle questioni e fornire chiarimenti sui punti specifici evidenziati dalla relatrice.

Roberto ZACCARIA (PD) ritiene che le modalità con cui sono presentati i dati che attengono ai documenti di bilancio ne rendono ancora più difficile la leggibilità. Ritiene pertanto necessario poter disporre di tabelle chiare che illustrino gli andamenti negli anni delle spese e delle entrate del Ministero dell'interno,

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tenendo conto degli assestamenti e delle previsioni, quanto meno da quando è stata introdotta la nuova articolazione di bilancio, che rende quanto mai difficoltoso un parallelo con quanto avveniva in precedenza, essendo cambiati i parametri di riferimento.
Emerge infatti con chiarezza che vi sono stati dei tagli di rilievo ma è opportuno disporre di un quadro chiaro dei dati storici che consenta di svolgere le necessarie valutazioni di tipo politico.
Rileva l'esigenza di far emergere le riduzioni degli stanziamenti che attengono alle singole missioni e programmi. Richiama, a titolo esemplificativo, i decrementi che hanno interessato due voci di rilievo come quella dei Rapporti con le autonomie territoriali e dei Trasferimenti agli enti, in merito ai quali occorre comprendere le ragioni che ne sono alla base, fermo restando che il trasferimento dell'ICI, riferito dalla relatrice, dovrebbe essere ormai un dato strutturale.
Con riguardo all'ordine pubblico ed alla sicurezza, emerge una riduzione di 162 milioni di euro tra assestamento 2009 e bilancio 2010, mentre tale decremento è pari a 346 milioni di euro per il contrasto al crimine.
Alla luce di tali esempi, ribadisce la richiesta di poter disporre di un quadro riassuntivo che individui i settori in cui vi è stato un effettivo decurtamento delle risorse rispetto all'assestamento, accanto a tabelle da cui emergano dati chiari sull'evoluzione degli stanziamenti, affinché ciascun gruppo possa poi svolgere le proprie valutazioni politiche, che devono partire da dati certi e uguali per tutti.

Mario TASSONE (UdC) nel richiamare quanto evidenziato dal collega Zaccaria, rileva come l'esame dei documenti di bilancio da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva dovrebbe riguardare una lettura dei dati che non si basi su meri dati contabili di aumento o decremento ma consideri le politiche e le scelte che ne sono alla base, con riguardo all'ordine pubblico, alle Forze di polizia, ai vigili del fuoco, ai fondi speciali da utilizzare per la copertura di provvedimenti legislativi. Vi è poi la questione del «tesoretto» connesso alle entrate dello scudo fiscale che tutti vorrebbero utilizzare.
Chiede quindi al Governo uno sforzo ulteriore affinché la Commissione possa disporre di un quadro di riferimento chiaro, da cui si evincano le politiche seguite nel corso dell'anno di riferimento quanto meno sui grandi temi.
Fa inoltre presente che, di norma, all'esame dei documenti di bilancio è presente il Ministro competente per materia; chiede quindi che nelle prossime sedute sia assicurata la presenza in Commissione del Ministro dell'interno, così che possa illustrare le politiche che accompagnano i dati numerici che sono presenti nei documenti di bilancio. Altrimenti, l'esame parlamentare diviene un mero rituale privo di sostanza.

Donato BRUNO, presidente, tenuto conto delle richieste formulate nel corso della discussione, fa presente che la Commissione attenderà dal Governo le note illustrative richieste. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 14.55.

Proposte di nomina di Luciano Hinna, Antonio Martone, Pietro Micheli, Filippo Patroni Griffi e Luisa Torchia a componenti della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche.
(Esame congiunto nomine nn. 48, 49, 50, 51, 52 e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto delle proposte di nomina in oggetto.

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Beatrice LORENZIN (PdL), relatrice, nell'illustrare le proposte di nomina in oggetto, ricorda preliminarmente che il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, ha previsto, all'articolo 13, l'istituzione di una Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche.
La Commissione opera in posizione di indipendenza di giudizio e di valutazione e in piena autonomia, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della funzione pubblica e con il Ministero dell'economia e delle finanze-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ed eventualmente in raccordo con altri enti o istituzioni pubbliche, con il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, nonché di garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione, di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale, informando annualmente il Ministro per l'attuazione del programma di Governo sull'attività svolta.
Rileva che, ai sensi del comma 3 dell'articolo citato, la Commissione è organo collegiale composto da cinque componenti scelti tra esperti di elevata professionalità, anche estranei all'amministrazione con comprovate competenze in Italia e all'estero, sia nel settore pubblico che in quello privato in tema di servizi pubblici, management, misurazione della performance, nonché di gestione e valutazione del personale.
Ricorda che i componenti della Commissione - che durano in carica sei anni e possono essere confermati una sola volta - non possono essere scelti tra persone che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nei tre anni precedenti la nomina e, in ogni caso, non devono avere interessi di qualsiasi natura in conflitto con le funzioni della Commissione.
Quanto alle modalità di nomina, evidenzia che il decreto legislativo prevede che i componenti la Commissione siano nominati, tenuto conto del principio delle pari opportunità di genere, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, previo parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti.
Fa quindi presente che, nella seduta del 12 novembre, il Consiglio dei ministri ha avviato la procedura per la nomina a componenti della Commissione di Luciano Hinna, Antonio Martone, Pietro Micheli, Filippo Patroni Griffi e Luisa Torchia. Il 13 novembre il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha inviato la richiesta di parere parlamentare sulle proposte di nomina dei cinque esperti anzidetti, allegando i relativi curricula. La Commissione affari costituzionali è quindi chiamata ad esprimere il proprio parere sulle proposte di nomina formulate dal Governo.
Rileva che il Governo, nel trasmettere i curricula degli interessati, ha precisato che sono stati attentamente esaminati l'attività svolta e i profili professionali degli esperti proposti e che si è ritenuto che gli stessi abbiano tutti i requisiti per assumere l'incarico.
Considerati, quindi, i curricula dei cinque esperti indicati dall'Esecutivo - sui quali non si diffonde in quanto sono a conoscenza di tutti - propone di esprimere parere favorevole su tutte le cinque proposte di nomina.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/43/CE della Commissione, del 4 aprile 2008, relativa all'istituzione, a norma della direttiva 93/15/CEE del Consiglio, di un sistema di identificazione e tracciabilità degli esplosivi per uso civile.
Atto n. 149.
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 novembre 2009.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 15.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Indagine conoscitiva sulla informatizzazione delle pubbliche amministrazioni.
(Rinvio del seguito dell'esame del documento conclusivo).

La Commissione prosegue l'esame del documento conclusivo, rinviato da ultimo, nella seduta del 28 ottobre 2009.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, da prevedersi nella giornata di giovedì 26 novembre, in cui dovrebbe essere presente anche la collega Lanzillotta, che ha seguito con particolare dedizione l'indagine conoscitiva in titolo.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 19 novembre 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.