CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 gennaio 2009
124.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI COMUNITARI

Mercoledì 21 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.20.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
COM(2008)712 definitivo - 11249/08.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame degli atti in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 gennaio 2009.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, illustra una riformulazione della proposta di relazione alla XIV Commissione gia presentata nella seduta di ieri, martedì 20 gennaio 2009 (vedi allegato 1).

Emilia Grazia DE BIASI (PD) ringrazia la collega Centemero per il lavoro svolto. Osserva che sono state recepite le osservazioni dell'opposizione, rimarcando peraltro che in sede politica esiste una notevole distanza tra i principi dell'Unione europea e le scelte operate dal Governo italiano. Rileva in particolare che altri Paesi europei, a fronte della grave crisi economica, hanno investito ingenti risorse nella ricerca, contrariamente a quanto avviene in Italia. Rileva altresì che il 2009 è l'anno europeo della creatività e che è quindi necessario investire molto in tale direzione.

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Auspica, inoltre, che il Governo investa sempre di più nella ricerca e che venga inserito un riferimento in tal senso nella proposta di relazione alla XIV Commissione. Esprime apprezzamento per il fatto che, nella proposta di relazione, è stata sottolineata l'importanza della cultura non solo come fattore di crescita umana ma anche come fattore di crescita economica. Ritiene, peraltro, che nel punto 5 delle osservazioni occorrerebbe specificare che la mobilità degli studenti favorisce la formazione continua e non il contrario. Riterrebbe, inoltre, opportuno che il Governo riferisca in Commissione sugli orientamenti del Governo rispetto agli orientamenti prioritari indicati dall'Unione europea, con particolare riferimento alla questione del multilinguismo. Preannuncia infine il voto favorevole sulla proposta di relazione come riformulata.

Emerenzio BARBIERI (PdL) sottolinea che la relatrice del provvedimento, quale membro anche della XIV Commissione, risulta particolarmente indicata per svolgere al meglio tale ruolo, come dimostra il buon lavoro svolto. Rileva peraltro che la proposta di relazione presentata ha recepito tutte le osservazioni palesate dall'opposizione, per cui si registra una condivisione pressocché totale della stessa da parte di tutte le forze politiche. Giudica inoltre opportuno che siano state formulate osservazioni e non condizioni, proprio in ragione del fatto che vi è un accordo di tutti i gruppi sulla proposta di relazione. Ritiene, in conclusione, che sia importante che su un tema così delicato vi sia un voto unanime da parte della Commissione, rilevando infine che sarebbe stato auspicabile che anche il gruppo dell'Unione di Centro si fosse espresso sulla proposta di relazione presentata. Preannuncia, pertanto, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di relazione come riformulata.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di relazione come riformulata, ricordando l'importanza delle tematiche connesse all'Unione europea e rende, quindi, ancora più importante trovare soluzioni condivise da tutte le forze politiche. Auspica peraltro che vi sia corrispondenza tra gli indirizzi della UE e l'attuazione degli stessi da parte del Governo. Rileva in particolare che su alcuni temi, come su quelli ambientali, è necessaria una maggiore corrispondenza tra le indicazioni dell'Unione europea e le normative italiane.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di relazione come riformulata, rilevando peraltro che il dialogo interculturale ed il multilinguismo non possono tradursi in un pregiudizio nei confronti della cultura italiana. Ritiene infatti che la lingua italiana meriti di essere salvaguardata, trovando adeguato riscontro nelle sedi europee. Ritiene, infine, di difficile comprensione la dizione «sport di cittadinanza» contenuta nella proposta di relazione e auspica che essa sia oggetto di chiarimenti.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore,alla luce delle considerazioni esprese illustra una ulteriore riformulazione della proposta di relazione, meglio specificando, in particolare, nell'osservazione di cui al punto 5 il rapporto tra la formazione continua e la mobilità degli studenti (vedi allegato 2).

La Commissione approva la proposta quindi di relazione favorevole con osservazioni, come ulteriormente riformulata dal relatore. Nomina quindi il deputato Elena Centemero relatore presso la XIV Commissione Politiche dell'Unione europea.

La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 21 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.45.

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DL 200/08: Misure urgenti in materia di semplificazione normativa.
Nuovo testo C. 2044 Governo.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Fabio GARAGNANI (PdL), relatore, ricorda che il provvedimento in esame è finalizzato a completare il progetto di creazione in Italia di una banca dati unitaria, pubblica e gratuita relativa alla normativa vigente. Osserva che, strettamente collegata alla realizzazione di tale progetto, è l'abrogazione, disposta dal provvedimento stesso, di tutte le norme primarie ritenute estranee ai principi dell'ordinamento giuridico attuale. Sottolinea peraltro che il provvedimento si inserisce, completandolo, nel programma di informatizzazione della legislazione vigente previsto dall'articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, legge finanziaria 2001, basato sulla collaborazione istituzionale fra la Presidenza del Consiglio dei ministri, la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Ricorda, in particolare, che la costituzione della banca dati sulla normativa statale vigente si è dimostrata negli anni un obiettivo di gran lunga più complesso di quanto ipotizzato in origine. Ciò è dovuto sostanzialmente a una serie di motivi, evidenziati dalla relazione che accompagna il provvedimento. Osserva che proprio le difficoltà insorte nella costruzione e messa a regime della banca dati hanno successivamente indotto il Governo a dare attuazione al cosiddetto procedimento «taglia-leggi», introdotto dall'articolo 14, commi da 12 a 24, della legge n. 246 del 2005, basandosi, anziché sulla banca dati medesima, su un lavoro di raccolta della normativa vigente effettuato dai singoli Ministeri, che ha dato vita ad una autonoma banca dati di missione.
Ricorda inoltre che, contestualmente alla presentazione, da parte del Governo, della relazione sul provvedimento «taglia-leggi», le Camere hanno approvato la legge finanziaria per il 2008, legge n. 244 del 2007, la quale, all'articolo 2 comma 584, reca alcune disposizioni tendenti a dare nuovo impulso alle attività di informatizzazione della normativa vigente. Quanto al dettaglio del provvedimento in esame, ricorda che l'articolo 1 reca nuove disposizioni organizzative aventi ad oggetto le attività di informatizzazione e classificazione della normativa vigente al fine di realizzare, come recita la rubrica, una banca dati pubblica e gratuita di tale normativa, secondo le finalità - come esplcitamente previsto attraverso l'approvazione di uno apposito emendamento da parte della I Commissione - di cui all'articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Segnala che il comma 1 attribuisce al ministro per la semplificazione normativa competenze generali, di iniziativa, promozione e coordinamento, sulle attività in materia. Tali competenze sono esercitate «sulla base delle intese già acquisite» tra la Presidenza del Consiglio e le Presidenze delle due Camere. Viene inoltre previsto, a seguito di un emendamento approvato dalla I Commissione, che le Amministrazioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, sulla base delle medesime intese, collaborano per l'attuazione delle suddette iniziative.
Sottolinea che il ministro ha altresì il compito di «assicurare la convergenza» presso il Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio, DAGL, di tutti i progetti di informatizzazione e di classificazione della normativa statale e regionale in corso di realizzazione da parte delle amministrazioni pubbliche. Rileva inoltre che è previsto dallo stesso comma 1, a seguito dell'approvazione di un emendamento da parte della I Commissione, che per quanto riguarda la normativa regionale, la convergenza è realizzata in cooperazione con la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. Sottolinea che il comma 2 dell'articolo 1, ai fini di «convergenza» esplicitati al comma 1 e per il più efficiente utilizzo delle risorse, autorizza il ministro per la semplificazione normativa ad emanare decreti

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con i quali: razionalizzare le attività degli organismi e degli enti operanti in materia e individuare le modalità di utilizzo del personale delle pubbliche amministrazioni già impegnato nel programma di informatizzazione e classificazione della normativa vigente, ricordando che tali decreti sono adottati sentito il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione; coordinare le relative iniziative con le attività in corso per l'attuazione dell'articolo 14 della legge di semplificazione 2005, legge n. 246 del 2005; definire di concerto con il ministro della giustizia i criteri procedurali per la pubblicazione telematica degli atti normativi, nella prospettiva del superamento dell'edizione a stampa della Gazzetta ufficiale: è richiamato in proposito l'articolo 27, comma 2, del recente decreto-legge n. 112 del 2008, ove si prevede, a partire dal 1o gennaio 2009, la diffusione della Gazzetta ufficiale in forma esclusivamente telematica alle amministrazioni o enti pubblici, compresi gli enti locali, titolari di abbonamento.
Aggiunge che i decreti sono adottati entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, per cui il termine massimo può giungere sino al duecentoquarantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore del decreto. Ai sensi del comma 3 dell'articolo 1, al finanziamento delle attività di cui ai commi precedenti si provvede attingendo alle risorse già stanziate ai sensi dell'articolo 107 della legge finanziaria per il 2001, che aveva istituito un fondo finalizzato, appunto, all'istituzione di una banca dati della normativa vigente accessibile gratuitamente a tutti i cittadini. È specificato, inoltre, a seguito dell'approvazione in tal senso di un emendamento presso la I Commissione, che non è in alcun caso consentito il finanziamento a carico di bilanci pubblici di progetti di classificazione e accesso alla normativa vigente non rientranti nell'ambito delle attività coordinate ai sensi del presente decreto. Il comma 4 abroga l'articolo 2, comma 584, della legge finanziaria per il 2008, che recava disposizioni tendenti a dare nuovo impulso alle attività di informatizzazione della normativa vigente. Ricorda che l'articolo 2 al comma 1, che è stato modificato nel corso dell'esame del provvedimento presso la I Commissione, dispone che a decorrere dal 16 dicembre 2009 sono o restano abrogate le disposizioni elencate nell'Allegato 1, salva l'applicazione dei commi 14 e 15 dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246.
Rileva quindi che il comma 1-bis, introdotto nel corso dell'esame del provvedimento presso la I Commissione, prevede che entro il 30 giugno 2009, il Ministro per la semplificazione normativa trasmette alle Camere una relazione motivata sull'impatto delle abrogazioni dell'allegato 1 nell'ordinamento vigente, con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli ministeri. Evidenzia che il successivo comma 2 demanda ad un atto ricognitivo del Governo l'individuazione delle disposizioni di rango regolamentare implicitamente abrogate in quanto connesse esclusivamente alla vigenza degli atti legislativi abrogati dal comma 1. L'articolo 3 espunge i sessanta atti normativi di rango primario elencati nell'Allegato 2 dall'elenco dei provvedimenti che, ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge 112/2008, devono intendersi abrogati a decorrere dal 22 dicembre 2008. Ricorda che il menzionato articolo 24 ha disposto, al comma 1, l'abrogazione di 3.370 atti normativi di rango primario, riportati nell'allegato A al decreto-legge, a decorrere dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto, termine venuto a scadenza il 22 dicembre scorso. Evidenzia che la norma fa salva l'applicazione dei commi 14 e 15 dell'articolo 14 della legge n. 246 del 2005: si tratta meccanismo «taglia-leggi», che delega il Governo all'individuazione della normativa vigente adottata antecedentemente al 1970, disponendo l'automatica abrogazione, salve eccezioni, di tutti gli atti normativi non espressamente indicati come vigenti. Per dare attuazione alla delega è stata compiuta una ricognizione a tappeto delle norme vigenti, che ha costituito la base per la disposizione abrogativa di cui all'articolo 24. Il comma 1-bis autorizza il Governo

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a individuare, con atto ricognitivo, le disposizioni di rango regolamentare implicitamente abrogate in quanto connesse esclusivamente alla vigenza degli atti legislativi inseriti nell'allegato A. Aggiunge che come precisa la relazione illustrativa, la norma sottrae all'effetto abrogativo gli atti normativi, contenuti nell'allegato A, «per i quali le amministrazioni competenti hanno ritenuto indispensabile il mantenimento in vigore». Si tratta - sostiene la relazione - di una correzione la cui portata, inferiore al 2 per cento, conferma l'efficacia dell'intervento abrogativo. Ricorda che il comma 1-bis dell'articolo 3, introdotto nel corso dell'esame del provvedimento presso la I Commissione, prevede che con decorrenza dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono altresì soppresse dall'Allegato A del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 le seguenti disposizioni: Legge 4 aprile 1935, n. 911; Decreto Legislativo 5 maggio 1948, n. 1242; Legge 23 maggio 1950, n. 253; Legge 14 febbraio 1951, n. 144; Legge 11 gennaio 1952, n. 33; decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1954, n. 1510; Legge 28 luglio 1961, n. 830; Legge 29 aprile 1976, n. 178; Legge 18 dicembre 1976, n. 859. L'articolo 4, infine, dispone in ordine all'entrata in vigore del decreto-legge, fissata per il giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Propone, in conclusione, l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Valentina APREA, presidente, avverte che la Commissione competente in sede referente concluderà l'esame del provvedimento in titolo nella mattinata di domani.

Rosa DE PASQUALE (PD) ricorda che è stata sollevata una questione pregiudiziale di costituzionalità sul provvedimento in esame da parte del gruppo cui appartiene, in quanto non è possibile procedere tramite un decreto-legge all'abrogazione di una molteplicità di norme; una operazione di tale natura sarebbe stata possibile piuttosto facendo ricorso ad un disegno di legge. Esprime peraltro, in linea generale, condivisione per il principio recepito dal provvedimento, che è stato già seguito anche dal precedente Governo. Paventa d'altra parte il rischio che vengano abrogati atti normativi che non devono essere oggetto di abrogazione, come ad esempio la normativa relativa ai pubblici ufficiali.

Valentina APREA, presidente, ricorda che il tema della semplificazione normativa è molto importante. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Giuseppe GIULIETTI (IdV) riterrebbe opportuno svolgere un'audizione del sottosegretario Giro sulla questione del Centro europeo del libro. Riterrebbe inoltre opportuno che venga data prosecuzione alle audizioni informali in materia di editoria. Giudica infine importante che il Governo informi la Commissione in merito alla questione delle deleghe approvate nel corso dell'esame al Senato della normativa in materia di beni ambientali e culturali.

La seduta termina alle 15.05.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 21 gennaio 2009.

Audizione dei rappresentanti dei dipendenti del CONI sulle problematiche connesse alla gestione del Comitato.

L'audizione informale è stata svolta dalle 15.20 alle 16.