CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 marzo 2009
158.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER IL MONITORAGGIO SULL'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UE

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 26 marzo 2009. - Presidenza del presidente Nunziante CONSIGLIO.

La seduta comincia alle 8.55.

Indagine conoscitiva sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea: attuazione della legge n. 11 del 2005 e prospettive di riforma.
Audizione dell'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, Capo della rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea.
(Svolgimento e conclusione).

Nunziante CONSIGLIO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Ferdinando NELLI FEROCI, Capo della rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

Intervengono quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Antonio RAZZI (IdV), Jean Leonard TOUADI (PD), Sandro GOZI (PD) e Nunziante CONSIGLIO, presidente.

Ferdinando NELLI FEROCI, Capo della rappresentanza permanente d'Italia presso

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l'Unione europea, replica ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

Nunziante CONSIGLIO, presidente, dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 10.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 26 marzo 2009. - Presidenza del vicepresidente Gianluca PINI.

La seduta comincia alle 14.05.

DL 5/09: Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
Nuovo testo C. 2187 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del nuovo testo del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 marzo 2009.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, avverte i colleghi che nella giornata di ieri le Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive) hanno approvato diversi emendamenti e articoli aggiuntivi al testo del decreto-legge. Si soffermerà unicamente sulle novità introdotte che investono le competenze della XIV Commissione.
All'articolo 1, è stato introdotto il nuovo comma 11-bis, che reca modifiche alla disciplina dell'IVA, stabilendo che per le cessioni aventi ad oggetto pneumatici per autoveicoli e motoveicoli opera la solidarietà nel pagamento dell'IVA tra il cedente e il cessionario. Al fine di prevenire la formazione di rifiuti, viene altresì riconosciuto (al comma 11-quater) un credito di imposta agli esercenti di attività di trasporto merci, agli enti e alle imprese pubbliche di trasporto e agli esercenti autoservizi e trasporti a fune, che acquistino pneumatici ricostruiti. Il successivo comma 11-sexies subordina l'efficacia di tali disposizioni alla preventiva autorizzazione comunitaria.
All'articolo 2, è stato modificato il comma 3, attribuendo al Ministero dello sviluppo economico (anziché alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come previsto nella precedente formulazione) la promozione della stipula di un apposito protocollo di intenti con i soggetti per i quali il decreto-legge prevede incentivi, in relazione al mantenimento dei livello occupazionali, al rispetto dei termini di pagamento e alle iniziative volte a stimolare la domanda e migliorare l'offerta di servizi. Il nuovo comma 3 prevede inoltre che il Ministero dello sviluppo economico, con apposito decreto, detti disposizioni per vigilare sul rispetto degli impegni previsti.
All'articolo 3 è stato introdotto il nuovo comma 3-bis, che prevede l'applicazione delle disposizioni contenute negli articoli 1 e 2 - che recano incentivi al rinnovo dei veicoli in circolazione e per l'acquisto di mobilio ed elettrodomestici - alle sole aziende che si impegnano a non delocalizzare la produzione dei beni per i quali sono previsti gli incentivi. Anche in questo caso l'efficacia di tali disposizioni è subordinata alla preventiva autorizzazione comunitaria (comma 3-ter).
È stato introdotto il nuovo articolo 3-bis, che estende, previa autorizzazione comunitaria, il regime dell'IVA per cassa ai fornitori di imprese in amministrazione straordinaria.
All'articolo 7, recante disposizioni in materia fiscale, è stato introdotto il nuovo comma 3-bis. Si prevede che il commissario straordinario - nominato al fine di garantire il rispetto dei tempi relativi ai progetti facenti parte del quadro

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strategico nazionale - abbia la facoltà di agire in deroga a tutte le disposizioni vigenti, nel rispetto comunque della normativa comunitaria sull'affidamento di contratti relativi a lavori, servizi e forniture, nonché dei principi generali dell'ordinamento giuridico.
Sempre all'articolo 7 è stato inoltre introdotto il nuovo comma 3-quinquies, che consente alla Consob di abbassare la soglia relativa all'obbligo di comunicazione dell'acquisizione di partecipazioni in società quotate, attualmente fissata al 2 per cento, con finalità di tutela degli investitori nonché di efficienza e trasparenza del mercato dei capitali.
È stato introdotto l'articolo 7-ter, che, al comma 18, esclude dal patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010 alcune spese correnti realizzate con la quota di cofinanziamento nazionale. Il successivo comma 18-ter stabilisce che, al fine di assicurare l'integrale utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali destinate agli interventi di sostegno al reddito, il Fondo di rotazione è autorizzato ad anticipare alle Regioni e alle province interessate le quote dei contributi comunitari e statali previste fino all'anno 2010.
Avverte infine che questa mattina stessa le Commissioni riunite VI e X hanno approvato alcuni articoli aggiuntivi al testo del decreto-legge.
Segnala, in particolare, che l'articolo aggiuntivo 7.0.213 dei relatori disciplina alcuni profili relativi al patto di stabilità interno 2009 e prevede, tra l'altro, l'esclusione dalle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità nei casi in cui il superamento dell'obiettivo di spesa sia dovuto alla maggiore spesa in conto capitale per interventi realizzati con la quota di finanziamento nazionale e correlati ai finanziamenti dell'Unione europea. Per l'anno 2009 le spese correnti per interventi cofinanziati correlati ai finanziamenti dell'Unione europea, con esclusione delle quote di finanziamento statale e regionale, non sono computate nella base di calcolo e nei risultati del patto di stabilità.

Sandro GOZI (PD) osserva come il testo da ultimo licenziato dalle Commissioni VI e X rechi numerose nuove disposizioni che investono le competenze della XIV Commissione, che meriterebbero un esame approfondito. Si sofferma in particolare sui nuovi commi 3-bis e 3-ter dell'articolo 3, che prevedono l'applicazione degli incentivi previsti dagli articoli 1 e 2 alle sole aziende che si impegnano a non delocalizzare la produzione dei beni per i quali sono previsti gli incentivi; si stabilisce altresì che l'efficacia di tali disposizioni è subordinata alla preventiva autorizzazione comunitaria. Osserva come si tratti di una norma che - così come formulata - appare del tutto inapplicabile, anche perché non opera alcuna distinzione tra delocalizzazione nell'ambito del mercato interno e delocalizzazione al di fuori dell'UE, con una formulazione che appare direttamente in contrasto con il principio della libertà di circolazione nel mercato interno. Sottolinea peraltro come, anche sotto il profilo metodologico, il Governo non abbia certamente scelto la strada più agevole, se l'intento era quello di prevedere misure a favore del sistema produttivo italiano; così come formulata, la disposizione si candida ad un lungo negoziato in sede europea. Ritiene pertanto, in conclusione che occorrano ulteriori tempi di approfondimento e che non sia opportuno procedere all'approvazione di un parere nella seduta odierna.

Gianluca PINI, presidente, precisa che le Commissioni riunite VI e X sono convocate al termine della seduta pomeridiana dell'Assemblea per concludere il proprio esame e che pertanto la XIV Commissione è chiamata ad esprimersi nel corso della seduta corrente. Ritiene comunque che, da qui alle ore 15, vi siano ancora margini di tempo per formulare una proposta di parere che evidenzi le questioni segnalate dal collega Gozi. L'alternativa è unicamente quella di non esprimersi affatto, ciò che tuttavia appare lesivo dei diritti della Commissione.

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Sandro GOZI (PD) ritiene che la mancata espressione del parere non sia certamente una soluzione ottimale, ma altrettanto lesivo delle prerogative del Parlamento e della Commissione appare l'approvazione di un parere in tempi così ristretti su di un testo che presenta così evidenti questioni di compatibilità. Richiama l'attenzione dei colleghi sul ruolo di garante della compatibilità comunitaria che la XIV Commissione dovrebbe svolgere e che invece non sembra esercitare con adeguata incisività, come peraltro emerso nel corso dell'audizione dell'Ambasciatore Nelli Feroci, Capo della rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, svoltasi questa mattina nel quadro dell'indagine conoscitiva in corso sull'attuazione della Legge n. 11 del 2005.

Gianluca PINI, presidente, condivide i rilievi di ordine metodologico sollevati dal collega Gozi e ritiene che l'unica strada per ottenere qualche risultato concreto, nella situazione data, sia quello di formulare osservazioni alle Commissioni di merito.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, si dichiara favorevole all'ipotesi di inserire, nella proposta di parere che si accinge a formulare, una osservazione che tenga conto delle questioni segnalate dall'onorevole Gozi, con particolare riferimento ai commi 3-bis e 3-ter dell'articolo 3.

Enrico FARINONE (PD) ritiene particolarmente difficile trovare in pochi minuti soluzioni a questioni così complesse come quelle in esame. Se d'altro canto, si ritiene che la XIV Commissione abbia l'autorevolezza per modificare gli orientamenti delle Commissioni di merito, allora deve essere data a quest'organo la possibilità materiale di istruire adeguatamente la materia; altrimenti si rischia di adottare meri atti formali, come purtroppo già avvenuto più volte in passato. Deve rilevare che non è la prima volta che la Commissione non è messa nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo; si tratta di un problema più generale, a suo avviso, che investe il ruolo del Parlamento e le garanzie democratiche di rispetto dei diritti delle opposizioni.

Gianluca PINI, presidente, propone una breve sospensione della seduta, al fine di pervenire alla formulazione di una proposta di parere che tenga corso delle questioni emerse nel corso del dibattito.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 14.35, riprende alle 14.50.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato).

Sandro GOZI (PD) non può che rilevare come l'osservazione formulata del relatore appaia totalmente insufficiente rispetto al problema evidenziato. In primo luogo si sarebbe dovuta formulare una condizione e non una osservazione; in secondo luogo si invitano le Commissioni di merito a valutare l'opportunità di definire con maggiore puntualità le modalità di erogazione delle agevolazioni statali previste, senza alcun riferimento a possibili effetti distorsivi sul mercato interno ovvero forme di aiuto selettivo o discriminatorio incompatibili con il diritto comunitario.
Nel preannunciare il voto contrario del gruppo del PD sulla proposta di parere formulata dal relatore, sottolinea come i colleghi della maggioranza si assumano in tal modo la responsabilità di una norma inapplicabile e che determinerà certamente problemi di compatibilità.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

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Antonio RAZZI (IdV) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Luca BELLOTTI (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 423/2007 del Consiglio, del 19 aprile 2007, concernente misure restrittive nei confronti dell'Iran.
Atto n. 63.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2006/93/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, sulla disciplina dell'utilizzazione di aerei subsonici civili a reazione.
Atto n. 64.