CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 febbraio 2009
134.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 70

SEDE CONSULTIVA

Martedì 10 febbraio 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 12.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che l'onorevole Augusto Di Stanislao entra a far parte della Commissione e che l'onorevole Americo Porfidia cessa di farne parte. Rivolge quindi, anche a nome della Commissione, al deputato Americo Porfidia un ringraziamento per il lavoro svolto ed al deputato Augusto Di Stanislao un cordiale benvenuto.

Ratifica Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e l'Ucraina.
C. 2013 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Franco GIDONI (LNP), relatore, illustra il provvedimento in titolo recante la ratifica dell'Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile, stipulato a Kiev il 1o dicembre 2005 tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra. Segnala che, come precisato nella relazione illustrativa del citato provvedimento, l'Accordo con l'Ucraina, composto da 17 articoli, ha lo scopo di incoraggiare, facilitare e migliorare

Pag. 71

la cooperazione tra le Parti nella navigazione satellitare globale per scopi civili. Si tratta di una importante collaborazione che si inserisce nel processo di internazionalizzazione del sistema europeo di navigazione satellitare, discusso e approvato in sede comunitaria, che ha consentito la definizione di una strategia di allargamento delle alleanze in ambito mondiale e la definizione di un testo di accordo base valido per gli accordi internazionali in generale.
Rileva che l'Accordo con l'Ucraina, inquadrato in questa strategia, è, infatti, il quarto stipulato su questa materia dall'Unione europea, dopo quelli con la Cina, con la Corea del Sud e con Israele. Un analogo accordo è stato inoltre firmato con il Marocco. Quello con l'Ucraina rappresenta, in particolare, un accordo estremamente rilevante in considerazione del fatto che, allo stato, tale Paese figura tra i primi otto paesi al mondo in ordine di importanza dei relativi programmi spaziali e molto avanzate sono, altresì, le attività ucraine nel campo della navigazione satellitare.
Per quanto riguarda più direttamente i profili di competenza della Commissione difesa sottolinea, in via generale, che la politica europea di navigazione satellitare è finalizzata a mettere a disposizione dell'Unione europea due sistemi di navigazione satellitare, realizzati rispettivamente dai programmi GALILEO E EGNOS. Ciascuna delle due infrastrutture comprende satelliti e stazioni terrestri. In particolare, il programma GALILEO mira a realizzare la prima infrastruttura mondiale di navigazione e posizionamento via satellite concepita espressamente per scopi civili ed è completamente indipendente dagli altri sistemi già realizzati o che potrebbero essere sviluppati nel resto del mondo.
Il programma EGNOS punta, invece, a migliorare la qualità dei segnali del sistema statunitense GPS e del sistema russo GLONASS al fine di garantirne l'affidabilità su una vasta area geografica.
La rapida definizione di un sistema europeo di navigazione satellitare consentirà quindi di svolgere funzioni importanti anche in alcune operazioni di sicurezza, come, ad esempio, interventi per aiuti umanitari, evacuazione di popolazione in caso di sciagure, missioni di pace in zone di crisi e numerose altre applicazioni che vanno dall'osservazione ambientale al monitoraggio dei movimenti geologici e a servizi di uso quotidiano. Il programma Galileo, in particolare, dotato di strumenti tecnici altamente innovativi, consentirà, poi, di individuare la posizione di persone o mezzi in movimento in qualsiasi punto della terra con uno scostamento di appena mezzo metro consentendo, quindi, di ottenere risultati utili in numerose attività come, ad esempio, il decollo e l'atterraggio di aerei in qualsiasi condizione di visibilità e il controllo di carichi pericolosi in movimento.
Tutto ciò considerato, nell'esprimere una valutazione positiva sul provvedimento in esame, si riserva di presentare una proposta di parere al termine della discussione.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA segnala che, a seguito di apposite verifiche da parte del Ministero della difesa, il provvedimento non comporta effetti su altri sistemi di navigazione di tipo militare. Si associa quindi alle considerazioni del relatore.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) rileva che il provvedimento riveste grande importanza per il rafforzamento delle infrastrutture strategiche dell'Unione europea e per l'internazionalizzazione del programma di navigazione satellitare in titolo, che è di tipo esclusivamente civile. Sottolinea quindi il notevole ritardo nell'entrata in vigore dell'Accordo, da ricondurre a problemi di finanziamento intercorsi tra la Commissione europea e i soggetti privati. Per tali ragioni appare necessario procedere senza ulteriori dilazioni all'espressione di un parere favorevole per consentire la rapida approvazione del disegno di legge di ratifica. Per quanto riguarda la scelta relativa all'Ucraina, osserva che tale Paese detiene un primato per il numero di satelliti lanciati. Infine, chiede chiarimenti

Pag. 72

al rappresentante del Governo circa gli aspetti finanziari, considerato che la Commissione europea ha annunciato l'assunzione di oneri ulteriori, cui farà fronte con risorse proprie e con il ricorso al capitale privato, al fine di consentire la piena implementazione dell'Accordo entro il 2013.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA segnala che il Governo fornirà le indicazioni testé richieste dall'onorevole Villecco Calipari alla Commissione di merito.

Franco GIDONI (LNP), relatore, conferma la proposta di parere favorevole.

Nessun altro chiedendo intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Ratifica Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione fra la Repubblica italiana e la Repubblica dell'Iraq.
C. 2037 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, illustra il provvedimento in esame recante la ratifica del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione fra la Repubblica italiana e la Repubblica dell'Iraq, firmato a Roma il 23 gennaio 2007 sulla base degli impegni assunti nel corso di una visita compiuta in Iraq nel giugno 2006 dall'allora Ministro degli affari esteri, Massimo D'Alema. Ricorda che tale Trattato era stato siglato subito dopo la conclusione della partecipazione italiana alla missione militare in Iraq «antica Babilonia», dove le truppe italiane avevano il compito di garantire la cornice di sicurezza essenziale per consentire l'arrivo degli aiuti umanitari in tale Paese e di contribuire alle attività più urgenti per il ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali. Nel solco di tale cooperazione, il Trattato di amicizia in esame si propone di lanciare e dare un quadro giuridico a nuove forme di collaborazione sul piano bilaterale in alcuni importanti settori, quali, ad esempio, il settore economico e finanziario, sociale, culturale, scientifico, tecnologico e di sicurezza.
Nello specifico, l'Accordo in esame, composto da 17 articoli, delinea il quadro giuridico di riferimento disciplinante la cooperazione bilaterale tra le controparti, relativamente ai settori politico, economico - finanziario, delle Forze armate e di polizia, in materia culturale e dell'istruzione, nel campo scientifico, tecnologico e medico - sanitario, nonché in tema di attività consolare, giudiziaria ed amministrativa. Nel Preambolo del Trattato, sono, poi, delineati i principi generali cui esso si ispira: innanzitutto il rispetto della legalità internazionale, nel quadro della comune visione della centralità dell'ONU e dell'adesione alla Carta delle Nazioni Unite e alle altre Convenzioni in ambito di relazioni internazionali. Vengono poi affermati i principi del rispetto dell'uguaglianza sovrana degli Stati, del non ricorso alla minaccia o all'impiego della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza dell'altra Parte e della non ingerenza - diretta o indiretta - negli affari interni della controparte. Viene enunciato il principio della cooperazione per la crescita socio-economica, in base al quale l'Italia metterà a disposizione esperti e militari per ridurre il divario di sviluppo. Viene affermato l'impegno al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché quello alla soluzione pacifica delle eventuali controversie. Le Parti si impegnano inoltre ad adottare iniziative atte alla creazione di uno spazio culturale comune all'interno del quale si possa sviluppare il dialogo tra le due culture.
Per quanto riguarda, più nel dettaglio le competenze della Commissione difesa, segnala che il Trattato in esame, all'articolo 5, prevede scambi fra personale delle Forze armate e di polizia, corsi di formazione, addestramento ed esercitazioni congiunte.

Pag. 73

Tali attività saranno condotte a livello multilaterale oltre che bilaterale. La cooperazione investirà anche il settore industriale della sicurezza.
In relazione alla citata cooperazione, fa presente che la relazione illustrativa al provvedimento in esame specifica che tale cooperazione non comporterà oneri a carico dello Stato in quanto attuata dal Ministero della difesa con l'utilizzo delle disponibilità ad esse finalizzate. Al riguardo, ricorda che i commi 8 e 9 dell'articolo 2 del decreto legge n. 209 del 2008 recante, la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, prevedono, rispettivamente, un rifinanziamento dell'attività di consulenza, formazione e addestramento delle Forze armate e di polizia irachene e di un corso di formazione in materia penitenziaria per magistrati e funzionari iracheni. La relazione tecnica allegata al relativo disegno di conversione reca una puntuale quantificazione degli oneri, pari rispettivamente ad euro 6.546.081 e ad euro 236.335, relativamente al periodo dal 1o gennaio al 30 giugno 2009 e la descrizione dei parametri di calcolo, differenziati in riferimento al personale e al funzionamento, nonché con riguardo ai costi dei corsi, delle attività di interpretariato, alle spese relative alla diaria, alle attrezzature, ai sussidi didattici, agli aspetti connessi all'organizzazione generale e agli spostamenti sul territorio nazionale.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul provvedimento in esame, si riserva di presentare una proposta di parere a conclusione del dibattito in Commissione.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA sottolinea l'importanza del provvedimento in titolo che integra le iniziative di collaborazione tra l'Italia e l'Iraq già avviate con il decreto-legge per il rifinanziamento delle missioni internazionali. Nel fare cenno ai contatti in corso a tal fine con il ministero della difesa iracheno, segnala che il Ministro dello sviluppo economico si recherà a breve in Iraq in vista dell'apertura di nuovi versanti di collaborazione.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) esprime condivisione per il giudizio positivo sul provvedimento in esame da parte del relatore. Si tratta a suo avviso di un passaggio storico per i rapporti tra i due Paesi e che si colloca alla fine di un processo che ha avuto inizio con la missione «Antica Babilonia». Ritiene significativo che il legame tra i due Paesi si fondi su principi fondamentali, come quello del rispetto dell'integrità territoriale e della non ingerenza, e su programmi nuovi rispetto al passato. Considera apprezzabile il dettato dell'articolo 6 del Trattato in tema di cooperazione socio-economica, che contribuisce a valorizzare il ruolo svolto dagli enti locali e dalla società civile italiana per la ricostruzione dell'Iraq. Conclude formulando una valutazione positiva sul provvedimento che contribuisce ad inquadrare le questioni della sicurezza in un contesto di cooperazione che riguarda tutti gli aspetti della vita di quel Paese.

Giuseppe MOLES (PdL) auspica la sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica in titolo, che raccoglie il consenso dei gruppi presenti in Commissione. Sottolinea che il provvedimento giunge alla fine di un processo significativo in cui l'Italia ha svolto con impegno il proprio ruolo. In questo senso il Trattato rafforza gli ottimi rapporti tra il nostro Paese e l'Iraq e consolida il lavoro comune, finalizzato alla stabilizzazione di quel Paese.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, nel ringraziare i colleghi dei gruppi di opposizione per le considerazioni svolte a sostegno del provvedimento in esame, presenta una proposta di parere favorevole, di cui dà lettura (vedi allegato). Sottolinea quindi il significato positivo insito nell'imminente visita del Ministro dello sviluppo economico in Iraq.

Nessun altro chiedendo intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 12.50.