CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 gennaio 2009
123.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del vicepresidente della IV Commissione, Francesco Saverio GAROFANI, indi del vicepresidente della III Commissione, Franco NARDUCCI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Alfredo Mantica, e il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 10.10.

DL 209/2008: proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali.
C. 2047 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2009.

Paolo CORSINI (PD), richiamando gli interventi svolti dai colleghi del suo gruppo, ritiene opportuno ribadire alcune questioni di fondo, atteso che la materia oggetto del decreto-legge in esame rientra nel più vasto ambito della politica estera e di difesa del nostro Paese e attiene alla nostra capacità di concorrere in tali ambiti in sede europea. Sottolinea che la seduta odierna si tiene in concomitanza con l'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, che rappresenta un'occasione storica per la conferma di alcuni convincimenti metodologici di fondo dei gruppi di opposizione in politica estera, a partire dal multilateralsimo, dal nation building e dal peace keeping in aree sensibili e di crisi. Nel rinviare alle fase del dibattito in Assemblea considerazioni di carattere più generale, richiama l'attenzione sul tema, finora negletto, della cooperazione civile, sul quale il Governo è caduto in contraddizione: infatti, a fronte della cancellazione delle risorse finanziarie destinate a tale versante da parte del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri ha reso dichiarazioni favorevoli ad un ripristino del finanziamento. La questione del mancato finanziamento evoca peraltro un'altra ambiguità di carattere

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politico-culturale sul binomio tra politiche «umanitarie», connesse all'impiego dei militari in aree di crisi, e le politiche operative per la cooperazione civile. Richiamando le apprezzabili prese di posizione da parte del ministro della difesa e del sottosegretario per gli affari esteri in risposta alle obiezioni emerse nel corso della seduta precedente sul tema del rifinanziamento, sottolinea che si tratta di una distinzione che deve essere mantenuta e sulla quale occorre un chiarimento netto. Oltretutto, si tratta di temi connessi, considerato che l'assenza degli interventi di cooperazione civile rischia di avere ricadute e di indebolire la stessa azione dei militari. Tale assenza comporta inoltre uno squilibrio politico inaccettabile, che oltre a vanificare gli sforzi già compiuti, reca con sé il messaggio per l'opinione pubblica che le crisi e i conflitti si risolvono esclusivamente con lo strumento militare. Nel ribadire il pieno riconoscimento della necessaria e meritevole funzione svolta dai militari italiani nelle missioni internazionali, sottolinea la necessità che la loro azione sia integrata dagli interventi di cooperazione civile, anche al fine di creare un clima di consenso e condivisione da parte delle popolazioni locali. Segnala quindi che la documentazione trasmessa dai rappresentanti della organizzazione non governativa INTERSOS al Governo e al Parlamento esprime una logica del tutto sovrapponibile ai rilievi critici mossi dai gruppi di opposizione. Auspica, pertanto, da parte del Governo un ravvedimento sul tema, anche in considerazione che i tagli apportati al settore della cooperazione civile rivelano un calo dallo 0,51 allo 0,09 per cento del Pil con il rischio di sradicare questa preziosa realtà dal tessuto del nostro Paese.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA, replicando all'intervenuto, concorda con la realtà dei drastici tagli apportati al settore della cooperazione civile e rappresenta la disponibilità del Ministero degli affari esteri per il ripristino delle risorse. Al fine, tuttavia, di fare chiarezza sul reale stato del settore, fa presente che il Governo è impegnato nel settore della cooperazione ai Paesi in via di sviluppo per un importo pari a 3 miliardi di euro, in cui debbono essere fatti rientrare, ad esempio, gli impegni a favore delle istituzioni finanziarie internazionali e regionali. Sottolinea che, quando in sede parlamentare si fa riferimento alla questione della cooperazione, non dovrebbe essere trascurata la pluralità di interventi che sono chiamati in causa. Inoltre, ricorda che restando intangibili gli impegni finanziari assunti con accordi internazionali, diviene agevole ridurre le disponibilità del Ministero degli affari esteri per i cosiddetti interventi in autonomia. Infine, sottolinea che l'andamento degli interventi di cooperazione allo sviluppo degli ultimi dieci anni esprime valori che non vanno mai oltre lo 0,21 per cento del Pil, a testimonianza di una cultura condivisa dai diversi governi secondo cui la cooperazione allo sviluppo rappresenta di fatto un dono e non un investimento. Si tratta di una mentalità da modificare, diversamente non potranno mai essere ottenuti risultati migliori. Per quanto attiene agli interventi di cooperazione civile, previsti dal decreto-legge in esame, ribadisce che in nessun modo essi possono essere finanziati con i fondi stanziati per la legge n. 49 del 1987 ma con risorse ad hoc, trattandosi per lo più di progetti specifici, quali ad esempio quelli previsti in Afghanistan nel quadro del lead detenuto dall'Italia in materia di giustizia.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) esprime il compiacimento del suo gruppo dinnanzi alla prospettiva del reinserimento di una norma di finanziamento degli interventi di cooperazione civile, nonché condivisione per le osservazioni del sottosegretario Mantica sulla questione culturale in materia di cooperazione. Ritiene tuttavia opportuno sottolineare che il Governo in carica si caratterizza rispetto al passato per non avere inquadrato la cooperazione tra gli strumenti utili a prevenire i conflitti e le crisi nelle aree sensibili del mondo, a differenza di quanto è ormai acquisito per la società civile italiana che anche in questo settore è più

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avanti della politica. Vi è in sostanza una differenza di fondo tra l'attuale Governo e il precedente rispetto al modo in cui gli input sul tema della cooperazione vengono recepiti, soprattutto in sede di finanziamento.

Franco NARDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del presidente della IV Commissione, Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente della III Commissione, Franco NARDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 12.

DL 209/2008: proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali.
C. 2047 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella precedente seduta odierna.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, avverte che sono state presentate cinque proposte emendative, di cui una a firma del relatore per la III Commissione (vedi allegato). Formula quindi, anche a nome del relatore per la III Commissione, un invito al ritiro degli emendamenti Maran 1.3 - che peraltro sarebbe assorbito nel caso di approvazione dell'articolo aggiuntivo 01.1 -, nonché Mecacci 1.1 e 1.2 e Mogherini Rebesani 3.1, altrimenti il parere deve intendersi contrario. In merito all'emendamento Mogherini Rebesani 3.1, ricorda che gli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni III e IV, come già avvenuto in passato, a prescindere dalla presenza di una espressa prescrizione normativa, qualora lo ritenessero opportuno, possono prevedere l'audizione di rappresentanti del Governo per riferire su qualsiasi missione oggetto del provvedimento in esame. Ricorda infine che le Commissioni dovranno concludere il proprio lavoro prima dell'inizio delle votazioni in Assemblea, al cui termine è fissata la discussione sulle linee generali del provvedimento in titolo.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 01.1, presentato dal relatore per la III Commissione; conseguentemente, invita al ritiro, dovendo altrimenti esprimere parere contrario, delle altre proposte emendative.

Alessandro MARAN (PD), in considerazione dei positivi riscontri da parte del Governo sulla questione dei mancati finanziamenti agli interventi di cooperazione civile e alla luce del limitato orizzonte temporale di sei mesi del presente decreto-legge, aderisce all'invito al ritiro del proprio emendamento 1.3 sulla base della disponibilità dei gruppi di maggioranza alla presentazione nelle successive fasi di esame di un ordine del giorno per impegnare il Governo a garantire, per il secondo semestre del 2009, una copertura finanziaria analoga.

Enrico PIANETTA (PdL) sottolinea che il provvedimento assicura la prosecuzione dei processi di sostegno alla pace e alla stabilità nelle aree di crisi, processi che necessariamente includono interventi di cooperazione civile finalizzati allo sviluppo. Osserva, peraltro, che la capacità del nostro Paese di contribuire a tali processi è valorizzata dall'interazione di tutta una serie di attività di carattere civile che creano consenso nelle popolazioni locali e rafforzano la presenza italiana. Nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo del relatore per la III Commissione 01.1 e in considerazione di quanto testé dichiarato dal

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collega Maran, ritiene che i riscontri positivi da parte del Governo dovrebbero consentire una valutazione favorevole di un ordine del giorno finalizzato a garantire continuità all'impegno finanziario in tema di missioni internazionali.

Gianpaolo DOZZO (LNP), nell'apprezzare la proposta avanzata dall'onorevole Maran e prima di esporre la posizione del suo gruppo in merito, ritiene necessario conoscere l'orientamento dei colleghi di opposizione, presentatori degli ulteriori emendamenti, sull'invito al ritiro formulato dai relatori e dal rappresentante del Governo.

Matteo MECACCI (PD) condivide la richiesta del collega Dozzo e, in considerazione della positiva valutazione da parte del Governo sul tema della cooperazione, ritira i propri emendamenti 1.1 e 1.2. In merito all'articolo aggiuntivo del relatore per la III Commissione 01.1, pur osservando che l'importo di 45 milioni di euro è inferiore a quello inizialmente inserito nel provvedimento approvato in Consiglio dei ministri, ritiene che il Governo abbia comunque fatto un passo avanti, anche se resta a questo punto la necessità di rassicurazioni per quanto concerne la continuità del contributo.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA, ringraziando gli esponenti di opposizione intervenuti al dibattito e preannunciando una considerazione favorevole di un ordine del giorno volto a garantire continuità ai finanziamenti degli interventi di cooperazione civile nell'ambito delle missioni internazionali, propone, al fine di assicurare il mantenimento di un pari stanziamento per l'anno in corso, una riformulazione dell'articolo aggiuntivo 01.1 al fine di prevedere l'importo di 38 milioni in luogo di 45, così da assicurare per il secondo semestre del 2009 un pari impegno.

Fabio EVANGELISTI (IdV), nel rilevare le buone intenzioni del rappresentante del Governo, ricorda che il sottosegretario Mantica aveva preannunciato la presentazione di una propria proposta emendativa volta ad apportare la correzione. Registra che, in luogo di tale iniziativa, il rappresentante del Governo si è limitato ad esprimere un parere favorevole sulla proposta del relatore, auspicando poi una riduzione dell'impegno da 45 a 38 milioni di euro. Nell'apprezzare lo scrupolo del sottosegretario Mantica, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo del relatore 01.1 non sussistendo le condizioni per una considerazione favorevole della proposta.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD), nell'apprezzare lo sforzo di rigore del sottosegretario Mantica, richiama le valutazioni del sottosegretario Crosetto sugli impegni finanziari per la difesa e ritiene che lo stesso principio logico possa essere esteso agli interventi di cooperazione civile, per cui auspica il mantenimento dell'importo di 45 milioni di euro in previsione di uno stanziamento per il secondo semestre del 2009 pari a 31 milioni di euro, a conseguimento del tetto di 76 milioni di euro, menzionato dal sottosegretario Mantica.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA si rimette alle Commissioni quanto alla quantificazione dell'importo previsto dall'articolo aggiuntivo del relatore 01.1.

La seduta, sospesa alle 12.30, è ripresa alle 12.35.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, conferma la formulazione iniziale dell'articolo aggiuntivo 01.1 da parte del presentatore.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) mantiene il proprio emendamento 3.1, di cui auspica l'approvazione, segnalando che esso è coerente con quanto lo stesso presidente Cirielli ha rilevato nella precedente seduta sulla questione dei ristretti tempi a disposizione per il dibattito su un provvedimento così rilevante come quello in titolo. La relazione trimestrale, prevista

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nella proposta emendativa, è volta per lo più a garantire a Parlamento e Governo un'opportunità di ascolto reciproco e di approfondimento conoscitivo. A tal proposito auspica la sollecita calendarizzazione delle proposte di legge volte a definire una legge-quadro sulle missioni internazionali che prefiguri un'adeguata impostazione del dibattito sul tema in luogo dell'attuale cadenza semestrale.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, nel convenire con la collega Mogherini Rebesani sull'opportunità di una sede di confronto che vada oltre l'approccio quasi burocratico e amministrativo, al quale i decreti-legge analoghi a quello in titolo hanno abituato, precisa che le considerazioni svolte nella seduta precedente erano volte non già a prevedere una riconsiderazione trimestrale, semestrale o annuale ma una sessione adeguata al tema, considerati i costi, i rischi e le implicazioni di politica estera connessi alle missioni militari internazionali.

Salvatore CICU (PdL) insiste sulla necessità di avviare al più presto una riflessione su una legge-quadro in tema di missioni internazionali, al fine di garantire un ruolo autorevole al Parlamento.

Francesco BOSI (UdC), condividendo gli interventi a sostegno dell'avvio dell'esame delle proposte per una legge-quadro nel settore, nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Mogherini Rebesani 3.1, ritiene che una relazione trimestrale del Governo al Parlamento rischia di «precarizzare» la decisione sulle missioni, che hanno invece esigenza di un assetto stabile finché non subentrino mutamenti sostanziali.

Gianpaolo DOZZO (LNP), nell'esprimere perplessità sull'emendamento Mogherini Rebesani 3.1, ricorda la contraddizione tra l'intervento di illustri rappresentanti del Governo in Parlamento per lo svolgimento di una relazione sulle missioni internazionali, in cui si smentiva la prospettiva di un coinvolgimento del nostro Paese in iniziative della NATO nei confronti della Serbia di Milosevic, e le contestuali notizie degli organi di informazione sull'avvio delle operazioni a partire dalla base di Aviano. Chiede quindi chiarimenti sui destinatari del finanziamento, previsto al comma 4 dell'articolo aggiuntivo del relatore per la III Commissione 01.1.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, osserva che la proposta della collega Mogherini Rebesani, al di là delle valutazioni di carattere tecnico, esprime un'esigenza di confronto avvertita da tutti i gruppi presenti nelle Commissioni. Per tali ragioni, ribadisce l'invito al ritiro della proposta al fine di evitare un voto contrario su una questione sostanzialmente condivisa.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD), ringraziando i colleghi per il sostegno allo spirito della sua proposta emendativa, la mantiene anche alla luce delle notizie che taluni quotidiani riferiscono con dovizia di particolari in ordine all'invio di carabinieri presso il valico di Rafah. Se le notizie sono veritiere, si tratta di una smentita a quanto riferito dal sottosegretario Crosetto e di una circostanza che rende il dibattito sul decreto-legge in titolo anomalo e lontano dalla realtà. Alla luce di tale novità, ribadisce l'opportunità di un'informativa periodica al Parlamento non in un'ottica di precarizzazione della decisione né di controllo severo ma di collaborazione con il Governo, nell'interesse dei militari all'estero e di quanti operano nel contesto delle missioni internazionali.

Franco NARDUCCI, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore per la III Commissione, chiarisce al collega Dozzo che il comma 4 dell'articolo aggiuntivo 01.1 è volto al potenziamento dell'informazione e della documentazione a disposizione del Parlamento e che lo stanziamento sarà inserito nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri.

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Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, precisa che l'importo di 250 mila euro, previsti al comma 4, è peraltro coperto con fondi dello stesso Ministero degli affari esteri.

Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni riunite approvano l'articolo aggiuntivo del relatore per la III Commissione 01.1 e respingono l'emendamento Mogherini Rebesani 3.1.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, non essendo ancora pervenuto il parere di talune Commissioni convocate nella giornata odierna per l'esame in sede consultiva del decreto-legge in titolo, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 12.55, è ripresa alle 13.45.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, avverte che è pervenuto il nulla osta del Comitato per la legislazione, nonché i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, il parere favorevole con condizioni della Commissione Bilancio, i pareri favorevoli delle Commissioni Finanze e Affari sociali e il parere favorevole con un'osservazione della Commissione Politiche dell'Unione europea. Avverte che i relatori hanno presentato l'emendamento 01.2, che recepisce le condizioni apposte, ai sensi dell'articolo 81, comma 4, della Costituzione, al parere favorevole espresso dalla Commissione bilancio (vedi allegato).

Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 01.2.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) esprime soddisfazione per l'accurato dibattito e per il clima di confronto disteso e di convergenza sostanziale sul tema della cooperazione civile, che il gruppo del Partito Democratico riconosce come strategico. Auspica un consolidamento del clima positivo in occasione della presentazione presso l'Assemblea dell'ordine del giorno prefigurato dal collega Maran. Rileva, quale aspetto quasi paradossale, la circostanza per cui la Camera dei deputati esamina il provvedimento di proroga delle missioni internazionali mentre la stampa documenta l'avvio imminente di una missione presso il valico di Rafah. Si tratta di un segnale negativo per il ruolo del Parlamento, laddove la crisi in corso a Gaza avrebbe dovuto costituire oggetto di analisi nel quadro dell'esame del decreto-legge in titolo in presenza di tempi più congrui.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, nell'assumere l'impegno per la richiesta di chiarimenti al Governo, osserva che quanto riportato dagli organi di informazione attiene a mere dichiarazioni di intenti mentre il Parlamento è necessariamente attivato in presenza di provvedimenti normativi che ne rappresentino l'eventuale conseguenza.

Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori per le Commissioni III e IV, onorevoli Stefani e Cirielli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, anche a nome del presidente della III Commissione, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 13.55.