CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 ottobre 2009
229.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni in materia di gestione delle crisi aziendali.
C. 1741 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 luglio 2009.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che nella seduta dell'11 giugno scorso sono state svolte dai colleghi Lussana e Abrignani le relazioni e che nella seduta del 30 luglio si è svolta una prima fase dell'esame preliminare.
Rammenta altresì che il provvedimento in esame è stato inserito nel programma dei lavori dell'Assemblea per il prossimo mese di novembre e che quindi appare necessario procedere celermente nei lavori delle Commissioni.

Manlio CONTENTO (PdL) ritiene che, prima di procedere ulteriormente nell'esame preliminare, sia opportuno che le Commissioni acquisiscano, attraverso una serie di audizioni, elementi utili per comprendere la reale portata del provvedimento in esame, il quale incide non soltanto sul settore delle imprese commerciali ma anche sul settore bancario. In sostanza, occorrerà verificare in quale modo la nuova normativa potrà avere effetti sulle procedure concorsuali in atto nonché sui procedimenti penali pendenti.
L'esigenza di tale approfondimento è resa ancora più evidente se si tiene conto che la nuova disciplina andrebbe a modificare istituti oramai consolidati relativi alla gestione delle imprese in crisi nonché le strutture di alcune fattispecie penali, spostando in avanti il momento dal quale una certa attività diventa penalmente rilevante.
Un primo punto che ritiene dovrebbe essere affrontato è quello dell'impatto sul settore bancario, sentendo in primo luogo i rappresentanti della Banca d'Italia, quale organo di vigilanza, ed eventualmente i rappresentanti dell'ABI. Per quanto attiene il settore delle imprese ritiene che si

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possano sentire i rappresentanti delle associazioni di categoria, tra le quali segnala Confindustria.
Si dovrebbero inoltre sentire i rappresentanti delle associazioni che operano nell'ambito del diritto societario, per acquisire dati da chi opera quotidianamente nel settore nel quale il disegno di legge incide. A tale proposito, indica come categorie da sentire quelle dei magistrati, degli avvocati e dei commercialisti.

Mario CAVALLARO (PD), dopo aver condiviso l'intervento dell'onorevole Contento circa l'opportunità di procedere a delle audizioni, sottolinea l'esigenza di intervenire in maniera sistematica ed organica al fine di predisporre un quadro normativo che possa essere applicato alle imprese in crisi, superando così quella tendenza che negli anni si stava affermando che vedeva il susseguirsi di interventi parziali, come quelli per i casi Parmalat ed Alitalia. Per quanto attiene alle audizioni da svolgere, ritiene che debbano essere sicuramente sentiti i rappresentanti dei giudici fallimentari, considerato che proprio tale associazione negli ultimi tempi si è dedicata particolarmente allo studio degli effetti determinati in concreto dalla normativa sulle procedure straordinarie da applicare alle imprese in crisi. Inoltre ritiene che dovranno esser sentiti anche esponenti del mondo accademico ed in particolare quegli studiosi che negli ultimi anni si sono soffermati proprio sulla materia oggetto del provvedimento in esame.

Raffaello VIGNALI (PdL) concorda con la proposta del deputato Contento e suggerisce di inserire nel ciclo di audizioni anche le associazioni di piccole e medie imprese. Ricorda che in sede europea si sta lavorando ad una notevole semplificazione delle procedure fallimentari per le PMI anche al fine di offrire ulteriori opportunità ai piccoli imprenditori in difficoltà.

Andrea LULLI (PD), nel concordare con la proposta di un ciclo di audizioni, sottolinea tuttavia la necessità di non limitare i tempi della discussione del provvedimento che reca una delega molto ampia. Condivide altresì la proposta del collega Vignali, osservando che la riorganizzazione del sistema produttivo delle piccole e medie imprese può essere interessata dalle disposizioni in esame. Ritiene opportuno prevedere anche un'audizione dei dottori commercialisti.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che l'esigenza di approfondire in sede di esame preliminare la complessa tematica oggetto del provvedimento in esame non contrasti con quella di svolgere delle audizioni così come richiesto dall'onorevole Contento, in quanto la portata dell'intervento normativo è estremamente complessa andando a modificare una disciplina delicata come quella delle imprese in crisi superando l'impostazione della cosiddetta legge «Prodi-bis» a favore delle scelte compiute dal Parlamento in occasione dell'approvazione delle leggi volte a risolvere le gravi questioni connesse alle vicende Parmalat ed Alitalia. In sostanza, rileva che il provvedimento in esame estende i principi propri della procedura d'urgenza, che privilegiano la fase del controllo amministrativo a quello del controllo giurisdizionale, alle ipotesi ordinarie di crisi aziendali. Ciò significa, ad esempio, un forte impatto sui terzi ed in particolare sui creditori.

Cinzia CAPANO (PD) condivide le preoccupazioni emerse nel corso del dibattito circa la volontà di modificare una normativa estremamente complessa come quella delle crisi aziendali. Osserva come in un momento di crisi, quale quello che sta vivendo l'economia in questo momento, sia estremamente importante intervenire con estrema cautela in settori nei quali vi è l'esigenza di tutelare i diritti dei terzi ed in particolare dei creditori.
In merito al disegno di legge in esame, sottolinea che sarebbe stato opportuno non utilizzare lo strumento della delega, considerato che l'obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare in alcuni punti

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la complessa normativa vigente. L'esigenza di svolgere delle audizioni ritiene che sia rafforzata anche dalla scelta dello strumento della legge delega, in quanto occorrerà formulare dei principi e criteri direttivi che delimitino in maniera adeguata la discrezionalità del Governo nel dare attuazione ai medesimi. Tra le questioni maggiormente delicate che le Commissioni dovranno affrontare evidenzia quella dei rapporti tra le diverse procedure che la legge prevede per risolvere le crisi aziendali qualora queste dovessero trovare applicazione in relazione ad imprese appartenenti ad un medesimo gruppo societario. Per poter approfondire quest'ultima questione ritiene che sia opportuno sentire degli esperti di diritto processuale civile.
Conclude sottolineando l'esigenza che le Commissioni, qualora decidessero di sentire i rappresentanti di Confindustria o comunque di associazioni rappresentative di imprese, sentano anche le associazioni sindacali, considerato che alcune delle procedure sulle quali il disegno di legge va ad incidere già vedono una partecipazione dei sindacati.

Nicola MOLTENI (LNP), dopo aver dichiarato che la Lega è favorevole a svolgere delle audizioni, evidenzia l'opportunità che queste vedano coinvolti quei soggetti e quelle associazioni ed istituzioni che siano realmente in grado di fornire un apporto costruttivo all'istruttoria legislativa. Auspica inoltre che queste siano organizzate in maniera tale da garantire il rispetto della programmazione dei lavori dell'Assemblea, secondo la quale il disegno di legge dovrebbe essere esaminato già a partire dal mese di novembre.

Savino PEZZOTTA (UdC), nel concordare con la proposta del collega Vignali di audire le associazioni di PMI, sottolinea l'opportunità di inserire nel ciclo di audizioni anche le unioni sindacali.

Ludovico VICO (PD), nel condividere l'opportunità di procedere ad un esame rapido del provvedimento - posizione già espressa dal proprio gruppo nella seduta del 30 luglio 2009 -, sottolinea l'importanza dell'intervento normativo di riforma in una congiuntura economica sfavorevole soprattutto per le piccole e medie imprese. Dopo aver richiamato i contenuti della risoluzione approvata dalla Commissione attività produttive nell'ambito dell'esame dello Small Business Act, giudica opportuno procedere anche all'audizione di rappresentanti della Commissione europea.

Roberto CASSINELLI (PdL), dopo aver concordato con l'onorevole Pezzotta circa l'esigenza di sentire anche le rappresentanze sindacali, rappresenta l'opportunità che le Commissioni svolgano l'audizione anche di alcuni commissari di imprese in crisi che hanno avuto in concreto una esperienza dalla quale si possano trarre elementi utili ai fini dell'istruttoria. Conclude replicando all'onorevole Capano sulla scelta di utilizzare lo strumento della delega per intervenire sulla materia delle imprese in crisi, il quale, a suo parere, è il mezzo migliore che il Parlamento può utilizzare per intervenire su una materia di estrema complessità tecnico-giuridica.

Ignazio ABRIGNANI (PdL), relatore per la X Commissione, nel sottolineare la delicatezza della riforma in discussione nell'attuale congiuntura economica, fa presente che presso il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero della giustizia sono state istituite due commissioni che stanno conducendo un'approfondita attività istruttoria sul provvedimento in esame per le parti di competenza.
Ritiene che la legge quadro di riordino della normativa sulle crisi aziendali delle grandi imprese sia fondamentale al fine di porre ordine ad una serie di interventi che, successivamente alla cosiddetta legge Prodi-bis, si sono succeduti nel tempo, spesso senza un carattere sistemico. Considerate inoltre le conseguenze delle procedure di fallimento delle grandi imprese in crisi sull'indotto, ritiene opportuna una riflessione anche sull'impatto della

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riforma sulle piccole e medie imprese. Nel considerare quindi non rinviabile l'intervento di riforma in discussione, condivide tuttavia l'opportunità di condurre una attività istruttoria approfondita, anche se ciò dovesse comportare uno slittamento dell'esame in Assemblea del disegno di legge delega programmato per il prossimo mese di novembre, ritenendo il confronto parlamentare altrettanto importante che l'urgenza di provvedere.

Andrea GIBELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.10.