CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 luglio 2009
201.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 384

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 14 luglio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.05 alle 12.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 14 luglio 2009. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 12.20.

Sui lavori della Commissione.

Gianfranco PAGLIA (PdL), dà notizia di un grave attentato di cui è stato vittima il contingente italiano in Afghanistan, nella provincia Farah, che ha causato la morte di un militare italiano e il ferimento di altri tre militari.

Edmondo CIRIELLI, presidente, fa presente come questa notizia trovi conferma nelle agenzie di stampa, da cui risulta che, questa mattina, a circa 50 chilometri a nord-est di Farah, una pattuglia di paracadutisti della Folgore e del 1o Reggimento Bersaglieri è stata attaccata con un ordigno posizionato lungo la strada. Nell'esplosione sono rimasti feriti tre militari italiani, mentre un quarto è deceduto per le ferite riportate subito dopo essere stato trasportato all'ospedale militare di Farah.

Guido CROSETTO (PdL), nel confermare quanto appena comunicato dal presidente Cirielli, sottolinea di non essere in grado, al momento, di fornire ulteriori dettagli sulla vicenda. Si dichiara comunque disponibile a fornire alla Commissione, appena possibile, ulteriori informazioni al riguardo.

Edmondo CIRIELLI, presidente, esprime la piena solidarietà di tutta la Commissione al contingente italiano colpito da un così grave attentato.

Pag. 385

DL 78/09 Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali.
C. 2561 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, osserva che il provvedimento è composto da 26 articoli suddivisi in due parti: la parte I (articoli da 1 a 15), in materia di economia reale, e la parte II (articoli da 16 a 26) in materia di bilancio pubblico. La parte I, a sua volta, è suddivisa in due titoli: il titolo I (articoli da 1 a 11), concernente provvedimenti anticrisi, e il titolo II (articoli da 12 a 15), recante interventi urgenti antievasione e antielusione internazionale e nazionale.
Per quanto riguarda le parti di competenza della Commissione Difesa, segnala: i commi 7, 23 e 24 dell'articolo 17; i commi 17, 18 e 19 dell'articolo 23; e, infine, i commi da 1 a 72 e da 74 a 76 dell'articolo 24.
Il comma 7 dell'articolo 17 dispone che le amministrazioni e gli enti interessati dai piani di razionalizzazione e riordino previsti dal medesimo articolo, non possano procedere a nuove assunzioni di personale a tempo determinato e indeterminato fino al conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa assegnati a ciascuna amministrazione. Sono escluse da tale divieto, tra le altre, le assunzioni effettuate dai Corpi di polizia, dalle Forze armate e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco nei limiti consentiti dalla normativa vigente.
I commi 23 e 24 dell'articolo 17 modificano, in più parti, l'articolo 71 del decreto-legge n. 112 del 2008, relativo alle assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti pubblici.
In particolare:
viene escluso che gli emolumenti di carattere continuativo caratteristici del comparto sicurezza e difesa, nonché del personale del Corpo dei vigili del fuoco, possano essere ridotti in caso di assenze per malattia;
si prevede che nelle ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare, per il rilascio della certificazione medica, oltre a una struttura sanitaria pubblica, si possa ricorrere anche a un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale;
vengono ridotte le fasce orarie di reperibilità del lavoratore entro le quali effettuare le visite mediche di controllo;
viene abrogata la norma che prevedeva la non assimilazione delle assenze dal servizio di qualsiasi tipo alla presenza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa;
si prevede che gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia effettuati dalle aziende sanitarie locali su richiesta delle amministrazioni pubbliche interessate rientrino nei compiti istituzionali del Servizio sanitario nazionale, con oneri a carico delle aziende sanitarie locali.

I commi 17, 18 e 19 dell'articolo 23, attraverso novelle alla legge istitutiva del Consiglio della magistratura militare e l'abrogazione di alcune disposizioni della legge finanziaria 2008, prevedono un'ulteriore riduzione dei componenti del Consiglio della magistratura militare e recano le conseguenti modifiche nella composizione del Consiglio. Le medesime disposizioni prorogano di due mesi l'attuale composizione del Consiglio.
Il comma 74 dell'articolo 24, autorizza la proroga, a decorrere dal 4 agosto 2009, del piano di impiego delle Forze armate nel controllo del territorio in concorso con le Forze di polizia. La proroga può essere disposta per ulteriori due semestri, con incremento del contingente di 1.250 militari, per un totale complessivo di 4.250

Pag. 386

unità. Tale proroga, a suo avviso, testimonia sostanzialmente gli effetti positivi prodotti dall'impiego delle Forze armate nel controllo del territorio.
Il comma 75 dell'articolo 24 prevede la corresponsione al personale delle Forze di polizia impiegato nel presidio del territorio in concorso con il personale delle Forze armate di un'indennità di importo analogo all'indennità onnicomprensiva spettante al personale delle Forze armate. Si tratta di una misura attesa dalle Forze di polizia che allinea i trattamenti i economici spettanti a queste ultime a quelli attribuiti alle Forze armate impiegate nelle medesime attività.
L'articolo 24, ai commi da 1 a 72, dispone la proroga del finanziamento della partecipazione italiana a missioni internazionali per il periodo che va dal 1o luglio 2009 al 31 ottobre 2009. In particolare, i commi da 1 a 31 sono dedicati essenzialmente alle iniziative di cooperazione in favore di Afghanistan, Iraq, Libano, Pakistan e Africa sub sahariana nonché ad alcuni interventi normativi di carattere generale concernenti le citate iniziative. I commi da 32 a 72 hanno invece ad oggetto la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni internazionali. Il successivo comma 76 autorizza per tali finalità una spesa di euro 510 milioni per l'anno 2009, che risulta proporzionale a quella già autorizzata per il primo semestre 2009 dal decreto-legge n. 209 del 2009, complessivamente pari a euro 808.385.522. Si conferma pertanto il sensibile incremento delle risorse destinate alla citate missioni già registrato in occasione della proroga relativa al primo semestre dell'anno 2009. Infatti, tali risorse, che ammontano complessivamente a euro 1.318.385.522, per i primi dieci mesi dell'anno 2009, risultano superiori a quelle stanziate sul fondo missioni internazionali per l'intero anno 2009 dalla legge finanziaria 2007, pari a 1 miliardo di euro. La copertura finanziaria del citato onere dovrebbe essere rinvenuta nell'ambito di quella prevista per l'intero provvedimento dall'articolo 16. Tuttavia, poiché tale articolo, presumibilmente per un errore materiale, non richiama tra le disposizioni oggetto di copertura il comma 76 relativo alle missioni internazionali, ma il comma 75, che invece è dotato di un'autonoma copertura finanziaria, esso dovrebbe essere modificato con un richiamo al comma 76 anziché al comma 75.
Nell'esprimere una valutazione positiva sul citato incremento di risorse, e più in generale sulle missioni internazionali di cui viene disposta la proroga del relativo finanziamento, non può non osservare come tale proroga venga prevista con modalità che si differenziano sensibilmente rispetto a quelle adottate in passato, sia per il più limitato periodo a cui la proroga si riferisce, sia per il fatto che le singole autorizzazioni di spesa relative a ciascuna missione vengono delegificate attraverso il rinvio ad un decreto ministeriale di riparto (emanato il 3 luglio scorso), sia, infine, per il fatto che la proroga è stata inserita all'interno di un provvedimento di urgenza di ampia portata, il cui oggetto non è limitato esclusivamente alle missioni internazionali, ma comprende anche misure anticrisi e proroga di termini.
Per quanto riguarda la durata della proroga, ricorda che, come risulta dalle comunicazioni rese dal Ministro della difesa davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato lo scorso 8 luglio, la scelta di limitare la proroga ad un quadrimestre, anziché ad un semestre, è stata determinata dall'esigenza di lasciare la possibilità di rimodulare, ove necessario, nell'ultimo scorcio dell'anno 2009, le risorse necessarie a sostenere le singole missioni.
Per quanto riguarda invece le altre novità dianzi richiamate, come emerso dal dibattito che si è svolto a seguito delle citate Comunicazioni, evidenzia alcuni profili di particolare problematicità.
Innanzitutto, la delegificazione di singole autorizzazioni di spesa, attraverso il rinvio ad un successivo decreto ministeriale di riparto, suscita non poche perplessità dal punto di vista costituzionale, posto che, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione soltanto norme di rango legislativo possono prevedere

Pag. 387

nuove o maggiori spese e i relativi mezzi di copertura. In secondo luogo, la scelta di includere le disposizioni di proroga all'interno di un provvedimento di urgenza di ampio contenuto, sebbene sia giustificabile, da un punto di vista meramente contabile, con l'esigenza di reperire le risorse aggiuntive dianzi citate al di fuori del fondo missioni internazionali, attraverso un provvedimento di manovra in grado di mobilitarle, ha finito per determinare delle torsioni nel percorso legislativo previsto per la conversione in legge delle disposizioni stesse. Si riferisce, prima di tutto, alle conseguenze che tale scelta ha comportato relativamente all'esame in Commissione, dal momento che il decreto-legge è stato gioco forza assegnato in sede referente alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze, la cui competenza risulta prevalente in relazione alle molteplici materie trattate dal provvedimento, con la inevitabile conseguenza che le Commissioni Esteri e Difesa sono state chiamate a pronunciarsi soltanto in sede consultiva. Infine, tale scelta non consente ai singoli parlamentari, che intendessero farlo, di differenziare con il voto la propria posizione relativa alla manovra da quella concernente le missioni internazionali.
Tale scelta suscita ancora maggiori perplessità ove si consideri che sarebbe stato tecnicamente possibile attingere alle risorse generate dalla manovra senza tuttavia rinunciare all'emanazione di un autonomo provvedimento di urgenza sulle missioni internazionali. Infatti, sarebbe stato sufficiente prevedere, nell'ambito del decreto-legge anticrisi, che quota parte delle risorse da esso generate confluissero nel fondo missioni internazionali, in modo da poterle utilizzare con un nuovo decreto-legge avente ad oggetto esclusivamente la proroga delle missioni stesse. In altri termini, si sarebbe potuto realizzare lo stesso risultato senza generare tutte le conseguenze negative in precedenza evidenziate.
A questo punto, però, proprio per superare i diversi profili problematici dianzi segnalati, che pregiudicano innanzitutto le competenze delle Commissioni Esteri e Difesa, anche in considerazione degli orientamenti emersi nella riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo dell'8 luglio scorso, ritiene necessario che le citate disposizioni concernenti le missioni internazionali siano espunte dal decreto-legge in oggetto, e siano accolte in un'autonoma proposta di legge da sottoporre all'esame delle Commissioni riunite III e IV. In questa prospettiva, fa presente di essersi fatto promotore, insieme al Presidente della Commissione Affari esteri, onorevole Stefani, della presentazione di una proposta di legge che riproduce il contenuto del decreto-legge n. 78 del 2009 per la parte relativa alle missioni internazionali, rilegificando le autorizzazioni di spesa quali risultanti dal decreto ministeriale di riparto e provvedendo alla copertura degli oneri mediante corrispondente riduzione della complessiva autorizzazione di spesa di 510 milioni di euro di cui al comma 76 dell'articolo 24.
Tutto ciò considerato, quindi, pur esprimendo una valutazione positiva sulla proroga della partecipazione italiana alle missioni internazionali di cui al decreto-legge in oggetto, ritiene che si possa formulare un parere favorevole con la condizione che siano soppresse le disposizioni relative alla partecipazione italiana a missioni internazionali, in vista dell'esame della citata proposta di legge, in modo da ripristinare un più lineare percorso parlamentare. Si riserva, comunque, di formulare una compiuta proposta di parere al termine della discussione.

Il sottosegretario Guido CROSETTO concorda con le valutazioni del relatore.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nell'esprimere solidarietà ai militari italiani rimasti vittima dell'attentato di questa mattina in Afghanistan, preannuncia che il proprio gruppo chiederà al Governo di riferire urgentemente in Assemblea sull'accaduto. Passando al provvedimento in esame, si dichiara soddisfatta per la relazione svolta dal relatore che ha segnalato alcuni profili problematici che erano stati evidenziati dall'opposizione durante lo svolgimento delle comunicazioni del Governo

Pag. 388

presso le Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato lo scorso 8 luglio. In merito a tali profili, giudica particolarmente grave il fatto che il Governo, da un lato, abbia provveduto ad incorporare disposizioni di notevole rilievo politico, come quelle relative alla proroga della partecipazioni italiana a missioni internazionali, all'interno di un provvedimento di urgenza di ampio contenuto come quello in oggetto, dall'altro, abbia delegificato le singole autorizzazioni di spesa attraverso il rinvio ad un decreto ministeriale di riparto. Per quanto concerne i profili finanziari, esprime preoccupazione riguardo alla copertura dell'intero provvedimento, compresa quella relativa alle missioni internazionali, che, a suo avviso, appare fondata su risorse alquanto incerte, quali quelle derivanti dalla manovra disposta dal decreto-legge in esame. Ciò premesso, per quanto riguarda le altre disposizioni del decreto-legge in oggetto di competenza della Commissione Difesa, richiama innanzitutto quelle relative alla magistratura militare di cui all'articolo 23, commi 17 e 18. In particolare, ritiene che presenti profili problematici la disposizione di cui alla lettera b) del comma 18 che, nel novellare la legge 30 dicembre 1988, n. 561, stabilisce che i magistrati militari componenti elettivi del Consiglio della magistratura militare siano collocati fuori ruolo per la durata del loro mandato e che il loro posto di organico sia reso indisponibile per la medesima durata. Evidenzia, infatti, come tale disposizione possa determinare rigidità organizzative all'interno della magistratura militare con riferimento all'assegnazione degli incarichi a causa dell'indisponibilità dei posti di organico previsti dalla citata disposizione. Lamenta inoltre che, nel quadro della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, non sia stata disposta, contrariamente agli impegni assunti dal Governo con un apposito ordine del giorno in Assemblea, la proroga, fino al 31 dicembre prossimo, dei contratti a tempo determinato di taluni lavoratori del Genio campale ai quali dovrebbero applicarsi i vincoli disposti dal «provvedimento Brunetta» per i dipendenti pubblici. Sottolinea l'esigenza di procedere alla citata proroga, in deroga ai vincoli di legge, in considerazione del notevole incremento dei compiti assegnati al Genio campale negli ultimi mesi, in relazione agli eventi sismici verificatesi in Abruzzo, all'organizzazione nella medesima regione del G8 nonché alla preparazione delle missioni internazionali. Passando all'esame dei commi 74 e 75 dell'articolo 24 evidenzia come l'incremento del contingente di militari destinati al controllo del territorio nazionale e la contestuale proroga del loro impiego per due ulteriori semestri, non possa non destare perplessità, dal momento che continua a perpetuarsi l'utilizzo delle Forze armate per l'esercizio di funzioni che, invece, dovrebbero spettare alle Forze di polizia. Ritiene, infatti, che simili disposizioni distolgano il personale delle Forze armate dallo svolgimento delle loro funzioni istituzionali, già particolarmente gravose come dimostrano i recenti fatti in Afghanistan, e, al tempo stesso, sottraggano risorse per un efficace controllo del territorio da parte delle Forze di polizia. In merito a quest'ultimo aspetto, quindi, riterrebbe più conveniente destinare le risorse stanziate dai commi 74 e 75 per la costituzione di un fondo da destinare alle Forze di polizia impiegate per la tutela dell'ordine pubblico. Infine, nel ricordare come recentemente sia stata approvata dall'Assemblea una mozione che impegna il Governo a sostenere le associazioni che sostengono le donne nelle aree di crisi internazionali, auspica che tale impegno si possa concretizzare nel quadro dell'esame nelle disposizioni concernenti il presente decreto-legge.

Augusto DI STANISLAO (IdV) ribadisce le proprie perplessità di forma e di sostanza già espresse in merito al decreto-legge in oggetto nell'ambito della discussione che si è svolta a margine delle citate comunicazioni del Governo dell'8 luglio scorso. Nell'esprimere pertanto la propria soddisfazione riguardo ai contenuti della relazione svolta dal presidente Cirielli, che testimoniano un'inversione di rotta riguardo

Pag. 389

alle modalità con cui si dovrà svolgere l'esame delle disposizioni recanti la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, auspica che, con riferimento alla proposta di legge di cui il presidente Cirielli ha poc'anzi annunciato la presentazione, si manifesti un'unità di intenti della maggioranza e dell'opposizione.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) manifesta apprezzamento per la relazione svolta dal presidente Cirielli che, esprimendo con lucidità e chiarezza le questioni più delicate che riguardano il rapporto Governo-Parlamento in merito alla proroga delle missioni internazionali, pone dei punti fermi che possono costituire patrimonio comune di tutta la Commissione. Ciò premesso, giudica comunque incomprensibile il percorso seguito dal Governo nell'adozione delle disposizioni di proroga in esame, in quanto tale percorso si colloca, a suo avviso, su una strada ambigua che va in una direzione opposta a quella tracciata dalle proposte di legge recanti la disciplina quadro sulla partecipazione italiana a missioni internazionali, in corso di esame presso le Commissioni Esteri e Difesa della Camera. In particolare, ricorda come la proposta presentata dall'opposizione, che provvede anche alla disciplina dei rapporti tra Governo e Parlamento, abbia ottenuto un positivo riscontro da parte della stessa maggioranza, come risulta dagli interventi che sono stati svolti in varie occasioni dal presidente Cirielli e dal Capogruppo del Popolo della Libertà in Commissione, onorevole Cicu, proprio in ordine ai citati rapporti.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni che illustra (vedi allegato).

Il sottosegretario Guido CROSETTO concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) esprime perplessità in merito al primo capoverso delle premesse della proposta di parere del relatore, nella parte in cui si evidenzia un incremento delle risorse stanziate per la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per il periodo che va dal 1o luglio al 31 ottobre 2009, posto che per tale periodo lo stanziamento previsto dal presente decreto-legge risulta sostanzialmente proporzionale a quello relativo al primo semestre 2009.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, nel replicare alle osservazioni del deputato Villecco Calipari, evidenzia come dal tenore letterale del citato primo capoverso, risulti chiaramente che il sensibile incremento delle risorse va riferito allo stanziamento previsto nell'esercizio finanziario 2008. Infatti, il predetto incremento, come risulta espressamente dal medesimo capoverso, è già stato «registrato in occasione della proroga delle citate missioni per il primo semestre dell'anno 2009».

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.