Mercoledì 21 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.
La seduta comincia alle 9.20.
ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ
Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento contabile a carico di Francesco De Lorenzo, Giulio Di Donato e Ugo Grippo, deputati in scorse legislature, pendente presso la Corte dei conti - sezione giurisdizionale per la Campania (doc. IV-ter, n. 9).
(Seguito dell'esame e rinvio).
Pierluigi CASTAGNETTI, presidente e relatore, rammenta che nella seduta del 30 settembre erano state disposte talune restituzioni di atti; in quella del 14 ottobre aveva proposto tre voti per parti separate, relativamente agli ex deputati Grippo, De Lorenzo e Di Donato con riferimento ai diversi periodi della presenza e dell'attività parlamentare degli interessati. Già dall'inizio del dibattito svoltosi in quella circostanza aveva constatato che l'orientamento della Giunta era in senso perplesso su queste sue proposte. In particolare, da taluni (che gli si sono rivolti anche in sede informale) è emerso che il giudicato di assoluzione in sede penale toglierebbe molta dell'apparente fondatezza alla citazione in sede contabile. Pertanto, è disposto a rivedere le sue proposte e a registrare nella sua relazione per l'Assemblea un orientamento maggioritario anche parzialmente differente dalla sua originaria posizione. Tiene tuttavia a sottolineare che una delibera che non fosse plausibilmente argomentata potrebbe incontrare la reazione, mediante lo strumento del conflitto d'attribuzioni, della Corte dei conti. D'altronde, osserva anche che la medesima Corte dei conti può liberamente sindacare, quanto meno in ordine a Francesco De Lorenzo e a Giulio Di Donato, sui periodi precedenti alla loro assunzione della carica, nei quali peraltro sarebbe stato congegnato
Pag. 15l'accordo corruttivo. Chiede quindi che il dibattito si svolga in modo ampio e rigoroso.
Marilena SAMPERI (PD) comprende il ragionamento del Presidente e domanda se risulti agli atti che tutti i citati siano stati assolti nel 2005.
Pierluigi CASTAGNETTI, presidente e relatore, risponde che la documentazione pervenuta alla Giunta su questo specifico aspetto non è sufficiente a chiarire la situazione.
Marilena SAMPERI (PD) chiede allora un rinvio affinché si acquisisca l'informazione necessaria.
Concordando la Giunta, Pierluigi CASTAGNETTI, presidente e relatore, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale a carico del deputato Carmine Santo Patarino, pendente presso il tribunale di Taranto - ufficio GUP (proc. n. 11664/04 RGNR PM) (doc. IV-ter, n. 10).
(Seguito dell'esame e conclusione).
Francesco Paolo SISTO (PdL) conosce e apprezza il giudice che ha emanato il provvedimento a carico del deputato Patarino ma crede che in questo caso egli sia incorso in un «eccesso di cultura». Rilevato che il giudicante si sia rifatto alla sentenza della Corte costituzionale n. 286 del 2006 nella quale l'alto consesso ha escluso che la denunzia penale rientri di per sé tra gli atti tipici del mandato parlamentare, osserva non di meno che vale anche la reciproca. Crede infatti che di per sé la denuncia penale non sia esclusa da quel novero: tutto dipende dal contenuto. Gli sembra allora che il contenuto della denuncia del Patarino - ritenuta dall'autorità giudiziaria diffamatoria e calunniosa - sia tutto di carattere politico-parlamentare, dal momento che inerisce a un fatto urbanistico di chiara rilevanza per il territorio di elezione di Carmine Patarino. Crede quindi che la Giunta dovrebbe orientarsi nel senso dell'insindacabilità.
Domenico ZINZI (UdC), relatore, sottolineata la misura chiaramente sproporzionata della condanna inflitta al Patarino, propone che si deliberi per l'insindacabilità.
Marilena SAMPERI (PD) coglie nei ragionamenti di chi l'ha preceduta il persistente tentativo di aggirare il criterio del nesso funzionale stabilito dalla Corte costituzionale. In questo caso sembrerebbe che tale nesso vi sia, dal momento che agli atti prodotti dall'interessato risulterebbe un'interrogazione proprio sull'argomento degli stabilimenti turistici del Putignano. È per questo che voterà per l'insindacabilità.
Federico PALOMBA (IdV), constatato che il contenuto dell'atto di sindacato ispettivo che apparirebbe essere stato presentato è diverso dalle affermazioni contenute nella denunzia oggetto dell'imputazione, dichiara di dissentire dalla proposta del relatore. Quanto alla misura della pena già inflitta, trova l'osservazione sul punto inconferente, giacché nella Giunta non si deve fare il processo al processo.
Francesco Paolo SISTO (PdL), tornando a intervenire, non crede che la ricerca dell'interrogazione parlamentare previamente depositata possa giustificare una verifica aritmetica ai fini dell'insindacabilità. La presenza di un atto tipico della funzione giova al parlamentare ma non esaurisce le possibilità di un giudizio a lui favorevole.
Marilena SAMPERI (PD) rimarca che la giurisprudenza della Corte richiede comunque il nesso funzionale tra atti compiuti intra moenia e atti svolti extra moenia.
Maurizio TURCO (PD) ritiene l'argomento dell'interrogazione parlamentare non decisivo. Questa non può essere un salvacondotto per licenze linguistiche all'esterno
Pag. 16della Camera, né la sua assenza può privare il parlamentare della possibilità di una schietta battaglia politica. In questo caso voterà per l'insindacabilità perché gli pare - stando agli atti depositati - che l'interrogazione sia conferente con i temi oggetto del processo penale.
Pierluigi MANTINI (UdC) conosce i luoghi nei quali è stata edificata la pluralità di strutture ricettive oggetto delle critiche e delle preoccupazioni espresse dal Patarino. Si tratta di un insediamento ad altissimo impatto ambientale e territoriale, finanziato molto cospicuamente con fondi comunitari. La comunità locale, a quel che gli risulta, è stata a lungo ed è spaccata tra chi è favorevole a questa forma di sviluppo e chi invece ne teme le ricadute sulla sostenibilità del progetto e sulla tenuta ambientale. In questa chiave, la disputa tra Patarino e Putignano - già senatore e imprenditore accreditato presso la classe politica - assume un connotato politico evidente legato proprio alla rappresentanza territoriale che Patarino esprime in Parlamento. Voterà a favore della proposta del relatore.
Anna ROSSOMANDO (PD) crede che la Giunta debba collocarsi nel novero degli organi paragiurisdizionali, di modo che le sue decisioni devono essere basate su precisi presupposti di fatto e di diritto, come accade nell'applicazione di qualsiasi istituto giuridico. È ben possibile, come sembra auspicare il collega Sisto, una dialettica tra collegi giudicanti, ma l'orientamento della Corte costituzionale assume valore preminente e per discostarsene bisognerebbe avere dati assai indicativi di esigenze che essa non ha sinora contemplato nelle proprie pronunce. Se uno dei presupposti richiesti dalla giurisprudenza costituzionale è la sussistenza di un atto parlamentare tipico che costituisca il nesso con la funzione parlamentare, la Giunta deve quanto meno compiere una preliminare verifica su questo aspetto. Nel caso in questione apparirebbe sussistere questo ancoraggio e quindi voterà a favore della proposta del relatore.
Maurizio PANIZ (PdL) afferma che se la regola generale richiede la presenza di un atto tipico del mandato, tale regola può ben soffrire eccezioni. Rivendica alla Giunta il ruolo di poter leggere e interpretare autonomamente il dettato costituzionale e dissente nettamente dai dettami della Corte. Questa ha progressivamente ristretto l'ambito di applicazione della prerogativa dell'insindacabilità, a suo avviso tradendo la lettera dell'articolo 68 che invece contempla il membro del Parlamento come esercente la sua funzione ventiquattro ore al giorno. Tale posizione è stata espressa nell'Assemblea proprio pochi giorni fa sul caso di Andrea Ronchi e intende ribadirla come linea del PdL. Voterà per l'insindacabilità.
La Giunta, con una sola astensione, approva la proposta del relatore, dandogli mandato di predisporre il documento per l'Assemblea.
Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata da Massimiliano Smeriglio, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso l'autorità giudiziaria di Roma (proc. n. 18017/08 RGNR - n. 15998/09 RG GIP).
(Rinvio dell'esame).
Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, fa presente che la relatrice ha un legittimo impedimento e rinvia l'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 10.10.