CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 marzo 2009
156.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 24 marzo 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 9.10.

DL 4/2009: Misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario.
C. 2263-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore, fa presente che il provvedimento all'esame della Commissione interviene sulla delicata questione del regime delle quote latte, la cui applicazione nel nostro Paese è stata caratterizzata da ripetuti superamenti del limite di produzione assegnato a livello comunitario e dall'insorgenza di un rilevante contenzioso nelle sedi giudiziarie. In questo quadro, che ha richiesto l'adozione di specifici provvedimenti normativi culminati nel decreto-legge n. 49 del 2003, si è finalmente presentata la possibilità di porre fine all'annosa vicenda delle quote latte in quanto sul finire dello scorso anno il nostro Governo, nell'ambito dei negoziati in sede europea in occasione della cosiddetta verifica sullo stato di salute della Politica agricola comune, ha ottenuto una maggiorazione del 5 per cento della quota di produzione assegnata all'Italia, con la possibilità di usufruire di tale incremento produttivo sin dal 2009. Grazie a tale incremento produttivo, sancito dal regolamento n. 72/2009 del Consiglio, potrà a suo avviso superarsi l'attuale assetto, a dir poco kafkiano, della disciplina delle quote latte, che, da un lato, limita fortemente la capacità produttiva dei nostri allevatori, e, dall'altro, costringe il nostro Paese a ricorrere ad ingenti importazioni di latte per far fronte ai propri fabbisogni. Nell'ottica della chiusura dei contenziosi in atto e al fine di assicurare il recupero delle somme dovute senza pregiudicare la vitalità economica delle imprese, sottolinea come nell'ambito del provvedimento assuma particolare

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rilievo la disciplina della rateizzazione dei debiti relativi alle quote latte, che prevede la possibilità di una rateizzazione dei debiti fino a trent'anni.
Sottolinea, inoltre, come il provvedimento rechi anche ulteriori misure particolarmente importanti volte, tra l'altro, al potenziamento dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura e del Sistema informativo agricolo nazionale, nonché, a seguito delle modifiche introdotte dalla Commissione agricoltura, tese a rafforzare le attività di controllo nel settore agroalimentare svolte dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dai Carabinieri e dal Corpo forestale dello Stato. Ritiene, in particolare, che tale rafforzamento dell'attività di controllo si renda assolutamente necessario al fine di contrastare le frodi alimentari che, in violazione delle regole di concorrenza, danneggiano gravemente i nostri produttori agricoli. Richiama, poi, gli interventi previsti dall'articolo 6-ter in materia di agevolazioni previdenziali, che prorogano fino alla fine del 2009 le agevolazioni contributive per le imprese agricole operanti in specifiche zone svantaggiate, sottolineando come la proroga delle agevolazioni, che allo stato cesserebbero al 31 marzo 2009, sia essenziale a garantire che molti imprenditori agricoli, specialmente nel Mezzogiorno, non siano costretti ad uscire dal mercato. Sottolinea, poi, la rilevanza dell'articolo 6-quater, introdotto dalla Commissione agricoltura della Camera, che prevede un rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale - Incentivi assicurativi teso a incentivare la stipula di contratti assicurativi volti a far fronte ai rischi connessi a calamità naturali, che da sempre hanno rappresentato un elemento di estrema criticità per la nostra agricoltura. Evidenzia, in particolare, come il rifinanziamento per il 2009 si renda necessario anche al fine di coprire i fabbisogni di spesa evidenziatisi con riferimento all'anno 2008.
Per quanto attiene ai profili finanziari del provvedimento, nel fare proprie integralmente le osservazioni e le richieste di chiarimento contenute nella documentazione predisposta dagli Uffici della Camera, sottolinea come, alla luce dell'estrema complessità delle questioni poste dal decreto in esame, si renda necessario un suo approfondito esame e non sia pertanto opportuno che la Commissione esprima il proprio parere già in questa seduta.

Maino MARCHI (PD) condivide la proposta di rinvio dell'esame del provvedimento, anche se l'inizio delle votazioni dello stesso in Assemblea è previsto per la giornata di domani.
Ciò premesso, con riferimento al contenuto del provvedimento, sottolinea che l'articolo 4, comma 7, nella formulazione originaria, risultava in controtendenza rispetto alla generale impostazione del provvedimento che privilegia chi ha violato le regole, disponendo che la mancata effettuazione del versamento comportava la decadenza dal beneficio della rateizzazione. Tuttavia, con una modifica approvata dalla Commissione agricoltura la disposizione è stata depotenziata, facendo ora riferimento al «mancato reiterato pagamento», e pertanto si apre la strada ad abusi e ad ulteriori contenziosi, con pregiudizio della finanza pubblica. Invita quindi la Commissione bilancio a salvaguardare gli equilibri di bilancio. Con riferimento all'articolo 6, comma 1-bis, nel condividerne il merito, rileva che potrebbe risultare opportuno utilizzare per la copertura il Fondo interbancario istituito presso l'ISMEA, anche al fine di garantire risorse più consistenti. Infine, nel ritenere positivo che la Commissione agricoltura abbia integrato risorse del fondo di solidarietà, esprime dubbi sulla copertura a valere sulla Tabella C, che pregiudica la funzionalità di altri settori.

Renato CAMBURSANO (IdV) rileva come opportunamente il relatore, rendendosi conto dell'estrema problematicità del provvedimento, abbia proposto di rinviare il suo esame al fine di consentire un maggiore approfondimento delle molteplici questioni che si pongono nell'analisi delle diverse disposizioni del decreto-legge, che presenta significativi problemi di copertura finanziaria. In particolare, ritiene che il rappresentante del Governo dovrebbe fornire chiarimenti in ordine ai profili di copertura

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finanziaria delle disposizioni contenute nell'articolo 6-quater, che prevede il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi e nel comma 1-bis dell'articolo 6, che destina 45 milioni di euro a misure di accesso al credito in favore delle imprese operanti nel settore agricolo.
Su un piano generale, dichiara di non condividere lo spirito del provvedimento in esame, che, anche attraverso le previste rateizzazioni dei debiti, finirà per premiare, come spesso è accaduto, chi non ha rispettato le regole, a danno di quanti nella produzione hanno rispettato le quote a loro assegnate. Quanto alla copertura finanziaria, ritiene necessario che nel suo intervento il rappresentante del Governo chiarisca se in questo caso si tratti di soldi «veri» o, come è ormai consueto, di partite di giro o di vere e proprie pseudocoperture.

Massimo VANNUCCI (PD) esprime dubbi sull'ipotesi di un rinvio dell'esame del provvedimento, che giudica «furbesca» ed impedisce alla Commissione di esprimersi compiutamente sui profili finanziari del provvedimento. Ricorda poi che il provvedimento è finalizzato al recupero di 1 miliardo e 300 milioni dovuto dagli allevatori, importo che la Comunità ha già trattenuto, ma del quale lo stesso provvedimento consente un'ulteriore rateizzazione in trenta anni della restituzione. Quindi, nel ricordare che al Senato il Ministero dell'economia ha dichiarato che i crediti in questione sono stati giudicati difficilmente onorabili, rileva che, coerentemente con tale assunto, risulta necessario individuare idonee forme di garanzia per la restituzione.

Il sottosegretario Giuseppe VEGAS, pur comprendendo le esigenze manifestate dal deputato Vannucci, ritiene opportuno un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento, al fine di poter completare la predisposizione degli elementi di risposta alle osservazioni e alle richieste di chiarimento del relatore.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, con riferimento alle osservazioni del collega Vannucci, rileva come la scelta del Governo di non scontare nelle previsioni tendenziali dei saldi di finanza pubblica gli effetti del recupero delle somme dovute dai produttori di latte, risponda a suo avviso ad un criterio prudenziale, in quanto si tratta di entrate la cui riscossione appare obiettivamente assai incerta.

Maino MARCHI (PD) si associa alle considerazioni del collega Vannucci in ordine alla mancata considerazione nei tendenziali delle entrate delle somme derivanti dal recupero delle somme dovute dai produttori del settore lattiero. Pur rilevando che la questione è stata ampiamente dibattuta nel corso dell'esame del provvedimento presso l'altro ramo del Parlamento, ritiene comunque necessario che il Governo chiarisca quali siano i criteri che presiedono alla elaborazione dei dati tendenziali di entrata, che non vengono esplicitati al momento dell'esame della manovra finanziaria.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, alla luce delle esigenze manifestate dal rappresentante del Governo e dal relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Adesione al Trattato di Prüm relativo alla cooperazione transfrontaliera sul contrasto in particolare del terrorismo, della criminalità e della migrazione illegale nonché istituzione della banca dati nazionale del DNA e disposizioni in materia di accertamenti idonei a incidere sulla libertà personale.
C. 2042 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni II e III).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, iniziato nella seduta del 19 marzo 2009.

Il sottosegretario Giuseppe VEGAS chiede un rinvio dell'esame al fine di ultimare la predisposizione dei necessari elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto dell'esigenza manifestata dal rappresentante del Governo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.40.