CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 maggio 2009
178.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Martedì 19 maggio 2009. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 13.30.

5-01086 Codurelli: Sulla cerimonia di consegna di alcuni lavori sulla strada statale n. 38.

Il viceministro Roberto CASTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Lucia CODURELLI (PD), oltre a sottolineare come l'inaugurazione del 28 febbraio scorso dell'opera in esame sia stata fortemente caratterizzata da scopi elettorali e di propaganda politica, rileva che a tutt'oggi risultano ancora mancare le prescritte autorizzazioni per dare corso all'iniziativa in oggetto.

5-00832 Realacci: Rischio sismico e qualità edilizia nell'area dello Stretto di Messina.
5-01302 Misiti: Programma di messa in sicurezza degli edifici strategici contro il rischio sismico.

Roberto TORTOLI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo su analogo argomento, saranno svolte congiuntamente.

Il viceministro Roberto CASTELLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Ermete REALACCI (PD), pur apprezzando il fatto che il Governo abbia, comunque, voluto fornire una cortese risposta

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all'interrogazione presentata, rileva, tuttavia, che essa non fornisce alcuna indicazione sulle intenzioni del Governo in materia. L'atto di sindacato ispettivo in oggetto è stato presentato ben prima del terremoto che ha interessato la regione Abruzzo e fa riferimento alla delicata realtà sismica che interessa l'area calabro-sicula. Ricorda che già la maggioranza di centro sinistra aveva tentato di ampliare la misura della detrazione fiscale del 55 per cento anche alle ipotesi in cui il privato debba adeguare l'edificio alla normativa antisismica. È chiaro, infatti, che per gli edifici pubblici l'onere di tale adeguamento deve essere sopportato con le risorse pubbliche. La misura del 55 per cento si è rilevata particolarmente efficace, salvo qualche appesantimento di tipo burocratico che occorre eliminare; infatti, essa permette di raggiungere, oltre la finalità primaria della messa in sicurezza degli edifici, quelle dell'emersione delle migliori imprese operanti sul mercato e del rilancio del ciclo produttivo. Per tali motivi, le regioni chiedono con insistenza che il Governo acconsenta ad introdurre tale misure. Conclude, affermando che occorre agire con lungimiranza perché poi non ci si debba dolere quando si verificano eventi sismici che provocano la morte di centinaia di persone.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) concorda con le considerazioni svolte dal deputato Realacci ritenendo necessario che si inverta la tendenza secondo la quale si interviene solo dopo che si verificano eventi tragici. Basterebbe, in proposito, programmare anche per periodi di medio e lungo periodo lo stanziamento delle risorse necessarie in modo che, anche se non a breve, si riesca a raggiungere il risultato definitivo della messa in sicurezza degli edifici rispetto al rischio sismico.

5-01380 Montagnoli: Interventi urgenti per la messa in sicurezza della strada statale n. 434.

Il viceministro Roberto CASTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ringrazia il rappresentante del Governo per la puntuale risposta; chiede, al riguardo, che il Governo solleciti l'Anas a rispettare i tempi di realizzazione dell'opera in questione.

La seduta termina alle 13.50.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 19 maggio 2009. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 13.50.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Atto n. 76.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Roberto TORTOLI, presidente, avverte preliminarmente, che il Presidente, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna per un impegno istituzionale, lo ha incaricato di svolgere, in sua vece, le funzioni di relatore per la seduta odierna.
Ricorda, quindi, preliminarmente che la Commissione è stata autorizzata dal Presidente della Camera a trasmettere i propri rilievi per le parti di competenza alla I Commissione sullo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Lo schema in esame dà attuazione all'articolo 74 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, che prescrive la riduzione organica degli assetti organizzativi entro il

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30 novembre 2008, prevedendo la diminuzione degli uffici dirigenziali di livello generale e di livello non generale, in misura non inferiore, rispettivamente, al 20 e al 15 per cento di quelli esistenti.
Lo schema tiene, altresì, conto dell'articolo 26, comma 4, del decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159, che prevede la soppressione dell'organizzazione in dipartimenti del Ministero dell'ambiente, e dell'articolo 7, comma 2 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, che istituisce nell'ambito regolamentare del Ministero dell'ambiente la funzione del Segretario generale. Viene, quindi, prevista un'articolazione del Ministero, oltre che in uffici di diretta collaborazione del Ministro, per la cui disciplina si rinvia ad apposito regolamento, in cinque direzioni generali, in luogo delle sei attualmente previste, rispettivamente competenti nelle materie di: tutela del territorio e delle risorse idriche; protezione della natura e del mare; sviluppo sostenibile, clima ed energia; valutazioni ambientali; affari generali e personale. Tali direzioni sono coordinate da un Segretario generale.
Ricorda, quindi, che il Ministero si avvale, altresì, per i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), istituito ai sensi dell'articolo 28 del citato decreto-legge n. 112 del 2008.
Rileva che una delle novità più significative del nuovo assetto riguarda l'introduzione di una struttura di vertice con compiti di coordinamento e vigilanza rappresentata dal Segretario generale. Secondo la relazione illustrativa, il Segretario generale costituisce, da un lato, il punto di raccordo tra il Ministro e la struttura amministrativa, dall'altro, il punto di unificazione di tutta la struttura amministrativa del Ministero, della quale garantisce uniformità e coordinamento interno. Il Segretario generale si avvale di una struttura articolata in cinque servizi quali uffici dirigenziali non generali.
Ricorda, quindi, che un altro elemento di novità è l'attribuzione di funzioni in materia di azioni di prevenzione e quantificazione del danno ambientale, che non compaiono nella organizzazione attuale, e che ora vengono, invece, distribuite all'interno di tutte le nuove direzioni generali, ad eccezione, logicamente, della direzione generale degli affari generali e del personale.
Rileva, dunque, che lo schema di regolamento ridisegna, per ciascuna delle cinque direzioni generali, i compiti e le relative aree funzionali.
Entrando nel merito della suddivisione dei compiti tra le cinque direzioni, ritiene che sussista un certo «depotenziamento» delle funzioni che saranno attribuite alla direzione generale per le valutazioni ambientali, attualmente assegnate alla attuale direzione generale per la salvaguardia ambientale. Si riferisce soprattutto alle materie relative alla certificazione ambientale, all'inquinamento atmosferico ed acustico, ai trasporti e alla mobilità sostenibile, al ricorso alle fonti energetiche rinnovabili e al miglioramento dell'efficienza energetica, che riguardano i settori a maggior «impatto ambientale» e che per questo sarebbe appropriato che restassero nell'ambito della Direzione preposta alle valutazioni ambientali.
Ritiene, peraltro, che le materie di incentivazione e di promozione dello sviluppo delle energie rinnovabili sono un argomento fondamentale delle politiche europee ed internazionali, non solo ai fini dell'incremento dell'efficienza energetica e della riduzione dei gas capaci di alterare il clima ma anche ai fini della riduzione dell'impatto ambientale delle attività produttive, impatto ambientale che è legato alla qualità dell'aria e ad inquinanti come gli ossidi di azoto o di zolfo, che incidono direttamente sulla salute dei cittadini. Ritiene, pertanto, opportuno approfondire la coerenza dell'assegnazione di tali competenze alla direzione per lo sviluppo sostenibile e il clima, piuttosto che alla direzione per le valutazioni ambientali.
Osserva, poi, che altre competenze, non più assegnate alla direzione per le valutazioni ambientali, riguardano il monitoraggio e la vigilanza sulla costruzione e

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sull'esercizio degli elettrodotti e quelle di coordinamento dei sistemi cartografici, che comprenderebbero l'implementazione del nuovo portale cartografico ambientale, approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni e utilizzato per le relative esigenze dalle stesse Regioni, le quali non dispongono, per questi scopi, di sistemi analoghi. In base a queste considerazioni ritiene, quindi, necessario potenziare, nell'ambito della ristrutturazione del Ministero, conformemente a quanto proposto dal Consiglio di Stato nell'adunanza del 6 aprile 2009, la Direzione generale per le valutazioni ambientali attraverso l'acquisizione di funzioni che consentano una maggiore efficacia nella riduzione dei valori di inquinamento.
In merito alle attività di supporto alla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS, ritiene opportuno chiarire meglio che la direzione generale per le valutazioni ambientali, anche in collaborazione con le altre direzioni, deve garantire l'iter di gestione dei procedimenti, senza tuttavia incidere sull'autonomia tecnica della Commissione, escludendo, a tal fine, che tale direzione possa esprimere valutazioni di merito.
Osserva, inoltre, che il regolamento definisce gli organismi di supporto per lo svolgimento delle funzioni attribuite al Ministero.
L'articolo 9 fa un semplice richiamo agli organismi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007 n. 90, senza entrare nel merito dell'organizzazione di tali organismi. Tuttavia, vista l'importanza di Commissioni come la VIA-VAS, IPPC, COVIS, delle varie segreterie tecniche, del Comitato risorse idriche nonché dell'Osservatorio rifiuti per l'espletamento dei compiti del Ministero, ritiene necessario che il provvedimento in esame presti una maggiore attenzione alla disciplina, alla durata e all'organizzazione di tali organismi.
Parimenti, l'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro è rimandata dall'articolo 2, comma 1, ad un altro regolamento successivo; ritiene, tuttavia, opportuno valutare l'opportunità di un riassetto, anche se parziale, di tali uffici nell'ambito del presente regolamento, anche con riferimento alle professionalità e competenze provenienti da altre amministrazioni pubbliche e al relativo riconoscimento per i compiti e le responsabilità attribuiti.
Ricorda, altresì, che, tra gli organismi di supporto che operano presso il Ministero, sono inclusi, inoltre, il Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente, il Corpo Forestale dello Stato, il Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto, specifici reparti del Corpo della Guardia di Finanza e dei reparti delle Forze di Polizia, d'intesa con i Ministri competenti, nonché il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.
Al fine di dare attuazione alle disposizioni di riduzione del personale previste dal decreto legge n. 112 del 2008, vengono, inoltre, ridefinite le dotazioni organiche del Ministero, secondo le tabelle A e B allegate allo schema e viene demandata ad un successivo decreto ministeriale di natura non regolamentare la ripartizione dei contingenti di personale nei diversi profili professionali.
Nella relazione tecnica viene stimato un risparmio di spesa pari, complessivamente, a oltre 4 milioni di euro. In realtà, rileva che non si tratta di risparmi che incidono direttamente sul bilancio del Ministero, considerato che il personale in servizio è attualmente inferiore alle nuove dotazioni organiche previste dallo schema in esame.
Conclude ricordando che è prevista una verifica biennale dell'organizzazione del Ministero che, in sede di prima applicazione, potrà essere effettuata entro un anno dalla data di entrata in vigore del regolamento in esame.
Rileva, infine, che intende proporre alla Commissione di esprimere un parere favorevole in merito allo schema del regolamento in esame con alcune osservazioni che si riserva di precisare in seguito alle considerazioni che saranno svolte nel corso del dibattito sul provvedimento in esame.

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Alessandro BRATTI (PD) ritiene che lo schema di regolamento in esame contenga diverse incongruenze, alcune delle quali richiamate anche nella relazione illustrativa, sulle quali ritiene necessario soffermarsi brevemente. In particolare, ritiene si sia persa una ottima occasione per accompagnare alla discussione sulla riorganizzazione del Ministero quella, sull'organizzazione dell'ISPRA che rischia, anche alla luce dello schema di regolamento in titolo, di convertirsi sempre più in un ufficio del ministero e di perdere i suoi fondamentali caratteri di terzietà e di imparzialità. Ritiene, inoltre, errato e fuorviante il significato dei dati relativi alla razionalizzazione degli organici del ministero - che pure sono indicati come punto di forza del provvedimento -, se è vero che il confronto è operato con un riferimento astratto alla pianta organica piuttosto che alla reale consistenza del personale in servizio. Illustra, altresì, alcune fra quelle che a suo avviso appaiono gravi incoerenze in ordine alle competenze delle nuove direzioni generali, auspicando che nella predisposizione dei rilievi alla Commissione di merito, sia possibile indicare alcune soluzioni capaci di correggere almeno quelle più macroscopiche. In proposito, nell'esprimere una forte preoccupazione per alcuni recenti avvicendamenti e nomine in seno al ministero, formula un fermo richiamo al Governo sulla necessità di tenere fuori da ogni ragionamento sulla ripartizione delle competenze eventuali ipotesi legate alla collocazione di questo o quel dirigente ministeriale. Auspica, infine, che il testo dello schema di regolamento possa essere migliorato anche con la previsione di specifiche disposizioni volte a rafforzare il ruolo fondamentale del ministero nell'azione di coordinamento delle forze di polizia che con esso collaborano quotidianamente per quel che concerne la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, il rispetto della legalità e la prevenzione e repressione dei delitti ambientali.

Salvatore MARGIOTTA (PD) esprime il suo personale imbarazzo per l'assenza del Governo alla discussione del provvedimento in titolo.

Roberto TORTOLI, presidente, fa presente che il sottosegretario Menia ha comunicato di essere impossibilitato a partecipare alla seduta per concomitanti impegni presso l'altro ramo del Parlamento.

Carmen MOTTA (PD), nell'associarsi alle considerazioni critiche svolte dal deputato Bratti, esprime forte preoccupazione per i pesanti tagli al personale del Ministero dell'ambiente, apportati dai provvedimenti varati dal Governo in carica e fatti propri dallo schema di regolamento in titolo. Al riguardo, aggiunge di ritenere inaccettabile che, da un lato, si effettuino tagli al personale del Ministero, a partire da quello cosiddetto «precario», che pure presta servizio da anni presso gli uffici garantendo alla loro azione continuità e professionalità, dall'altra, si continui nella politica delle esternalizzazioni delle attività indispensabili per il funzionamento del ministero stesso. Nel sottolineare, con rammarico, che nella relazione non si è ritenuto di sottolineare questa problematica, formula l'auspicio che, nella predisposizione dei rilievi, sia possibile tenere conto, quantomeno, della necessità di procedere alla stabilizzazione di tutto il personale precario che presta servizio, con professionalità e competenza, negli uffici del ministero.

Roberto TORTOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Raffaella MARIANI (PD) intende far presente che ai sensi dell'articolo 6-quinquies del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, lo schema di delibera del CIPE con il quale si provvede alla ripartizione del Fondo

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per il finanziamento degli interventi infrastrutturali deve essere trasmesso al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti per materia e per i profili di carattere finanziario. Chiede, al riguardo, delucidazioni sui motivi per cui tale schema di delibera non sia stato trasmesso alle Camere.

Roberto TORTOLI, presidente, si riserva di svolgere gli approfondimenti necessari al fine di fornire una risposta, nel più breve tempo possibile, all'interrogativo sollevato dal deputato Mariani.

La seduta termina alle 12.15.