CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 giugno 2009
189.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo GIACHINO.

La seduta comincia alle 14.40.

Sull'ordine dei lavori.

Mario VALDUCCI, presidente, propone di procedere all'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di svolgere in primo luogo l'esame, in sede legislativa delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di sicurezza stradale.

Sulla pubblicità dei lavori.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44 Zeller e Brugger, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo, C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso, C. 1766 Giammanco, C. 1998 Guido Dussin, C. 2177 Cosenza, C. 2299 Barbieri, C. 2322 Consiglio regionale del Veneto, C. 2349 Consiglio regionale del Veneto e C. 2406 Stasi.

(Seguito della discussione e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 2480 Bratti e Motta - Adozione di un testo base).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 16 giugno 2009.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che nell'odierna seduta dell'Assemblea è stata assegnata alla Commissione, in sede legislativa, la proposta di legge Bratti e Motta: «Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di tutela dell'utenza debole e per il miglioramento della sicurezza della mobilità ciclistica e pedonale» (AC 2480), in modo da consentire alla Commissione di procedere all'abbinamento a norma dell'articolo 77 del Regolamento. Non essendovi obiezioni dispone, pertanto, l'abbinamento della la proposta di legge Bratti e Motta n. 2480.
Non essendovi deputati iscritti a parlare, dà la parola al rappresentante del Governo e al relatore per le repliche.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, intervenendo in sede di replica, evidenzia il proficuo lavoro svolto sia dal Governo sia dal Parlamento in ordine alla sicurezza stradale, osservando che questo tema potrebbe essere incluso tra gli interventi qualificanti della legislatura. Sottolinea il positivo confronto che si è avuto su questo tema nell'ambito della Commissione e l'atteggiamento dei singoli parlamentari, che hanno anteposto l'obiettivo del miglioramento della sicurezza stradale a ragioni dettate dall'appartenenza politica. Rileva che alla predisposizione del testo hanno contribuito tutti i soggetti interessati, tra cui, da ultimo le associazioni del settore dell'autotrasporto, che hanno evidenziato i temi della corresponsabilità e del pagamento delle contravvenzioni. Auspica che la Commissione possa valutare favorevolmente alcuni ulteriori miglioramenti al testo in esame, e possa pervenire in tempi rapidi all'approvazione di un intervento volto principalmente a migliorare la vita dei cittadini.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, ringrazia il sottosegretario Giachino per l'apporto costruttivo offerto nella definizione del provvedimento sulla sicurezza stradale. Riguardo alle questioni poste nella seduta di ieri dall'onorevole Nicco, auspica che in sede di esame degli emendamenti si possa trovare una soluzione, al fine di pervenire ad un testo ampiamente condiviso.

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Anticipa che presenterà alcuni emendamenti volti al miglioramento del testo, anche dal punto di vista tecnico.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
Pone quindi in votazione la proposta del relatore di adottare, come testo base per l'esame in sede legislativa, il testo unificato risultante dalle modifiche approvate nel corso dell'esame in sede referente.

La Commissione delibera di adottare come testo base il testo unificato risultante dall'esame in sede referente (vedi allegato 1).

Mario VALDUCCI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo GIACHINO.

La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla X Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 giugno 2009.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, con riferimento alle questioni emerse nel corso del dibattito sul provvedimento in esame, che il provvedimento legislativo all'esame della Commissione reca, come è noto, alcune disposizioni concernenti la materia dei trasporti ed, esattamente, gli articoli da 58 a 63, contenenti norme relative ai servizi di trasporto ferroviario e l'articolo 55 che detta l'interpretazione autentica dell'articolo 2, comma 227, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Con particolare riferimento alle norme relative al trasporto ferroviario, concorda con l'illustrazione dei contenuti effettuata dal relatore e osserva che l'intervento legislativo, condiviso dal Governo, non costituisce una riforma tout court del trasporto ferroviario, ma si inserisce sulla strada dell'apertura al mercato di alcuni settori dell'economia del Paese, tra i quali i servizi pubblici. Sottolinea che l'intervento intende allineare le misure introdotte in Italia nel corso degli anni precedenti alle misure poste in essere dagli altri Paesi europei, evitando, quindi, che la liberalizzazione del settore avvantaggi in maniera ingiustificata imprese operanti in contesti nazionali meno esposti alle pressioni concorrenziali.
Evidenzia che in Italia esiste, di fatto, una completa apertura al mercato per i servizi ferroviari sia merci che passeggeri, attuata a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 188, di recepimento delle direttive 12, 13 e 14 CE/2001.
Fa presente pertanto che, in relazione all'attuale quadro normativo - tenuto anche conto di quanto disposto nell'ambito del «terzo pacchetto» di direttive comunitarie in materia di liberalizzazione del settore ferroviario e in particolare dalla direttiva 2007/58/CE, nonché dal Regolamento n. 1370/2007, relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia - l'intervento legislativo in questione risponde ad un'esigenza di urgente modifica del quadro regolatorio in materia di accesso ai servizi ferroviari, per rendere più aderente la

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situazione italiana alla normativa comunitaria ed a quanto avviene negli altri Paesi europei.
Osserva infine che, per quanto riguarda l'articolo 55 del disegno di legge, la norma chiarisce la disposizione di cui all'articolo 2, comma 227, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, precisando cosa si deve intendere per «acquisizione e immatricolazione singolarmente o in forma associata, di veicoli adibiti al trasporto di cose «, peraltro in perfetta aderenza con quanto affermato in merito dalla competente Direzione generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la circolare emanata lo scorso anno.
Ricorda che il suddetto comma 227 fissa alcune condizioni, tra loro alternative, per l'esercizio della professione di autotrasportatore di cose per conto di terzi, quali ad esempio, per l'ipotesi che riguarda la norma di cui trattasi, l'acquisizione e l'immatricolazione singolarmente o in forma associata, di veicoli adibiti al trasporto di cose, di categoria non inferiore a Euro 3 e aventi massa complessiva, a pieno carico, non inferiore a 80 tonnellate.
Evidenzia che l'articolo 55 chiarisce, quindi, che le imprese che intendono accedere al mercato con tale modalità, ferma restando la necessità del possesso dei requisiti di onorabilità, capacità finanziaria, professionale ed iscrizione all'Albo degli autotrasportatori, devono aderire ad un consorzio o cooperativa a proprietà indivisa, iscritti alla sezione speciale dell'Albo degli autotrasportatori, che gestiscano e coordinino in modo effettivo, a livello centralizzato ed in tutte le sue fasi l'esercizio dell'attività di trasporto da parte delle imprese aderenti.
A conclusione, fa presente che il Governo non intende apportare modifiche alle norme in questione né presentare proposte emendative recanti nuovi interventi nella materia dei trasporti.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 2).

Michele Pompeo META (PD) esprime forte disagio per le modalità di legiferare adottate usualmente dal Governo, che già in diverse occasioni e, da ultimo, nel provvedimento in esame, impediscono alla Commissione di svolgere la funzione legislativa su materie di propria competenza. Rileva in particolare che deve ritenersi del tutto inappropriata l'introduzione in un provvedimento che concerne in via principale i settori dell'energia e dell'internazionalizzazione delle imprese di disposizioni che modificano in modo ampio e assai rilevante la disciplina del trasporto ferroviario. Per questa ragione, a nome del proprio gruppo, ritiene di dover presentare una proposta di parere alternativo, che evidenzi l'anomalia del procedimento legislativo seguito, pur rilevando che nel merito le disposizioni inserite negli articoli da 58 a 63 del provvedimento in oggetto possono ritenersi condivisibili. Ritiene peraltro che tali disposizioni avrebbero potuto essere introdotte nel disegno di legge comunitaria, in considerazione della stretta attinenza con la normativa comunitaria in materia di liberalizzazione dei servizi di trasporto ferroviario, oppure in un provvedimento specifico di revisione della disciplina del settore, che la Commissione avrebbe esaminato in sede referente, intervenendo sulla definizione del testo normativo e confrontandosi con il Governo. Al contrario il Governo, attraverso decreti-legge e disegni di legge omnibus, ottiene il duplice risultato di privare di ogni ruolo legislativo le commissioni di settore e di sottrarsi ad ogni confronto in sede parlamentare. Illustra quindi la proposta di parere alternativo con la quale si intende esprimere parere contrario sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) dichiara di sottoscrivere la proposta di parere alternativo presentata dal collega Meta, condividendo interamente i rilievi sul modo di legiferare adottato dal Governo, che impedisce di fatto al Parlamento e alle singole Commissioni di settore di concorrere effettivamente all'attività legislativa. Per quanto riguarda il merito delle disposizioni

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recate dagli articoli da 58 a 63 del provvedimento in esame, pur ritenendo che sostanzialmente si tratti di misure di cui è comprensibile la motivazione, reputa tuttavia che la strada da seguire non sia quella dell'introduzione da parte dei singoli Paesi di regole proprie, ma quella di sollecitare a livello comunitario una disciplina uniforme, che eviti la chiusura dei mercati nazionali e impedisca la concorrenza tra gli operatori. La tutela della concorrenza, infatti, dovrebbe essere l'obiettivo prioritario da perseguire in tutta l'Unione europea a vantaggio degli utenti dei servizi ferroviari. Rileva invece che le disposizioni in esame hanno una evidente impostazione protezionistica, per cui sembrano essere state elaborate, piuttosto che dal Governo, dalle stesse Ferrovie dello Stato. In proposito rileva altresì l'esigenza di una più forte autonomia e di una maggiore trasparenza dei rapporti tra le società del gruppo, in particolare Trenitalia, e la holding.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritiene che, anche sulla base delle considerazioni svolte dal relatore, la proposta di parere dovrebbe essere riformulata nel senso di prevedere una condizione, anziché una semplice osservazione, per dare maggiore forza alla richiesta della Commissione di poter esaminare in sede referente le modifiche alla disciplina del trasporto ferroviario. Avanza pertanto, a nome del proprio gruppo, tale richiesta di riformulazione, preannunciando che, se non sarà accolta, il proprio gruppo si asterrà nella votazione della proposta di parere del relatore.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, ricorda che nella propria relazione introduttiva già si dava conto delle ragioni di perplessità sul metodo legislativo seguito, che sono state ribadite nella seduta odierna dai colleghi dei gruppi di opposizione. Ritiene peraltro che la richiesta di salvaguardare il ruolo della Commissione nella definizione delle misure legislative che intervengono sui settori di propria competenza sia adeguatamente espressa nella proposta di parere da lui formulata. Richiama d'altra parte l'esigenza ampiamente riconosciuta di rivedere in tempi rapidi alcune disposizioni della normativa nazionale per evitare un'apertura del mercato del trasporto ferroviario secondo modalità asimmetriche rispetto a quanto è accaduto in altri Paesi membri dell'Unione europea. Ritiene pertanto di mantenere la propria proposta di parere, invitando i colleghi del gruppo della Lega nord a rivedere la propria posizione.

Mario VALDUCCI, presidente, sospende brevemente la seduta per dar modo di effettuare le sostituzioni.

La seduta, sospesa alle 15.10, riprende alle 15.15.

Mario VALDUCCI, presidente, dà conto delle sostituzioni, avvertendo che il deputato Moffa sostituisce il deputato Verdini e il deputato Motta sostituisce il deputato Cardinale.
Pone quindi in votazione la proposta di parere del relatore.

La Commissione respinge la proposta di parere del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che a parità di voti favorevoli e di voti contrari, la proposta di parere del relatore deve intendersi respinta.
Pone quindi in votazione la proposta di parere alternativo presentata dal deputato Meta.

La Commissione respinge la proposta di parere alternativo presentata dal deputato Meta.

Mario VALDUCCI, presidente, rileva che la Commissione non è nelle condizioni di esprimere un parere sul provvedimento in esame.

La seduta termina alle 15.20.

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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI, indi del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo GIACHINO.

La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 192, di attuazione della direttiva 2004/36/CE sulla sicurezza degli aeromobili di Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari.
Atto n. 83.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Jonny CROSIO (LNP), relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sullo schema di decreto correttivo del decreto legislativo n. 192 del 2007, in materia di sicurezza degli aeromobili. Fa presente che il decreto ha dato attuazione alla direttiva 2004/36/CE, recante disposizioni in materia di sicurezza degli aeromobili di Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari (ricompresa nell'allegato B della legge comunitaria per il 2005, n. 29 del 2006). Sottolinea che tale direttiva, finalizzata ad accrescere la sicurezza del trasporto aereo civile, ha introdotto un sistema armonizzato di norme e procedure per le ispezioni di aeromobili di Paesi terzi che atterrano in aeroporti situati negli Stati membri dell'Unione Europea, ed è stata adottata secondo i criteri stabiliti nel programma comunitario denominato SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft - Regole per la sicurezza degli aeromobili di Paesi stranieri).
Evidenzia che è entrata successivamente in vigore la direttiva 2008/49/CE della Commissione, del 16 aprile 2008, che ha apportato modifiche all'allegato II della citata direttiva 2004/36/CE, con riguardo ai criteri per l'effettuazione delle ispezioni a terra sugli aeromobili che utilizzano aeroporti comunitari. Rileva che in particolare, il nuovo testo dell'Allegato ha specificato gli elementi fondamentali del Manuale delle procedure comunitarie SAFA per le ispezioni a terra, che deve essere osservato dagli ispettori nel momento in cui sono chiamati ad effettuare ispezioni a terra sugli aeromobili di Paesi terzi, che atterrano in uno qualsiasi degli aeroporti comunitari aperti al traffico aereo internazionale. Fa presente che il termine per il recepimento della direttiva n. 2008/49 è scaduto il 20 ottobre 2008. Ricorda, in proposito, che il 14 aprile 2009 la Commissione europea ha inviato all'Italia un parere motivato (procedura n. 2008/786) per non aver comunicato le misure di recepimento della citata direttiva.
Sottolinea che lo schema di decreto in esame intende pertanto adeguare la normativa interna alle modifiche introdotte dalla disciplina comunitaria. Fa presente che, a tal fine, l'articolo 1 modifica il comma 5 dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 192 del 2007, eliminando il richiamo alla direttiva n. 2004/36, e stabilendo che le ispezioni a terra siano effettuate in conformità a quanto previsto dal Manuale delle procedure comunitarie SAFA, allegato al decreto medesimo. Precisa che lo stesso articolo 1 attribuisce all'ENAC il compito di regolamentare le procedure tecniche a livello nazionale per l'esecuzione delle ispezioni.
Evidenzia che l'articolo 2 specifica che lo schema in esame non comporta oneri finanziari, precisando che l'ENAC si avvale delle proprie risorse già disponibili ex lege per lo svolgimento dei compiti ispettivi e di regolamentazione di cui all'articolo 1.
Ribadisce, in conclusione, che si tratta di un intervento normativo necessario per dare attuazione alle disposizioni del manuale SAFA.
Anche in considerazione dell'esigenza di uniformare la normativa nazionale alle modifiche adottate in sede comunitaria,

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propone di esprimere una proposta di parere favorevole allo schema di decreto in esame.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO fa presente che risulta opportuno pervenire rapidamente al recepimento nell'ordinamento nazionale delle disposizioni di cui alla direttiva, osservando che si rende necessario già applicare tali disposizioni quando si procede alle ispezioni.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Sull'ordine dei lavori.

Dario GINEFRA (PD) fa presente che da notizie di stampa si è appreso dell'improvvisa decisione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di procedere al commissariamento dell'autorità portuale di Bari, di cui ricorda l'ampia e proficua attività. Chiede pertanto al presidente di valutare l'opportunità di convocare in audizione urgentemente il Ministro Matteoli, al fine di comprendere i motivi della decisione presa, della quale sottolinea l'irritualità. Osserva infatti che si tratta di una modo di procedere atipico, anche tenuto conto del fatto che è stata omessa la necessaria concertazione con gli enti locali.

Silvia VELO, presidente, si impegna a riferire al presidente Valducci in ordine alla richiesta avanzata dal deputato Ginefra, ricordando che la Commissione ha già sollecitato l'audizione del Ministro anche su altre questioni di particolare rilievo, tra cui la privatizzazione del gruppo Tirrenia.

La seduta termina alle 15.30.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo GIACHINO.

La seduta comincia alle 15.30.

5-01167 Lovelli: Prospettive dello scalo ferroviario merci di Alessandria.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Mario LOVELLI (PD), pur riconoscendo l'accuratezza della ricostruzione della vicenda relativa al protocollo di intesa, si dichiara fortemente insoddisfatto e preoccupato sia dello stato di attuazione del protocollo sia dei provvedimenti adottati dalla società RFI. Osserva che sono passati tre mesi dalla data di presentazione dell'interrogazione e che il Governo sta procedendo con estrema lentezza, senza affrontare la questione come si dovrebbe. Sottolinea che l'hub di Alessandria, essendo legato alla portualità ligure, riveste un valore strategico per il collegamento tra il basso Piemonte e la Liguria. Evidenzia che nella risposta resa dal rappresentante del Governo viene confermata l'intenzione di RFI di delocalizzare l'attività di smistamento in altri scali ferroviari, ed in particolare ad Orbassano, e che ciò desta preoccupazioni sia in generale, sia anche rispetto alla società Railion, che rischia anch'essa di essere delocalizzata, non essendo stata data dal rappresentante del Governo alcuna garanzia sulla permanenza della stessa nello scalo di Alessandria. Ricorda che sia la provincia di Alessandria sia la regione Piemonte sono intervenute garantendo investimenti e ritiene opportuno che il Governo, in qualità di organismo vigilante sulla società RFI, intervenga con decisione per salvaguardare le potenzialità dello scalo alessandrino. Si riserva quindi di presentare ulteriori atti di sindacato ispettivo, al fine di monitorare il comportamento del Governo sulla questione oggetto dell'interrogazione.

5-01185 Motta: Servizio di trasporto delle biciclette sui treni che collegano Italia e Svizzera.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

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Carmen MOTTA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo. Sottolinea che le questioni oggetto dell'interrogazione fanno seguito ad un altro fatto, a suo giudizio molto grave, ossia l'eliminazione, da parte delle ferrovie tedesche, della possibilità di trasportare biciclette sui treni, decisione assunta a seguito dell'aumento delle tariffe da parte di RFI per l'utilizzo dei binari italiani. Sottolinea, quindi, che il trasporto transfrontaliero di biciclette, già limitato per effetto della decisione assunta dalle ferrovie tedesche, risulta ulteriormente ridotto anche per il fatto che la società italo-svizzera Cisalpino non offre più questo servizio. Ricorda che il trasporto cicloturistico è in continuo aumento e che in quest'ottica il trasporto di biciclette sui treni riveste una particolare importanza. Sottolinea che atteggiamenti come quelli assunti dalla società Cisalpino non incentivano questo tipo di traffico, con grave nocumento per il turismo del Paese. Evidenzia quindi la gravità dell'accaduto e chiede al Governo di farsi portavoce presso le società ferroviarie italiane di questa istanza. Fa presente che in Svizzera i treni offrono nella quasi totalità dei casi il servizio di trasporto delle biciclette, mentre in Italia si tratta di un servizio prestato con difficoltà. In conclusione, ribadisce che la risposta resa dal Governo è del tutto insoddisfacente, in quanto in essa si prende atto della situazione, ma non si preannunciano interventi volti a risolvere le questioni sollevate. Ritiene infine opportuno che i fatti oggetto dell'interrogazione vengano segnalati al Ministro per il turismo, anche al fine di promuovere politiche che valorizzino il territorio.

5-01403 Lovelli: Interventi infrastrutturali nel nord Italia e modalità di attuazione del terzo valico dei Giovi.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Mario LOVELLI (PD), ringraziando il sottosegretario per la risposta resa, si dichiara gravemente insoddisfatto, in quanto nella risposta si dà semplicemente conto della realtà dei fatti, ma non si preannunciano misure volte a risolvere le questioni poste. Fa presente che da notizie giornalistiche di ieri ha appreso, oltre alla notizia dell'appalto per la galleria del Gottardo, per la quale esprime soddisfazione, anche l'elenco delle opere che saranno inserite nel prossimo DPEF. Rileva una forte contraddizione tra gli annunci dati dal Governo e i fatti concreti che dovrebbero conseguirne. Ricorda infatti, che il CIPE ha approvato una delibera in data 6 marzo 2009 con la quale è intervenuta sulle infrastrutture strategiche del Paese. Fa presente che il Governo ha preannunciato che entro il prossimo giugno il CIPE avrebbe formalizzato i contenuti di un documento del 4 luglio 2008, allegato al DPEF presentato l'anno scorso, relativo ad opere che non sono mai state realizzate. Ricorda che in data 17 novembre 2008 il Ministro Matteoli ha dichiarato che le opere infrastrutturali contenute nel DPEF sarebbero state avviate entro i successivi sei mesi; che in data 5 marzo 2009 ha dichiarato che le opere sarebbero state cantierate entro i successivi sei mesi, e infine che il 16 giugno 2009 è stato annunciato che il 26 giugno il CIPE avrebbe approvato, con una delibera, i contenuti dell'allegato infrastrutture relativo all'anno 2008. Evidenzia quindi che c'è stato un ritardo di un anno e che le uniche opere che si stanno portando avanti sono quelle già avviate dal precedente Governo. Sottolinea, inoltre, che la revoca dei provvedimenti del Governo Prodi, è affidata, come si legge dalla risposta resa dal sottosegretario, ad un tavolo di confronto che porterà all'aggiornamento del contratto di programma, per fare in modo che la Milano-Genova, oggi in tabella B, passi in tabella A. Chiede chiarimenti al Governo in ordine ai 900 milioni di euro destinati al terzo valico dei Giovi, esprimendo preoccupazione per la cifra complessiva dell'opera, che, come si legge dalla risposta resa dal rappresentante del Governo, è stimata pari a 5 miliardi e 660 milioni di euro. Chiede inoltre chiarimenti in ordine

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all'utilizzo dei fondi sovrani libici per il finanziamento del progetto alta velocità/alta capacità Milano Genova all'interno del terzo valico dei Giovi. Ricorda che il rapporto infrastrutture recentemente pubblicato dall'ANCE ha rilevato che dal 2009 al 2008 sono state stanziate minori risorse per le infrastrutture e che il rapporto tra investimenti fissi lordi e PIL è diminuito rispetto agli anni precedenti.
Ribadisce che quanto disposto dal CIPE con la delibera del 6 marzo costituisce un intervento insufficiente, stante il fatto che si tratta per 6,8 miliardi di investimenti privati, che devono diventare operativi, di 8,6 miliardi di risorse provenienti dal fondo FAS, che rappresentano una semplice riprogrammazione di finanziamenti già stanziati. I nuovi investimenti, pertanto, ammontano soltanto a 2,3 miliardi di cui sono stati assegnati 800 milioni di euro al MOSE, 60 milioni di euro all'edilizia scolastica e 230 milioni di euro alla Pontremolese. A fronte del fatto che per un'opera il cui valore complessivo è stimato pari a 5,6 miliardi di euro, lo stanziamento è pari a soli 900 milioni di euro, evidenzia l'opportunità di organizzare l'opera per lotti e di procedere ad una programmazione degli interventi. Annuncia che intende, quindi, riferire al territorio che il Governo non sta procedendo alla programmazione dell'opera, e che l'unico nuovo stanziamento disponibile, derivante dalle risorse dell'extragettito portuale destinate ad infrastrutture portuali, è stato accantonato. Rileva infine che, a suo giudizio, e differentemente da quanto affermato dalla rappresentante del Governo, la linea Novi-Tortona non costituisce parte integrante del terzo valico dei Giovi, in quanto rappresenta un intervento che, seppur necessario, è di modesta portata e non può certo essere considerato un'opera determinante per lo sviluppo della logistica del territorio. Si riserva quindi di monitorare l'atteggiamento del Governo rispetto alle procedure di finanziamento e di realizzazione del terzo valico dei Giovi, anche attraverso successivi atti di sindacato ispettivo.

5-01468 Tullo: Trasferimento al Comune di Genova di aree ferroviarie dismesse antistanti il Porto di Prà/Voltri.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Mario TULLO (PD), pur ritenendo la ricostruzione dei fatti illustrata dal rappresentante del Governo molto utile, si dichiara tuttavia insoddisfatto della risposta. Sottolinea che il porto di Voltri ha sottratto alla popolazione di Genova la spiaggia, che costituiva un'area di socialità importante. Chiede quindi al Governo di farsi parte attiva nei confronti della società RFI, anche in considerazione del fatto che l'area antistante il porto non sarà più utilizzata a fini ferroviari e che la regione Liguria ha messo a disposizione per questo progetto un finanziamento europeo pari a 20 milioni di euro. Ricorda che entro il mese di settembre il comune di Genova dovrà presentare i progetti relativi a quest'area e pertanto chiede al Governo di intervenire sollecitamente al riguardo.

Silvia VELO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 16.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-01265 Delfino: Attuazione del progetto Alcotra «Calipso» per il rilancio della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza.
5-01381 Velo: Attuazione del Protocollo d'intesa con le imprese di autotrasporto e mancata istituzione dell'osservatorio sulle attività di autotrasporto.