CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 novembre 2009
245.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 11 novembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 13.40.

DL 135/09: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
C. 2897 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 novembre.

Daniele TOTO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato il disegno di legge recante: «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee» (C. 2897 Governo, approvato dal Senato);
rilevato, per le parti di competenza, che il provvedimento reca rilevanti interventi nel settore dei trasporti e, in particolare, che:
l'articolo 2, comma 1, al fine di superare i rilievi formulati dalla Commissione

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europea, rafforza i requisiti di indipendenza e i poteri sanzionatori dell'organismo di regolazione in materia ferroviaria;
l'articolo 2, comma 2, definisce il regime giuridico del personale dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, prevedendone l'equiparazione al personale dell'Agenzia nazionale della sicurezza del volo;
l'articolo 2, comma 2-bis, elimina, per le imprese alle quali, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, paragrafo 6, del regolamento (CE) 1370/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, sono aggiudicati direttamente contratti di servizio pubblico di trasporto per ferrovia, il divieto di partecipare a procedure ad evidenza pubblica in ambiti territoriali diversi da quelli in cui svolgono il servizio;
l'articolo 3-bis, comma 2, prevede l'avvio, a decorrere dal 2009, di un programma pluriennale di interventi per lo sviluppo e l'adeguamento della componente aeronavale e dei sistemi di comunicazione del Corpo delle capitanerie di porto;
l'articolo 15 riforma la disciplina relativa ai servizi pubblici locali, con esclusione di alcuni settori, tra cui il trasporto ferroviario regionale, restringendo le possibilità di affidamento in house, prevedendo la costituzione di società miste in cui il socio privato abbia compiti di gestione e detenga una partecipazione superiore al 40 per cento e definendo direttamente il regime transitorio in modo da stabilire termini certi per la scadenza degli affidamenti difformi;
l'articolo 19-ter interviene sul processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia, disponendo il trasferimento, a titolo gratuito, delle società Saremar, Toremar e Caremar alle regioni Sardegna, Toscana e Campania, affidando alle medesime regioni, a decorrere dal 1o gennaio 2010, le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico e disciplinando la successiva fase di privatizzazione delle società del gruppo. A tal fine si prevede la proroga fino al 30 settembre 2010 delle convenzioni vigenti e si stanzia una somma pari a circa 185 milioni di euro annui, a decorrere dal 2010, per garantire i servizi erogati sulla base delle convenzioni in atto e di quelle che verranno stipulate successivamente;
considerato il rilievo che, in relazione alle difficoltà del processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia, assumono le disposizioni contenute nel provvedimento in esame, con le quali, accogliendo gli indirizzi contenuti nella risoluzione approvata dalla Commissione nella seduta del 19 novembre 2008, si valorizza il ruolo delle regioni interessate, si fissa il termine entro cui dovrà essere completato il processo di privatizzazione e si individuano apposite risorse per garantire l'effettiva prestazione dei servizi di trasporto marittimo, assicurando il mantenimento dei collegamenti che risultano indispensabili per salvaguardare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini residenti nelle isole maggiori e minori;
rilevato che, per quanto concerne il settore delle comunicazioni, l'articolo 20-bis stabilisce che il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali mediante l'uso del telefono sia esercitato mediante l'iscrizione in un pubblico registro delle opposizioni, demandando la disciplina relativa alla istituzione e alla gestione del registro ad un regolamento di delegificazione, nel quale, tra l'altro, si dovrà prevedere che i soggetti che effettuano trattamenti di dati garantiscano l'identificazione della linea chiamante e forniscano all'utente un'idonea informazione anche con riferimento alla possibilità di iscrizione nel registro delle opposizioni,

esprime

PARERE FAVOREVOLE».

Mario LOVELLI (PD) fa presente che il decreto-legge contiene passaggi assai rilevanti

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in ordine alle materie di competenza della Commissione, che devono essere adeguatamente sottolineati e sul quale va fatta una riflessione sia ai fini dell'elaborazione del parere sia per il successivo esame in Assemblea. In particolare rileva che l'articolo 2 interviene sulla materia del trasporto ferroviario, regolamentata da importanti direttive comunitarie e sulla quale è stato formulato un rilievo formale da parte della Commissione europea relativo a diversi aspetti della legislazione e in particolare al principio di indipendenza dell'organismo di regolazione. Sottolinea che tale rilievo mette in evidenza la peculiarità del nostro Paese sotto questo profilo, in quanto il gestore dell'infrastruttura ferroviaria, RFI Spa, fa capo ad una holding, Ferrovie dello Stato, interamente partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze. Evidenzia che questo assetto societario inficia sostanzialmente l'indipendenza dell'organismo di vigilanza, che deve controllare un soggetto a capitale interamente pubblico, facendo emergere un chiaro conflitto di interessi. Giudica inadeguata la risposta che il decreto-legge intende dare a questo problema, in quanto si è stabilita un'indipendenza funzionale dell'organismo di regolazione, senza andare nella direzione di una soluzione reale, rappresentata dall'istituzione di un organismo realmente indipendente, ossia di un'authority dei trasporti. Ricorda che è in discussione presso la Commissione una proposta di legge a propria firma di istituzione di tale authority. Segnala che il proprio gruppo ha presentato presso la Commissione di merito emendamenti volti all'istituzione di tale autorità, affinché, nel sistema ferroviario, controllore e controllato siano due soggetti distinti. Sottolinea che tale profilo assume un'importanza decisiva soprattutto in questo momento, contrassegnato dalla tragedia di Viareggio, che ha messo in luce il ruolo dell'Agenzia nazionale sulla sicurezza delle ferrovie, su cui il decreto in discussione interviene per il solo aspetto del personale, ma che ha contestualmente evidenziato l'inadeguatezza del sistema di controllo degli organi di vigilanza.
Ritiene assai delicate anche le disposizioni recate dall'articolo 15 del decreto-legge, relativo alla disciplina dei servizi pubblici locali, che investe la Commissione per il profilo del trasporto pubblico locale, e preannuncia emendamenti del proprio gruppo in Assemblea, sperando che, malgrado i tempi ristretti, possa esserci un proficuo dibattito su questo tema. Ritiene in conclusione non condivisibili le modalità di intervento legislativo del Governo attuate con il decreto-legge in esame, sia nel merito, sia anche nel metodo, dal momento che il decreto modifica norme recate da recenti decreti-legge, e in particolare l'articolo 23-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, che era stato preannunciato dal Governo come un intervento risolutivo sulla questione dei servizi pubblici locali, ma del quale non è mai stato emanato il regolamento di attuazione, e l'articolo 4-bis del decreto-legge n. 78 del 2009, che era già intervenuto sulla materia del trasporto pubblico locale ferroviario.
Ricorda che nel luglio scorso il presidente del Consiglio ha firmato una direttiva, su proposta del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ha previsto che vengano trasferiti alla società Ferrovie dello Stato gli scali ferroviari e i relativi impianti; ritiene la disposizione discutibile, anche in ragione del fatto che tali impianti devono essere utilizzati da tutti gli operatori che effettuano il servizio di trasporto ferroviario delle merci e giudica che il Governo stia procedendo in una direzione che non tutela la concorrenza degli operatori ferroviari, con conseguenze negative per l'utenza.
Preannuncia, quindi, il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, e valuta la possibilità di poter rivedere questa posizione solo nel caso in cui sia espressamente inserita la richiesta di istituire una autorità indipendente sui trasporti.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritiene opportuno effettuare una riflessione sullo stanziamento previsto per il mantenimento

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dei servizi di trasporto pubblico marittimo nell'ambito del processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia, al fine di valutare se possa essere considerato un prestito ponte. Riguardo all'articolo 15, relativo alla disciplina dei servizi pubblici locali, ritiene che la liberalizzazione venga effettuata in modo errato e non utile per gli utenti. Giudica opportuno che si proceda all'effettuazione delle gare per l'attribuzione del servizio di trasporto pubblico solo nelle regioni in cui la gestione risulti inefficiente sia dal punto di vista della prestazione del servizio sia dal punto di vista contabile. Invita il relatore a fare una riflessione generale sul trasporto pubblico locale, che deve essere ispirato a criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Ricorda che la modalità di affidamento in house è consentita dall'Unione europea, ma ritiene che essa vada mantenuta soltanto nelle regioni in cui il servizio di trasporto risulti efficiente. Fa presente che è stato già preannunciato un ricorso all'avvocatura da parte di una regione contro il decreto-legge in esame proprio in ordine al profilo degli affidamenti dei servizi pubblici. Ricorda che il comma 1-bis del medesimo articolo 15 del decreto-legge esclude dalla cessazione automatica i contratti di servizio in materia di trasporto pubblico locale su gomma, affidati direttamente, nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Ritiene che anche in altri casi possa essere prevista tale esclusione. Invita pertanto il Governo, anche se i tempi di esame del decreto-legge sono ristretti, a fare una riflessione sulle modalità di affidamento dei servizi pubblici di trasporto.

Daniele TOTO (PdL), relatore, condivide il fatto che il decreto-legge ponga in essere passaggi assai rilevanti per la Commissione e che sia necessario che tali passaggi vengano sottolineati adeguatamente nell'ambito di un percorso condiviso. Ricorda l'istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, che è un organismo con indipendenza funzionale e gestionale. Sottolinea l'importanza delle modalità di affidamento dei servizi pubblici in house, prevista espressamente da una sentenza della Corte di giustizia, alla quale sono seguite altre sentenze che ne hanno precisato e circoscritto la disciplina. Fa presente che la disposizione recata dall'articolo 15 non interviene ad eliminare l'affidamento dei servizi in house, ma provvede a regolamentare meglio tale materia, circoscrivendo l'ambito di affidamento. Ritiene che l'introduzione di una disposizione che preveda la valutazione dell'efficienza gestionale degli operatori che prestano il servizio di trasporto locale costituisca un intervento estraneo all'ambito legislativo identificato dall'Unione europea. In considerazione, tuttavia, dell'importanza dei rilievi avanzati da parte dei colleghi, chiede al Presidente di rinviare l'espressione del parere ad altra seduta.

Mario VALDUCCI, presidente, in considerazione di quanto chiesto dal relatore, rinvia il seguito della discussione e l'espressione del parere da parte della Commissione ad una seduta che sarà appositamente prevista nella mattina di domani.

La seduta termina alle 15.05.

RISOLUZIONI

Mercoledì 11 novembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 15.05.

7-00143 Garofalo: Servizio di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina.
(Seguito della discussione e rinvio).

Mario VALDUCCI, presidente, invita il rappresentante del Governo a fornire le proprie valutazioni sui contenuti della risoluzione.

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Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA fa presente che, come noto, il servizio di traghettamento veloce di passeggeri nell'area dello Stretto di Messina, affidato al consorzio Metromare Rfi-Ustica Lines, non è mai partito a causa del ricorso al Tar presentato da uno dei due gruppi concorrenti, la Snav. Ripercorrendo l'iter relativo all'affidamento dei servizi in parola, ricorda che la procedura di gara per l'espletamento dei servizi per lo Stretto di Messina ha visto la sua definizione con l'emanazione del decreto direttoriale di aggiudicazione del 12 novembre 2008, con l'assegnazione al consorzio «Metromare dello Stretto» costituito fra le società RFI SpA ed Ustica Lines dei servizi posti a gara. Sottolinea che, in data 18 dicembre 2008, l'Amministrazione ha stipulato con il predetto consorzio il contratto di servizio ed in data 22 dicembre 2008, con decreto direttivo n. 42 del 2008, si è proceduto all'impegno delle somme stanziate ed all'invio agli organi di controllo di tutti gli atti relativi. Evidenzia che, successivamente, in data 9 aprile 2009 il Tar ha accolto il ricordo della Società Snam annullando l'aggiudicazione della gara a favore del Consorzio Matromare dello Stretto e che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con l'Avvocatura Generale dello Stato, ha proposto appello ricorrendo al Consiglio di Stato, consapevole che le motivazioni addotte dalla ricorrente destavano perplessità e si ritenevano non obiettivamente fondate. Fa persente quindi che il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, con dispositivo di decisione 713 del 28 ottobre 2010 ha accolto l'appello e respinto il ricorso di 1o grado e che il Ministero, a seguito del dispositivo di decisione del Consiglio di Stato, ha quindi avviato l'iter amministrativo per la registrazione del contratto da parte dei competenti organi di controllo, iter interrotto nelle more della definizione del contenzioso. Premesso quanto sopra, osserva che la gara in questione è stata bandita sulla base di disposizioni contenute nel decreto ministeriale 7/T del 15 gennaio 2008, emanato ai sensi dell'articolo 8, comma 4, della legge n. 222 del 2007, e del relativo «Avviso per manifestazione di interesse» pubblicato in data 4 febbraio 2008. Rileva che il suddetto avviso, conformemente a quanto indicato nel decreto ministeriale 7/T, ha previsto l'istituzione di un servizio di trasporto marittimo veloce, circolare, tra le città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, nonché un collegamento marittimo rapido tra l'aeroporto di Reggio Calabria e il porto di Messina.
Ricorda che il servizio avrà inizio dopo la registrazione da parte dell'ufficio di controllo della Corte dei conti e dovrà essere svolto in base al contratto che è stato stipulato in aderenza alle normative sopra indicate. In merito alle osservazioni mosse dall'onorevole Garofalo, assicura che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha già avviato, proprio sulla base di alcune richieste pervenute da parte degli enti locali una riflessione che tenga conto delle esigenze prospettate dagli utenti. Ritiene che successivamente, sulla base di una analisi delle risultanze del servizio, considerata la rilevanza che tale collegamento assume per garantire un servizio che risponda alle esigenze di mobilità dei cittadini, potranno essere prese in considerazione eventuali varianti o modifiche alle modalità di esecuzione del servizio, sulla base dei suggerimenti pervenuti dagli enti locali, nei limiti di stanziamento di bilancio.

Vincenzo GAROFALO (PdL), ringrazia il rappresentante del Governo per la ricostruzione storica di questo servizio, che finora non è stato avviato e che dovrebbe iniziare a partire dal prossimo mese di gennaio. Segnala che la risoluzione a propria firma mette in evidenza alcune questioni fondamentali. In primo luogo, le modalità di prestazione del servizio di trasporto marittimo circolare che collega le tre città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni non accolgono le esigenze dei pendolari dello Stretto, in quanto il servizio medesimo si svolge in tempi troppo lunghi. Ritiene a tale proposito che sia opportuno pensare a rotte lineari e non circolari. In secondo luogo

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giudica indispensabile una riflessione sul tema delle tariffe legate all'attraversamento dello Stretto. Ricorda che originariamente il decreto legge n. 402 del 1997 ha affidato allo Stato la competenza relativa a queste tratte prevedendo che fossero considerate all'interno del comparto del trasporto pubblico locale. Ritiene necessario che i servizi di trasporto nello Stretto siano affidati tramite procedure ad evidenza pubblica, attraverso un bando di gara che tanga conto delle esigenze dei pendolari. Chiede quindi al Governo un impegno affinché si pervenga in tempi rapidi alla soluzione di tale problemi. Giudica infine opportuno che la Commissione proceda alle audizioni dei comuni interessati e delle organizzazioni sindacali locali.

Aurelio Salvatore MISITI (Misto) ringrazia il sottosegretario per le informazioni rese. Condivide l'impostazione data dal collega Garofalo alla risoluzione e ritiene utile che questa sia esaminata dopo aver audito oltre ai soggetti indicati dal collega Garofalo, anche i rappresentanti dell'aeroporto di Reggio Calabria. Fa presente infatti che sullo stretto di Messina esistono tre diverse tipologie di utenti e in particolare i pendolari, ossia studenti, lavoratori e cittadini che si recano da una sponda all'altra per motivi commerciali; coloro che, con l'automobile, arrivano a Messina per poi recarsi presso altre destinazioni in Sicilia; coloro che si recano verso l'aeroporto di Reggio Calabria. Evidenzia quindi la necessità che ci siano modalità di trasporto che assicurino l'arrivo in aeroporto in tempi rapidi e a tal fine giudica opportuno audire anche i rappresentanti dell'aeroporto, che più volte hanno ribadito l'opportunità che ci siano modalità di trasporto veloci che servano l'aeroporto medesimo. Ricorda infine che l'approdo di Reggio Calabria necessità di una ristrutturazione e che sarebbe importante acquisire informazioni al riguardo.

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA, ritiene, anche come cittadino che proviene dall'area oggetto della risoluzione, assai importanti le questioni poste dai deputati Garofalo e Misiti. In ordine alla gara per l'affidamento del trasporto marittimo veloce, ribadisce che essa è stata già esperita, e che, esaurito il contenzioso giudiziario, si procederà alla sottoscrizione del contratto. Ciò, a suo avviso, non impedisce che , in una fase successiva, possano essere individuate modalità di prestazione del servizio più rispondenti alle esigenze evidenziate nella risoluzione. Condivide, a tal fine, l'opportunità che la Commissione svolga le audizioni degli enti locali interessati e ricorda, a tale proposito, il rapporto tra le università di Messina, Catania e Reggio-Calabria, che genera un flusso continuo di studenti. Sottolinea la piena disponibilità da parte del Governo affinché si pervenga ad una soluzione che sia più vicina possibile alle esigenze dei cittadini dell'area dello Stretto.

Mario VALDUCCI, presidente, in considerazione di quanto emerso durante il dibattito, rinvia alla sede dell'ufficio di presidenza l'individuazione dei soggetti da invitare in audizione nell'ambito della risoluzione in esame. Nessun deputato chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 11 novembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 15.25.

Sulla missione a Lugano sui collegamenti ferroviari tra Svizzera e Italia (13-14 ottobre 2009) e sulla missione a Zurigo nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano (19-20 ottobre 2009).
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, in data 13 e 14 ottobre 2009, una

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delegazione della Commissione ha effettuato una missione a Lugano. La missione si è svolta su invito del Presidente del Consiglio nazionale svizzero, Chiara Simoneschi Cortesi, ad un incontro concernente i collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera, in relazione al complesso dei progetti di potenziamento della rete ferroviaria svizzera, tra cui in particolare la galleria di base del San Gottardo. La delegazione italiana che ha partecipato all'incontro era composta dai deputati Mario Lovelli e Daniele Toto, membri della IX Commissione, nonché dai deputati eletti nella circoscrizione «A Europa» e residenti in Svizzera Gianni Farina, Franco Narducci e Antonio Razzi.
Nell'avvertire che i membri della delegazione hanno predisposto una relazione scritta sui contenuti dell'incontro (vedi allegato 1), li invita a illustrare le principali questioni affrontate.

Daniele TOTO (PdL), nel rinviare alla relazione per una dettagliata esposizione dei contenuti, segnala che la missione è risultata di grande interesse, sia per la visita del cantiere della galleria di base del San Gottardo, che, una volta completata, risulterà la galleria ferroviaria più lunga del mondo, sia per il successivo confronto con un'ampia delegazione della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale svizzero. Nel confronto, da parte svizzera, è stata illustrata la politica di potenziamento della rete ferroviaria e, da parte italiana, sono stati evidenziati gli interventi infrastrutturali, in fase di progettazione o di realizzazione, finalizzati a garantire i collegamenti ferroviari sul versante italiano. È stato altresì evidenziata la rilevanza del trasporto ferroviario di merci, che la politica nel settore del trasporto della Confederazione svizzera mira a valorizzare ed ampliare; ritiene che un analogo obiettivo debba essere perseguito anche in Italia, osservando peraltro come esso richieda una effettiva liberalizzazione del mercato.

Mario LOVELLI (PD), ad integrazione degli elementi forniti dal collega, evidenzia che dal confronto è emersa l'importanza della realizzazione dei collegamenti italiani con l'asse del San Gottardo sia sul versante est che sul versante ovest, rilevando come un potenziamento dei raccordi tra la Svizzera e il porto di Genova sia coerente con la realizzazione del Corridoio 24 (Genova-Rotterdam). Ritiene quindi opportuno che la Commissione, attraverso un apposito atto di indirizzo, sostenga e solleciti la realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie a garantire i collegamenti ferroviari tra Svizzera e Italia. Ricorda altresì che nell'incontro con la delegazione svizzera è stata anche affrontata la questione della cessazione dell'attività della società Cisalpino, che gestisce tutti i collegamenti ferroviari diretti tra l'Italia e la Svizzera. Dall'incontro, svoltosi a Lugano, è emerso che l'esperienza del Cisalpino ha manifestato numerosi profili problematici. Risulta comunque necessario un impegno da entrambe le parti per garantire adeguati servizi di collegamento, in particolare per il gran numero di pendolari tra Italia e Svizzera.

Franco NARDUCCI (PD) ritiene che la missione a Lugano sia stata estremamente positiva per l'importanza dei collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera. Ricorda in proposito che in Svizzera risiedono circa 530 mila italiani. Ritiene pertanto che l'Italia, per un verso debba assicurare la realizzazione delle infrastrutture necessarie per raccordarsi con le opere di potenziamento della rete ferroviaria in corso di realizzazione in Svizzera e, per l'altro, impegnarsi a fondo per garantire la qualità dei servizi. Osserva infatti che, anche in relazione alle travagliate vicende della società Cisalpino, molti collegamenti ferroviari diretti sono stati soppressi e questa situazione crea gravi difficoltà in particolare per gli italiani di prima immigrazione, che si trovano ad avere un'età superiore ai cinquanta anni.

Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che in data 19 e 20 ottobre 2009, una delegazione della Commissione trasporti

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ha effettuato una missione a Zurigo, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano. La missione ha avuto per oggetto la visita dell'aeroporto di Zurigo che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per l'efficienza e la qualità dei servizi. La delegazione era composta dal Presidente della Commissione e dai deputati Desiderati e Misiti.
Avverte quindi che, anche in questo caso, i membri della delegazione hanno predisposto una relazione scritta sui contenuti dell'incontro (vedi allegato 2).

Aurelio Salvatore MISITI (Misto) rileva che la questione della società Cisalpino è emersa anche nel corso della missione a Zurigo, in quanto l'Ambasciatore d'Italia in Svizzera, nell'incontro con la delegazione, ha sottolineato le gravi difficoltà che lo scioglimento di tale società comporta per i collegamenti ferroviari tra Itali e Svizzera. Segnala che la cessazione dell'attività della società cisalpina è stata decisa dai vertici di Ferrovie dello Stato e di Ferrovie federali svizzere, sulla base di considerazione meramente gestionali. È necessario invece, a suo avviso, un intervento efficace e tempestivo degli organi politici che crei le condizioni per riprendere un rapporto di collaborazione idoneo ad assicurare adeguati servizi di collegamento per i pendolari e per tutti coloro che si devono muovere tra Italia e Svizzera, e per superare le differenze di impostazione tra ferrovie italiane e ferrovie svizzere che sono state alla base del fallimento dell'esperienza della società Cisalpino. Per quanto concerne la visita dell'aeroporto di Zurigo, segnala che essa ha permesso alla delegazione della Commissione di apprezzare una gestione aeroportuale esemplare. Rinviando alla relazione scritta per i dettagli, evidenzia, da un lato gli importanti lavori di potenziamento delle infrastrutture aeroportuali e, dall'altro, la puntualità, l'efficienza e l'elevato grado di soddisfacimento delle aspettative degli utenti. Segnala che il raggiungimento di tali obiettivi dipende in misura rilevante dal forte e costante coordinamento tra tutti i soggetti che operano nell'aeroporto, che permette di evidenziare immediatamente situazioni di inefficienza e di ritardo e vincola i soggetti responsabili di tali situazioni ad assumere le iniziative necessarie per superarle.

Jonny CROSIO (LNP) condivide le considerazioni dei colleghi in merito all'esigenza di una risposta italiana adeguata all'impegno estremamente rilevante, anche dal punto di vista finanziario, che la Svizzera da anni sta dedicando al potenziamento della propria rete ferroviaria. Segnala, invece, che da parte italiana, anche per quanto concerne la regione Lombardia, è mancata un'adeguata impostazione della politica dei trasporti, per cui le richieste pressanti avanzate da parte svizzera per ottenere assicurazioni in merito all'adeguatezza dei collegamenti ferroviari sul versante italiano non hanno ricevuto risposta. La Svizzera si è trovata pertanto ad assumere autonomamente le proprie scelte, senza la possibilità di elaborare una strategia di rafforzamento del trasporto ferroviario che coinvolgesse anche l'Italia. Ritiene pertanto che il Governo dovrebbe intervenire sui temi che la Commissione sta affrontando, in modo da rimediare all'assenza di decisioni che si è verificata negli anni precedenti.

Mario VALDUCCI, presidente, in aggiunta a quanto già ricordato dal collega Misiti, sottolinea l'importanza dei collegamenti intermodali, per cui l'aeroporto di Zurigo si trova connesso direttamente sia con la rete ferroviaria sia con la rete autostradale. Condivide altresì l'importanza, per garantire un elevato dei servizi resi, di uno stretto coordinamento, attraverso il confronto, a cadenza settimanale nell'ambito di un apposito organismo (steering committee) di tutti gli operatori attivi nell'aeroporto. Ritiene infine che sulla questione dei collegamenti ferroviari

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tra Italia e Svizzera possa essere predisposto un atto di indirizzo nei confronti del Governo, mentre gli elementi più significativi emersi dalla visita dell'aeroporto di Zurigo potranno essere ripresi nell'ambito del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano che la Commissione si appresta ad elaborare.
Dichiara quindi conclusa la seduta convocata in sede di comunicazioni del presidente.

La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-02011 Fugatti: Opportunità di abolire il canone di abbonamento alla televisione.