CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 aprile 2009
168.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Giovedì 23 aprile 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 12.25.

Sull'ordine dei lavori.

Valentina APREA, presidente, propone di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere dapprima alla discussione della risoluzione 7-00031 Farina.

La Commissione concorda.

7-00031 Farina: Riconoscimento dello status di «monumento nazionale» alle «Malghe di Porzus» in provincia di Udine.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

Renato FARINA (PdL) illustra la risoluzione in titolo, di cui raccomanda l'approvazione, rilevando in particolare che con essa si mira ad ottenere il riconoscimento del carattere di monumento nazionale alle Malghe di Porzus. Ricorda che si tratta di un intervento a costo zero, poiché i siti sono già di proprietà della provincia di Udine; l'intervento previsto dalla risoluzione favorirà ancora di più il pellegrinaggio presso i luoghi in questione. Aggiunge inoltre che l'importanza dei luoghi

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in questione è da ricollegare anche al fatto che tra le vittime dell'eccidio figurano anche parenti di personaggi celebri della cultura e della musica italiana e che sull'argomento è stato girato anche un film. Illustra infine una ulteriore documentazione storica dalla quale si evince la fondatezza delle argomentazioni che sono alla base della risoluzione da lui presentata e che dimostrano come l'antifascismo vada inteso come antitotalitarismo. Auspica quindi che la risoluzione possa essere posta in votazione già nella seduta odierna.

Manuela GHIZZONI (PD), senza voler entrare nel merito della risoluzione, rileva che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione svolta ieri, ha deciso di avviare la discussione della risoluzione in oggetto nella seduta odierna, rinviando ad altra seduta la sua votazione, anche per l'impossibilità dei deputati Strizzolo e Maran, appartenenti al gruppo Pd e provenienti da quella regione, di partecipare alla discussione di un argomento di interesse nazionale, ma che coinvolge anche in modo specifico il loro territorio. Ricorda, d'altra parte, che non è opportuno procedere alla votazione della risoluzione, senza avere svolto una adeguata discussione, rilevando in ogni caso come nelle settimane precedenti il proprio gruppo aveva dimostrato ampia disponibilità ad avviarne la discussione prima delle celebrazioni del 25 aprile e che ciò non era avvenuto per un impegno del presentatore della risoluzione.

Valentina APREA, presidente, rileva che la Commissione ha proceduto all'avvio della discussione della risoluzione in oggetto nella seduta odierna, come richiesto dal presentatore e convenuto dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di ieri.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA osserva che il comprensorio delle Malghe di Porzus è il simbolo di uno degli episodi più drammatici verificatisi nel corso della seconda guerra mondiale conosciuto come «l'eccidio di Porzus». La complessa e tragica vicenda storica avvenuta, il 7 febbraio del 1945, racconta l'uccisione di diciassette partigiani della Brigata Osoppo da parte di altri partigiani della Brigata Garibaldi; è documentata da una ricca letteratura e costituisce ancora oggi motivo di studio e riflessione: è stata anche oggetto l'accertamento processuale che si è concluso con una sentenza di condanna per omicidio aggravato e continuato emessa in data 30 aprile 1954 a carico di alcuni membri della Brigata Garibaldi. Ricorda altresì che la cosiddetta «malga dell'eccidio» è un fabbricato di pietra, espressione dell'architettura spontanea pedemontana friulana, di proprietà della Provincia di Udine. La struttura, a due piani, con tetto a falde su orditura in legno, presenta una volumetria semplice, simmetrica e con una modulazione regolare nella scansione delle aperture. L'edificio è stato oggetto, nel corso degli anni, di alcuni interventi di ristrutturazioni che hanno rispettato l'assetto iniziale e che sono sempre stati concordati con la componente Soprintendenza per i beni architettonici per il passaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Friuli Venezia Giulia. Il prospetto principale è interessato da alcune lap di in pietra che ricordano l'eccidio ed i componenti della brigata Osoppo, la più recente delle quali è stata collocata nel 1992 dal Presidente della Repubblica in ricordo dei patrioti caduti. Sottolinea che l'iniziativa volta ad impegnare il Governo a dichiarare le Malghe di Porzus monumento nazionale, è appoggiata da vari Enti territoriali, Provincia di Udine e Comuni di Torreano, Pavia di Udine, Attimis, San Vito al Torre, Tolmezzo, nonché dall' Associazione Partigiani Osoppo - Friuli. Aggiunge quindi che il Ministero per i beni e le attività culturali, sentite anche le articolazioni territoriali competenti, ritiene che il sito in argomento possa essere sottoposto a tutela ai sensi e per gli effetti dell'articolo 10, comma 3, lettera d) del decreto legislativo n. 42 del 2004, codice dei beni culturali e, pertanto, condivide l'impegno richiesto al

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Governo nella risoluzione presentata dall'onorevole Farina.

Renato FARINA (PdL) prende atto della disponibilità del rappresentante del Governo che ringrazia, pur ribadendo che sarebbe stato più significativo approvare la risoluzione in discussione prima delle celebrazioni del 25 aprile.

Valentina APREA, presidente, tiene a confermare la piena disponibilità della Commissione a discutere la risoluzione presentata dal collega Farina, avendo tenuto conto degli impegni istituzionali da lui rappresentati nelle settimane passate, già ricordati dalla collega Ghizzoni. L'importanza delle dichiarazioni rese dal sottosegretario Pizza, rende in ogni caso significativo l'avvio della discussione della risoluzione prima delle celebrazioni del 25 aprile.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00106 Goisis: Iniziative da intraprendere a tutela di diritti degli insegnanti che prestano servizio in classi di montagna.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 25 marzo 2009.

Paola GOISIS (LNP) tenendo conto delle considerazioni emerse nel corso della discussione riterrebbe opportuno riformulare l'impegno al Governo nel senso di prevedere una tutela delle legittime aspettative dei docenti ai quali è stato decurtato il punteggio derivante dal servizio prestato in scuole di montagna, tenendo conto dei diritti maturati anteriormente alla pubblicazione della sentenza n. 11 del 26 gennaio 2007, in virtù del citato articolo 136 della Costituzione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA si rimette alle valutazioni della Commissione.

Alessandra SIRAGUSA (PD) ricorda che la questione della continuità didattica nelle classi che ricadono in zone disagiate è assai grave e necessita della dovuta attenzione. Sottolinea altresì che gli alunni che risiedono in zone di montagna e nelle piccole isole sono sfavoriti da tale condizione; la continuità didattica è difficile se per lunghi periodi restano senza docenti in attesa che qualcuno accetti l'incarico nelle scuole in cui sono iscritti. Si tratta di un disagio vero, delle vere scuole di montagna, nonché delle vere scuole delle piccole isole. Aggiunge quindi che la legge n. 143 del 2004 e seguenti avevano in realtà creato una abnormità: definire infatti scuole di montagna quelle situate a 600 metri dal mare e attribuire un doppio punteggio ai docenti di quelle classi, ha creato situazioni di raro privilegio, con docenti che con un quarto d'ora di automobile si vedevano attribuito il doppio punteggio, nonché insegnanti che godevano del doppio punteggio pur essendo addirittura residenti in quei comuni dove prestavano servizio.
Sottolinea quindi che è necessario che il Governo intervenga per tutelare il diritto degli alunni che vivono nelle piccole isole o nelle zone di montagna, ponendo in atto interventi che incentivino i docenti ad accettare incarichi di insegnamento in quelle sedi. È necessario incentivare quindi quei docenti che scelgono di insegnare in sedi davvero svantaggiate, pur non essendovi residenti e prestandovi effettivamente il servizio, senza mettersi in aspettativa o in malattia dal giorno dopo. In questo senso, ritiene che le sedi debbano essere davvero sedi svantaggiate, accettando le quali quindi non sia possibile viaggiare giornalmente, come nel caso di scuole delle piccole isole o di montagna. Rileva peraltro che nel momento attuale non è necessario indicare quale tipo di provvedimento e di iniziativa prendere, ma che è necessario affermare il principio del diritto degli alunni che vivono in zone

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disagiate di aver garantita la continuità didattica e il diritto dei docenti che scelgono di insegnare in quelle sedi. Ritiene invece urgente che il Governo assuma provvedimenti che garantiscono la continuità didattica nelle sede davvero svantaggiate, poiché è dovere dell'Esecutivo garantire tali diritti.
Per questi motivi, preannuncia che laddove la risoluzione non dovesse essere riformulata tenendo conto di tali considerazioni, il voto dei deputati del proprio gruppo sarebbe contrario anche rispetto alla nuova formulazione proposta dalla collega Goisis, poiché si punta solo a sanare il punteggio doppio attribuito nel passato con regole che non convincono.

Emerenzio BARBIERI (PdL) esprime il proprio rammarico per il fatto che il gruppo del PD abbia di fatto preannunciato un voto contrario sulla risoluzione in oggetto, anche nella nuova formulazione proposta dalla collega Goisis. Si tratta di un errore politico, perché le motivazioni della risoluzione sono condivisibili. Ricorda infatti che la discussione sui doppi punteggi fu molto accesa nel passato tanto che la decisione di sanare quelle situazioni non solo non è scandaloso ma appare anzi un dovere politico. Ove, d'altra parte, sussistano i margini per poter considerare anche la situazione esistente nelle isole minori, si dichiara favorevole ad un suo inserimento nella risoluzione in discussione. Ribadisce quindi la disponibilità a definire una formulazione della risoluzione che affronti anche le questioni prospettate dalla collega Siragusa.

Paola GOISIS (LNP), alla luce delle considerazioni emerse nel corso della discussione, illustra una nuova formulazione della risoluzione in discussione volta a recepirle (vedi allegato 1).

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che nella scorsa seduta il collega Barbieri aveva proposto di modificare l'impegno della risoluzione in modo da recepire l'osservazione della collega Di Centa in merito alla necessità di avere una continuità didattica in favore degli alunni.

Alessandra SIRAGUSA (PD), prende atto della nuova formulazione presentata dalla collega Goisis che ringrazia. Propone quindi di procedere alla votazione per parti separate della risoluzione, distinguendo il primo dal secondo impegno della risoluzione.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) ritiene importante che vengano affrontate non solo le questioni pregresse, ma che si guardi anche al futuro. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla risoluzione così come riformulata.

Rosa DE PASQUALE (PD) rileva che la sentenza della Corte Costituzionale non esclude naturalmente che si possano affrontare anche le situazioni future, da parte del Governo.

Valentina APREA, presidente, ricorda che è stato richiesto di procedere alla votazione per parti separate della risoluzione come riformulata. Avverte quindi che si passerà alla votazione delle premesse e del primo impegno della risoluzione come riformulata e, successivamente, a quella del secondo impegno.

Alessandra SIRAGUSA (PD) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto di astensione sulle premesse e sul primo impegno della risoluzione e il voto favorevole sul secondo impegno.

La Commissione approva quindi la risoluzione come riformulata.

7-00140 Rampelli: Sull'integrazione scolastica dei bambini stranieri.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

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Paola FRASSINETTI (PdL), in qualità di cofirmatario, illustra la risoluzione in titolo, raccomandandone l'approvazione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA illustra una relazione sulla risoluzione in oggetto (vedi allegato 2).

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 23 aprile 2009. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS.

La seduta comincia alle 15.30.

Indagine conoscitiva sulla proposta di legge C. 2131, in materia di equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia: audizione del professor Paolo Zeppilli, docente in scienze motorie e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport.
(Svolgimento e conclusione).

Luigi NICOLAIS, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Il professore Paolo ZEPPILLI, docente in scienze motorie e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Claudio BARBARO (PdL) e Paola GOISIS (LNP), ai quali risponde il professore Paolo ZEPPILLI.

Interviene quindi per una precisazione il deputato Emerenzio BARBIERI (PdL), al quale risponde il professore Paolo ZEPPILLI, fornendo ulteriori elementi di valutazione e informazione.

Luigi NICOLAIS, presidente, ringrazia il professore Paolo Zeppilli per la relazione svolta e dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.