CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 ottobre 2009
234.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 20 ottobre 2009.

Audizioni di rappresentanti della SIAE (Società italiana degli autori ed editori), rappresentanti dell'ALI (Associazione artisti lirici italiani), rappresentanti del Coordinamento nazionale Amici della musica, rappresentanti dell'Associazione Musicarticolo9 e rappresentanti della Federazione Federcultura, turismo e sport di Confcooperative, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino, recanti disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.

Le audizioni informali sono state svolte dalle 10.40 alle 12.55.

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SEDE CONSULTIVA

Martedì 20 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA indi del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 13.15.

Nuove norme in materia di disturbi specifici d'apprendimento.
C. 2459, approvato dalla 7a Commissione permanente del Senato, e abb.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Maria Anna MADIA (PD), relatore, osserva che la XI Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per quanto di propria competenza, sulla proposta di legge n. 2459, già approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, recante nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento.
Ritiene necessario innanzitutto segnalare che il testo in questione è stato assegnato in sede referente alla VII Commissione, nell'ambito della quale sono state abbinate altre proposte di legge di iniziativa parlamentare. Successivamente, in tale sede è stato costituito un Comitato ristretto, i cui lavori si sono conclusi con la formulazione di un nuovo testo della proposta di legge n. 2459 - contenente alcune significative modifiche rispetto al testo originario approvato dal Senato - inviato quindi alle Commissioni competenti in sede consultiva, per l'espressione del prescritto parere.
Fa presente che la stessa VII Commissione ha ora l'esigenza di procedere speditamente lungo il percorso di approvazione della proposta normativa in esame, al fine di pervenire al più presto all'entrata in vigore di disposizioni che appaiono essenziali per fornire una risposta adeguata a coloro che si trovano in una condizione di disturbo dell'apprendimento; una condizione che può rappresentare, se non specificatamente affrontata, un serio ostacolo al proprio sviluppo personale. La finalità del provvedimento è, infatti, quella riconoscere la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento e garantire nei confronti di coloro che ne sono affetti pari opportunità di apprendimento e di successo formativo, nonché autostima e benessere psicologico ed emozionale. Ritiene opportuno ricordare che la platea di minori in questa condizione oscilla tra il 3 e il 5 per cento della popolazione scolastica e che si tratta pertanto di un problema non marginale.
Passando al contenuto del testo, per quanto attiene ai profili di più diretto interesse della XI Commissione, segnala, in particolare, l'articolo 1, comma 2, e gli articoli 4, 6 e 7.
Nello specifico, osserva che l'articolo 1, al comma 2, prevede che, fermo restando quanto disposto dall'articolo 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (in materia di limite del numero dei posti degli insegnanti di sostegno), la disciplina di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, trova applicazione nei confronti degli studenti con DSA (disturbi specifici di apprendimento) solo nei casi di particolare gravità. Pertanto, la disposizione in questione esclude l'applicazione della legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate nei confronti degli alunni in condizione di DSA.
Rileva poi che l'articolo 4 reca disposizioni tese ad assicurare al personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole d'infanzia, una adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, in modo da individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate.
Segnala poi l'articolo 6, che, al primo comma, riconosce ai familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo

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dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa il diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili, prevedendo, altresì, al comma 2, che le modalità di esercizio di tale diritto sono determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati.
Infine, evidenzia l'articolo 7, che reca disposizioni di attuazione del provvedimento, attribuendo un ruolo centrale in tal senso al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per quanto riguarda, in particolare, l'individuazione dei parametri di valutazione dei casi di particolare gravità e le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4.
Da ultimo, rileva che il comma 4 dello stesso articolo 7, con riferimento al Comitato tecnico scientifico istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con compiti istruttori in ordine alle funzioni che la legge attribuisce al medesimo Ministero, stabilisce che ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso.
In conclusione - preso atto del contenuto del provvedimento, anche per quanto riguarda le parti di più diretta competenza della Commissione, che tendono ad assicurare un pieno sostegno a coloro che soffrono dei disturbi in questione, anche attraverso il riconoscimento e il sostegno alle attività di assistenza dei loro familiari e riconosciuto il positivo lavoro svolto dai colleghi della VII Commissione nel rendere ancora più efficace e puntuale la proposta di legge - ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo della Commissione e propone, pertanto, la formulazione di un parere favorevole.

Donella MATTESINI (PD) dichiara di condividere le finalità del provvedimento in esame, che si propone di garantire a coloro che sono affetti da alcune forme di disturbo dell'apprendimento pari opportunità nell'ambito dei percorsi scolastici, in vista del loro successo formativo e della costruzione della propria autostima. Nel rilevare pertanto l'assoluta necessità di intervenire a sostegno degli scolari che si trovano in questa condizione - considerata l'alta incidenza di tali disturbi presso la popolazione scolastica e date le pesanti conseguenze che potrebbero derivare da una tardiva diagnosi del problema - ritiene tuttavia che il contenuto della presente proposta normativa si scontri con la politica generale condotta in materia d'istruzione dall'attuale Governo, che in tale campo non ha assicurato né certezza nelle normative né stabilità del personale.
Entrando nel merito specifico del provvedimento, esprime soddisfazione per l'articolo 6, che riconosce il diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili ai familiari - impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa - fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA, nonché per l'articolo 7, che rinvia ad un decreto ministeriale, da adottare entro 4 mesi dall'entrata in vigore della presente normativa, per una più puntuale applicazione delle disposizioni in esame. Esprime tuttavia dubbi in ordine all'effettiva futura attuazione del provvedimento, atteso che in esso non vengono indicate in modo preciso le risorse da destinare al finanziamento di tali forme di intervento: ciò rientrerebbe in quelle politiche di ridimensionamento della spesa pubblica condotte in modo sciagurato dall'attuale esecutivo a discapito del settore dell'istruzione, testimoniate dal decreto-legge sul personale precario della scuola, in corso di conversione in queste ore presso la Camera dei deputati.
Nell'auspicare una sollecita approvazione della presente proposta di legge e nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, dichiara, in conclusione, che il suo gruppo vigilerà affinché le misure contenuto nel provvedimento in esame non siano disattese e non si scarichi esclusivamente sugli enti locali l'onere finanziario derivante dalla loro attuazione.

Giuliano CAZZOLA (PdL) ritiene che un'approvazione unanime in sede legislativa del presente provvedimento rappresenterebbe

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una grande scelta di civiltà, che consentirebbe al Parlamento di rispondere in modo adeguato alle tante difficoltà in cui si trovano numerosi minori affetti da tali disturbi di apprendimento. A fronte della condizione non proprio soddisfacente in cui versa il mondo della scuola, fa notare che il contenuto della presente proposta normativa dimostra come l'intero Parlamento sia impegnato seriamente a raccogliere la sfida del miglioramento dei servizi scolastici e non sia disponibile «a gettare la spugna «su argomenti tanto delicati. Ritiene che il provvedimento in questione non si ponga in alcun modo in contraddizione rispetto agli altri provvedimenti assunti in materia d'istruzione dall'attuale Governo, come, ad esempio, il decreto-legge sui docenti della scuola, in corso d'esame in questi giorni alla Camera dei deputati, sul quale, peraltro, fa notare che la XI Commissione, con il contributo di tutti i gruppi parlamentari, ha svolto un grande lavoro istruttorio. Nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, fa presente, infatti, che la scelta dell'Esecutivo di intervenire con misure volte a razionalizzare l'apparato organizzativo delle strutture scolastiche si pone a vantaggio degli stessi alunni e del mondo della scuola in generale.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.40.

INTERROGAZIONI

Martedì 20 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 13.40.

5-01634 Gnecchi: Penalizzazioni previdenziali per il passaggio dall'INPDAP all'INPGI.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Marialuisa GNECCHI (PD), replicando, intende innanzitutto ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta fornita, esprimendo apprezzamento per la sua disponibilità ad avviare un confronto allargato alle diverse parti istituzionalmente coinvolte al fine di individuare possibili soluzioni al problema prospettato nell'interrogazione in titolo. Fa notare che si è di fronte ad un caso atipico di disparità di trattamento imposta dalla legge, suscettibile di costituire un pericoloso precedente nell'ordinamento, dal momento che i lavoratori in questione sono stati obbligati al passaggio di iscrizione dall'INPDAP all'INPGI e rischiano, per tale scelta a loro imposta, di godere di un trattamento pensionistico significativamente ridotto, a causa di un sistema di calcolo che non consente una ricostruzione della loro posizione assicurativa senza soluzione di continuità. Auspica, in conclusione, che il Governo possa dare concretamente seguito agli impegni assunti in tale sede, anche a fronte della ristretta dimensione della platea dei potenziali beneficiari di tali necessarie misure di intervento.

5-01705 Cazzola: Rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2008 dell'INPDAP.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giuliano CAZZOLA (PdL), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la tempestiva risposta fornita, dalla quale, tuttavia, dichiara di non potersi ritenere del tutto rassicurato, dal momento che non si comprendono ancora

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appieno le soluzioni che il Governo intende mettere in atto per porre rimedio al progressivo logoramento del quadro economico-finanziario dell'INPDAP: il bilancio di tale ente continua infatti a destare forti perplessità, nonostante su di esso incidano notevolmente i trasferimenti dello Stato. Fa poi notare che tale situazione di criticità è destinata ad aggravarsi a causa della tendenziale riduzione del numero del personale attivo e dell'incremento del numero di coloro che matureranno i requisiti previdenziali, processo favorito anche da taluni provvedimenti assunti di recente dal Governo in materia di età pensionabile. Nel far notare che in prospettiva si stima un peggioramento di un'altra voce del bilancio dell'ente legata all'erogazione del trattamento di buonuscita - sulla quale auspica che il Governo possa intervenire al fine di individuare soluzioni alternative di finanziamento, che garantiscano comunque il riconoscimento di tale diritto - auspica che il Governo possa svolgere sul tema una seria riflessione onde intervenire con misure strutturali, che possano produrre un miglioramento nella gestione economico-finanziaria dell'INPDAP.

5-01893 Fugatti: Misure per fronteggiare truffe in relazione all'assegno sociale INPS.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, nel rivolgere un ringraziamento al rappresentante del Governo per la risposta fornita, invita l'Esecutivo a tradurre in atti concreti gli impegni assunti in tale sede, anche d'intesa con gli enti territoriali, al fine di garantire l'assegno sociale esclusivamente ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Nel sottolineare la necessità di rivedere la normativa in materia di assegno sociale, al fine di evitare un utilizzo iniquo delle risorse dell'INPS, auspica che possano avviarsi trattative con i Paesi di origine in vista del recupero delle somme illegittimamente percepite da alcune persone extracomunitarie, che, come ciascun individuo che risieda in un Paese diverso da quello d'origine, sono chiamate a rispettare le leggi della nazione ospitante.

5-01959 Bobba: Crisi occupazionale della sede della società Rieter di Santhià.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Luigi BOBBA (PD), nel replicare, fa notare che nella sua risposta il rappresentante del Governo si è limitato a ripercorrere la successione degli eventi che hanno condotto l'azienda descritta nell'interrogazione in titolo ad annunciare misure di grave ridimensionamento del personale impiegato presso uno dei suoi stabilimenti in Piemonte, che appaiono suscettibili di condurre ad una sua inevitabile chiusura. Nel far notare che l'azienda in questione, una multinazionale svizzera nel settore automotive, è anche fornitrice del Gruppo Fiat, rileva che la stessa decisione di quest'ultimo gruppo di dar luogo a talune forme di delocalizzazione industriale all'estero, connesse alla produzione di alcune classi di autoveicolo, potrebbe fornire quasi un alibi al progetto di esuberi prospettato dalla stessa multinazionale. In proposito, riterrebbe essenziale che l'eventuale concessione di incentivi al gruppo Fiat - a gran voce richiesti dai vertici di tale gruppo - fosse quantomeno condizionato al mantenimento dei suoi siti industriali nel territorio italiano. In conclusione, tornando al merito specifico della questione descritta nell'interrogazione, auspica che, in vista del prossimo incontro con le parti sociali annunciato dal rappresentante del Governo, possa essere valutato anche il coinvolgimento del

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Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, considerate le significative conseguenze sul versante occupazionale dello stabilimento in questione che potrebbero derivare dall'esito di tale tavolo di confronto.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.15.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 20 ottobre 2009.

DL 134/09: Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010.
C. 2724-A Governo.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle 14.15 alle 14.55, dalle 18.40 alle 19.30 e dalle 20.05 alle 20.40.