CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 aprile 2009
170.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 29 aprile 2009.

L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

GIUNTA PLENARIA

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 14.45.

Comunicazioni del Presidente su una richiesta di documentazione da parte del Ministero dell'interno.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, comunica che con nota pervenuta il 23 aprile 2009 il direttore centrale dei servizi elettorali del Ministero dell'interno, dott. Paolo Guglielman, ha reso noto che l'Avvocatura generale dello Stato, ai fini della valutazione di un atto di diffida notificato dall'avvocato Domenico Paolo Romano Carratelli presso il Ministero dell'interno con richiesta di risarcimento danni per la mancata proclamazione alla carica di deputato, ha rappresentato l'esigenza di acquisire presso la Giunta delle elezioni l'intera documentazione riguardante il ricorso a suo tempo proposto dall'avvocato Romano Carratelli, candidato con la lista «L'Ulivo per Rutelli» alla Camera dei deputati nelle elezioni del 13 maggio 2001 nel collegio uninominale n. 11 di Vibo Valentia della XXIII Circoscrizione Calabria in contrapposizione a Michele Ranieli, candidato per la Casa delle libertà, e la conseguente attività promossa dalla Giunta quale organo direttamente interessato dalla vicenda. Nella suddetta nota del Ministero dell'interno, pertanto, «si prega cortesemente di voler far tenere la richiesta documentazione, per il successivo inoltro alla predetta Avvocatura». Alla nota è allegata copia dell'atto di diffida indirizzato dall'avvocato Romano Carratelli al Ministero dell'interno, nel quale, ricostruita la cronistoria della vicenda relativa al procedimento di verifica dei poteri instaurato nella XIV legislatura sulla base del suo ricorso, si invita e diffida il Ministero dell'interno «a risarcire tutti i

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danni patrimoniali e non a qualunque titolo e qualunque causa patiti e patiendi così come scaturiti e scaturiendi dal comportamento a dir poco gravemente colposo, se non addirittura doloso, posto in essere dai suoi organi amministrativi contemporanei, che possono quantificarsi in non meno di otto milioni di euro (euro 8.000.000,00)» e con l'avvertenza «che in mancanza si procederà con ogni azione consentita per tutelare i diritti come descritti».
Riassume brevemente la vicenda relativa alla verifica dei poteri nel collegio uninominale n. 11 della XXIII Circoscrizione Calabria cui la Giunta procedette nella XIV legislatura.
In data 6 giugno 2001 perveniva alla Giunta il ricorso di Domenico Paolo Romano Carratelli, candidato alle elezioni politiche del 13 maggio 2001 nel collegio n. 11 della XXIII Circoscrizione Calabria, avverso l'elezione del deputato Michele Ranieli, motivato sulla base della circostanza che, a fronte dell'esiguo scarto numerico tra i voti dei due candidati in competizione, in molti casi, ad avviso del ricorrente, le schede annullate recavano voti validamente espressi e talvolta il voto espresso mediante due segni, uno sul simbolo e uno sul nominativo del candidato, sarebbe stato considerato valido se riferito al candidato della Casa delle libertà e annullato se riferito al candidato dell'Ulivo. Il ricorrente segnalava inoltre anomalie e irregolarità specificamente verificatesi in alcune sezioni nelle quali sarebbero stati attribuiti al candidato eletto voti a suo giudizio palesemente nulli. Nel ricorso si chiedeva quindi il riesame di tutte le schede nulle nonché di tutte le schede bianche e valide del collegio dato l'esiguo margine numerico di voti di differenza tra il candidato eletto e il ricorrente stesso.
Nella seduta dell'8 maggio 2002 la Giunta, accogliendo la proposta del relatore, deliberava l'apertura dell'istruttoria per il collegio uninominale 11 della XXIII Circoscrizione Calabria. L'attività istruttoria (iniziata in data 8 maggio 2002 e durata per oltre tre anni e mezzo, fino al 22 novembre 2005) consisteva nella revisione da parte del Comitato di verifica delle schede bianche e nulle nonché di tutte le schede valide disponibili. In esito a tale attività istruttoria, il ricorrente Romano Carratelli risultava in vantaggio di 6 voti sul deputato proclamato Michele Ranieli (a fronte del vantaggio di 79 voti del deputato Ranieli attestato nei dati di proclamazione). Nella seduta della Giunta delle elezioni del 23 novembre 2005 il relatore Piergiorgio Martinelli (nel frattempo nominato in sostituzione della deputata Isabella Bertolini, dimissionaria dall'incarico di relatrice), nel riferire alla Giunta sugli esiti dell'istruttoria svolta dal Comitato di verifica, proponeva di archiviare il ricorso del candidato Romano Carratelli, in ragione del fatto che l'estrema esiguità dello scarto di voti registrato dalla Giunta a favore del ricorrente non avrebbe comunque consentito di considerare inoppugnabili i risultati elettorali come verificati, a causa del mancato rinvenimento di un numero non trascurabile di schede. Il relatore proponeva peraltro di non procedere alla convalida dell'elezione del deputato Ranieli. Nella seduta dell'11 gennaio 2006 la Giunta respingeva tuttavia la proposta di archiviazione del ricorso del candidato Romano Carratelli, deliberando così la contestazione dell'elezione del deputato Ranieli. Nella giornata del 7 febbraio 2006 la Giunta delle elezioni procedeva quindi, ai sensi dell'articolo 13 del proprio regolamento, allo svolgimento della seduta pubblica per la discussione dell'elezione contestata del deputato Ranieli. In seno alla camera di consiglio veniva verificata la mancanza del numero legale a seguito di richiesta in tal senso formulata da due deputati ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del regolamento della Giunta e il presidente della Giunta, on. Soro, ne dava comunicazione in seduta pubblica, che veniva quindi tolta. Con successiva lettera al Presidente della Camera il presidente della Giunta segnalava anzitutto di aver ritenuto, alla luce del combinato disposto degli articoli 2, comma 1, e 13, comma 7, del regolamento della Giunta, che la richiesta di verifica del numero legale fosse

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procedibile, non essendo la camera di consiglio un organo diverso dalla Giunta ma una sua specifica sede. Il presidente Soro sottoponeva quindi la questione al Presidente della Camera, che a sua volta ne investiva la Giunta per il regolamento, la quale perveniva infine, nella seduta dell'8 marzo 2006, alla conclusione secondo cui con le vigenti norme regolamentari non era possibile trovare una soluzione interpretativa che consentisse, sia pure in via eccezionale, alla Giunta di proseguire il procedimento, essendo a tale scopo necessario adottare modifiche regolamentari che però, stante la condizione di prorogatio dei poteri delle Camere in quel momento, non apparivano facilmente praticabili in quella legislatura. Il procedimento di contestazione dell'elezione si arrestava così definitivamente senza giungere ad una conclusione.
Infine, conformemente alla consolidata prassi, nel corso della legislatura successiva (febbraio 2007) si procedeva allo scarto della documentazione elettorale della XXIII Circoscrizione Calabria relativa alla XIV legislatura, ivi inclusi pertanto i verbali sezionali del collegio n. 11 e le relative schede bianche, nulle e valide, sulla base della specifica autorizzazione allo scarto che era stata nel frattempo formulata dal presidente della Corte di appello di Catanzaro con lettera pervenuta il 15 settembre 2006.
Dà lettura dell'elenco in ordine cronologico degli atti e documenti della Giunta delle elezioni concernenti l'esame del ricorso del Romano Carratelli, tuttora conservati dalla medesima Giunta (vedi allegato).
Avverte, pertanto, che, se non vi sono obiezioni, trattandosi di documentazione riferita ad una legislatura passata e non ravvisandosi quindi motivi ostativi, la Giunta, a norma dell'articolo 5, comma 3, del proprio regolamento, provvederà, per il tramite del Presidente della Camera, a trasmettere al Ministero dell'interno - Direzione centrale dei servizi elettorali, oltre ai resoconti delle sedute di organi parlamentari, per loro natura pubblici, copia degli ulteriori documenti da lui elencati.

Gregorio FONTANA (PdL) osserva come tra i documenti testé elencati dal presidente figurino in gran parte atti pubblici, accessibili da parte del Ministero senza la necessità di una formale trasmissione. Concorda in ogni caso sulla trasmissione degli atti al Ministero dell'interno.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, nel sottolineare come ragioni di cortesia istituzionale consiglino di trasmettere anche la documentazione per sua natura pubblica, prende atto che la Giunta concorda all'unanimità sulla trasmissione della documentazione nei termini da lui indicati.

Esame delle cariche ricoperte dai deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che l'ordine del giorno della seduta odierna reca l'esame delle cariche ricoperte dai deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare. Invita il vicepresidente Pisicchio, coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, a riferire sui lavori finora svolti dal Comitato.

Pino PISICCHIO (IdV), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, in esito all'istruttoria in contraddittorio finora svolta dal Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze, propone, a nome del Comitato medesimo, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, lettera a), del regolamento della Giunta, che la Giunta prenda atto che il deputato AMEDEO LABOCCETTA è cessato dalla carica di presidente di Poste Assicura s.p.a. in data 26 giugno 2008.

La Giunta prende atto.

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Pino PISICCHIO (IdV), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, sempre in esito all'istruttoria finora svolta, propone poi, a nome del Comitato, che la Giunta accerti la compatibilità con il mandato parlamentare delle seguenti cariche, che hanno costituito oggetto di istruttoria ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 60 del 1953:
presidente del Consorzio turistico provinciale di Sondrio s.r.l., ricoperta dal deputato MAURIZIO DEL TENNO, trattandosi di carica ricoperta in un ente che, senza godere di contributi in via ordinaria da parte dello Stato, svolge servizi di promozione turistica nei territori della sola provincia di Sondrio e che pertanto assume un rilievo meramente locale, tale da non consentirne la riconducibilità alle fattispecie di cui all'articolo 2 della legge n. 60 del 1953, invocabile solo laddove la carica sia ricoperta in un ente o società che svolga servizi di pubblica utilità per conto di amministrazioni locali appartenenti ad una pluralità di regioni;
consigliere di Politec (Polo dell'innovazione della Valtellina) s.r.l., ricoperta dal deputato MAURIZIO DEL TENNO, trattandosi di carica ricoperta in una società cooperativa che, senza godere di contributi in via ordinaria da parte dello Stato, svolge servizi di realizzazione di infrastrutture tecnologiche nel solo territorio della Valtellina e che pertanto assume un rilievo meramente locale, tale da non consentirne la riconducibilità alle fattispecie di cui all'articolo 2 della legge n. 60 del 1953, invocabile solo laddove la carica sia ricoperta in un ente o società che svolga servizi di pubblica utilità per conto di amministrazioni locali appartenenti ad una pluralità di regioni;
presidente del Consorzio per la gestione dei servizi socio-sanitari della zona di Castiglion della Pescaia (Coeso), ricoperta dalla deputata MONICA FAENZI, trattandosi di carica ricoperta in un consorzio che, senza godere di contributi in via ordinaria da parte dello Stato, svolge servizi riconducibili alla tipologia di attività degli enti assistenziali, per i quali l'articolo 2, secondo comma, della legge n. 60 del 1953 esclude l'incompatibilità, e considerata altresì la dimensione meramente locale nel cui ambito i servizi sono resi (comuni della sola provincia di Grosseto);
amministratore delegato di Fiera Milano Congressi s.p.a., ricoperta dal deputato MAURIZIO LUPI, considerato che il combinato disposto degli articoli 1, secondo comma, e 2, secondo comma, della legge n. 60 del 1953 esclude espressamente l'incompatibilità per le cariche negli «enti fiera» e che la società Fiera Milano Congressi, senza godere di contributi in via ordinaria da parte dello Stato, svolge esclusivamente attività di organizzazione di eventi non suscettibile di essere ricondotta alla categoria dei servizi svolti per conto di pubbliche amministrazioni.

Sempre in esito all'istruttoria finora svolta, propone, poi, a nome del Comitato, che la Giunta accerti, ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di componente del consiglio direttivo dell'Automobil Club di Palermo, ricoperta dal deputato ANTONINO LO PRESTI, considerato che gli Automobil Club sono enti pubblici non economici che gestiscono servizi (come la riscossione delle tasse automobilistiche) che possono essere loro affidati dallo Stato, dalle regioni, dalle province, dai comuni o da altri enti pubblici.
Ricorda, infine, che il deputato Salvatore Ruggeri - la cui carica di consigliere di amministrazione di MPS Banca personale s.p.a. era stata dichiarata incompatibile dalla Giunta nella seduta del 28 gennaio 2009 e che aveva conseguentemente formulato l'opzione per il mandato parlamentare, della quale la Giunta aveva preso atto nella seduta dell'11 marzo 2009 - non ha ancora trasmesso alla Giunta, così come prescritto dall'articolo 17, comma 3, del regolamento della Giunta stessa, un documento da cui risulti l'accettazione delle sue dimissioni dal predetto incarico.

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Come convenuto dal Comitato per le incompatibilità nella riunione del 22 aprile 2009, propone, pertanto, a nome del medesimo Comitato, che la Giunta, nell'esercizio dei poteri d'ufficio ad essa riconosciuti dall'articolo 17, comma 3, ultimo periodo, del proprio regolamento, deliberi di richiedere direttamente alla società MPS Banca personale s.p.a. conferma dell'avvenuta accettazione delle dimissioni del deputato Ruggeri dalla carica dichiarata incompatibile.

Rolando NANNICINI (PD), nel trarre spunto dalla risposta trasmessa al Comitato dal collega Laboccetta in data 22 gennaio 2009 con la quale comunicava di essere da tempo cessato dall'incarico da lui in precedenza ricoperto e di aver rinunciato ai connessi emolumenti, ricorda che l'articolo 3 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261 prevede che con l'indennità parlamentare non possono cumularsi assegni o indennità, medaglie o gettoni di presenza comunque derivanti da incarichi di carattere amministrativo, conferiti dallo Stato, da enti pubblici, da banche di diritto pubblico, da enti privati concessionari di pubblici servizi, da enti privati con azionariato statale e da enti privati aventi rapporti di affari con lo Stato, le regioni, le province ed i comuni. Tiene a sottolineare tale previsione legislativa a futura memoria affinché della stessa possa tenersi conto al fine di garantire una maggiore trasparenza e di evitare che si ripetano situazioni quali quella dell'onorevole Stanca, che di recente non ha mancato di polemizzare al riguardo con alcuni parlamentari e con il presidente della provincia di Milano.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, rivolgendosi al deputato Nannicini, fa presente che la questione da lui evidenziata potrà essere valutata durante l'istruttoria che svolgerà il Comitato per le incompatibilità.

Donata LENZI (PD), nel riferirsi alla proposta formulata dal coordinatore Pisicchio in merito alla carica ricoperta dal vicepresidente Lupi, è dell'idea che nella motivazione alla base della proposta di accertamento della compatibilità non debba accennarsi alla natura delle attività di organizzazione di eventi compiute da Fiera Milano congressi, restando invece opportuno il richiamo al fatto che la società non riceve contributi dello Stato in via ordinaria. Reputa, infatti, sufficiente il riferimento alla natura fieristica della società tale da annoverarla tra le situazioni espressamente escluse dal divieto ai sensi dell'articolo 1, secondo comma, della legge n. 60 del 1953, essendovi una chiara connessione tra Fiera Milano congressi e Fiera Milano s.p.a., che della prima detiene l'intero capitale sociale.

Pino PISICCHIO (IdV), pur non avendo particolari obiezioni ad accogliere la precisazione interpretativa formulata dalla deputata Lenzi, evidenzia come, al di là del fatto che Fiera Milano congressi rappresenti un ente fiera, occorra a suo giudizio altresì sottolineare che si tratta di una società che non svolge servizi per conto di pubbliche amministrazioni.

Andrea ORSINI (PdL) ritiene che dal punto di vista metodologico occorre tenere presente che la Giunta è chiamata a deliberare sulla compatibilità o meno delle cariche e non sulle motivazioni a sostegno delle singole proposte.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, nel ricordare come il regolamento della Giunta preveda espressamente, all'articolo 6, comma 5, l'obbligo di motivazione delle delibere della Giunta medesima e che delle motivazioni deve esser dato conto ai deputati interessati già nel corso dell'istruttoria in Comitato, così come prescrive l'articolo 16, comma 2, lettera c), del regolamento della stessa Giunta, precisa che in ogni caso oggetto delle votazioni in Giunta sono le proposte del Comitato e non già le motivazioni che le sorreggono.

Donata LENZI (PD) ribatte che il profilo motivatorio relativo alla proposta formulata dal Comitato sulla carica ricoperta

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dal deputato Lupi non era del tutto emerso nel corso dell'istruttoria. Ribadisce inoltre che Fiera Milano congressi s.p.a. è interamente di proprietà di Fiera Milano s.p.a. e che pertanto l'unica motivazione a suo giudizio pertinente per escludere l'incompatibilità è quella secondo cui si tratta di un ente fiera, che non gode di contributi statali. Non si avventurerebbe invece in una qualificazione della natura dei servizi svolti da Fiera Milano congressi.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), dopo aver rilevato che la motivazione prevalente alla base di una proposta del Comitato preclude necessariamente gli altri profili motivatori astrattamente invocabili, osserva che Fiera Milano congressi è senz'altro una società fieristica e tanto basta per escludere l'incompatibilità della carica ricoperta dal vicepresidente Lupi, anche nell'ipotesi in cui la società beneficiasse di contributi dello Stato. Concorda, infine, sul fatto che il Comitato non ha esaminato durante l'istruttoria la natura dei servizi svolti da Fiera Milano congressi, né abbia prestato attenzione alla eventualità che tale società possa o meno godere di contributi statali.

Pino PISICCHIO (IdV), nel prendere atto con un certo stupore delle differenziazioni emerse nell'odierna seduta, fa notare alla deputata Lenzi che nel prospetto di sintesi consegnato nell'ultima riunione a tutti i componenti del Comitato e riportante gli elementi istruttori relativi all'esame delle varie cariche erano già riportate esattamente le stesse motivazioni da lui illustrate nella seduta odierna a sostegno della proposta di accertamento della compatibilità della carica ricoperta dal vicepresidente Lupi. Tiene, poi, a porre in evidenza la circostanza che l'esimente rappresentata dagli enti fiera non può valere in termini assoluti e apodittici quale che sia la natura delle attività svolte. Il Comitato ha esaminato la posizione del vicepresidente Lupi ed in seguito valuterà le ulteriori cariche che costituiranno oggetto di istruttoria senza lasciarsi condizionare dalla semplice denominazione o natura fieristica della società presso cui la carica è ricoperta.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, passa alle votazioni sulle proposte del Comitato di accertamento della compatibilità. Avverte che, trattandosi di proposte di accertamento della compatibilità delle cariche in questione, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, del regolamento della Giunta qualora una proposta fosse respinta si intenderà che la Giunta, per la posizione in esame, abbia deliberato nel senso della incompatibilità.
Pone in votazione la proposta del Comitato di accertare la compatibilità con il mandato parlamentare della carica di presidente del Consorzio turistico provinciale di Sondrio s.r.l. ricoperta dal deputato Maurizio Del Tenno.

La Giunta approva all'unanimità.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, pone in votazione la proposta del Comitato di accertare la compatibilità con il mandato parlamentare della carica di consigliere di Politec (Polo dell'innovazione della Valtellina) s.r.l. ricoperta dal deputato Maurizio Del Tenno.

La Giunta approva all'unanimità.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, pone in votazione la proposta del Comitato di accertare la compatibilità con il mandato parlamentare della carica di presidente del Consorzio per la gestione dei servizi socio-sanitari della zona di Castiglion della Pescaia (COESO), ricoperta dalla deputata Monica Faenzi.

La Giunta approva all'unanimità.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, pone in votazione la proposta del Comitato di accertare la compatibilità con il mandato parlamentare della carica di amministratore delegato di Fiera Milano Congressi s.p.a. ricoperta dal deputato Maurizio Lupi.

La Giunta approva.

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Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, passa alla votazione sulla proposta di accertamento della incompatibilità formulata dal Comitato. Avverte che, trattandosi di una proposta di accertamento della incompatibilità della carica in questione, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, del regolamento della Giunta, qualora essa fosse respinta si intenderà che la Giunta abbia deliberato nel senso della compatibilità.
Pone in votazione la proposta del Comitato di accertare, ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 60 del 1953, l'incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di componente del consiglio direttivo dell'Automobil Club di Palermo ricoperta dal deputato Antonino Lo Presti.

La Giunta approva.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che della carica testé dichiarata incompatibile darà immediata comunicazione al Presidente della Camera ai fini del conseguente invito ad optare.
Infine, se non vi sono obiezioni, avverte che la Giunta, come proposto dal Comitato, provvederà a richiedere direttamente alla società MPS Banca Personale s.p.a. conferma dell'avvenuta accettazione delle dimissioni del deputato Ruggeri dalla carica dichiarata incompatibile nella seduta del 28 gennaio 2009.

La Giunta concorda.

La seduta termina alle 15.20.