CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 novembre 2009
243.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 5 novembre 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 12.20.

5-02017 Bernardini: Sulla morte del detenuto Stefano Cucchi presso il reparto detentivo dell'Ospedale Pertini di Roma.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione del circuito chiuso. Se non vi sono obiezioni così rimane stabilito

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Rita BERNARDINI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, specialmente nella parte in cui si asserisce che il Ministero della giustizia dedicherebbe da sempre una costante attenzione al fenomeno dei decessi in ambito penitenziario. I fatti di cronaca e, da ultimo, quello di Stefano Cucchi dimostrano al contrario come in tale ambito vi sia molta disattenzione. Ricorda come nelle carceri e, ad esempio in quello di Teramo, vi siano molti casi psichiatrici e come ciò aumenti il rischio di suicidi. Sottolinea altresì come il bollettino di «Ristretti orizzonti» riporti molte ipotesi di decesso in carcere non del tutto chiare e quindi da accertare. Cita quindi il caso di Ciro Triunfo, un giovane di venticinque anni anch'egli deceduto in carcere in circostanze poco chiare, dopo essere stato ricoverato e dimesso da un ospedale.
Con riferimento al decesso di Stefano Cucchi, ritiene improbabile che si sia trattato di un caso di morte improvvisa ed inaspettata, come riferito dai medici dell'Ospedale Sandro Pertini di Roma, anche in considerazione del lungo calvario che questi ha attraversato prima della morte, peraltro analiticamente descritto nella risposta del Governo. Auspica pertanto che ai periti di parte sia ora consentito di eseguire le necessarie verifiche in ordine alle cause del decesso. Esprime inoltre forti perplessità sul fatto che Stefano Cucchi abbia manifestato la volontà di non avere contatti con i genitori e di non essere sottoposto a determinati trattamenti sanitari, ritenendo

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che in ogni caso sarebbe stato doveroso avvisare i genitori circa il fatto che il giovane si rifiutava di mangiare e di bere.
Sottolinea conclusivamente come nella gravissima vicenda relativa al decesso di Stefano Cucchi vi sia ancora molto da chiarire e come appaia necessario, più in generale, disporre una indagine conoscitiva sui decessi in carcere. Auspica pertanto che tale iniziativa possa incontrare il consenso delle altre forze politiche.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 12.45.