CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 marzo 2009
152.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 marzo 2009. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.

DL 4/09: Misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario.
C. 2263 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla XIII Commissione della Camera).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione e condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Paolo TANCREDI (PdL), relatore, illustra il provvedimento in titolo, volto a disciplinare specifici profili in tema di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario, anche alla luce delle modifiche operate in sede comunitaria con riferimento al nuovo livello di quota nazionale riconosciuto all'Italia. Ricorda che sul testo in esame, approvato dal Senato, la Commissione ha espresso parere in data 18 febbraio 2009 alla 9a Commissione del Senato. Riferisce che il decreto-legge disciplina l'assegnazione alle aziende produttrici di latte dell'aumento della quota nazionale attribuita all'Italia risultante dal Regolamento (CE) n. 248/2008 del Consiglio, del 17 marzo 2008, che ha modificato il regolamento (CE) n. 1234/2007 attribuendo a tutti gli Stati membri un aumento del 2 per cento della quota nazionale, e dall'accordo definito

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il 20 novembre 2008 in sede di Consiglio dei Ministri dell'Unione europea, poi trasfuso nel regolamento (CE) del 19 febbraio 2009, n. 72/2009 del Consiglio, che accorda all'Italia una maggiorazione del 5 per cento in unica soluzione nel 2009. Le disposizioni, specificamente dirette all'assegnazione della maggiore quota nazionale, sono contenute nell'articolo 1, comma 2, che recano una riforma della normativa sull'applicazione del prelievo supplementare nel settore lattiero caseario. Rileva che il testo prevede che gli aumenti della quota nazionale, anziché essere ripartiti tra le regioni e da queste riassegnati alle aziende, sono attribuiti alla riserva nazionale e quindi assegnati prioritariamente alle aziende che nel periodo 2007/2008 abbiano realizzato consegne eccedenti rispetto alla propria quota e che risultino ancora in produzione nella campagna di assegnazione. Sottolinea che l'articolo 1 del decreto-legge, al comma 1, modifica le disposizioni che disciplinano la restituzione ai produttori di latte del prelievo supplementare da essi versato in eccesso rispetto a quanto effettivamente dovuto a livello nazionale. Rileva che l'articolo 2 istituisce presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) il Registro nazionale dei debiti, nel quale sono iscritti, mediante i servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), tutti gli importi accertati a debito dei produttori agricoli. Si sofferma quindi sull'articolo 3, che prevede che i produttori agricoli possano chiedere la rateizzazione dei debiti iscritti nel registro nazionale, derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte addebitati allo Stato italiano dalla Commissione europea. In particolare, sottolinea, a seguito delle modifiche introdotte dal Senato la rateizzazione può avere una durata variabile in base al valore dei debiti. Illustra quindi l'articolo 4 che definisce le procedure per la rateizzazione e disciplina la connessa sospensione delle procedure di recupero e che prevede la nomina con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di un Commissario straordinario che, avvalendosi degli uffici dell'Agea, assegna le quote rese disponibili dall'aumento della quota nazionale. Riferisce quindi sull'articolo 5, che dispone che le norme sulla rateizzazione dei debiti relativi alle quote latte sono applicabili per l'intero periodo della campagna lattiera 2008-2009, e sull'articolo 6, modificato nel corso dell'esame al Senato, che prevede che le somme versate dai produttori di latte affluiscono ad un apposito conto di tesoreria, per essere destinate all'estinzione delle anticipazioni di tesoreria utilizzate in favore dell'AGEA, in relazione alla mancata riscossione dei crediti del settore agricolo. Osserva che nel corso dell'esame al Senato sono stati introdotti gli articoli aggiuntivi 6-bis e 6-ter, in materia di previdenza agricola. Ritiene opportuno richiamare, nella proposta di parere, i contenuti del parere espresso dalla Commissione lo scorso 18 febbraio 2009 alla 9a Commissione del Senato.

Il deputato Mario PEPE (PD) ritiene necessario che si preveda nel testo che il Commissario straordinario sia tenuto a consultare le regioni in relazione alle previsioni relative agli aumenti della quota nazionale attribuiti alla riserva nazionale e assegnati prioritariamente alle aziende che nel periodo 2007/2008 abbiano realizzato consegne eccedenti rispetto alla propria quota, nonché che lo stesso Commissario straordinario sia tenuto a notificare alle regioni le menzionate assegnazioni degli aumenti della predetta quota nazionale.

Il senatore Paolo TANCREDI (PdL), relatore, associandosi alla considerazione del deputato Pepe, formula una proposta di parere favorevole con osservazione e condizioni (vedi allegato 1).

Il deputato Mario PEPE (PD) dichiara il proprio voto di astensione sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

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DL 5/09: Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
C. 2187 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VI e X della Camera).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Salvatore PISCITELLI (PdL), relatore, illustra il provvedimento in titolo, soffermandosi in particolare sugli specifici profili di competenza della Commissione. Segnala che l'articolo 1, al comma 13, dispone che le modalità di erogazione dei contributi diminuire le emissioni di particolato nel settore del trasporto pubblico sono regolate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano con appositi provvedimenti. Osserva che l'articolo 3 modifica la disciplina fiscale dei distretti produttivi: il comma 1 estende ai tributi locali i benefici previsti per le reti d'impresa e delle catene di fornitura e il comma 3 dispone che lo svolgimento delle funzioni di assistenza alle imprese esercitate dai Comuni prioritariamente attraverso gli sportelli unici per le attività produttive, possano essere svolte anche avvalendosi di strutture tecnico-organizzative dei consorzi di sviluppo industriale, di cui all'articolo 36, comma 4, della legge 5 ottobre 1991, n. 317. Evidenzia che i decreti attuativi delle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 368, lettera b), numeri 1) e 2), della legge finanziaria per il 2006, concernenti le semplificazioni di carattere amministrativo applicabili ai distretti produttivi, dovranno essere adottati previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, e sentite le regioni interessate. Ravvisa quindi l'opportunità che si prescriva, nel testo in esame, che le misure di sostegno recate dal provvedimento siano adottate, in sede di attuazione, previo parere della Conferenza unificata.

Il deputato Mario PEPE (PD) concorda con il relatore e suggerisce di trasformare in condizione l'osservazione prospettata dal relatore.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) si associa al deputato Pepe.

Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) ravvisa l'opportunità che siano previste nel provvedimento apposite norme tese a salvaguardare la solvibilità degli enti locali nei confronti delle aziende fornitrici di beni e servizi, nel rispetto dei vincoli derivanti dalla disciplina del Patto di stabilità interno.

Il senatore Salvatore PISCITELLI (PdL), relatore, formula quindi una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Istituzione di campi ormeggi attrezzati per imbarcazioni da diporto nelle isole minori e nelle aree marine di maggior pregio ambientale e paesaggistico.
S. 979 Ranucci.

(Parere alla 13a Commissione del Senato).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Davide CAPARINI, presidente e relatore, illustra il provvedimento in titolo, teso a promuovere un progetto di infrastrutturazione leggera delle isole minori italiane e delle altre aree marine di pregio naturalistico, che le doti di campi ormeggio attrezzati nelle aree ove maggiore è la pratica del diporto, anche a fini di tutela del fondale marino. Osserva che l'articolo 1 dispone che al fine di tutelare l'ecosistema delle aree marine nazionali di maggior pregio ambientale e paesaggistico, i comuni interessati sono tenuti ad istituire campi ormeggio attrezzati per imbarcazioni

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da diporto. Rileva che l'articolo 2 precisa che con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentiti il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dei rapporti con le regioni, d'intesa con la Conferenza unificata di cui alla legge n. 281 del 1997, sono individuati, ai fini dell'istituzione dei campi ormeggio, le isole minori e le aree marine di maggior pregio ambientale e paesaggistico e i relativi comuni di riferimento. In ordine agli specifici profili di competenza della Commissione, segnala che la disciplina oggetto del provvedimento contempla aspetti riconducibili alla competenza legislativa regionale, ai sensi del Titolo V, parte seconda della Costituzione. Fa notare che la disciplina appare peraltro connessa al profilo della «tutela dell'ambiente e dell'ecosistema», di competenza esclusiva statale ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera s), della Costituzione. Reputa opportuno prevedere che siano riservate alla competente legislazione regionale le previsioni di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 1.

Il deputato Mario PEPE (PD) ravvisa l'esigenza di apporre alla proposta di parere una specifica condizione secondo cui devono essere assegnate alla competenza regionale le previsioni di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 1.

Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) si chiede se il provvedimento in esame attenga maggiormente a profili di tutela dell'ambiente ovvero di incentivo alle attività del settore della nautica da diporto.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) ritiene che siano da assegnare alla piena competenza degli enti locali le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 4, relative alla destinazione dei proventi ivi previsti.

Davide CAPARINI, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 3). Ritenendo utile consentire una maggiore riflessione sul provvedimento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 17 marzo 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.