CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 gennaio 2009
127.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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ATTI COMUNITARI

Mercoledì 28 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.45.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
(COM(2008)712 def. - 11249/08).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 27 gennaio 2009.

Enrico FARINONE (PD) si sofferma in particolare sul tema della crisi economica, evidenziando come, nella relazione svolta ieri dal collega Gottardo sia stata messa in luce la discrasia tra l'esigenza di intervenire a livello europeo su una situazione particolarmente complessa e l'inadeguatezza delle risorse disponibili. Si tratta di una contraddizione interna che, a suo avviso, l'Europa dovrà affrontare; e ciò non solo al fine di offrire soluzioni concrete, ma anche per dimostrare all'opinione pubblica europea l'utilità delle istituzioni comunitarie. Si potrebbe cioè trasformare un momento di particolare difficoltà in una occasione esemplificativa dell'importanza della dimensione europea. Si tratta comunque di un tema che dovrebbe essere adeguatamente messo in rilievo nella relazione che la Commissione è chiamata a predisporre in esito al proprio esame.

Sandro GOZI (PD) ritiene che i lavori della Commissione debbano concentrarsi su alcune questioni di rilievo prioritario per il Paese. Una di queste è quella della

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situazione economica, richiamata dal collega Farinone; l'altra è quella dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, con particolare riferimento alle problematiche connesse alle politiche in materia di immigrazione e diritto di asilo. Ritiene in proposito, anche alla luce delle indicazioni contenute nel Programma legislativo, che occorrerà svolgere una riflessione sulla legislazione italiana in materia - ed in particolare sulla cosiddetta legge Bossi-Fini - che appare certamente troppo rigida ed inadeguata rispetto all'evoluzione della disciplina comunitaria. Contemporaneamente occorre che l'Italia faccia valere con più forza ed incisività, in sede europea, l'esigenza di meccanismi concreti di solidarietà rispetto ai fenomeni dell'immigrazione clandestina nell'area mediterranea. Anche in materia di asilo occorre lavorare per pervenire ad un vero regime comune. Richiama quindi l'attenzione dei colleghi sull'opportunità di un processo di valutazione - una sorta di «tagliando», per usare l'espressione del Ministro Frattini - dell'accordo di Schengen, come anche dei primi anni di attuazione della direttiva n. 38 del 2004. Richiama infine il tema dell'integrazione e del dialogo interculturale: a suo avviso non appare sufficiente il richiamo alle «buone prassi» fatto nel corso della Conferenza ministeriale europea sull'integrazione, svoltasi lo scorso novembre a Vichy, ma bisogna potenziare gli strumenti europei di intervento.
Rileva, in conclusione, la necessità di concentrare la relazione all'Assemblea su alcune priorità politiche, sulle quali auspica si possa trovare ampia convergenza in seno alla Commissione.

Jean Leonard TOUADI (PD) si sofferma sul tema dell'energia, dell'ambiente e dei cambiamenti climatici, che valuta particolarmente rilevante. Pur condividendo gli obiettivi contenuti nel programma legislativo ritiene che occorra razionalizzare le proposte in ordine alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento come anche incrementare i meccanismi di solidarietà tra i paesi europei in caso di crisi energetica. Bisogna peraltro tenere presente la scelta strategica operata dalla nuova presidenza statunitense circa il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili; l'Europa non può arrivare in ritardo a questo appuntamento e devono essere messe in campo tutte le iniziative possibili nel campo della ricerca, delle innovazioni tecnologiche e delle business opportunities per porsi al passo con questo cambio di prospettiva.

Antonio RAZZI (IdV) sottolinea l'esigenza di un accordo tra paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo al fine di garantire maggiore controllo in materia di immigrazione clandestina. Richiama quindi il tema della insufficiente comunicazione delle tematiche europee, opportunamente richiamata dal relatore nella sua illustrazione.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, sottolinea l'importanza dell'occasione offerta dall'esame del programma legislativo della Commissione europea per affermare il ruolo di sintesi della XIV Commissione rispetto ai problemi del Paese e nei rapporti con le istituzioni comunitarie. Come ha già avuto modo di evidenziare nella seduta svoltasi ieri, il messaggio politico generale che dovrebbe guidare l'esame della Commissione può essere riassunto nella formula «più Europa e più sussidiarietà». Occorre infatti ribadire che l'Europa non è la negazione delle identità ma garanzia di sviluppo per tutti i cittadini.
Per quanto concerne i lavori della Commissione riterrebbe utile introdurre alcune innovazioni nel metodo, anche alla luce delle considerazioni che sono emerse nella seduta di ieri e in particolare dei suggerimenti avanzati dall'onorevole Gozi. Si riferisce alla necessità di evitare di trasformare l'esame del Programma in un rito privo di reale e concreta utilità. Proprio per scongiurare questa eventualità, sembra opportuno concentrare l'attenzione della Commissione su un numero limitato di tematiche di carattere prioritario, assumendo, quanto al metodo, il principio ispirato alla logica della sussidiarietà per cui occorre selezionare quegli

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ambiti tematici su cui la dimensione nazionale non è sufficiente non potendosi prescindere da un intervento puntuale da parte delle istituzioni europee.
In questa prospettiva la Commissione potrebbe concentrarsi su alcuni temi. Il primo riguarda la crisi economica e le misure da adottare a livello europeo per farvi fronte. Ricorda che la Commissione ha già svolto insieme alla Commissione Bilancio l'audizione del ministro Tremonti sul recovery plan. Si potrebbe procedere quindi all'audizione dei rappresentanti di Confindustria, dei sindacati e del Ministro per lo sviluppo economico. Si potrebbe inoltre valutare la possibilità di sperimentare un metodo nuovo di organizzazione delle audizioni, in particolare svolgendo contestualmente le audizioni dei sindacati e di Confindustria, in modo da far emergere in modo più chiaro la dialettica fra le parti e anche possibili punti di convergenza sulle iniziative che debbono essere adottate dalle istituzioni europee e sulle priorità che l'Italia deve rappresentare in tali sedi. Il secondo tema è quello dell'impatto dei fenomeni migratori e la necessità di realizzare coerenti politiche a livello europeo in materia di immigrazione, diritto d'asilo e più in generale di spazio di libertà, sicurezza e giustizia. È un tema cui già il programma attribuisce carattere prioritario, in relazione al quale sono evidenti i vantaggi che il nostro Paese può trarre da un'intensificazione della cooperazione a livello europeo e da un rafforzamento della strumentazione a disposizione soltanto in parte già attivata (Frontex, Registro CRATE). A tal fine potrebbe risultare opportuno procedere all'audizione del Ministro dell'Interno. Il terzo tema sul quale propone di concentrarsi è quello della realizzazione dei progetti prioritari in materia di infrastrutture con particolare riguardo alle reti TEN. L'importanza delle infrastrutture è importante anche in relazione alle prospettive di ripresa economica. A tal fine si potrebbe procedere all'audizione del Ministro per le infrastrutture e i trasporti e del Commissario europeo per i trasporti Tajani. Da ultimo la Commissione potrebbe procedere all'audizione dei Presidenti delle Regioni e dei Consigli regionali, sempre nella prospettiva cui si è fatto riferimento in precedenza della sussidiarietà. Ritiene infine opportuno che vi sia il più ampio coinvolgimento del Ministro Ronchi nei lavori della Commissione.
Osserva, in conclusione, l'importanza di svolgere un approfondimento, come rilevato dall'onorevole Gozi, sulle tematiche connesse all'accordo di Schengen. Quanto alla questione fondamentale della comunicazione e del coinvolgimento dell'opinione pubblica europea ritiene che la Commissione dovrebbe dedicare al tema un apposito approfondimento, anche eventualmente dedicando ad esso una indagine conoscitiva.

Sandro GOZI (PD) coglie l'occasione per richiedere formalmente la presenza ai lavori della Commissione del Ministro per le politiche europee.

Mario PESCANTE, presidente, ritiene particolarmente interessanti le proposte avanzate dal relatore, che saranno oggetto di valutazione in sede di Ufficio di presidenza della Commissione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Jean Leonard TOUADI (PD) informa i colleghi che in una riunione svoltasi lunedì 23 gennaio a Bruxelles il movimento di resistenza iraniano Mujahedin del Popolo è stato rimosso dalla lista delle organizzazioni terroristiche. I ministri degli Esteri dei ventisette paesi dell'Unione europea, riuniti per il Consiglio Affari generali e relazioni esterne, hanno infatti approvato l'intesa già raggiunta in proposito dai loro ambasciatori presso l'Ue. Si tratta di una decisione particolarmente rilevante che segna una vittoria del diritto e di un movimento che può portare avanti la battaglia per la democratizzazione dell'Iran.

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Mario PESCANTE, presidente, esprime compiacimento per questa importante notizia, ed auspica che tale pronuncia possa avere effetti positivi sulle prossime elezioni in Iran, tenuto conto del fatto che il principale candidato appare di area moderata.

La seduta termina alle 15.30.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 28 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/117/EURATOM del Consiglio, del 20 novembre 2006, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito. Atto n.53.
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 gennaio 2009.

Annagrazia CALABRIA (PdL), relatore, segnala che, non essendo ancora pervenuto il parere della Conferenza Stato-Regioni, la Commissione non può concludere nella seduta odierna il proprio esame.

Mario PESCANTE, presidente, propone di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad una seduta da convocare nella giornata di domani.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 16.