CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 dicembre 2008
103.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 14.30.

Sull'ordine dei lavori.

Andrea GIBELLI, presidente, in considerazione degli imminenti impegni del deputato Fava presso la Commissione difesa della Camera, propone, ove non vi siano obiezioni, di passare dapprima all'esame del provvedimento C. 1931, di cui egli è relatore, e successivamente allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

La Commissione concorda.

Accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e la Repubblica di Tagikistan.
C. 1931 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, illustra l'accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea ed il Tagikistan, concluso

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a Lussemburgo l'11 ottobre 2004, che si colloca nel contesto dei negoziati che le Comunità europee hanno condotto con ciascuna delle nuove realtà statuali sorte dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, anche al fine di sostituire l'Accordo di partenariato tra la CEE e l'URSS del 1989.
Si tratta dell'ultimo degli Accordi di partenariato stipulati dall'Unione europea con gli Stati appartenenti alla CSI (Comunità di Stati indipendenti) e rientra nella categoria degli accordi cosiddetti «misti» che contengono disposizioni che interessano anche gli aspetti più propriamente politici e, quindi, anche gli ordinamenti dei singoli Stati membri, dei quali è necessaria la ratifica. L'Accordo di partenariato CE-Tagikistan mira quindi a fornire una cornice entro cui dovranno svilupparsi le relazioni politiche, economiche e commerciali tra le Parti. Esso, come chiarisce il preambolo, rientra tra gli strumenti di sostegno alla transizione del Tagikistan verso la democrazia e l'economia di mercato e ha come condizione il pieno rispetto dei diritti umani.
L'Accordo consta di 101 articoli, suddivisi in undici titoli, quattro Allegati e un Protocollo sulla mutua assistenza doganale. L'articolo 1 dell'Accordo identifica gli obiettivi del partenariato nel fornire un contesto per lo sviluppo delle relazioni politiche tra le parti, promuovere il commercio, gli investimenti e le relazioni economiche nonché gettare le basi per una cooperazione legislativa, economica, sociale, finanziaria e culturale.
L'Accordo si articola poi nei seguenti titoli, nei quali sono disciplinati i diversi aspetti della cooperazione. Nel Titolo II, è prevista l'istituzionalizzazione del dialogo politico tra le Comunità europee e il Tagikistan, anche attraverso la previsione di riunioni sia ai massimi livelli, sia a livelli burocratici e diplomatici.
Il Titolo III riguarda gli scambi commerciali, poiché una delle finalità dell'Accordo è quella di favorire una maggiore apertura dei rispettivi mercati. A tal fine, le Parti si concedono reciprocamente - con alcune limitate deroghe - il trattamento di nazione più favorita in tutti i settori. Assai rilevante è poi la previsione per la quale l'intero quadro degli scambi commerciali CE-Tagikistan sarà soggetto a revisione successivamente all'ingresso del Paese asiatico nell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Non sono infine escluse clausole di salvaguardia temporanea o misure antidumping a tutela dei rispettivi sistemi economici, in caso di gravi turbative dei mercati. Le Parti si impegnano poi ad abolire le restrizioni alle importazioni di tipo quantitativo, ad eccezione del settore dei trasporti, alcuni prodotti tessili previsti in un distinto Accordo del 1993 tra CE e Tagikistan allo scadere del quale, tuttavia, essi rientreranno nel quadro di apertura economica di cui all'Accordo di partenariato nonché di quelli nucleari, eventualmente disciplinati da apposite intese da raggiungersi tra EURATOM e Tagikistan.
Il Titolo IV disciplina le attività commerciali e gli investimenti. Per i lavoratori di una parte legalmente impiegati nel territorio dell'altra è assicurato un trattamento esente da ogni discriminazione basata sulla nazionalità per quanto riguarda le condizioni di lavoro, di retribuzione e di licenziamento. Nel settore dei servizi, tenendo conto del progressivo avvicinamento del terziario, in Tagikistan, a schemi di mercato, vi sarà un costante incremento delle reciproche autorizzazioni alla prestazione di servizi nei confronti di società non residenti ove essi vengono effettivamente prestati. Per quanto concerne i pagamenti connessi ad attività economiche contemplate nel presente Accordo, ne viene garantita la piena libertà; è inoltre garantita la libera circolazione dei capitali relativi ad investimenti legittimamente effettuati nella stessa cornice, unitamente al rimpatrio in moneta convertibile dei profitti ottenuti. Il quadro di liberalizzazione finanziaria conosce un'attenuazione solo per il periodo in cui la moneta tagika non sarà ancora pienamente convertibile: il paese asiatico è autorizzato, in tale lasso di tempo, a restrizioni valutarie imposte dal Fondo Monetario Internazionale a fronte di crediti.

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Per quanto infine concerne la tutela della proprietà intellettuale, industriale e commerciale, è previsto l'impegno del Tagikistan, entro la fine del quinto anno dall'entrata in vigore dell'Accordo,al raggiungimento di standard analoghi a quelli della Comunità europea, nonché all'adesione alle Convenzioni multilaterali in materia quali elencate nell'allegato IV all'Accordo.
Il Titolo V dell'Accordo riguarda invece la cooperazione legislativa, mentre il Titolo VI concerne quella socio-economica. Quest'ultima, in particolare, mira a favorire il processo di riforma e di rilancio dell'economia, nonché lo sviluppo sostenibile del Paese tramite l'attuazione di riforme economiche e sociali ed una ristrutturazione del sistema economico del Tagikistan.
A questo riguardo è prevista, per contribuire allo sviluppo dell'economia tagika, l'intensificazione e la diversificazione della cooperazione economica, fra le altre cose, nei campi della commercializzazione di beni e servizi, avendo di mira la prospettiva dell'adesione del Tagikistan alla WTO; dell'industria, con particolare riferimento alla sviluppo delle piccole e medie imprese; in particolare nel settore industriale, al fine di promuovere i contatti commerciali tra i rispettivi operatori economici, incluse le piccole e medie imprese (PMI), si prevede la definizione di un quadro legislativo e la creazione di un'infrastruttura di sostegno, nonché la formazione in materia di commercializzazione, contabilità e controllo della qualità dei prodotti, il miglioramento qualitativo dei prodotti ed il loro adeguamento alle norme internazionali, lo sviluppo di adeguate strutture di produzione e di trasformazione nel settore delle materie prime, la tutela dell'ambiente, la promozione e tutela degli investimenti eventualmente anche mediante la conclusione di accordi per evitare la doppia imposizione; nel settore degli appalti pubblici si prevedono iniziative per favorire la trasparenza ed il rispetto delle regole di concorrenza al fine di favorire l'allineamento con i criteri seguiti a livello internazionale in materia di metrologia e di migliorare la qualità dei prodotti tagiki.
Particolare attenzione è altresì attribuita ai settori della promozione e protezione degli investimenti e alla connessa lotta contro le doppie imposizioni fiscali; commesse pubbliche; della ricerca scientifica e tecnologica, avendo particolare riguardo agli scambi di ricercatori e tecnici (soprattutto di quelli impegnati in passato nello sviluppo di armi di distruzione di massa); dell'energia, con riferimento soprattutto al conseguimento di più elevati livelli di economicità e compatibilità ambientale; della privatizzazione e ammodernamento delle imprese; dello sviluppo a livello locale e delle attività turistiche; della tutela dei consumatori; della cooperazione nelle materie doganali (oggetto del Protocollo allegato all'Accordo di partenariato).
La cooperazione per la democrazia e il rispetto dei diritti umani è trattata nel Titolo VII. In questo contesto, la UE presterà al Tagikistan la necessaria assistenza per l'elaborazione e l'applicazione delle norme appropriate, anche con il potenziamento del sistema giudiziario e l'affinamento delle tecniche elettorali.
La cooperazione per la prevenzione di attività illegali e dell'immigrazione clandestina è quindi disciplinata nel Titolo VIII e quella nel campo culturale nel Titolo IX. Con riferimento alla cooperazione finanziaria, di cui al Titolo X, si stabilisce che il Tagikistan beneficerà del programma comunitario TACIS per accelerare il processo di trasformazione della sua economia: in particolare, il Paese otterrà assistenza temporanea a fondo perduto, in stretto coordinamento con i contributi provenienti da altre fonti internazionali, bilaterali o multilaterali.
Sono infine previste, al Titolo XI alcune disposizioni istituzionali, generali e finali. In particolare, è istituito un Consiglio di cooperazione - che si riunirà regolarmente a livello ministeriale -, incaricato di monitorare l'attuazione dell'Accordo, ed un Comitato di cooperazione, che coadiuva il primo, nonché un Comitato parlamentare

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di cooperazione, composto da membri del Parlamento europeo e del Parlamento tagiko: quest'ultimo viene informato regolarmente sullo stato di attuazione dell'Accordo e può presentare raccomandazioni.
La durata dell'Accordo è prevista in dieci anni, e lo stesso potrà essere rinnovato automaticamente di anno in anno, salvo denuncia scritta di una delle Parti sei mesi prima della scadenza. Dal momento dell'entrata in vigore, il presente Accordo sostituirà quello tra la CE e l'URSS sugli scambi e la cooperazione economica e commerciale del 18 dicembre 1989, naturalmente con riguardo ai soli rapporti tra l'Unione europea e il Tagikistan.
Passando, infine, all'illustrazione del disegno di legge di ratifica, esso si compone di quattro articoli: i primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo di partenariato e cooperazione CE-Tagikistan. L'articolo 3 quantifica gli oneri derivanti dall'applicazione dell'Accordo e individua la relativa copertura finanziaria, mentre l'ultimo articolo contiene la clausola dell'entrata in vigore.
Formula, quindi, una proposta di un parere favorevole.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Nicola Cosentino.

La seduta comincia alle 14.40.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione. Ricorda, inoltre, che ciascuna interrogazione può essere illustrata dal presentatore per non più di un minuto. All'illustrazione segue la riposta del Governo, per non più di tre minuti, e la replica dell'interrogante, per non più di due minuti.

5-00713 Pelino e Raisi: Cessione del ramo di azienda del Campus Reiss Romoli.

Paola PELINO (PdL) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Paola PELINO (PdL), replicando, chiede di interrompere le procedure in atto per consentire il perfezionamento degli atti societari. Si riserva di chiedere formalmente al Ministero dello sviluppo economico un tavolo di concertazione tra Governo, istituzioni locali, vertici delle aziende interessate e parti sociali per chiarire i meccanismi di cessione/dismissione del Campus Reiss Romoli al fine di scongiurare le ventilate azioni di mobilità e licenziamento nei confronti di 71 dipendenti della scuola.

5-00714 Lulli e Froner: Decreti attuativi sui certificati verdi.

Laura FRONER (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Laura FRONER (PD), replicando, giudica la risposta del tutto insufficiente perché non ha affrontato il quesito principale relativo ai tempi di emanazione dei decreti attuativi delle disposizioni di cui ai commi 143-149 dell'articolo 2 della legge n. 244 del 2007 (finanziaria 2008). Rileva

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altresì che il Governo, nonostante gli intenti più volte dichiarati, non persegue effettivamente l'obiettivo di incentivare l'energia prodotta da fonti rinnovabili. Sollecita pertanto il Governo ad adottare le disposizioni di attuazione che consentano la concreta incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili.

5-00715 Iannaccone: Revoca delle agevolazioni relative ai contratti d'area ed ai patti territoriali.

Arturo IANNACCONE (Misto-MpA) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO (PdL) risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Arturo IANNACCONE (Misto-MpA) replicando, ringrazia il sottosegretario dell'articolata ricostruzione delle vicende in atto che testimoniano l'attenzione del Governo verso la grave problematica di cui all'interrogazione in titolo; invita il Governo a seguire con particolare attenzione la situazione delle imprese che sono soggette a procedure di revoca delle agevolazioni, revoca che potrebbe fare precipitare definitivamente lo stato di crisi. Sollecita quindi l'avvio di un tavolo tecnico tra i Ministeri dell'economia e dello sviluppo e i soggetti interessati per evidenziare tutte le problematiche connesse ad una materia che interessa un gran numero di imprese, sia settentrionali che meridionali.

5-00716 Reguzzoni e Lanzarin: Situazione di crisi della Siltal Spa.

Manuela LANZARIN (LNP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Manuela LANZARIN (LNP), replicando, sottolinea che la crisi della Siltal è una vicenda molto travagliata che sta destando molta preoccupazione nel territorio bassanese in cui è presente uno stabilimento con 214 dipendenti. Aggiunge che i lavoratori da tempo non percepiscono lo stipendio e che non vi è alcuna certezza sul piano industriale. Auspica, infine, che nella riunione preannunciata nella risposta dal sottosegretario Cosentino, che si terrà domani presso il Ministero dello sviluppo economico per la presentazione del piano industriale, possano essere chiarite e risolte le problematiche evidenziate.

Andrea GIBELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.30.