CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 gennaio 2009
128.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 11.05.

5-00726 Torrisi: Apertura e utilizzo della sede del nuovo Tribunale di Giarre.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Salvatore TORRISI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Auspica che la vicenda che riguarda l'apertura e l'utilizzo della sede del nuovo Tribunale di Giarre possa giungere quanto prima a conclusione e che il Ministero possa vigilare affinché siano evitati ulteriori ritardi.

5-00842 Cassinelli e Scandroglio: Ampliamento della pianta organica della magistratura presso il Tribunale di Genova.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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Roberto CASSINELLI (PdL), ringrazia il Presidente Bongiorno per la tempestività con la quale ha inserito l'interrogazione nell'ordine del giorno della Commissione ed il rappresentante del Governo per la completezza della risposta. Constatata la grande attenzione dimostrata dal Ministro della giustizia, anche nell'ambito delle dichiarazioni rese nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario e confortato dal tenore della risposta del sottosegretario Caliendo, auspica che la revisione della pianta organica della magistratura presso il Tribunale di Genova tenga conto delle effettive esigenze del predetto ufficio giudiziario.

5-00849 Ferranti e Samperi: Criteri di nomina dei componenti della commissione per il concorso notarile.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Marilena SAMPERI (PD), replicando, prende atto della risposta del rappresentante del Governo, sottolineando come l'interrogazione esprimesse la preoccupazione che un concorso importante come quello notarile possa svolgersi secondo regole di estrema trasparenza, anche per quanto concerne i criteri di nomina dei componenti della Commissione.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 11.30.

SEDE REFERENTE

Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 11.30.

Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali.
C. 1415 Governo, C. 406 Contento, C. 1510 Tenaglia, C. 1555 Vietti, C. 290 Jannone e C. 1977 Bernardini.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 gennaio 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, ricorda che nella riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza si è convenuto all'unanimità di non procedere oltre nell'esame del provvedimento finché non siano presentati dal Governo gli emendamenti annunciati. Questi sono in corso di presentazione, così come peraltro ieri annunciato dal ministro. Pertanto, sospende la seduta in sede referente che riprenderà al termine delle votazioni dell'Assemblea previste per la seduta pomeridiana odierna.

La seduta sospesa alle 11.35 riprende alle 18.40.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, avverte che il Governo ha presentato emendamenti al provvedimento in esame (vedi allegato 4). Fissa quindi il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 12 di mercoledì 4 febbraio 2009. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 18.45.

RISOLUZIONI

Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 11.35.

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7-00087 Bernardini e Mecacci: Sulle norme di attuazione dello Statuto della Corte penale internazionale.
(Discussione e rinvio).

Matteo MECACCI (PD) illustra la risoluzione in titolo sottolineandone l'estrema importanza per il Paese. Ricorda che l'Italia, pur essendo stata tra i primi firmatari e tra i primi Paesi che hanno ratificato lo Statuto della Corte penale internazionale, tuttavia è tra i pochi Paesi a non avere ancora adottato le norme di attuazione interna dello stesso. Ricorda che nello scorso mese di luglio, in risposta all'interrogazione 5-00234 Bernardini e Mecacci, il rappresentante del Governo auspicava che il Governo potesse presentare il relativo disegno di legge entro il mese di settembre 2008. Ad oggi tale disegno di legge non risulta essere stato ancora presentato e pertanto, in mancanza di un preciso e puntuale impegno del Governo in tal senso, sarebbe opportuno che fossero inserite quanto prima all'ordine del giorno della Commissione Giustizia le proposte di legge volte a dare attuazione allo Statuto di Roma.
Riformula quindi il testo della risoluzione in considerazione della nomina, avvenuta successivamente alla pubblicazione del testo originario, del dottor Cuno Jakob Tarfusser a Presidente della Corte penale internazionale, nonché sopprimendo l'originario riferimento al termine, non più attuale, entro il quale il Governo avrebbe dovuto presentare il disegno di legge di attuazione dello Statuto (vedi allegato 4).

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI rileva che con la presente risoluzione gli onorevoli interroganti intendono impegnare il Governo affinché garantisca l'attuazione, nell'ordinamento italiano, dello Statuto della Corte penale internazionale su genocidio, aggressione, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, conosciuto anche come Statuto di Roma.
L'esigenza di un immediato intervento normativo in tale ambito, sarebbe stata collegata - a detta degli interroganti - alla necessità «di giungere al più presto all'adattamento dell'ordinamento giuridico italiano», in vista della candidatura, alla Corte penale internazionale, del giudice italiano Cuno Jakob Tarfusser.
In verità, dopo l'avvenuta elezione di Cuno Tarfusser a giudice della Corte penale internazionale, ritiene di potere affermare, senza ombra di smentita, che tale preoccupazione non era fondata.
La Corte internazionale ha, infatti, eletto il giudice Cuno Tarfusser con 74 voti su 108, con ciò riconoscendo la grande esperienza giudiziaria del candidato italiano nel campo dei diritti umani e della cooperazione internazionale, indipendentemente dalla definitiva e completa attuazione dello Statuto di Roma nel nostro diritto interno.
L'esito elettorale ha, inoltre, dato piena testimonianza della credibilità e del forte impegno italiano nel settore della giustizia penale internazionale, ponendo in luce la serietà con cui il nostro Paese intende contribuire allo sviluppo della Corte negli anni a venire.
Lo stesso Ministro della Giustizia, nell'esprimere la propria soddisfazione per l'elezione del candidato italiano, ha sottolineato che «l'esperienza e la straordinaria professionalità del giudice Tarfusser costituiranno un valido apporto, per questo organismo cerniera, tra quei Paesi che considerano i principi di legalità e il rispetto delle istituzioni, come capisaldi fondamentali della convivenza tra i popoli».
Ritiene comunque necessario precisare che l'adozione di disposizioni di dettaglio volte ad implementare lo Statuto di Roma nel diritto interno, discende proprio dalla natura dell'atto stesso, che non è self-executing in tutte le sue parti.
Ribadisce quindi quanto già anticipato il 23 luglio ultimo scorso in Commissione Giustizia, e cioè che risulta essere in avanzato stato di redazione uno schema di disegno di legge recante disposizioni per l'attuazione dello Statuto della Corte penale

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internazionale, con specifico riguardo ai profili di assistenza giudiziaria e di cooperazione con la Corte stessa.
Il Governo, quindi, ha intenzione di intervenire nel senso auspicato dagli interroganti e si impegna a farlo nei prossimi Consigli dei ministri, compatibilmente con i tempi tecnici che saranno allo scopo necessari.

Rita BERNARDINI (PD) osserva che le dichiarazioni del sottosegretario appaiono generiche in merito ai tempi necessari per la presentazione del preannunciato disegno di legge. Ritiene quindi opportuno che si inseriscano quanto prima nell'ordine del giorno della Commissione Giustizia le proposte di legge che riguardano l'attuazione dello Statuto di Roma, in modo che se ne possa iniziare l'esame in tempi rapidi.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI ribadisce la volontà del Governo di dare attuazione allo Statuto di Roma entro tempi brevi.

Marilena SAMPERI (PD) condivide le osservazioni dell'onorevole Bernardini e ritiene che, in attesa del disegno di legge governativo, debbano comunque essere inserite nel calendario della Commissione Giustizia le proposte di legge che prevedono l'esecuzione dello Statuto di Roma.

Giulia BONGIORNO, presidente, assicura che la questione relativa all'inserimento delle citate proposte di legge nel calendario della Commissione sarà esaminata nel corso della prossima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.45.

COMITATO DEI NOVE

Giovedì 29 gennaio 2009.

Misure contro gli atti persecutori.
C. 1440 ed abb./A.

Il Comitato si è riunito dalle 13.40 alle 13.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI