CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 settembre 2009
218.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 settembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 13.20.

Istituzione del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.
Nuovo testo C. 2008 Governo e abb.

(Parere alle Commissioni I e XII).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Michaela BIANCOFIORE (PdL), relatore, illustra il disegno di legge in esame segnalando che l'istituzione del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza quale organo monocratico, definita una svolta decisiva dal Ministro per le pari opportunità, si avvale delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili presso i Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri competenti per le politiche della famiglia e per le pari opportunità. Sottolinea che il Garante sarà scelto, per un mandato quadriennale rinnovabile una sola volta, tra persone di notoria indipendenza e di comprovate professionalità, competenza ed esperienza nel campo dei diritti dei minori, d'intesa tra i Presidenti della Camera e del Senato. È altresì prevista l'istituzione di una Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, composta dai Garanti regionali.

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Osserva che l'istituzione del Garante risulta di particolare interesse per la Commissione, in quanto attua le disposizioni della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 dicembre 1989, e riprende altresì indicazioni delle Convenzioni europee per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e sull'esercizio dei diritti dei fanciulli. In tale ottica, tra i compiti conferiti al Garante, rileva la promozione dell'attuazione della Convenzione di New York e degli altri strumenti internazionali, l'adempimento delle funzioni di cui all'articolo 12 della Convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei fanciulli, la collaborazione con la rete dei Garanti europei, l'espressione di un parere sul rapporto periodico del Governo al Comitato dei diritti del fanciullo. Ulteriori significativi ambiti di competenza del Garante riguardano il settore dell'affido e dell'adozione, anche internazionale, il diritto alla famiglia, all'educazione, all'istruzione ed alla salute, la tutela dei minori nella programmazione radiotelevisiva, la prevenzione degli abusi che abbiano rilevanza penale. Il Garante sarà contattabile anche attraverso il numero telefonico d'emergenza gratuito 114, ovvero altri numeri telefonici gratuiti a valenza sociale. Il provvedimento in esame introduce quindi uno strumento di notevole efficacia nell'ordinamento nazionale per la protezione dell'infanzia e dell'adolescenza, in piena armonia con il diritto internazionale, nonché degli Obiettivi di sviluppo del Millennio dell'ONU.
Nel segnalare infine l'obbligo di relazione annuale alle Camere, entro il 30 aprile di ogni anno, esprime l'auspicio che anche la Commissione possa esaminarla sotto il rilevante profilo internazionalistico.
In considerazione di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni di cui dà lettura (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 13.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 16 settembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 15.30.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo V della Convenzione sulla proibizione o limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono essere considerate dannose o aventi effetti indiscriminati (Convention on Certain Conventional Weapons - CCW), fatta a Ginevra il 10 ottobre 1980, relativo ai residuati bellici esplosivi, fatto a Ginevra il 28 novembre 2003, nonché modifiche alla legge 7 marzo 2001, n. 58, recante istituzione del Fondo per lo sminamento umanitario.
C. 2675 Governo e C. 1076 Sarubbi.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 15 settembre 2009.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono pervenuti i previsti pareri delle Commissioni Affari costituzionali e Difesa, mentre la Commissione Bilancio si riserva di esprimere il parere direttamente all'Assemblea.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Franco Narducci, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.

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Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Sui lavori della Commissione.

Furio COLOMBO (PD) sottopone all'attenzione dei colleghi commissari l'opportunità di assumere iniziative nei confronti del Governo in merito alla preoccupante condizione in cui versano i residenti di nazionalità iraniana all'interno del Campo di Ashraf, situato in Iraq. Nel far presente che si tratta di esuli accolti in Iraq a cui gli Stati Uniti hanno accordato protezione, segnala l'allarmante situazione in cui tale gruppo versa sul piano umanitario, dal momento che, a seguito dell'avvenuto passaggio dalla gestione americana a quella irachena, i residenti del campo di Ashraf hanno subito aggressioni e vessazioni di varia natura, fino all'arresto di circa trentasei persone da parte delle autorità irachene. Risulta che la magistratura locale abbia quindi chiesto la scarcerazione di queste persone, che hanno peraltro fatto per cinquantotto giorni lo sciopero della fame, e che però tale ordine non sia stato eseguito e che di tali persone non vi sia più alcuna notizia. Nel considerare preoccupante il silenzio che avvolge l'intera vicenda, richiama l'attenzione della Commissione sulla condizione di pericolo cui sono esposti anche coloro che ancora risiedono all'interno del campo.
Ritiene opportuno fare presente che gli esuli iraniani del campo di Ashraf - oppositori del regime di Ahmadinejad e legati ad una formazione politica che, anche grazie alla giurisprudenza di alcuni Paesi europei, è stata riconosciuta a livello internazionale come non avente natura terroristica - chiedono espressamente sostegno al nostro Paese, ad esempio presso l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, al fine di persuadere le autorità irachene a fare chiarezza e a promuovere la cessazione di ogni attività contraria alla piena tutela e rispetto dei diritti umani. Sottolinea infine il grande impatto che sulla questione potrebbe avere un'iniziativa della Commissione, alla luce delle ottime relazioni bilaterali tra l'Italia e l'Iraq.

Stefano STEFANI, presidente, nel ritenere pienamente fondata la richiesta avanzata dal collega Colombo, nella sua qualità di presidente del Comitato permanente sui diritti umani, preannuncia fin da ora un'iniziativa presso il Ministro degli affari esteri sulla attuale condizione dei rifugiati iraniani in Iraq, valutando altresì opportuna una informativa del Governo presso la Commissione sulla vicenda.

Enrico PIANETTA (PdL) prospetta l'opportunità che della questione si possa occupare anche la delegazione della Commissione che prenderà parte alla sessione inaugurale dei lavori della 64ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prevista per la prossima settimana.

Paolo CORSINI (PD) richiama l'attenzione della Commissione sulle provocatorie dichiarazioni del leader libico Gheddafi relative a presunte responsabilità di Israele nei problemi del continente africano. Ritiene opportuno al riguardo che la Commissione riceva al più presto dal Governo informazioni e valutazioni al riguardo, in considerazione del loro impatto destabilizzante sugli equilibri politici del Mediterraneo.

Stefano STEFANI, presidente, assicura al collega Corsini che la questione da lui sollevata sarà senz'altro posta all'attenzione del Governo.

Furio COLOMBO (PD) richiama la diretta responsabilità del Governo italiano in relazione alle dichiarazioni del leader libico richiamate dal collega Corsini, in relazione sia al recente Trattato di amicizia che all'occasione in cui sono state rese.

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Stefano STEFANI, presidente, ringrazia i colleghi per le indicazioni formulate che vanno nel senso di approfondire il metodo di lavoro della Commissione.

Enrico PIANETTA (PdL), nel concordare con il presidente Stefano sotto il profilo metodo, ritiene che la Commissione possa giocare un ruolo particolarmente attivo, anche dato il clima di fattiva collaborazione esistente tra i gruppi, al fine di rafforzare l'efficacia della politica estera italiana. Suggerisce al riguardo di tenere sessione tematiche sulle questione di più urgente interesse.

Stefano STEFANI, presidente, osserva conclusivamente che i gruppi potranno formulare ogni opportuna indicazione in proposito in occasione della prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che sarà dedicato alla programmazione delle attività della Commissione.

La seduta termina alle 15.55.