CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 giugno 2009
185.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 9 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 14.

DL 39/09: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 26 maggio 2009.

Enrico FARINONE, presidente, ricorda che l'esame del provvedimento in Aula è previsto a partire dal prossimo lunedì 15 giugno e che la VIII Commissione dovrebbe concluderne l'esame al più tardi giovedì. La XIV Commissione dovrebbe pertanto concludere il proprio esame, ove possibile sul nuovo testo, nella seduta già prevista per domani.

Nicola FORMICHELLA (PdL) riterrebbe opportuno rinviare l'esame del provvedimento alla seduta di domani, al fine di potersi esprimere sul testo recante le modifiche apportate nel corso dell'esame presso la Commissione Ambiente.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL), relatore, condivide la proposta avanzata dal collega Formichella.

Antonio RAZZI (IdV) esprime una valutazione sostanzialmente positiva sul provvedimento in esame, benché nutra perplessità su alcuni punti, con particolare riferimento agli stanziamenti finanziari. Nel complesso ritiene condivisibile la volontà governativa di ricostruire con celerità le zone interessate dall'evento sismico; si tratta naturalmente di una valutazione che dovrà trovare conferma una volta portati a compimento i previsti interventi. Si sofferma quindi su alcuni recenti accadimenti, verificatisi in occasione dell'ultima visita del Presidente del Consiglio dei Ministri nelle zone terremotate. Ricorda innanzitutto la manifestazione indetta da un gruppo di terremotati, che sono voluti entrare nel centro storico de l'Aquila per sollecitare interventi immediati per il ripristino

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delle loro abitazioni. Le notizie di stampa riportano inoltre di una protesta organizzata da alcuni sfollati dell'Aquila, proprietari dei terreni sui quali il Governo ha deciso di costruire i primi insediamenti abitativi in via d'urgenza. Sembrerebbe che questi cittadini, sobillati da amministrazioni locali, intendano adire le vie legali per bloccare l'iter espropriativo di tali aree. Si tratta di due episodi che inducono a riflettere, a suo avviso, sul comportamento dei cittadini italiani, che non riescono a trovare una minima sintonia di intenti nemmeno a fronte di un evento come il terremoto. In questo contesto, il compito della politica deve essere quello, indipendentemente dagli schieramenti, della massima e leale cooperazione, finalizzando l'attività al più immediato intervento per le popolazioni colpite; ciò anche al fine di non ripetere in Abruzzo quanto accaduto in Irpinia o nel Belice.
Si sofferma quindi su alcuni articoli del provvedimento in esame. Richiama, in particolare le disposizioni relative a stanziamenti recate dagli articoli 2, 3, 4 e 6, che riterrebbe opportuno aumentare o rimodulare. Avanza inoltre alcune ipotesi di modifica degli articoli 5 e 10.
Esprime quindi un giudizio positivo sui nuovi articoli 1-bis e 2-bis, introdotti nel corso dell'esame del decreto-legge presso il Senato. Segnala in proposito di aver presentato una proposta di legge - che auspica possa raccogliere il consenso dei colleghi - volta a disciplinare la professione di costruttore edile in ambito privato: allo stato attuale il settore edile in Italia è un vero e proprio far west, non più tollerabile viste le tragedie che si sono verificate. La proposta prevede una serie di norme tecnico-pratico-teoriche ed un esame abilitativo finale, superando il quale si può essere ammessi all'esercizio del mestiere di costruttore edile. Si è richiamato, in materia, alle legislazioni svizzere, tedesche ed austriache, che sono particolarmente rigorose.
Esprime altresì un giudizio positivo sugli articoli 9 e 9-bis; quest'ultimo, in particolare, è stato introdotto al Senato e prevede la individuazione di zone franche urbane, motore dal grande impulso economico per una realtà sociale colpita duramente. Si permette quindi di segnalare la necessità, a fronte di una situazione eccezionale, come quella causata dal terremoto, che la XIV Commissione si esprima affinché che l'articolo 9-bis non si limiti alla previsione di «zone franche» ma comprenda, per le zone terremotate, l'estensione dei vantaggi e benefici contenuti nell'obiettivo convergenza della programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali.
Richiama infine l'attenzione dei colleghi sulle norme recanti riguardanti deroghe alle procedure in materia di affidamento dei lavori, sulle quali è favorevole e che consentiranno di intervenire con estrema celerità nell'opera di ricostruzione.

Enrico FARINONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.15.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 182 del 27 maggio 2009, a pagina 132, sommario, quattordicesima riga,
sostituire la parole «Esame.» con le seguenti «Seguito dell'esame»,
a pagina 133, prima colonna, ottava riga,
sostituire la parole «Esame.» con le seguenti «Seguito dell'esame».