CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 gennaio 2009
124.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

Mercoledì 21 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

La seduta comincia alle 14.40.

Esame delle cariche ricoperte dai deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che l'ordine del giorno della seduta odierna reca l'esame delle cariche ricoperte da deputati ai fini del giudizio di compatibilità con il mandato parlamentare. Invita il vicepresidente Pisicchio, coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, a riferire sui lavori finora svolti dal Comitato.

Pino PISICCHIO (IdV), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, in esito all'istruttoria in contraddittorio finora svolta dal Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze, propone, a nome del Comitato medesimo, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, lettera a), del regolamento della Giunta, che la Giunta prenda atto, per i seguenti deputati, dell'avvenuta cessazione dalle cariche di seguito riportate:
Michaela BIANCOFIORE, proclamata eletta consigliere provinciale di Bolzano (e conseguentemente consigliere regionale del Trentino-Alto Adige) in data 31 ottobre 2008 e cessata, per dimissioni, dalla predetta carica in data 18 novembre 2008, in occasione della prima seduta del consiglio provinciale di Bolzano;
Michele SCANDROGLIO, cessato dalla carica di consigliere di amministrazione dell'ISVAP in data 20 novembre 2008;
Gianluca BENAMATI, cessato dalla carica di presidente e componente del consiglio di amministrazione di CO.SE.A. (Consorzio servizi ambientali) in data 20 dicembre 2008;
Alessandro RUBEN, cessato dalla carica di consigliere di amministrazione di Investimenti s.p.a. (già Fiera di Roma s.p.a.) in data 25 settembre 2008;
Pietro TIDEI, cessato dalla carica di presidente di Ferservizi s.p.a. in data 18 settembre 2008.

Pietro TIDEI (PD), nel sottolineare come la Ferservizi sia una società privata

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che non riceve contributi statali, chiede per quale motivo sia stata esaminata la carica di presidente che egli ha ricoperto fino al 18 settembre 2008.

Pino PISICCHIO (IdV), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, nel far presente che, essendo ormai cessato dalla carica, non ha più molto senso ritornare sui motivi per i quali la stessa è stata esaminata, manifesta un senso di stima nei confronti del collega Tidei anche per la sua scelta di dimettersi comunque dall'incarico.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, sottolinea che le cariche della cui cessazione la Giunta è chiamata a prendere atto nella seduta odierna sono parte di un insieme di cariche sulle quali il Comitato ha complessivamente avviato l'istruttoria, ferma restando la possibilità in ogni momento di estendere l'istruttoria a cariche ulteriori rispetto a quelle finora esaminate. Fa presente, in ogni caso, che la carica di presidente di Ferservizi s.p.a. è stata presa in considerazione dal Comitato in quanto, non essendo all'inizio disponibili ulteriori elementi di documentazione, si era ritenuto necessario approfondire la natura di una società facente parte del gruppo Ferrovie dello Stato.

La Giunta prende atto della cessazione delle cariche di cui alla comunicazione del vicepresidente Pisicchio.

Pino PISICCHIO (IdV), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, avverte che, in data 20 gennaio 2009, è pervenuta la seguente lettera dell'onorevole Salvatore Ruggeri:
«Con la comunicazione in oggetto il Comitato per l'esame delle cariche rivestite dai deputati, nella persona del Presidente, evidenziava delle criticità in merito alla carica da me ricoperta quale componente del consiglio di amministrazione della MPS Banca Personale s.p.a.
Al fine di evidenziare l'inesistenza di problematicità inerenti tale carica, rendo noto che la società in oggetto svolge l'attività di raccolta fondi a mezzo di promotori finanziari senza usufruire di provvidenze erogate dallo Stato o da istituzioni pubbliche.
Inoltre il Consiglio di amministrazione della stessa non mi ha mai assegnato deleghe operative funzionali alla gestione ed al raggiungimento dello scopo societario.
Tale carica è stata da me sempre parificata alle cariche onorifiche concesse da enti pubblici e società private.
Qualora si ritenesse, alla luce di quanto sopra, tale carica incompatibile con la carica di Deputato della Repubblica italiana provvederò a rassegnare le dimissioni da Consigliere della MPS Banca Personale s.p.a.
Cordialità.
Firmato: On. Salvatore Ruggeri».

Ritiene, a tale riguardo, che le osservazioni formulate del deputato Ruggeri non appaiono, nel merito, suscettibili di fondare una valutazione di compatibilità della carica da lui ricoperta. L'articolo 3 della legge n. 60 del 1953 stabilisce, infatti, l'incompatibilità delle cariche ricoperte in istituti bancari o società finanziarie senza distinguere tra le possibili modalità in cui, sulla base della più recente esperienza, può svolgersi l'attività di raccolta del risparmio nei confronti del pubblico e, dunque, dovendosi considerare ricomprese nella fattispecie anche le attività di personal banking.
In ogni caso, le suddette osservazioni sono pervenute ad istruttoria in Comitato ormai conclusa e non possono, dunque, essere prese in considerazione.
Ricorda, infatti, che al collega Ruggeri era stato assegnato dal Comitato per le incompatibilità, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, lettera c), del regolamento della Giunta, il termine di 15 giorni per la formulazione di controdeduzioni e che tale termine - comunicatogli con sua lettera del 30 ottobre 2008 - era risultato fissato al 14 novembre 2008. Entro il predetto termine il deputato Ruggeri si era, tuttavia, limitato, con lettera pervenuta

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il 13 novembre 2008, a comunicare «di aver avviato ricerche utili a valutare l'effettiva esistenza o meno dell'incompatibilità di cui all'articolo 3 della legge 13 febbraio 1953, n. 60», precisando già allora «che, nel caso in cui suddetta incompatibilità dovesse risultare reale» non avrebbe esitato a dimettersi dal consiglio di amministrazione di MPS Banca Personale s.p.a. Nella riunione del 26 novembre 2008 il Comitato per le incompatibilità aveva esaminato la risposta del deputato Ruggeri, prendendo atto che lo stesso non aveva formulato alcuna sostanziale controdeduzione. Considerato che, a norma dell'articolo 2 dello statuto di MPS Banca Personale, la società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme, nonché lo svolgimento delle altre attività bancarie e finanziarie consentite dalla legge, nella sua più ampia accezione, nella predetta riunione del 26 novembre 2008 il Comitato - concluso il contraddittorio con l'interessato nelle forme e nei tempi previsti dal regolamento della Giunta - aveva, quindi, concluso l'istruttoria convenendo di proporre alla Giunta l'accertamento della incompatibilità della carica ricoperta dal deputato Ruggeri. Peraltro, nella citata riunione del 26 novembre 2008 il Comitato aveva anche convenuto che la proposta di accertamento della incompatibilità sarebbe stata sottoposta alla Giunta plenaria non nella prima seduta utile - come pure sarebbe stato possibile dal punto di vista regolamentare - bensì in una seduta successiva e ciò anche al fine di consentire al deputato Ruggeri di rimuovere spontaneamente la situazione di incompatibilità prima di un formale accertamento della stessa da parte della Giunta. Non essendo ciò avvenuto, ritiene pertanto di dover mantenere, a nome del Comitato, la proposta che la Giunta accerti, ai sensi dell'articolo 3 della legge 13 febbraio 1953, n. 60, la incompatibilità con il mandato parlamentare della carica di consigliere di amministrazione di MPS Banca Personale S.p.A., ricoperta dal deputato Salvatore Ruggeri, trattandosi di carica ricoperta in un istituto bancario che svolge attività finanziaria e creditizia nei confronti del pubblico.
Ricorda, infine, che nella riunione del 14 gennaio 2009 il Comitato ha concordato di proporre alla Giunta l'accertamento della incompatibilità delle cariche di consigliere provinciale di Trento e consigliere regionale del Trentino-Alto Adige, ricoperta dal deputato Maurizio Fugatti, e di consigliere regionale dell'Abruzzo, ricoperta dal deputato Carlo Costantini.
Nel frattempo, in data odierna il Consiglio provinciale di Trento ha trasmesso alla Giunta copia della lettera del 16 gennaio 2009 con la quale l'onorevole Fugatti ha presentato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere provinciale. A quanto risulta per le vie brevi, la presa d'atto delle dimissioni del consigliere Fugatti e la conseguente surroga con il primo dei non eletti avranno luogo nella seduta del Consiglio provinciale di Trento del prossimo 4 febbraio.
Da parte sua, l'onorevole Costantini dovrebbe nei prossimi giorni spontaneamente rimuovere la condizione di incompatibilità che lo riguarda.
Pertanto, si riserva di sottoporre alla Giunta in una prossima seduta la presa d'atto della cessazione del deputato Fugatti dalla carica di consigliere provinciale di Trento e di consigliere regionale del Trentino-Alto Adige, non appena sarà stato acquisito un documento da cui risulti la presa d'atto delle sue dimissioni dal Consiglio provinciale di Trento, nonché la proposta di accertamento dell'incompatibilità della carica di consigliere regionale dell'Abruzzo ricoperta dal deputato Costantini qualora lo stesso non avesse nel frattempo spontaneamente rimosso la condizione di incompatibilità in cui versa, che, per quanto a sua conoscenza, sarà comunque rimossa entro il corrente mese di gennaio.

Domenico ZINZI (UdC) osserva che la lettera dell'onorevole Ruggeri ha introdotto nuovi elementi di valutazione rispetto ad una fattispecie normativa la cui stesura risale agli anni cinquanta del secolo

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scorso. Chiede pertanto che la Giunta voglia disporre un supplemento di istruttoria in merito alla posizione dell'onorevole Ruggeri al fine di non creare un precedente su una tipologia di attività bancaria evidentemente nuova rispetto a quanto previsto dal legislatore con l'articolo 3 della legge n. 60 del 1953, nel quale non sono contemplate situazioni quale quella che riguarda il collega Ruggeri.

Pino PISICCHIO (IdV), coordinatore del Comitato per i profili attinenti alle incompatibilità, nel sottolineare di non avere molto altro da aggiungere rispetto a quanto già da lui illustrato nella sua relazione introduttiva, tiene a precisare di non nutrire alcun atteggiamento pregiudiziale in merito alla posizione del deputato Ruggeri. Non ritiene, tuttavia, che esistano fondate ragioni per revocare in dubbio la proposta formulata dal Comitato, e ciò sia dal punto di vista procedurale - essendosi consumati inutilmente i tempi previsti dal regolamento della Giunta per lo svolgimento dell'istruttoria - sia dal punto di vista del merito, non ravvisando elementi di novità nella situazione del collega Ruggeri rispetto alla tipologia fondamentale dell'attività bancaria. La Giunta potrà decidere naturalmente in piena sovranità ma francamente riterrebbe piuttosto eccentrica una decisione diversa rispetto a quella proposta dal Comitato.

Angelo CERA (UdC), nel riconoscere come vi sia stata probabilmente superficialità e disattenzione da parte dell'onorevole Ruggeri, ritiene ciò nondimeno che una breve riapertura dell'istruttoria potrebbe consentirgli di chiarire la propria posizione.

Rolando NANNICINI (PD) chiede chiarimenti in ordine alla procedura da seguire qualora la Giunta decidesse nella seduta odierna di accogliere la proposta di accertamento della incompatibilità formulata da Comitato.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, precisa che qualora la Giunta dichiarasse oggi l'incompatibilità, ne sarebbe data comunicazione al Presidente della Camera il quale inviterebbe il deputato Ruggeri ad optare entro il termine di trenta giorni. Qualora il deputato non optasse, la deliberazione finale in merito alla sua decadenza dal mandato parlamentare sarebbe rimessa all'Assemblea.

Donata LENZI (PD) osserva che la fase di interlocuzione istruttoria è quella che si svolge in seno al Comitato per le incompatibilità. Il motivo per il quale la posizione del deputato Ruggeri perviene oggi all'esame della Giunta plenaria rispetto ad altre situazioni tuttora all'esame del Comitato risiede nel fatto che il collega Ruggeri non ha inteso esercitare la propria facoltà di controdeduzione nella sede propria. Personalmente è dell'opinione che il rinvio di una settimana non costituisca un problema ma, quanto al merito, reputa difficile non considerare la carica ricoperta dal deputato Ruggeri riconducibile alle previsioni dell'articolo 3 della legge n. 60 del 1953 considerato che ricade nella nozione di istituto bancario anche una banca che svolga attività attraverso promotori finanziari e non attività di sportello.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) ritiene che la situazione sia del tutto chiara per quanto concerne i profili di merito ma non giudicherebbe un problema se fosse riconosciuta al deputato Ruggeri la facoltà di far pervenire documentazione esplicativa entro il ristretto termine di una settimana.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, ritiene che la Giunta non possa che agire nel rispetto delle disposizioni del proprio regolamento, ai sensi del quale la fase istruttoria in sede di Comitato sulla carica ricoperta dal deputato Ruggeri si è ormai conclusa e non può essere riaperta se non creando un precedente grave che esporrebbe in futuro a pericolose incertezze procedurali. Quello che non si può fare è, dunque, riaprire l'istruttoria. La Giunta può, invece, convenire di rinviare la votazione sulla proposta del Comitato, fermo

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restando che nella prossima seduta - che fin d'ora ritiene possa essere prevista per mercoledì 28 gennaio alle ore 14.30 - la proposta da sottoporre a votazione resterà quella formulata oggi dal vicepresidente Pisicchio a nome del Comitato. Naturalmente resta ferma la possibilità per il deputato Ruggeri di compiere nel frattempo, entro la prossima seduta della Giunta, la scelta volontaria di rassegnare le dimissioni dalla carica dandone comunicazione alla Giunta ed impegnandosi a non esercitare le relative funzioni fino all'accettazione delle medesime.

La Giunta concorda.

Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, ritiene, infine, che - se non vi sono obiezioni - la Giunta possa concordare con la proposta del vicepresidente Pisicchio di differire ad una prossima seduta le determinazioni conclusive in merito alle cariche regionali ricoperte dai deputati Fugatti e Costantini in attesa che gli stessi, come preannunciato dal collega Pisicchio, rimuovano definitivamente e con tempestività la condizione di incompatibilità in cui versano.

La Giunta concorda.

La seduta termina alle 15.05.

COMITATO PERMANENTE PER LE INCOMPATIBILITÀ, LE INELEGGIBILITÀ E LE DECADENZE

Mercoledì 21 gennaio 2009.

Il Comitato, che si è riunito dalle 15.10 alle 15.20, ha proceduto all'audizione del deputato Ignazio Abrignani, in merito alla carica da lui ricoperta di presidente di Agripart s.p.a.