CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 luglio 2009
212.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 8.35.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008.
C. 2632 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci della amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009.
C. 2633 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2009.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame rinviato il 28 luglio 2009.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che non sono pervenuti emendamenti riferiti al disegno di legge n. 2633. Ricorda, inoltre, che il relatore ha proposto, nella precedente seduta, di riferire favorevolmente alla V Commissione sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2008, nonché sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009, con riferimento alle parti di competenza della VIII Commissione.

Chiara BRAGA (PD) ritiene che il contenuto dei provvedimenti in titolo e la documentazione che li accompagna, a partire dalla relazione della Corte dei Conti, giustificano appieno sia la richiesta a suo tempo avanzata dal gruppo del partito democratico di discutere il DPEF solo dopo la discussione dei disegni di legge in titolo, sia il giudizio fortemente critico sull'attività svolta dal Governo in carica nel suo primo anno di attività.
In particolare, si sofferma sulla abnorme consistenza dei residui e, fatto a suo avviso ancor più grave, sulla loro insistenza nei settori fondamentali, di stretta competenza della Commissione, delle infrastrutture, dell'edilizia sanitaria, nonché dell'utilizzo dei cosiddetti fondi FAS. Sottolinea, inoltre, con specifico riferimento al settore delle infrastrutture, che dalla relazione della Corte dei Conti emerga una conferma netta di criticità già denunciate dal partito democratico: la farraginosità delle procedure adottate dal Governo in carica per l'assegnazione delle risorse, a partire dall'estenuante e non trasparente «trattativa» che precede ogni delibera del CIPE; il rinvio, ben oltre il termine previsto del 2013, del percorso di completamento del Piano delle infrastrutture strategiche; la realizzazione, al 31 dicembre 2008, soltanto del 5,4 per cento di tali infrastrutture, per un valore pari all'1,5 per cento delle risorse programmate e con un fabbisogno di oltre 50 miliardi di euro.
Esprime, inoltre, un giudizio altrettanto critico sull'operato del Governo in materia di promozione dell'intermodalità dei sistemi di trasporto, di riequilibrio delle dotazioni infrastrutturali fra le diverse aree del Paese, di rinnovo delle vecchie concessioni autostradali - che si sono tradotte in meno concorrenza, meno investimenti e maggiori costi delle tariffe a carico dei cittadini e delle imprese -, di mancato sostegno alle politiche abitative, con il blocco del piano per l'edilizia residenziale pubblica adottato dal Governo

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Prodi e il taglio dei fondi per il sostegno delle locazioni e dell'acquisto di abitazioni da parte delle giovani coppie.
Rileva, quindi, che la lettura dei provvedimenti in esame conferma pienamente la debolezza delle politiche ambientali, clamorosamente confermata in questi giorni dalle misure che estromettono il Ministero dell'ambiente dai controlli sulle reti e sulle infrastrutture energetiche.
Infine, dopo avere espresso disapprovazione per la diminuzione degli stanziamenti per la difesa del suolo, le bonifiche dei siti inquinati e il raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulle proposte di relazione presentate dal relatore.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) rileva che dall'esame del disegno di legge di assestamento si deduce un aumento della spesa corrente ed una distribuzione delle risorse tra numerosi investimenti che ancora tardano a vedere una loro compiuta realizzazione, in una situazione in cui si rischia un collasso dei cantieri in opera, non avendo più le imprese disponibilità di cassa per andare avanti sui lavori. Stigmatizza, inoltre, il fatto che il Governo non abbia provveduto a liberalizzare il settore delle concessioni autostradali, in un contesto normativo non perfettamente allineato con la normativa comunitaria che crea incertezza per le stesse aziende con conseguenze sulla realizzazione delle opere in termini di rallentamento dei lavori e di accrescimento dei costi. Per queste ragioni annuncia il voto contrario del gruppo dell'Italia dei Valori sulle proposte di relazione presentate dal relatore.

Franco STRADELLA (PdL), relatore, ritiene che i rilievi della Corte dei Conti riportati dal deputato Braga nel suo intervento sono dovuti al fatto che negli anni di interesse si è assistito ad un cambio della maggioranza e della compagine governativa, che può aver determinato, come è naturale che sia, rallentamenti e discrasie tra quanto preventivato e quanto effettivamente realizzato. Pur riconoscendo che l'opposizione deve svolgere il proprio ruolo di critica e di stimolo, conferma la valutazione positiva sui provvedimenti in esame, raccomandando l'approvazione delle proposte di relazione da lui presentate.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO svolge alcune considerazioni sul fatto che le condizioni attuali del bilancio statale sono conseguenza di scelte non effettuate, che hanno determinato la perdita di 150 miliardi di Pil negli ultimi 12 anni. Rileva che nell'ambito delle politiche relative alle infrastrutture si sta assistendo ad un importante cambiamento, nel senso di privilegiare le opere che, oltre ad avere una loro importanza intrinseca, sono in grado di attivare meccanismi virtuosi a livello di sviluppo economico. Ricorda, in proposito, che sono state definitivamente avviate le opere riguardanti il terzo valico ferroviario che interessa il corridoio n. 3 e la Torino-Lione che interessa il corridoio n. 5, progetti che forniscono un'attenzione particolare all'area del Nord-Ovest, il cui tessuto produttivo mostra difficoltà nella capacità di mantenere livelli adeguati di crescita economica, mentre la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina è in grado di determinare una svolta importante nella realizzazione del corridoio n. 1.
Esprime, quindi, condivisione sulle proposte di relazione favorevoli formulate dal relatore.

La Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2008. Approva altresì, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009, con riferimento, rispettivamente, alla Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza); alla Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2009; alla Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle

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infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza). Delibera, altresì, di nominare il deputato Franco Stradella relatore presso la V Commissione.

La seduta termina alle 9.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI indi del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 14.25.

Sull'ordine dei lavori.

Angelo ALESSANDRI, presidente, in riferimento alla richiesta di chiarimenti relativa alla mancata trasmissione alle Camere, ai fini dell'espressione del parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti, delle delibere Cipe di riparto del Fondo per il potenziamento della rete infrastrutturale, ritiene che l'impegno assunto dalla presidenza della Commissione nella seduta di ieri, di riferire cioè la questione al Presidente della Camera, possa ritenersi superato dal dibattito che si è svolto in merito nella seduta antimeridiana dell'Assemblea e che ha avuto un esito positivo con l'approvazione della risoluzione Cicchitto e Cota n. 6-00028 sul Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013, nella quale è stato inserito uno specifico impegno rivolto al Governo affinché trasmetta tempestivamente alle Camere, ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni, gli schemi di delibere in esame, nel presupposto che tali delibere devono intendersi comunque adottate in via preliminare.

Raffaella MARIANI (PD), concordando con quanto affermato dal Presidente, chiede che, comunque, vengano appurate le ragioni per le quali non è stato allegato al Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013 il documento previsto dall'articolo 26 del decreto-legge n. 159 del 2007, da predisporre a cura del Ministro dell'Ambiente, sugli indirizzi e sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, in coerenza con gli obblighi derivanti dall'attuazione del Protocollo di Kyoto.

Angelo ALESSANDRI, presidente, assicura che svolgerà i necessari approfondimenti in merito a quanto richiesto dal deputato Mariani.

Indagine conoscitiva sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi: audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Bertolaso.
(Svolgimento e conclusione).

Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Il sottosegretario Guido BERTOLASO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono i deputati Mauro PILI (PdL), Francesco NUCARA (Misto-RRP), Guido DUSSIN (LNP), Mauro LIBÈ (UdC), Ermete REALACCI (PD), Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), Sergio Michele PIFFARI (IdV), Tommaso GINOBLE (PD).

Il sottosegretario Guido BERTOLASO risponde ai quesiti posti.

Roberto TORTOLI, presidente, ringrazia il sottosegretario per la relazione svolta.

La seduta termina alle 15.35.

N.B: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

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INTERROGAZIONI

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Bertolaso.

La seduta comincia alle 15.30.

5-01250 Realacci: Sui provvedimenti necessari e urgenti per il definitivo superamento dell'emergenza rifiuti in Campania.

Ermete REALACCI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido BERTOLASO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Ermete REALACCI (PD) prende atto positivamente di quanto riferito e lo invita a continuare con coerenza nello sforzo per lo sviluppo della raccolta differenziata, anche attraverso l'irrogazione di sanzioni nei confronti dei comuni inadempienti, nonché a proseguire con trasparenza nell'attività di segnalazione delle risorse necessarie per completare il percorso che porti alla risoluzione dell'emergenza rifiuti in Campania.

5-01656 Libè: Sui modi di risoluzione dell'emergenza rifiuti in Campania.

Il sottosegretario Guido BERTOLASO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Mauro LIBÈ (UdC) prende atto della risposta dichiarandosi parzialmente soddisfatto della stessa.

5-01674 Bratti: Sulle problematiche relative al funzionamento del termovalorizzatore di Acerra.

Il sottosegretario Guido BERTOLASO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Alessandro BRATTI (PD), nel sottolineare che in alcune occasioni sono stati forniti alcuni dati equivoci in ordine all'attività dell'inceneritore di Acerra, prende atto dell'impegno del sottosegretario ed annuncia che continuerà a vigilare sulle questioni prospettate nell'interrogazione, nell'interesse della salute dei cittadini e del rispetto dell'ambiente.

La seduta termina alle 16.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e dei trasporti Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 16.

Interventi straordinari e strategici per il rilancio dell'economia e la riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio edilizio.
C. 2441 Pili.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Guido DUSSIN (LNP), relatore, rileva che la proposta di legge in esame intende riqualificare l'Italia, con case e quartieri di qualità, che risparmino energia, non inquinino e garantiscano una moderna ed elevata vivibilità. Un grande progetto energetico ambientale di riconversione del patrimonio edilizio nazionale capace di rimettere in moto l'economia rispondendo a esigenze di qualità insediativa.
Ricorda che la proposta si inserisce in una serie di iniziative avviate dalla Commissione

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ambiente, tra le quali ricorda le proposte sul governo del territorio, sul sistema casa qualità, sui piccoli comuni e sulla riqualificazione centri storici nonché sulle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica egli edifici, tutte volte a coniugare la qualità con la sostenibilità ambientale e il risparmio, nell'ambito di una politica per la difesa e la valorizzazione del territorio.
Con un provvedimento legislativo di princìpi e indirizzi, urgente e limitato nel tempo si intende, quindi, innescare una reazione a catena in grado di avviare una rivoluzione culturale nel «sistema casa qualità» del nostro Paese. In particolare: stimolare uno straordinario investimento sul risparmio energetico-ambientale relativo al settore edilizio del nostro Paese; rilanciare l'economia attraverso un settore capace di incidere direttamente e indirettamente sul prodotto interno lordo del nostro Paese, con una diretta e immediata ricaduta nei territori interessati dagli interventi; riqualificare il patrimonio edilizio, attraverso una gamma organica di interventi, dalle nuove costruzioni alle demolizioni, alle ricostruzioni, alle ristrutturazioni e agli ampliamenti, che sappiano coniugare qualità ambientale e risparmio energetico; promuovere una serie articolata di interventi che possano attivare azioni tese al perseguimento di un'efficiente e moderna attività urbanistica ed edilizia, secondo il principio della premialità volumetrica legata alla classificazione energetica; favorire la riqualificazione del sistema turistico-ricettivo del nostro Paese a partire dalla realizzazione di una nuova dotazione di servizi capace di migliorare l'offerta, diversificandola e ampliandone la stagionalità.
Rileva che l'attuale stile di vita della società determina un enorme consumo di energia che viene prodotta per illuminare, riscaldare, far funzionare gli elettrodomestici, produrre materiali di ogni tipo e far muovere i mezzi di trasporto. I consumi energetici pongono seri problemi di carattere «globale», al cui miglioramento si può contribuire con azioni su scala locale. Tali azioni devono tradursi essenzialmente in azioni per il miglioramento dell'efficienza energetica, sia nelle fasi di produzione e di trasformazione dell'energia che negli usi finali, e in misure per la sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti energetiche rinnovabili.
Ritiene che, in tale ambito, il comparto edilizio rappresenta uno dei settori dell'economia ad impatto più elevato in termini di consumi energetici e di emissioni di gas ad effetto serra, sia in fase di costruzione che in fase di uso, gestione e manutenzione. In Europa i consumi complessivi di energia per il solo riscaldamento degli edifici superano di poco il 40 per cento del totale, con grande influenza sulle emissioni di anidride carbonica, responsabile del 50 per cento dell'effetto serra. Si calcola che ottimizzando l'uso dell'energia negli edifici si potrebbero ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 42 per cento.
Elemento imprescindibile del meccanismo che si vuole attivare è quello della certificazione energetica. Un'attività propedeutica tanto alla progettazione di nuovi edifici ad elevate prestazioni quanto alla ristrutturazione complessiva degli edifici, in grado di determinare verosimilmente effetti positivi sul valore di mercato degli immobili, incentivando nel medio termine la riqualificazione degli edifici a bassa prestazione energetica. La certificazione energetica degli edifici, introdotta in Italia dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, rappresenta una leva per incrementarne l'efficienza ma, soprattutto, un elemento di chiarezza per l'utente, che deve essere messo nelle condizioni di scegliere con la massima semplicità e convenienza la nuova filosofia realizzativa e gestionale della propria abitazione.
Ricorda che, in tale settore, la Commissione europea, in data 12 ottobre 2008, ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora con cui si contesta una non corretta attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.
Per questa ragione, pur nella salvaguardia della legislazione concorrente relativa

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al governo del territorio, l'impostazione della presente proposta di legge riafferma una preminente competenza dello Stato nell'attuazione di una politica attiva nel recepimento della normativa comunitaria: lo Stato ha l'obbligo di adeguare la norma statale a quella europea e ciò impone non solo la certificazione del risparmio energetico ma anche il raggiungimento in tempi rapidi di obiettivi comunitari ben definiti in materia di inquinamento atmosferico. Ritiene che vi siano altri temi di competenza esclusiva statale che spiegano l'urgenza e l'indispensabilità della proposta: in primo luogo, la tutela dell'ambiente, che richiede un impegno su larga scala dello Stato per incidere radicalmente sull'inquinamento atmosferico e sul consumo energetico; infine, solo lo Stato può disporre incentivi fiscali per questo tipo di interventi.
Riferisce, quanto all'articolato normativo, che l'articolo 1 reca le finalità della legge, prevedendo che le regioni, al fine di promuovere un intervento di riqualificazione energetico-ambientale sul territorio nazionale possano prevedere anche ulteriori interventi di edificazione di nuove aree, programmi integrati di intervento, interventi di recupero della volumetria di edifici la cui presenza costituisce un fattore di grave e protratto degrado del paesaggio e dell'ambiente circostanti aventi carattere di particolare pregio, interventi di rivitalizzazione di insediamenti turistico-ricettivi con incrementi di cubatura fino ad un massimo del 35 per cento e con incrementi dei diritti edificatori esistenti a destinazione turistico-ricettiva fino a un massimo del 35 per cento.
L'articolo 2 richiama gli interventi previsti dall'intesa tra Stato e regioni del 1o aprile 2009 in materia di rilancio dell'edilizia e indica alcuni requisiti di carattere generale volti a garantire il miglioramento della qualità architettonica, dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.
L'articolo 3 definisce le funzioni delle regioni, cui è attribuita la facoltà di prevedere ulteriori ambiti rispetto a quelli indicati nella legge per i quali gli interventi di ampliamento e di sostituzione siano esclusi o limitati nonché ulteriori fattispecie di riqualificazione del patrimonio immobiliare meritevoli di promozione e di incentivazione.
Fatta salva l'autonomia delle regioni, l'articolo 4 affida ai comuni la redazione di un documento di prescrizioni generali attraverso il quale sarà possibile coniugare gli interventi in oggetto con gli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti, ossia verificarne la congruità e la difformità. Attraverso questa disposizione, inoltre, si riconosce ai comuni la competenza primaria sulla pianificazione di dettaglio, offrendo loro uno strumento per fornire chiare indicazioni sulle possibili attuazioni delle disposizioni stabilite per i rispettivi territori.
All'articolo 5 sono indicate le modalità con cui si attuano gli interventi di ampliamento volumetrico individuati nella citata intesa e previsti dalla legge.
L'articolo 6 riguarda gli interventi di rigenerazione urbana, mentre l'articolo 7 reca gli interventi di rivitalizzazione urbana nonché il potenziamento e la riorganizzazione della capacità ricettiva.
In relazione alle modalità di riconoscimento degli incrementi di edificabilità, ai sensi dell'articolo 8, gli incrementi riconosciuti fino al limite massimo del 35 per cento dalla citata intesa tra Stato e regioni sono distribuiti in tre classi, prevedendo di graduarne l'intensità in funzione dell'efficienza energetica degli edifici che si realizzeranno.
L'articolo 9 individua i soggetti attuatori degli interventi di sostituzione edilizia nei proprietari degli immobili, pubblici e privati, nonché nei loro rappresentanti, anche in forma aggregata. Esso reca inoltre le modalità di realizzazione degli interventi.
L'articolo 10 reca misure in favore del partenariato, attribuendo ai comuni la facoltà di promuovere processi partenariali finalizzati alla ricerca di soluzioni virtuose in termini di sviluppo urbano in riferimento a specifici obiettivi di funzionalità e di qualità.
Nel rispetto di quanto disposto dalla lettera c) della citata intesa tra Stato e

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regioni, relativamente all'introduzione di forme semplificate e celeri per l'attuazione degli interventi edilizi, l'articolo 11 individua tre tipologie di intervento ai fini della semplificazione procedurale. Laddove l'intervento sia di maggiore complessità e preveda deroghe alle prescrizioni urbanistiche vigenti, questo sarà oggetto di concessione edilizia; in tali casi il responsabile unico del procedimento sarà tenuto a verificare che l'intervento rispetti tutte le disposizioni previste dalla legge statale e regionale e dal comune.
L'articolo 12 introduce agevolazioni fiscali sotto forma di detrazione d'imposta relativamente alle spese sostenute per gli interventi edilizi oggetto del provvedimento in esame ai cui oneri, ai sensi del successivo articolo 13, si provvede, per gli anni 2009-2011, a carico delle risorse del Fondo infrastrutture, istituito dall'articolo 6-quinquies del decreto legge n. 112/2008.
L'articolo 14 prevede, infine, che in caso di mancata approvazione delle leggi regionali nel termine di novanta giorni dalla entrata in vigore della proposta di legge in esame, il Governo è autorizzato a procedere mediante la nomina di commissari ad acta.
Nell'auspicare che la proposta possa stimolare il contributo proficuo di tutte le forze politiche, si riserva di verificare gli elementi che emergeranno nel corso del dibattito e di valutare gli eventuali emendamenti che saranno presentati, per poi procedere, anche acquisito l'orientamento del Governo, alla definitiva conclusione dell'esame del provvedimento, anche in coordinamento con le altre proposte in esame in Commissione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.10.

RISOLUZIONI

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e dei trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 16.10.

7-00160 Tortoli: Estensione del sito di bonifica nazionale delle Strillaie.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata il 17 giugno 2009.

Ermete REALACCI (PD) chiede chiarimenti al presentatore della risoluzione in esame in ordine alle conseguenze che l'approvazione della risoluzione in esame potrebbe determinare ed, in particolare, se essa possa mettere in discussione la realizzazione, nell'area oggetto della risoluzione, dell'impianto di smaltimento dei rifiuti già programmato.

Roberto TORTOLI (PdL) in riferimento alle delucidazioni richieste dal deputato Realacci, precisa che l'intendimento della risoluzione è quello di impegnare il Governo a realizzare la bonifica del sito inquinato per poi procedere alla realizzazione dell'impianto di smaltimento dei rifiuti.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI ricorda che l'area dell'ex discarica delle Strillaie è stata inserita tra i siti di interesse nazionale da bonificare con il decreto legislativo n. 152 del 2006 ed è stata successivamente perimetrata con il decreto ministeriale dell'11 agosto 2006. Tale sito ricade nel territorio del comune di Grosseto ed è stato oggetto di prime attività di bonifica in quanto i dati pregressi relativi al sito hanno evidenziato una situazione di inquinamento, in particolare nell'area sud ovest ed est della discarica. Secondo quanto comunicato dal comune di Grosseto, le indagini integrative hanno evidenziato che lo strato di argilla sottostante il corpo rifiuti nelle aree ad est e nelle aree sud ovest è discontinuo ed è stata riscontrata

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una contaminazione delle acque sotterranee principalmente da metalli. Rileva, quindi, che, in merito all'area denominata CDR, adiacente al sito delle Strillaie, l'ultima Conferenza di Servizi, convocata per il 25 giugno 2009, dopo ampia ed approfondita discussione, ha preso atto che da una verifica effettuata è emerso che l'area in questione risulta topograficamente al di fuori del sito d'interesse nazionale delle Strillaie ed ha preso atto delle attività svolte nella suddetta area che hanno evidenziato l'assenza di contaminazione nei suoli ed il superamento delle concentrazioni-soglia di contaminazione (CSC) ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006 da metalli per le acque di falda analogo a quello riscontrato all'interno del sito d'interesse nazionale. Ha sottolineato, inoltre, che la gestione dell'area inquinata rimane nelle competenze della regione Toscana e che l'utilizzo di tale area deve avvenire nel rispetto della normativa vigente in materia di siti inquinati. Ha subordinato, inoltre, all'esito delle analisi sui cumuli presenti nell'area sopra citata, la valutazione sull'opportunità di promuovere l'estensione del perimetro del sito d'interesse nazionale con le modalità di cui all'articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006. In merito a quest'ultimo punto rileva che l'ARPAT ha comunicato che i risultati analitici, relativi alla caratterizzazione del cumulo, sia nel caso di dati espressi sul totale comprensivo dello scheletro che riferiti alla sostanza secca, risultano inferiori ai limiti riportati nella colonna A tabella 1 allegato 5 della parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Raffaella MARIANI (PD), in relazione ai profili tecnici che caratterizzano la vicenda, chiede che la Commissione possa svolgere un ulteriore approfondimento della questione, rinviando l'approvazione della risoluzione in titolo ad altra seduta.

Roberto TORTOLI (PdL) accoglie quanto richiesto dal deputato Mariani.

Angelo ALESSANDRI, presidente, rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 29 luglio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.15 alle 16.20.