CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 luglio 2009
211.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 28 luglio 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 13.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008.
C. 2632 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009.
C. 2633 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che la Commissione inizia, nella seduta odierna, l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, del disegno di legge recante il rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008 e del disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di propria competenza. L'esame si concluderà

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con la votazione di una relazione alla V Commissione, riferita a ciascuno stato di previsione, cui saranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione e con la nomina di un relatore per la X Commissione. Per quanto concerne l'organizzazione dei lavori, in considerazione della necessità di concludere l'esame dei provvedimenti nella giornata di domani, avverte che il termine per presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 18 di oggi, martedì 28 luglio 2009.

Fabio GAVA (PdL), relatore, sottolinea preliminarmente che il rendiconto generale dello Stato rappresenta la sede formale in cui il Parlamento esercita la funzione costituzionale di verifica degli elementi finanziari del bilancio annuale; il divario tra i dati previsionali e i risultati di gestione di competenza delle entrate e delle spese è in qualche misura fisiologico e tuttavia evidenzia, anche per il 2008, una sensibile differenza nel confronto. Le principali novità relative al rendiconto 2008 si riscontrano nella nuova struttura di classificazione del bilancio dello Stato, articolato su due livelli di aggregazione: missioni e programmi. Tale articolazione tende a garantire una migliore informazione sull'insieme delle risorse disponibili per il perseguimento di specifiche finalità pubbliche. Il conto consuntivo finanziario per l'anno 2008 è costruito pertanto sulla base delle missioni, che sono realizzate attraverso uno o più programmi; questi ultimi sono a loro volta divisi in macroaggregati (le nuove UPB), articolati in capitoli.
Entrando nel merito finanziario, le entrate finali 2008 sono aumentate di circa 1.925 milioni rispetto al 2007 a fronte di un marcato aumento delle spese finali di circa 45.391 milioni di euro (pari al 9,2 per cento). La gestione ha dato luogo ad impegni complessivi per 720.544 milioni che riguardano le operazioni finali per 535.737 milioni di euro (472.685 per spese correnti e 63.052 in conto capitale) e le operazioni di rimborso di passività finanziarie per 184.808 milioni di euro.
Nel complesso, si può osservare che il 2008 registra un sensibile deterioramento degli equilibri finanziari dal momento che, a fronte di un lieve incremento delle entrate, si è accompagnato un significativo aumento delle spese. Al 31 dicembre 2008, il totale complessivo dei residui attivi è stato pari a 163.852, quello dei residui passivi a 90.040, con un'eccedenza attiva complessiva di oltre 73.000 milioni, dovuta in gran parte alla gestione dei residui provenienti dagli esercizi 2007 e precedenti.
Dagli andamenti registrati nel 2008 emerge, in conclusione, che il rallentamento della congiuntura ha influito negativamente sui conti dello Stato.
Per quanto concerne in particolare le competenze della X Commissione, gli stati di previsione cui fare riferimento sono il n. 3 (Ministero dello sviluppo economico che include, a partire proprio dal 2008, anche i vecchi stati di previsione del commercio internazionale e delle comunicazioni), il n. 7, relativo al Ministero dell'università e della ricerca, per i soli profili concernenti la ricerca applicata, e il n. 2, relativo al Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente ad alcuni capitoli e, in particolare, allo stanziamento in favore dell'Agenzia italiana per il turismo (ENIT).
La dotazione riconducibile al nuovo Ministero dello sviluppo economico è la seguente:
competenza: 8.653,1 milioni di euro, di cui 775,5 di parte corrente e 7.841,7 relativi a spese in conto capitale, confermando la netta prevalenza di queste ultime spese (dato che caratterizza il bilancio del Ministero negli ultimi anni);
autorizzazione di cassa: 10.023,3 milioni di euro;
residui: 12.206,9 milioni di euro.

Le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2008 hanno determinato le seguenti riduzioni:
competenza: - 945 milioni di euro (-10,9 per cento). La dotazione definitiva di competenza risulta pertanto di 7.708,1 milioni di euro;

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autorizzazione di cassa: - 906,8 milioni di euro (-9 per cento). L'autorizzazione di cassa si attesta sui 9.116,5 milioni di euro definitivi;
residui: - 640,3 milioni di euro (-5,2 per cento). I residui si riducono pertanto a 11.566,6 milioni di euro.

Relativamente alla gestione nel corso del 2008 risulta quanto segue:
competenza: sono state impegnati 7.109,3 milioni di euro (i pagamenti effettuati ammontano a 2.610,6 euro) e risultano economie per 598,8 euro;
autorizzazioni di cassa: risultano pagamenti per 5.409,3 milioni di euro ed economie per 3.707,3 euro;
residui: 9.186,9 milioni di euro in conto residui.

I residui accertati al 31 dicembre 2008 ammontano complessivamente a 10.886,9 euro (e sono così costituiti: 4.498,7 euro come somme rimaste da pagare sul conto della competenza e 6.388,2 euro come somme rimaste da pagare sul conto residui).
Le dotazioni iniziali, in termini di competenza e di cassa, coincidono con quelle assegnate dalla legge di bilancio n. 245 del 2007 in complesso ai Ministeri che in seguito alla ristrutturazione sono confluiti nell'attuale Ministero dello sviluppo economico (MISE).
I capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e applicata di competenza della X Commissione sono gestiti dal Centro di responsabilità «Dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica» dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
I capitoli di spesa 1678, 7236, 7308 e 7320 sono relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di competenza e di interesse della X Commissione Attività produttive.
Per le spese di parte corrente, il Cap. 1678 - relativo al «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica» - comprende una parte relativa al contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46 del 1991. Rispetto ai valori iniziali 2008, la dotazione del capitolo rimane invariata sia in termini di competenza (45,3 milioni di euro) e cassa (45,3 euro), sia in termini di residui (4,4 milioni di euro).
Per le spese in conto capitale, il Cap. 7236 è relativo al «Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca», nel quale affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI (Agenzia spaziale italiana). Rispetto alle previsioni iniziali si registrano variazioni di segno positivo sia in termini di competenza, il cui stanziamento passa da 1.814 a 1.821,9 milioni di euro (+7,9 euro), sia in termini di cassa (da 1.850 a 1.867,8 euro). Registrano un aumento anche i residui (+3,3 milioni di euro), inizialmente pari a 944,3 milioni di euro. Sempre per le spese in conto capitale, il Cap. 7308 è relativo al Fondo rotativo per le imprese (FRI) con 20 milioni di euro di competenza, 136 di cassa e 375,8 di residui (importi iniziali e definitivi invariati), mentre il Cap. 7320, è relativo al «Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica» (FIRST): le previsioni iniziali 2008, recanti spese per 231,9 euro in termini di competenza e di 400 euro in termini di autorizzazioni di cassa subiscono un incremento passando, rispettivamente, a 242 milioni di euro (+ 10,1) e a 435,4 milioni di euro (+ 35,4). La consistenza dei residui rimane invariata a 871,9 euro.
Alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nel rendiconto del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF). Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti nel programma «Incentivi alle imprese», unico programma della missione «Competitività e sviluppo delle imprese» (missione 11), nel programma «Sviluppo e competitività del turismo, che costituisce l'unico programma della missione «Turismo» (missione 31), nel programma «Ricerca di base ed applicata» (17.15) e nel programma «Sviluppo sostenibile» (18.5).

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All'interno della missione 11 si segnalano:
Cap. 1900 (Contributi in conto interessi da corrispondere alla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese), istituito in applicazione delle disposizioni della legge n. 311/04, articolo 1, commi 354 e seguenti.
Cap. 7298 (Conferimento ad integrazione del fondo 295/73 gestito dalla SIMEST SpA destinato ad interventi di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo) che negli stanziamenti della legge di bilancio per l'anno 2008 recava stanziamenti di competenza per 50 euro. A seguito di variazioni in dipendenza di atti amministrativi la competenza viene incrementata di 73,5 milioni di euro..
Cap. 7299 (Contributo al Mediocredito per interventi di sostegno del sistema produttivo interno).

Nella missione 17 (Ricerca e innovazione) si segnalano:
Cap. 1908, relativo al contributo all'Agenzia nazionale per l'innovazione tecnologica.
Cap. 7380, relativo alle somme da assegnare per la valorizzazione dell'Istituto italiano di tecnologia.

Nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) si segnalano:
Cap. 7076 (Fondo per la promozione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica).
Cap. 7151 (Rimborso alla Cassa depositi e prestiti delle rate di ammortamento dei mutui contratti dai comuni montani del Centro-Nord per la realizzazione di reti di metanizzazione).

Per quanto concerne il turismo, si ricorda che il decreto-legge n. 181 del 2006 ha attribuito alla Presidenza del Consiglio dei ministri (comma 19-bis) le funzioni di competenza statale in materia di turismo precedentemente attribuite all'ex Ministero delle attività produttive (ora Ministero dello sviluppo economico) dagli articoli 27 e 28 del decreto legislativo n. 300 del 1999.
Successivamente, il decreto-legge n. 262 del 2006 ha incardinato presso la Presidenza del Consiglio il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo. I capitoli di spesa relativi al turismo, dunque, si trovano nella tabella n. 2 Ministero dell'economia e delle finanze, ove sono ubicati gli stanziamenti a favore della Presidenza del Consiglio.
All'interno del programma «Sviluppo e competitività del turismo» (31.1) - che, come si è detto, rappresenta l'unico della missione «Turismo» - si rinvengono due capitoli:
Cap. 2107, relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche di sviluppo e competitività del turismo;.
Cap. 2194, «Contributo per le spese di funzionamento dell'ENIT».

All'interno della missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», si segnala il Cap. 7394, relativo alle somme da assegnare alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze per il potenziamento di attività di supporto formativo e scientifico rivolte alla diffusione del made in Italy.
La Corte dei conti, nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2007 (Doc. Camera XIV, n. 2, Vol. I, pag. 134), ha evidenziato che, a seguito del decreto-legge n. 85 del 2008, è venuta meno la simmetria con il bilancio di previsione, che dovrebbe essere il naturale parametro di riferimento dell'annuale attività gestionale. Con riferimento al cosiddetto «spacchettamento» dei Ministeri, la Corte sottolinea gli effetti negativi che derivano dal riassetto generalizzato dell'organizzazione ministeriale in corso d'anno e non in coincidenza con l'avvio dell'esercizio finanziario.

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Rispetto alla relazione della Corte sul rendiconto 2007, che conservava nella parte generale un'analisi sintetica dell'andamento della spesa dei singoli ministeri, nella relazione sul rendiconto 2008 l'analisi è effettuata solo per missioni e programmi. La Corte osserva che gli obiettivi delle diverse missioni riconducibili alla politica dello sviluppo - in cui vengono ricomprese le missioni n. 11 (Competitività e sviluppo delle imprese), n. 12 (Regolazione dei mercati), n. 16 (Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo), oltre alle missioni n. 17 (Ricerca e innovazione) e n. 28 (Sviluppo e riequilibrio territoriale) - sono strettamente collegati tra loro. Lo stimolo al sistema produttivo attraverso le misure di supporto alle imprese - a loro volta articolate in aiuti diretti ed indiretti, e nell'attività di promozione e sostegno sui mercati internazionali - si salda con la liberalizzazione dei mercati interni, che favorisce la concorrenza, tutelando i consumatori.
Nel corso del 2008, l'azione di sostegno alle imprese è proseguita, con il consolidamento del nuovo sistema normativo introdotto negli anni immediatamente precedenti ed imperniato più sui finanziamenti agevolati che sui tradizionali contributi a fondo perduto. Agli strumenti esistenti se ne vengono tuttavia aggiungendo di nuovi, focalizzati in modo specifico sull'incentivazione della ricerca e dell'innovazione (sempre più essenziali nella competizione globale), alle quali viene ormai destinata gran parte dei fondi stanziati per lo sviluppo nel bilancio statale.
Nella politica energetica sono ricomprese le attività corrispondenti alla missione n. 10 (Energia e diversificazione delle fonti energetiche), svolte a livello centrale dal Ministero dello sviluppo economico (con il Dipartimento per l'energia). La Corte rileva come gli importi finanziari relativi alla missione «Energia» non assumano particolare rilevanza con riferimento al complesso degli stanziamenti che interessano il MISE, ammontando a circa un decimo di questi ultimi. Ciò, peraltro, non significa che le funzioni svolte dall'Amministrazione in tale ambito (di grande importanza per il sistema produttivo e per la soddisfazione di bisogni primari dei cittadini) siano di carattere secondario. Al contrario, il Ministero ricopre un ruolo centrale, ma le sue attività, in materia, si sostanziano essenzialmente nella regolazione, oltre al coordinamento, impulso e monitoraggio dell'azione di altri soggetti (basti pensare alla competenza, demandata al Ministro dello sviluppo economico dal decreto-legge n. 112 del 2008, di definire la strategia energetica nazionale).
Con riferimento e lo alle politiche per la ricerca sviluppo - accorpate nell'unica missione «Ricerca e innovazione» -, la Corte sottolinea che nell'esercizio 2008 esse si ripartiscono in 14 programmi di spesa e coinvolgono sette ministeri, confermando la complessità della materia e la tendenza a frammentare le risorse in una molteplicità di interventi settoriali. Il Ministero dell'istruzione, università e ricerca (MIUR), il Ministero per lo sviluppo economico (MISE) e il Dipartimento per l'innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri rappresentano le struttura portanti delle politiche di sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica industriale e di base.
Nell'ambito del programma concernente la ricerca e l'innovazione di competenza del Ministero per lo sviluppo economico, la direttiva generale relativa all'esercizio 2008 aveva individuato l'obiettivo di rafforzare il sistema complessivo delle imprese, in particolare piccole e medie, e contestualmente favorirne l'evoluzione verso assetti coerenti con gli attuali scenari competitivi. In questa direzione si pone l'avvio dei progetti di innovazione industriale (PII) individuati nelle aree tecnologiche dell'efficienza energetica, della mobilità sostenibile, delle nuove tecnologie della vita, delle nuove tecnologie per il made in Italy e delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e finanziati attraverso il nuovo Fondo per la competitività e lo sviluppo, istituito con la Finanziaria 2007. La procedura di attuazione è in una fase avanzata: nel corso del 2008, infatti, sono stati approvati i

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primi tre PII e sono stati emanati i relativi bandi. Forte ritardo registra invece l'avvio dell'Agenzia per l'innovazione, nata con la finanziaria del 2006, con il compito di valutare le proposte progettuali in gara. Al fine di consentire la prosecuzione dell'iter dei bandi è stato, quindi, necessario attuare la procedura alternativa prescritta dai decreti interministeriali di adozione dei PII che prevedono la nomina di appositi comitati di esperti per la valutazione tecnico-scientifica ed economico-finanziaria delle proposte progettuali.
Accanto ai sistemi di incentivazione per obiettivi strategici, le leggi finanziarie per il 2007 e 2008, per stimolare una maggiore attività di ricerca e di innovazione, hanno attribuito alle imprese un credito d'imposta sui costi sostenuti per attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo. Nell'ambito delle competenze del MISE (che, rispetto al MIUR, si concentra sulle attività di prevalente sviluppo precompetitivo), operano ancora nel settore della ricerca e dello sviluppo due strumenti di sostegno agevolativo alle imprese: il Fondo Innovazione Tecnologica (FIT) e il Fondo Rotativo per le Imprese (FRI).
La Corte ricorda, inoltre, che la legge finanziaria per il 2007 ha istituito il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), che unifica alcuni fondi con l'obiettivo di garantire maggior efficacia al sistema e consentire una più organica gestione delle risorse in attuazione degli obiettivi definiti nel Programma nazionale delle ricerche, sostenendo sia le attività di natura accademica sia quelle avviate dalle imprese. Tuttavia, il ritardo nell'adozione del relativo regolamento di attuazione non ha consentito l'operatività del nuovo fondo e ha determinato difficoltà nella gestione contabile. Al fine di non interrompere l'attività nel settore degli incentivi alla ricerca di base e alla ricerca industriale, infatti, è stato necessario ripartire, sia nel 2007 che nel 2008, le risorse disponibili tra gli originari strumenti di intervento. Le risorse annuali del FIRST sono state ripartite in misura uguale nell'ambito del capitolo 7320 appartenente al programma «Ricerca scientifica e tecnologica applicata» e del capitolo 7245 appartenente al programma «Ricerca scientifica e tecnologica di base», prescindendo dalle effettive finalizzazioni che il MIUR, fin dal precedente esercizio, aveva stabilito con i decreti di ripartizione delle risorse. Ne è scaturita la necessità, al fine di liquidare i contributi maturati, di impegnare parte delle spese destinate alla ricerca industriale sul capitolo finalizzato alla ricerca di base.
In merito alla politica del turismo, la Corte segnala che l'anno trascorso non ha registrato particolari innovazioni legislative o organizzative, tali determinare una svolta nella gestione di tale politica pubblica, ad eccezione dell'autonomia attribuita ad una apposita struttura ministeriale di coordinamento e alla nomina del ministro. Secondo la Corte, sarebbe di grande utilità l'avvio da parte del ministro, di politiche di concertazione degli interventi pubblici con le regioni, sì da massimizzare il rapporto costi/benefici dei diversi livelli di spesa pubblica del settore (spesa comunitaria, nazionale, regionale e, per alcuni versi, locale).
Il disegno di legge di assestamento prevede l'aggiornamento, a metà esercizio, delle dotazioni di competenza e di cassa delle unità previsionali di base non determinate da specifiche disposizioni di legge e si connette funzionalmente con il rendiconto relativo all'esercizio trascorso, dal quale risulta l'entità dei residui attivi e passivi all'inizio dell'esercizio finanziario in corso.
I dati contenuti nell'assestamento 2009 evidenziano un peggioramento dei saldi di bilancio sia in termini di competenza che in termini di cassa; per quanto riguarda la competenza, il saldo netto da finanziare passa da 32.790 milioni a 69.659 milioni, con un peggioramento di oltre 36.000 milioni. Il risparmio pubblico, che nelle previsioni iniziali aveva un valore positivo di oltre 12.000 milioni, registra un peggioramento di oltre 32.000 milioni ed espone un valore negativo di 19.608 milioni. Il ricorso al mercato denota un incremento da 255.105 milioni a 292.023 milioni, con un peggioramento di 36.918

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milioni; analogo significativo peggioramento si riscontra anche con riferimento all'avanzo primario che passa da 48.530 milioni a 8.514 milioni. Tali variazioni risultano dalla contrazione delle entrate finali per 26.200 milioni e dal contestuale aumento delle spese finali per 10.670 milioni.
Con riferimento all'aumento delle spese correnti, è da segnalare in particolare l'importo di 1.454 milioni relativo alle risorse da attribuire ai comuni a compensazione del minor gettito, per gli anni 2007 e 2008, derivante dall'ICI; con riferimento alle variazioni per atto amministrativo a carattere compensativo, si rileva una riduzione del Fondo per le aeree sottoutilizzate pari a 2.381 milioni, che sembra corrispondere all'insieme delle coperture a valere sul fondo stesso operate da una serie di recenti provvedimenti.
Le variazioni proposte con il provvedimento in esame denotano una contrazione delle entrate finali pari a 32.091 milioni; la diminuzione delle entrate tributarie riguarda sia le imposte dirette che quelle indirette.
Anche in termini di cassa le previsioni assestate comportano un peggioramento dei saldi: il saldo netto da finanziare passa dai 79.053 milioni previsti a 124.974 milioni con un incremento di oltre 45.000 milioni; in corrispondenza, peggiora anche l'avanzo primario, nella misura di oltre 49.000 milioni: da un valore positivo di 2.276 milioni si arriva infatti a un saldo negativo di - 46.755 milioni. In presenza di minori incassi previsti per 32.089 milioni, le autorizzazioni di pagamenti finali aumentano di 17.618 milioni; complessivamente la differenza tra previsioni iniziali ed assestate, considerando anche le variazioni per atti amministrativi e la contrazione degli interessi, ammonta a 18.219 milioni, a fronte di una variazione di competenza di 10.670 milioni. Esiste una correlazione tra tale incremento delle dotazioni di cassa e la misura contenuta nell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2009, all'esame della Camera, relativo alla tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. A tale riguardo, si sottolinea infatti che la Relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento evidenzia che l'importo complessivo delle integrazioni di cassa, pari a 18 miliardi, di cui oltre 14 miliardi derivanti dalla proposta di assestamento; la relazione precisa che tali somme dovrebbero consentire il pagamento di una quota considerevole di residui passivi iscritti in bilancio e l'accelerazione dello smaltimento dei crediti nei confronti delle Amministrazioni.
Per quanto riguarda le competenze della X Commissione la legge di bilancio per il 2009 (legge 22 dicembre 2008, n. 204) assegna al Ministero dello sviluppo economico una dotazione di competenza pari a 9.862,4 milioni di euro (che includono la somma di 36 euro costituita dal rimborso di passività finanziarie con riferimento al Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione), di cui 9.178,9 euro relativi a spese in conto capitale e 647,6 euro di spese correnti.
L'autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali 2009, risulta di 10.946,9 milioni di euro (che includono come sopra la somma di 36 euro costituita dal rimborso di passività finanziarie), di cui 10.234 euro relativi a spese in conto capitale e 676,9 euro di spese correnti.
La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2009 ammonta complessivamente a 8159,3 milioni di euro, di cui 308 per la parte corrente e 7851,3 per il conto capitale.
Anche lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per il 2009 (tabella n. 3) è predisposto sulla base della nuova classificazione delle risorse pubbliche articolata in Missioni e Programmi, passando in tal modo da una struttura per Centri di responsabilità amministrativa ad una struttura che pone al centro le funzioni. Permangono le Unità previsionali di base (UPB) che corrispondono ai «macroaggregati» nei quali sono frazionati i programmi: funzionamento, interventi, investimenti, oneri comuni, rimborso delle passività finanziarie. Le UPB - suddivise in unità relative alla spesa corrente e unità relative alla spesa in conto capitale - sono

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oggetto dell'approvazione parlamentare e ad ognuna di esse corrisponde un codice numerico di 3 cifre.
Secondo la nuova classificazione, il bilancio dello Stato è ripartito in 34 missioni e 163 programmi prevalentemente, ma non esclusivamente, a carattere ministeriale. Rispetto al precedente esercizio i programmi hanno subito variazioni numeriche e di denominazione che hanno interessato alcuni Ministeri, tra i quali rientra anche il Ministero dello sviluppo economico, il cui stato di previsione per il 2009 si articola in missioni e programmi che sono stati oggetto di opportune riconsiderazioni e di revisione e che in precedenza erano allocati negli stati di previsione, oltre che del Ministero medesimo, anche nei Ministeri delle comunicazioni e del commercio internazionale. Pertanto, le missioni cui partecipa il nuovo Ministero (comprese le due orizzontali) - di seguito elencate - salgono da 7 a 10, mentre i programmi passano da 16 a 19:
Missione 10 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche, che a sua volta si articola in 2 programmi;
Missione 11 - Competitività e sviluppo delle imprese, suddivisa in quattro programmi, dei quali 3 sono di pertinenza del Ministero dello sviluppo economico (il quarto programma Incentivi alle imprese, è invece gestito dal Ministero dell'economia e delle finanze);
Missione 12 - Regolazione dei mercati, che comprende un solo programma;
Missione 15 - Comunicazioni, articolata in 5 programmi di cui 3 di pertinenza del Ministero dello sviluppo economico;
Missione 16 - Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo articolata in 2 programmi;
Missione 17 - Ricerca e innovazione articolata in 13 programmi, di cui 3 di pertinenza del Ministero dello sviluppo economico;
Missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, articolata in 7 programmi, uno solo di competenza del Ministero dello sviluppo economico;
Missione 28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale, 1 programma.
Si segnalano, infine due missioni orizzontali comuni a tutti i ministeri:
Missione 32 - Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche.
Missione 33 - Fondi da ripartire

Le variazioni sulle previsioni iniziali intervenute nel corso dell'esercizio 2009 in forza di atti amministrativi, subiscono ulteriori modifiche con il disegno di legge di assestamento. Si evidenzia una riduzione complessiva della dotazione di competenza, pari a 2095,5 milioni di euro. Si riduce anche l'autorizzazione di cassa (- 1.292,4 euro), mentre si registra un incremento dei residui (+ 2.727,6 euro). Come risulta dalla Nota preliminare che accompagna la tabella 3, le variazione di segno negativo più consistenti sono conseguenti ad atti di natura amministrativa. In particolare, si segnala una riduzione di 1.813,2 euro, in termini di competenza e di cassa, imputabile all'applicazione del decreto-legge n. 185 del 2008.
Le variazioni di segno negativo riguardano quasi esclusivamente la Missione Sviluppo e riequilibrio territoriale (28) che registra una riduzione di 2.345 euro in termini di competenza e di 1.189,5 euro in termini di cassa. Riguardo alle variazioni di segno positivo si segnala l'incremento della dotazione in termini di competenza della Missione Competitività e sviluppo delle imprese (11) pari a 111,6 euro. La variazione è conseguente ad atti amministrativi.
Quanto ai residui, le variazioni di segno positivo, proposte con il disegno di legge di assestamento in esame, riguardano prevalentemente le spese in conto capitale (+ 2.397,8 euro).
In particolare l'incremento dei residui riguarda la citata Missione 28 (+ 2.832,2

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euro), mentre si registra una variazione di segno negativo, - 854,5 euro, per la Missione Competitività e sviluppo delle imprese (11).
Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione (tabella 7), i capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e applicata, di competenza della X Commissione (Attività produttive), corrispondono - secondo la nuova classificazione del bilancio per missioni e programmi - ai programmi Ricerca scientifica e tecnologica applicata (17.9) e Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.10) della Missione Ricerca e Innovazione (17), gestiti dal Centro di responsabilità «Dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica».
Con riferimento al programma 17.9, si segnala che la dotazione in termini di competenza, pari a 252,8 euro, risulta invariata, mentre la relativa all'autorizzazione di cassa registra una variazione di segno positivo incrementando di 102,9 milioni di euro (da 354 a 456,9 euro).
I residui subiscono una riduzione di 102,3 euro, passando dai 941,2 euro previsti inizialmente agli 838,9 delle previsioni assestate.
La dotazione di spesa del programma 17.10 registra una lieve contrazione, passando da 2.185,4 a 2.182,6 euro. Di segno positivo invece la variazione che interessa l'autorizzazione di cassa (da 2.197,4 a 2.234,7 euro).
Nelle previsioni assestate registrano un incremento anche i residui che dai 1.240,1 euro delle previsioni iniziali passano ai .1421,5 (+ 181,4 euro).
I singoli capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, rilevanti per la X Commissione (Attività produttive) sono i seguenti:
Programma Ricerca scientifica e tecnologica applicata (17.9), U.P.B. 3.2.6 (Investimenti):
Cap. 7308, Fondo rotativo per le imprese, con una dotazione in termini di competenza di 20 milioni di euro che rimane invariata, mentre l'autorizzazione di cassa passa dai 120 euro delle previsioni iniziali ai 130 delle previsioni assestate. Di segno negativo la variazione riguardante i residui che registrano una riduzione di 104,9 milioni di euro, passano dai 259,8 previsti inizialmente ai 154,9 euro;
Cap. 7320, Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), con una dotazione di 228,9 milioni di euro che rimane invariata. A seguito di variazioni conseguenti sia ad atti amministrativi che al disegno di legge di assestamento in esame, le autorizzazioni di cassa registrano un incremento di 92 euro. Infatti dai 228,9 euro delle previsioni iniziali passano a 320,9 euro. I residui registrano un lieve incremento pari a 0,3 euro, passando da 678,5 euro a 681,5 euro.

Programma Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.10),
U.P.B. 3.3.2 (Interventi):
Cap. 1678, intitolato «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica», la cui dotazione in termini di competenza e di cassa, rispettivamente di 42,6 e di 47,1 milioni di euro rimane invariata. Anche i residui (4,4 euro) non subiscono variazioni. Una parte di questo stanziamento riguarda il contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46/1991.
U.P.B. 3.3.6 (Investimenti):
Cap. 7236 relativo al «Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca». Registra una lieve riduzione in termini di competenza e di autorizzazione di spesa, conseguente ad atti amministrativi (-2,8 euro) che passano dai 1744,4 euro delle previsioni iniziali ai 1741,6 milioni di euro delle previsioni assestate.

A seguito delle variazioni apportate dal disegno di legge di assestamento, i residui registrano un incremento di segno positivo (+9,5 euro) passando da 901,6 a 911,1 euro.
Si ricorda che nel capitolo affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI (Agenzia

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Spaziale Italiana). Ai sensi dell'articolo 7 (commi 1 e 2) del decreto legislativo n. 204 del 1998, a partire dal 1o gennaio 1999 gli stanziamenti disposti a favore dei singoli enti sono determinati con unica autorizzazione di spesa ed affluiscono ad apposito fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziati dal Ministero per l'Università, istituito nello stato di previsione del medesimo Ministero. L'ammontare del Fondo è determinato in tabella C della legge finanziaria e viene ripartito annualmente tra gli enti e le istituzioni con decreti del Ministro dell'università e della ricerca. Si segnala che per l'anno 2009 il decreto di riparto non è ancora stato presentato. Per l'anno 2008, la somma destinata all'Agenzia era di 1.778.726 euro.
Si segnala, infine il Cap. 7245, Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), con una dotazione di 228,9 milioni di euro che rimane invariata.
Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dell'economia (tab. 2), alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti:
nel programma Incentivi alle imprese, unico programma della Missione Competitività e sviluppo delle imprese (missione 11) di competenza del MEF;
nel programma Sviluppo e competitività del turismo, che costituisce l'unico programma della Missione Turismo (missione 31).
nel programma Ricerca di base e applicata (17.15) della Missione Ricerca e innovazione (missione 17).

Ricorda che la legge di bilancio per il 2009 assegnava al programma Incentivi alle imprese (11.4) stanziamenti di competenza per un ammontare di 1.777,8 milioni di euro, che nelle previsioni assestate registrano un incremento di 21,2 milioni di euro passando a 1.799,1 milioni di euro. Di segno positivo anche le variazioni relative all'autorizzazione di cassa e ai residui.
L'incremento dell'autorizzazione di cassa, che da 1.777,8 euro passa a 2.107,8 euro è dovuto sia ad atti amministrativi intervenuti che al disegno di legge in esame, mentre sul consistente aumento dei residui (+843,9 euro) da 1.14,7 a 958,6 euro, incide il disegno di legge di assestamento.
Tra gli stanziamenti di competenza del programma Incentivi alle imprese (11.4) si segnala, nell'ambito dell'UPB 8.1.6 - Investimenti, il capitolo 7298 (Conferimento ad integrazione del fondo 295/73-gestito dalla SIMEST SpA destinato ad interventi di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo). La dotazione del capitolo rimane invariata in termini di competenza e di autorizzazione di cassa (84,4 euro). Si riducono, invece i residui che nelle previsioni iniziali per l'anno 2009 ammontavano a 35,5 euro. A seguito di variazioni proposte dal disegno di legge subiscono, infatti, una riduzione di 20,5 milioni di euro.
Quanto alla Missione 31 «Turismo» si segnala che gli stanziamenti di competenza e di cassa dell'unico programma rimangono invariati rispetto alle previsioni iniziali: 76,4 milioni di euro. La missione risulta priva di residui.
All'interno del programma «Sviluppo e competitività del turismo»(31.1) - che, come si è detto, rappresenta l'unico della missione «Turismo» - si rinvengono due capitoli:
il capitolo 2107, relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche di sviluppo e competitività del turismo, con 42,9 milioni di euro di competenza che si riducono a 42,8 nelle previsioni assestate.
il capitolo 2194, «Contributo per le spese di funzionamento dell'ENIT», con una dotazione di competenza e di cassa di circa 33,6 milioni di euro che subisce una lieve decurtazione scendendo a 33,5 euro nelle previsioni assestate.

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Con riferimento al programma «Ricerca di base e applicata» (17.15), si segnala una riduzione delle previsioni iniziali di spesa che da 176,2 euro, scendono a 165,5 milioni di euro. Si riduce anche la dotazione di cassa, che passa da 176,2 euro a 170,5. I residui, azzerati nelle previsioni iniziali, risultano pari a 35,9 milioni di euro.
Da ultimo segnala, nell'ambito della Missione 32, (Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche e, in particolare il programma «Servizi generali per le Amministrazioni pubbliche»), il capitolo 7394, relativo alle somme da assegnare alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze per il potenziamento di attività di supporto formativo e scientifico rivolte alla diffusione del made in Italy.» La dotazione di competenza iniziale per l'anno 2009, pari a 2,7 euro, rimane invariata nelle previsioni assestate, così come l'autorizzazione di cassa di pari importo. I residui, azzerati nelle previsioni iniziali, risultano pari 1,6 milioni di euro.

Andrea GIBELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.35.