CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2009
220.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e IV)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 22 settembre 2009.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 137 Ascierto, C. 1296 Vitali, C. 1659 Speciale, C. 1708 Villecco Calipari, C. 1808 Paladini, C. 2291 Barbieri e C. 2328 Alessandri, recanti «Delega al Governo per il riordino delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate».
Audizione di rappresentanti della sezione Esercito del COCER.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.30 alle 13.

Audizione di rappresentanti della sezione Marina del COCER.

L'audizione informale è stata svolta dalle 13. alle 13.30.

Audizione di rappresentanti della sezione Aeronautica del COCER.

L'audizione informale è stata svolta dalle 13.30 alle 14.

SEDE REFERENTE

Martedì 22 settembre 2009. - Presidenza del presidente della IV Commissione, Edmondo CIRIELLI.

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- Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.05.

Modifiche all'articolo 18 del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e all'articolo 16 della legge 23 agosto 2004, n. 226, e introduzione dell'articolo 7-bis della legge 7 marzo 1986, n. 65, in materia di riserve di posti in favore dei volontari delle Forze armate in ferma prefissata e in ferma breve.
C. 1527 Cirielli.

(Esame e rinvio).

Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda preliminarmente che la proposta di legge a sua firma è volta a porre rimedio alla grave situazione di precariato in cui versano numerosi ragazzi che hanno prestato servizio nelle Forze armate, i quali, a conclusione del periodo di ferma, anche dopo sei o sette anni di attività lavorativa, rischiano il proprio posto di lavoro a causa delle misure di contenimento delle assunzioni nelle Forze di polizia e nel servizio permanente delle Forze armate, che si sono via via succedute negli ultimi anni. Si tratta, a suo avviso, di una situazione paradossale che penalizza coloro che, nonostante abbiano svolto per lunghi anni un'attività di alto valore al servizio della Nazione, anche a rischio della vita, si trovano ad essere discriminati rispetto ad altro personale della pubblica amministrazione che, pur trovandosi in una situazione di precariato, gode invece di tutt'altre tutele. Al riguardo, nel ricordare come una delle vittime del recente gravissimo attentato in Afghanistan ai danni del contingente italiano si trovasse proprio in una simile condizione di precariato, auspica che il Governo, analogamente a quanto fatto per altri lavoratori, possa stanziare adeguate risorse a sostegno dei precari delle Forze armate, prevedendo altresì idonee misure per agevolarne il reinserimento presso altre pubbliche amministrazioni. Formula infine l'auspicio che le Commissioni possano procedere ad una rapida conclusione dell'iter legislativo della proposta di legge in esame.

Maria Elena STASI (PdL), relatore per la I Commissione, osserva che la proposta di legge in oggetto interviene in materia di riserve di posti in favore dei volontari delle Forze armate in ferma prefissata, modificando l'articolo 16 della legge n. 226 del 2004, l'articolo 18 del decreto legislativo n. 215 del 2001 ed introducendo un nuovo articolo 7-bis alla legge n. 65 del 1986.
Nella relazione illustrativa si sofferma quindi sulle previsioni dall'articolato della proposta di legge, rinviando a quanto evidenzierà il relatore per la IV Commissione sulle finalità generali in cui si inquadra il provvedimento.
L'articolo 1 modifica dunque la legge n. 226 del 2004, che ha previsto la sospensione delle chiamate per lo svolgimento del servizio di leva a decorrere dal 1o gennaio 2005, al fine di assicurare alti livelli di specializzazione ed efficienza delle Forze armate, ed introducendo quindi le opportune disposizioni normative per consentire la sostituzione del personale di leva con nuovo personale militare, evitando pericolosi vuoti di organico. A decorrere dal 1o gennaio 2005, per l'Esercito, la Marina e l'Aeronautica, sono state, quindi, istituite le nuove categorie dei volontari in ferma prefissata di un anno e dei volontari in ferma prefissata quadriennale.
In particolare, l'articolo 16, che reca la disciplina dei concorsi, dispone, al comma 1, che ai suddetti volontari, in servizio o in congedo, e in possesso dei previsti requisiti, siano riservati i posti messi annualmente a concorso per l'accesso alle carriere iniziali delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo militare della Croce Rossa, determinati sulla base di un programma quinquennale, predisposto annualmente

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da ciascuna amministrazione e trasmesso al Ministero della difesa entro il 30 settembre.
La disposizione appena illustrata opera nel rispetto dei vincoli normativi previsti in materia di assunzioni e fa comunque salve le disposizioni di cui all'articolo 13, comma 4, del decreto legislativo n. 77 del 2002, che dispone una riserva di posti, a decorrere dal 1o gennaio 2006, nei concorsi relativi all'accesso nelle carriere iniziali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del Corpo forestale dello Stato, a favore di quanti hanno svolto per almeno dodici mesi il servizio civile nelle attività istituzionali di detti Corpi.
Il comma in esame specifica inoltre che le riserve di posti hanno una durata temporale limitata (dal 1o gennaio 2006 al 31 dicembre 2020) e che operano in deroga a quanto previsto dall'articolo 18, comma 1, del decreto legislativo n. 215 del 2001, il quale, a sua volta, determina una riserva di posti per i volontari di truppa in ferma prefissata e ferma breve nei concorsi relativi all'accesso nelle carriere iniziali dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, nel Corpo militare della Croce Rossa, nella Polizia di Stato, nel Corpo di polizia penitenziaria, nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco e nel Corpo forestale dello Stato.
L'articolo 1 della proposta di legge C. 1527, pertanto, in aderenza con quanto stabilito dal derogato articolo 18 del decreto legislativo n. 215 del 2001, è finalizzato a novellare l'articolo 16 della legge n. 226 del 2004, così da estendere la riserva di posti ivi contemplata anche ai concorsi per il reclutamento del personale nella carriera iniziale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Nella proposta di legge il comma 1 dell'articolo 16 è stato interamente riscritto indicando espressamente i soggetti a cui si applica la riserva in esame; nel corso dell'esame parlamentare della proposta di legge si potrà anche valutare, per un'ulteriore chiarezza normativa riguardo ai termini di applicabilità delle diverse disposizioni, la possibilità di introdurre un nuovo comma 1-bis al citato articolo 16 della legge n. 226 del 2004 che, anziché novellare l'intero comma 1, precisi che «a decorrere dall'entrata in vigore della presente disposizione le previsioni del comma 1 si applicano anche ai concorsi per il reclutamento del personale nella carriera iniziale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco».
Ricorda, peraltro, che il comma 7 dell'articolo 16 della legge n. 226 del 2004 stabilisce che «in relazione all'andamento dei reclutamenti dei volontari in ferma prefissata delle Forze armate, a decorrere dall'anno 2010 il numero dei posti riservati ai volontari di cui al comma 1 è rideterminato in misura percentuale con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri interessati, previa delibera del Consiglio dei ministri. Con le medesime modalità sono rideterminate, senza ulteriori oneri, le percentuali di cui al comma 4. Lo schema di decreto è trasmesso dal Governo alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica al fine dell'espressione, entro sessanta giorni, del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari permanenti».
L'articolo 2 interviene, a sua volta, sul comma 1 dell'articolo 18 del decreto legislativo n. 215 del 2001, al fine di elevare le quote di riserva di posti che, a partire dal 31 dicembre 2020, dovranno trovare applicazione in favore di volontari in ferma prefissata.
L'articolo 3 della proposta di legge interviene, a sua volta, sulle previsioni della legge quadro in materia di ordinamento della polizia municipale, stabilendo il principio in base al quale nei concorsi relativi all'accesso nella carriera iniziale della polizia municipale una quota non inferiore al 30 per cento dei posti messi a concorso deve essere riservata ai volontari in ferma prefissata di un anno ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo e in possesso dei prescritti requisiti.

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In proposito, giova ricordare che l'articolo 18, comma 4, del decreto legislativo n. 215 del 2001 prevedeva che entro un anno dall'entrata in vigore dello stesso fosse disciplinato, con apposito regolamento, sentita la Conferenza unificata, l'accesso dei volontari di truppa in ferma prefissata e in ferma breve, congedati senza demerito, nelle carriere iniziali nei Corpi di polizia municipale e provinciale, attraverso la previsione di riserve dei posti annualmente disponibili.
Al riguardo, tenuto conto delle disposizioni del nuovo Titolo V della parte II della Costituzione, appare opportuno svolgere ulteriori approfondimenti nel corso dell'iter parlamentare per valutare, in particolare, la corrispondenza delle previsioni dell'articolo 3 con la competenza regionale residuale in materia di polizia amministrativa locale.

Salvatore CICU (PdL), relatore per la IV Commissione, nel condividere le finalità del provvedimento in esame, considerati gli scarsi sbocchi lavorativi che possono essere al momento offerti dalle pubbliche amministrazioni, al fine di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro dei volontari in ferma prefissata, reputa necessario uno sforzo da parte delle Commissioni per cercare di recuperare il lavoro che fu compiuto dal Governo Berlusconi nella XIV legislatura per favorire, attraverso la previsione di opportune iniziative, l'incontro tra le spiccate competenze maturate dal citato personale e le esigenze del mondo del lavoro di cui sono interpreti le associazioni di categoria. A suo avviso, pertanto, la proposta di legge in esame potrebbe essere opportunamente integrata con l'introduzione di nuove disposizioni che consentano di valorizzare adeguatamente le competenze del personale militare in vista della loro proficua utilizzazione nel mondo del lavoro. Inoltre, nel rammentare come le Forze armate siano portatrici di valori e di competenze utili a tutta la comunità nazionale, rivolge un sentito ringraziamento al deputato Paglia per il modo attraverso il quale sia riuscito in questi ultimi giorni a farsene interprete presso l'opinione pubblica in occasione del gravissimo attentato che ha colpito il contingente italiano in Afghanistan. In conclusione, ferma restando la necessità di dar corso agli approfondimenti a cui ha fatto cenno il relatore per la I Commissione, auspica che si possa dar corso ad una rapida conclusione dell'esame del provvedimento in oggetto.

Franco GIDONI (LNP), pur concordando con le finalità della proposta di legge in esame, non può fare a meno di rilevare, anche a nome del proprio gruppo, come la previsione di una quota di riserva per i volontari delle Forze armate nei concorsi per l'accesso alla carriera iniziale della polizia municipale finisca indirettamente per penalizzare i cittadini residenti nelle regioni settentrionali. Infatti, considerato che la stragrande maggioranza dei volontari in ferma prefissata proviene dalle regioni meridionali, l'introduzione di tale quota di riserva porrebbe una seria questione di bilanciamento nella composizione della polizia municipale che finirebbe per non rispecchiare la realtà locale.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nel ritenere gravissime e lesive dell'unità nazionale le dichiarazioni del deputato Gidoni, stigmatizza il comportamento della maggioranza che di fronte a simili osservazioni non ritiene di dover intervenire con immediate dichiarazioni di condanna. Minaccia pertanto di abbandonare i lavori nel caso in cui a seguito di queste dichiarazioni non si sviluppi un immediato dibattito nelle Commissioni.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che tra pochi minuti avranno luogo votazioni in Assemblea e che, prima ancora, il Comitato permanente per i pareri della I Commissione è convocato per rendere alcuni pareri urgenti, tra i quali proprio quello relativo agli emendamenti che saranno tra poco votati dall'Assemblea stessa. Pertanto, nel sottolineare come non possano non essere sospesi i lavori delle Commissioni, rammenta come la presente

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seduta in sede referente sia soltanto la prima dedicata all'esame della proposta di legge all'ordine del giorno e che, nel prossimo futuro, vi sarà tutto il tempo per sviluppare un adeguato dibattito.

Augusto DI STANISLAO (IdV) ritiene che dinanzi a dichiarazioni di tale gravità come quelle pronunciate dal rappresentante della Lega Nord Padania non si possano attendere sedute successive.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nel sottolineare come non possa esservi contemporaneità tra lavori delle Commissioni e votazioni dell'Assemblea, ribadisce la necessità di concludere la seduta odierna. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.