CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 luglio 2009
197.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 15

INTERROGAZIONI

Giovedì 2 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 9.

Pag. 16

5-01143 Capitanio Santolini: Chiarimenti sulla futura posizione professionale degli insegnanti diplomati e non abilitati per le scuole primaria e dell'infanzia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Valentina APREA, presidente, in qualità di cofirmataria, prende atto della risposta ricevuta.

5-01217 De Pasquale: Salvaguardia dei corsi di programmatore negli istituti tecnici commerciali.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta. Ricorda che nella interrogazione si faceva riferimento ai laboratori, in particolare alle strutture informatiche innovative, per le quali sono stati fatti grossi investimenti pubblici all'interno degli istituti tecnici, che prevedevano l'insegnamento di materie tecniche, accompagnato dall'uso appropriato di laboratori. Prende atto che nei nuovi regolamenti saranno tagliate proprio le risorse laboratoriali, anche se la risposta sembra «adombrare» un aumento delle ore curriculari, per le quali comunque ci si chiede con quali risorse si possa fare fronte. Ribadisce quindi che la risposta non è sufficiente e che in realtà non fornisce risposte all'interrogante, come ormai, di fatto il Governo in carica fa costantemente, eludendo le risposte o non rispondendo. Sottolinea che si troverà a dover riferire alle scuole che l'Esecutivo non sta tenendo conto delle reali esigenze che dagli istituti provengono e in questo caso in particolare dagli istituti tecnici. Conclude osservando che non si può parlare di promozione e di innovazione scientifica nelle scuole del Paese, quando di fatto si tagliano le risorse per quegli istituti che ne sono depositari.

5-01223 Siragusa: Tagli agli organici 2009-2010 nella scuola e richieste delle famiglie, in particolare in Sicilia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, rilevando che è contraddittoria in più punti: ad esempio nella risposta viene affermato in un passaggio che vengono confermate le classi a tempo pieno e in un altro invece si dice che vi è un aumento delle classi a tempo pieno. Più, in generale, rileva che nella risposta non vengono fornite informazioni sulle domande puntuali contenute nell'interrogazione e che i dati riportati appaiono contrastanti con quelli in suo possesso, desunti da informazioni di stampa e dalle singole realtà territoriali. Sottolinea, inoltre, che la Sicilia viene fortemente colpita e svantaggiata dalle norme che prevedono che il tempo prolungato presso le scuole medie verrà garantito solo in presenza di strutture adeguate: nell'isola vi sono infatti parecchie carenze nel settore dell'edilizia scolastica. Segnala, in generale, che la Sicilia è una delle Regioni maggiormente colpite dai tagli alle risorse della scuola disposti dal Governo. Si riserva in conclusione di verificare, dopo l'avvio del prossimo anno scolastico, l'esattezza dei dati riportati nella risposta.

5-01416 Ruvolo: Sul regolare svolgimento delle attività didattiche degli istituti delle isole minori come quella di Lampedusa e di Linosa.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Pag. 17

Valentina APREA, presidente, in qualità di cofirmataria, prende atto della risposta ricevuta.

5-01418 Antonino Russo: Chiarimenti sulle graduatorie del personale docente precario in merito alla mobilità territoriale.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Antonino RUSSO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto e indignato per il tipo di risposta che viene fornita dal Governo. Ricorda che in essa si fa riferimento alle graduatorie del personale docente precario in merito alla mobilità territoriale e che già in sede di conversione del cosiddetto decreto Gelmini erano state pronunciate sentenze inequivocabili - anche della Corte Costituzionale, nello specifico la sentenza n. 168 del 2004 - in cui si dichiarava l'incostituzionalità delle norme oggetto del giudizio, in riferimento all'articolo 51 della Costituzione, prefigurandosi, altresì una violazione del diritto all'eguaglianza. Alle polemiche legate a tali pronunce, e in particolare a quella della Corte costituzionale, il Ministro Gelmini dichiarò di avere necessità di un supporto degli uffici legali per poter valutare nuovamente la materia. Ricorda peraltro che nel Comitato dei nove istituito per l'esame del decreto-legge «Gelmini» era stata trovata una soluzione al problema posto dall'interrogazione, ma che poi tale soluzione non fu adottata a causa delle obiezioni sollevate dalla Commissione bilancio. Segnala inoltre che la mancata risoluzione della questione dipende dall'esistenza di «pregiudizi razzistici» da parte di alcuni schieramenti politici, che tendono a salvaguardare esclusivamente le province di riferimento; osserva che nella risposta si afferma che «si potrebbero intasare alcune graduatorie», il che significa quindi che non si può correre il rischio di intasare graduatorie di altre province. Ribadisce che la soluzione, già prefigurata nel precedente Governo, poteva essere trovata nel Piano di immissione in ruolo che avrebbe comportato l'immissione di circa 75 mila insegnanti. Stigmatizza, quindi, con forza il fatto che nella risposta non vengono rese note e citate le sei ordinanze di sospensione dei provvedimenti impugnati emesse dal TAR Lazio e che è gravissimo il fatto che il Governo sembri ignorare questi atti. Sottolinea che i provvedimenti sottoposti al TAR sono illegittimi e, come già dichiarato, incostituzionali. Sottolinea che non è certamente un atto di sindacato ispettivo a stravolgere la distribuzione del personale del comparto scolastico, quanto provvedimenti, come quelli in oggetto, che sono stati giudicati negativamente dai tribunali. Ricorda, infine, che oltre diecimila insegnanti hanno fatto ricorso e hanno vinto nei vari gradi di giudizio, che hanno dato loro ragione, confermando un diritto di trasferimento, «almeno come persone», tra le province del nostro Paese.

Valentina APREA, presidente, concorda con il collega Russo affermando che nella risposta del Governo avrebbe dovuto essere contenuto un aggiornamento con la specifica delle sentenze citate.

Antonino RUSSO (PD), ringraziando, tiene a precisare che le sentenze del TAR n. 2573, 2819, 2818 e 2815 sono del 5 e del 19 giugno 2009. Conferma, inoltre, che a suo giudizio vi è un gravissimo pregiudizio per quello che riguarda l'inizio del prossimo anno scolastico.

5-01422 Mecacci: Sul conferimento di una laurea honoris causa ad un Capo di Stato.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Pag. 18

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta ricevuta, pur dovendo denunciare la gravità del fatto in oggetto. Aggiunge che nella risposta fattale pervenire dal Governo risulta che al Ministero dell'istruzione, competente per la valutazione, non sembra mai essere pervenuta la proposta di conferimento della laurea honoris causa al Capo di Stato citato, che poi è risultato essere, nello specifico, il colonnello Gheddafi. Aggiunge che artefice di questa iniziativa sembrerebbe essere l'Università di Sassari, ma prende atto con soddisfazione che il Ministero preposto sembra aver ignorato tale richiesta e dichiara di non aver mai ricevuto la relativa proposta.

5-01469 Coscia: Situazione di sofferenza finanziaria degli istituti scolastici, in particolare nella regione Lazio.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, in quanto nella interrogazione si chiedeva conto dei finanziamenti, in particolare dei 171 milioni di euro necessari per regolarizzare i bilanci degli istituti scolastici e nella risposta non ci si occupa minimamente di tale questione, ma di altre, quali quelle ad esempio relative agli organici. Si tratta di temi che sono posti dall'interrogazione, ma che non ne costituiscono il nucleo essenziale, in quanto la materia fondamentale trattata dall'interrogazione era quella dei finanziamenti e su tale quesito la risposta all'interrogazione non si sofferma. Ribadisce quindi l'esigenza che il Governo fornisca una risposta ai quesiti posti, visto che quella fornita nella seduta odierna è una «non risposta» all'interrogazione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA si riserva di integrare la risposta, per le vie brevi, nei tempi più rapidi possibili.

5-01484 Codurelli: Mancato aggiornamento del software «Conchiglia» per la gestione dei dati relativi agli esami di Stato.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Lucia CODURELLI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta dalla risposta ricevuta, sottolineando peraltro che un'operazione come quella indicata nell'interrogazione non può essere svolta sotto esame di Stato. Auspica pertanto che in futuro possa essere prestata più attenzione a tali tematiche, in quanto la scuola rappresenta un settore molto delicato e non è ammissibile che si possano creare disguidi di alcun tipo.

5-01489 Frassinetti: Riconoscimento giuridico della Scuola superiore post universitaria di medicina estetica (SMIEM) di Milano.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

Paola FRASSINETTI (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta e ringrazia il Governo per la risposta. Afferma che l'interrogazione mira a porre in risalto un problema sul quale è bene che la comunità politica inizi a riflettere. Mette in evidenza che modelli distorti di una immagine estetica ideale, trasmessi dai media in continuazione hanno una forte presa su molti giovani, che per seguire tali modelli prendono «strade pericolose» per la propria salute, rappresentate da operatori non qualificati e privi di scrupoli. Aggiunge, altresì, che per lo stesso motivo si chiedeva nell'interrogazione il riconoscimento giuridico della scuola superiore post-universitaria di medicina estetica di Milano, che opera a livello scientifico e con consolidata esperienza da anni nel settore. Ribadisce che la medicina estetica non deve essere confusa, come spesso accade con la chirurgia estetica che è tutta altra cosa e

Pag. 19

che occorre adeguarsi, in ogni caso alle direttive comunitarie.

5-01398 Ghizzoni: Sull'approvazione della tabella triennale delle istituzioni culturali.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta. Prende atto infatti che, nella parte conclusiva della risposta del Governo, si informa che in data 30 giugno è arrivata alle Commissioni parlamentari la tabella triennale di riparto dei fondi per le istituzioni culturali. Ricorda che la Commissione ha lavorato a lungo su questa materia e ha audito anche rappresentanti dell'Istituto storico italiano per il Medioevo che, da tempo, attendevano come altri istituti queste risorse, prioritarie per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali. Rammenta che le attività indicate, non solo quelle dell'Istituto indicato, ma quelle di tutte le istituzioni culturali del Paese, sono svolte a beneficio della cultura dell'Italia e della sua promozione anche all'estero. Ritiene altresì che il parere delle Commissioni possa essere espresso, a questo punto, prima della chiusura dei lavori estivi, ma appare chiaro che gli istituti riceveranno le risorse effettivamente solo alla fine dell'anno. Osserva che naturalmente tale evenienza comporta un rallentamento e un nocumento per l'efficienza degli istituti in questione che hanno continuato a svolgere il loro regolare lavoro, sostenendo tutte le spese previste per un corretto funzionamento. Invita il Governo a far sì che per il futuro le risorse finanziarie possano arrivare nei tempi stabiliti e con più celerità.

5-01483 Motta: Sulla possibile soppressione della sede dirigenziale dell'Archivio di Stato di Parma.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 11).

Carmen MOTTA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, in quanto in essa si cerca di lasciare nella indeterminatezza una scelta che ricadrà sulla dirigenza dell'Archivio di Stato di Parma. Sottolinea che tale scelta è molto criticabile, in quanto l'Archivio di Parma costituisce un'istituzione importantissima non solo per la città ma per tutto il Paese e che ciò è confermato dalla affluenza massiccia di turisti che ogni anno visitano l'Archivio. Segnala, inoltre, che tale soluzione non combacia con la necessità di salvaguardare le radici culturali dei territori del Paese. Rileva, inoltre, che se da una parte è vero che la scelta fatta costituisce attuazione di una norma di legge, in quanto il decreto-legge n. 112 del 2008 prevede la riduzione di un ufficio dirigenziali, da un altro punto di vista la scelta avrebbe potuto essere svolta seguendo criteri maggiormente oggettivi. Ricorda, in conclusione, che il Consiglio comunale di Parma nei giorni scorsi ha adottato all'unanimità un ordine del giorno col quale si evidenziano le criticità della scelta effettuata in merito all'Archivio di Stato di Parma, sottolineando che la città di Parma deve continuare avere un archivio di Stato pari a quelli già esistenti in tutte le altre capitali preunitarie.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.45.