CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 novembre 2009
245.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Mercoledì 11 novembre 2009. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 9.15.

Commemorazione di Giuliano Vassalli.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, desidera che anche in questa sede - come ha fatto il Presidente della Camera nella seduta dell'Assemblea del 28 ottobre scorso - si ricordi Giuliano Vassalli, presidente della Giunta nella V legislatura.
Vassalli è stato eccellente in molti campi, nella Resistenza (anche per il contributo che dette all'evasione dal carcere di Saragat e Pertini), nell'esercizio della professione forense, nell'insegnamento universitario e nel ruolo di parlamentare. Oltre che deputato nella V legislatura, fu anche senatore nella IX. Il 4 febbraio 1991 il Presidente della Repubblica Cossiga lo nominò giudice costituzionale. L'alto consesso lo elesse Presidente l'11 novembre 1999.

La Giunta per le autorizzazioni lo ricorda per una occasione non lontana: il 1o dicembre 2005, in un convegno organizzato dalla presidenza della Giunta stessa con il titolo «Le immunità parlamentari nei primi anni 2000 (Comunicazione politica e diritti nella società globalizzata)» e svoltosi presso la biblioteca della Camera, Vassalli portò una testimonianza molto genuina ed efficace della sua esperienza di presidente sia della Giunta sia della Corte. Era presente fra gli altri autorevoli interlocutori (quali per esempio i deputati Leone e Mantini, ancor oggi componenti) il compianto presidente Leopoldo Elia. Il testo dell'intervento di Vassalli sarà allegato

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al resoconto della seduta odierna. Invita i colleghi ad osservare un minuto di silenzio.

(I componenti si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio).

Sui lavori della Giunta.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, comunica che in data 19 ottobre 2009 è pervenuta dal giudice per le indagini preliminari di Roma la comunicazione che nel procedimento penale n. 1781/08 (querela di Henry John Woodcock nei confronti del deputato Gianfranco Fini) la querela è stata rimessa e che il procuratore speciale del Presidente Fini ha accettato la remissione. Il procedimento penale è rimasto estinto e la deliberazione di insindacabilità che in tal sede era stata richiesta verrà pertanto cancellata dall'ordine del giorno della Giunta.

Comunicazioni del presidente in materia di conflitti di attribuzione.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, comunica che in data 5 novembre 2009 gli è pervenuta dal Presidente della Camera una lettera con la quale lo informa che la Corte costituzionale - con ordinanza n. 270 del 2009 - ha dichiarato ammissibile un conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato elevato dal tribunale di Roma a seguito di una deliberazione della Camera dei deputati del 19 dicembre 2008 con cui si è stabilito che i fatti oggetto di un procedimento penale nei confronti del senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti, sono da ritenersi insindacabili (doc. IV-quater, n. 7 - XVI legislatura).
Al riguardo, si tratta di offrire al Presidente della Camera un parere in ordine all'opportunità che la Camera stessa dia mandato per la resistenza nel conflitto. Personalmente si esprime a favore della costituzione nel giudizio.

Federico PALOMBA (IDV) si esprime contro, anche per contrastare lo sperpero di denaro pubblico.

Maurizio PANIZ (PdL) ribadisce la consueta posizione del suo gruppo in favore dei pregressi deliberati dell'Assemblea.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) e Pierluigi MANTINI (UDC) si esprimono a favore.

Donatella FERRANTI (PD) e Marilena SAMPERI (PD) si asterranno.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, rilevato l'orientamento maggioritario favorevole alla costituzione nel giudizio, riferirà al Presidente della Camera sull'esito della discussione.

Esame della domanda di autorizzazione all'esecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti del deputato Nicola Cosentino (Doc. IV, n. 5).
(Esame e rinvio).

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, informa che nella mattinata di ieri è pervenuta alla Camera dalla sezione GIP del tribunale penale di Napoli una richiesta di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Nicola Cosentino. Immediatamente deferita al collegio da parte del Presidente della Camera, la domanda è stata resa disponibile in copia per il relatore e per i componenti fin dal primo pomeriggio di ieri e, stampato come doc. IV, n. 5, è disponibile anche su internet. Dà quindi la parola al relatore Lo Presti, facendo presente che nella serata di ieri il deputato Cosentino, regolarmente invitato a intervenire, ha chiesto il rinvio della sua audizione.

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, illustra che la richiesta attiene a un procedimento penale lungo e complesso, condotto dalla procura della Repubblica di Napoli a carico di diversi soggetti appartenenti

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ai clan camorristici di Casal di Principe in provincia di Caserta, che risale, secondo quanto indica il numero di RGNR, al 2001. Si tratta essenzialmente degli appartenenti alle famiglie Bidognetti e Schiavone.
Gli specifici fatti che sono oggetto dell'ordinanza di custodia cautelare, la cui esecuzione si chiede di autorizzare in questo caso, riguarderebbero una vicinanza e una presunta comunanza di interessi tra diversi elementi dei clan casalesi e il sottosegretario Nicola Cosentino. Nell'ipotesi accusatoria la carriera politica e la presenza istituzionale di Cosentino nel territorio della provincia di Caserta sarebbero state di fatto accompagnate e favorite dall'influenza malavitosa in quel territorio e ciò secondo quanto dato rilevare dalla «contraenza» dell'ordinanza fin dal 1990.
A Cosentino si contesta in particolare di aver fruito nel tempo dell'appoggio elettorale degli affiliati alle varie famiglie camorristiche e di essersi fatto portavoce di queste in uno specifico settore industriale, quello della gestione del ciclo dei rifiuti. Il mezzo giuridico-formale che, sempre nell'ipotesi accusatoria, il Cosentino avrebbe prescelto è la società per azioni ECO4, tra i cui soci sarebbero presenti esponenti di spicco delle famiglie casalesi, in particolare i fratelli Michele e Sergio Orsi.
Si riserva di tornare su questo aspetto ma ritiene sin d'ora di dover evidenziare che, secondo le accuse, l'affermazione imprenditoriale della ECO4 si sarebbe avuta grazie all'opera di Nicola Cosentino, il quale avrebbe anche promosso l'operazione economica volta a portare la ECO4 ad avere un rapporto privilegiato con il consorzio CE4, ente deputato alla gestione dei rifiuti in molti comuni del casertano.
Nell'ipotesi accusatoria, quindi, Cosentino e i suoi presunti sodali non si sarebbero limitati a operare quali soggetti economici nel campo dei rifiuti ma anche ad influire direttamente sulle scelte amministrative nell'ambito della gestione dei rifiuti, settore di vitale importanza per il controllo del territorio casertano. Tale controllo evidentemente si giovava anche della influenza crescente sulle scelte amministrative del commissario straordinario alla gestione del ciclo dei rifiuti nella regione Campania.
Riservandosi di tornare sugli aspetti specifici del panorama descritto nel provvedimento che è pervenuto, fa presente che le fonti di prova del nesso che legherebbe i camorristi della zona di Casal di Principe al deputato sono costituite dalle deposizioni di un collaborante (tale Gaetano Vassallo), inizialmente anch'egli asseritamente socio di fatto della ECO4, che sembrerebbero corroborate da diversi riscontri di tipo sia documentale che intercettivo. Fonti di prova tutte da verificare anche alla luce dell'audizione dell'on. Cosentino. L'indagine si giova anche delle deposizioni di Carmine Schiavone che decise di collaborare con la giustizia nel 1996.
L'imputazione elevata a carico di Nicola Cosentino è di concorso esterno in associazione di stampo camorristico. L'esigenza cautelare individuata sarebbe quella del pericolo di continuazione e reiterazione del reato associativo. Prega i colleghi di consentirgli ulteriori considerazioni all'esito dell'audizione del deputato Cosentino.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, concordando la Giunta, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta che convoca sin d'ora per mercoledì 18 novembre 2009 alle ore 8,30 e fa presente che sarà reiterato al deputato Nicola Cosentino l'invito a intervenire.

ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata da Massimiliano Smeriglio, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso l'autorità giudiziaria di Roma (proc. n. 18017/08 RGNR - n. 15998/09 RG GIP).
(Esame e conclusione).

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Donatella FERRANTI (PD), relatrice, espone che Massimiliano Smeriglio è stato querelato da Roberto Fiore, segretario nazionale del movimento neofascista Forza Nuova, per avere detto al Corriere della Sera - cronaca di Roma dell'11 novembre 2006, che - a causa di una manifestazione organizzata nel quartiere Prati di Roma per quello stesso giorno - non si sarebbe trattato «di un bel pomeriggio per la nostra città, attraversata da una parata evidentemente nostalgica del sabato fascista, le cui parole d'ordine sembrano poco più che un pretesto per portare nelle strade un'ingombrante presenza carica di intolleranza e razzismo».
Le sembra evidente la totale continenza formale di tali espressioni, che si limitano ad esercitare un legittimo diritto di critica, formulato con un lessico civile e pertinente; propone l'insindacabilità per il decisivo argomento che Massimiliano Smeriglio ha sottoscritto ben due atti tipici della funzione parlamentare al proposito.
Nell'interrogazione a risposta scritta n. 4/102 del 23 maggio 2006, primo firmatario Paolo Cacciari e cofirmatari vari deputati tra cui Massimiliano Smeriglio, si dice espressamente che «Forza Nuova si ispira a ideologie e pratiche neofasciste e neorazziste. Tale organizzazione si è altre volte contraddistinta per diffondere l'intolleranza e la violenza contro le persone sessualmente diversamente orientate e contro persone di provenienza etnica diversa». A tale atto di sindacato ispettivo ha peraltro anche risposto il viceministro dell'interno in data 16 marzo 2007.
Con interrogazione a risposta scritta n. 4/1126 del 2 ottobre 2006, a prima firma di Elettra Deiana e sottoscritta da Massimiliano Smeriglio, si domandava al Governo che cosa sapesse di un raduno organizzato dai vertici di Forza Nuova a Viterbo nel quale si sarebbero celebrati simboli e valori fascisti peraltro pubblicizzati sul sito ufficiale di Forza Nuova, sul quale sono presenti richiami agli ideali xenofobi e antisemiti.

Marilena SAMPERI (PD) si dichiara favorevole alla proposta della relatrice.

La Giunta, all'unanimità, approva la proposta avanzata, dando al deputato Ferranti mandato di predisporre la relazione scritta per l'Assemblea.

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento contabile a carico di Francesco De Lorenzo, Giulio Di Donato e Ugo Grippo, deputati in scorse legislature, pendente presso la Corte dei conti-sezione giurisdizionale per la Campania (doc. IV-ter, n. 9).
(Seguito dell'esame e conclusione).

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, ricorda che nella seduta del 21 ottobre 2009 si era concordato di verificare, eventualmente chiedendo agli interessati, che tutti i citati nel giudizio contabile fossero stati assolti con formula piena nel 2005. Da questo punto di vista, già emergeva dalla documentazione a disposizione che in tale anno la Corte d'appello di Napoli, in sede di rinvio, ha assolto con formula ampia Ugo Grippo e Giulio Di Donato.
Quanto invece a Francesco De Lorenzo, gli ha domandato con lettera del 27 ottobre 2009 di fornire informazioni circa l'effettivo e definitivo esito del procedimento penale a suo carico. Con una memoria pervenuta il 9 novembre 2009, i difensori di Francesco De Lorenzo hanno fatto sapere che, condannato in primo grado nel 1998, egli è stato poi interessato da una declaratoria di prescrizione del reato dalla Corte d'appello di Napoli nel 2001. Tale nota è a disposizione dei componenti.

Maurizio PANIZ (PdL) ricorda che, a fronte di una proposta del presidente nella seduta del 14 ottobre scorso di effettuare votazioni separate per ciascuno degli interessati, relative a diversi periodi del loro mandato parlamentare, egli aveva contrapposto una proposta d'insindacabilità complessiva, stante il carattere unitario della funzione di deputato.

Pierluigi MANTINI (UDC) voterà per le proposte avanzate dal presidente, dal momento

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che giudica eccessiva una visione dell'insindacabilità parlamentare che copra ogni e qualsiasi momento della vita dei deputati.

Federico PALOMBA (IDV) si dichiara contrario all'impostazione del deputato Paniz.

Donatella FERRANTI (PD) aderirà alle proposte del presidente.

Fabio GAVA (PdL) concorda invece con il deputato Paniz. Non lo impensierisce il fatto che De Lorenzo non sia stato assolto nel merito; come è chiarito dalla memoria dei difensori di questi, solo l'orientamento rigoristico della Corte di cassazione ha impedito l'impugnativa di una sentenza nella quale si dichiarava la prescrizione. Del resto, è chiaro che tutti gli interessati sono accomunati alla posizione di Paolo Cirino Pomicino e, dunque, sono chiamati a rispondere per un atto tipico della funzione.

Francesco Paolo SISTO (PdL) non ritiene che si possano scorporare i vari momenti del mandato parlamentare degli interessati e voterà secondo l'indicazione del deputato Paniz.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente e relatore, avverte che metterà dapprima ai voti, per ciascuno dei convenuti in sede contabile, la proposta di dichiararli insindacabili ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione per il periodo che va dall'inizio dell'esame della legge finanziaria per il 1986 (indica per comodità, a tal fine, la data del 2 ottobre 1985, come ha espressamente chiarito, a proposito della posizione di Ugo Grippo, nella seduta del 14 ottobre 2009) fino al termine del mandato.

La Giunta, con distinte votazioni, delibera all'unanimità di dichiarare che i fatti ascritti a Ugo Grippo, Francesco De Lorenzo e Giulio Di Donato dal 2 ottobre 1985 al termine del mandato concernono opinioni espresse e voti dati nell'esercizio delle funzioni parlamentari.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente e relatore, mette ai voti, per ciascuno dei predetti convenuti in sede contabile, la proposta di dichiarare che non si applica l'articolo 68, primo comma, della Costituzione per i fatti relativi al periodo che va dalla loro proclamazione a deputati fino al 2 ottobre 1985.

La Giunta, con distinte votazioni e a parità di voti, respinge le proposte, deliberando pertanto che i fatti ascritti a Ugo Grippo, Francesco De Lorenzo e Giulio Di Donato dal momento della loro proclamazione fino al 2 ottobre 1985 concernono opinioni espresse e voti dati nell'esercizio delle funzioni parlamentari.

Federico PALOMBA (IDV) preannunzia la presentazione di una relazione di minoranza.

La seduta termina alle 10,05.