CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 novembre 2008
99.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 26 novembre 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva sull'informatizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Audizione di rappresentanti del CNIPA.
(Seguito dello svolgimento e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, il seguito dell'audizione.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Linda LANZILLOTTA (PD), Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) e Mario TASSONE (UdC).

Fabio PISTELLA, presidente del CNIPA, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

Donato BRUNO, presidente, ringrazia il presidente del CNIPA per il contributo fornito e dichiara conclusa l'audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.55, riprende alle 15.

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Audizione di rappresentanti del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri.
(Svolgimento e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Stefano Luigi TORDA, capo del dipartimento per l'innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Interviene, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Linda LANZILLOTTA (PD).

Stefano Luigi TORDA, capo del dipartimento per l'innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri, risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

Donato BRUNO, presidente, ringrazia il capo del dipartimento per l'innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.25.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 novembre 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 15.35.

DL 172/08: Misure straordinarie per l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
Nuovo testo C. 1875 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Maria Elena STASI (PdL), relatore, illustra sinteticamente i contenuti del nuovo testo del provvedimento in esame. Si sofferma, quindi, sulla riconducibilità delle disposizioni da esso recate all'articolo 117 della Costituzione, in tema di riparto di competenze legislative tra lo Stato e le regioni. In proposito osserva che, secondo la consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale, la disciplina dello smaltimento dei rifiuti si colloca nell'àmbito della tutela dell'ambiente, di competenza esclusiva statale ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione.
Rileva inoltre che, nel caso in cui la disciplina nel settore dei rifiuti sia legata ad una situazione di emergenza, la competenza relativa alla tutela dell'ambiente si connette, secondo la giurisprudenza costituzionale, «in modo quasi naturale con la competenza regionale concorrente della protezione civile».
Con riferimento a specifiche disposizioni, fa quindi presente che rilevano le materie «organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane», «ordinamento ed organizzazione amministrativa dello Stato», «ordinamento penale» e «norme generali sull'istruzione», che rispettivamente le lettere p), g), l) e n) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione attribuisce alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
Osserva inoltre che, con riferimento ad altre specifiche disposizioni, rilevano le materie «ordinamento della comunicazione» e «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia», attribuite alla competenza legislativa concorrente tra lo Stato e le regioni, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma della Costituzione.

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Si sofferma poi, in particolare, sul comma 4 dell'articolo 2, che affida al Sottosegretario di Stato delegato alla gestione dell'emergenza nel settore dei rifiuti in Campania la progettazione, la realizzazione e la gestione di un impianto di recupero dei rifiuti già prodotti e stoccati per la produzione di energia, individuando a tal fine, previo parere degli enti locali, un sito idoneo in Campania, senza prevedere forme di collaborazione da parte della regione interessata.
In proposito, osserva che, secondo la giurisprudenza costituzionale, quando gli interventi individuati come necessari e realizzati dallo Stato, in vista di interessi unitari di tutela ambientale, concernono l'uso del territorio, e in particolare la realizzazione di opere e di insediamenti atti a condizionare in modo rilevante lo stato e lo sviluppo di singole aree, l'intreccio, da un lato, con la competenza regionale concorrente in materia di governo del territorio, oltre che con altre competenze regionali, dall'altro lato con gli interessi delle popolazioni insediate nei rispettivi territori, impone che siano adottate modalità di attuazione degli interventi medesimi che coinvolgano, attraverso opportune forme di collaborazione, le regioni sul cui territorio gli interventi sono destinati a realizzarsi.
Per quanto concerne poi il rispetto degli altri principi costituzionali, si sofferma sull'articolo 3, che aggiunge il comma 1-bis all'articolo 142 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Al riguardo, fa presente che tale comma 1-bis prevede una nuova ipotesi di rimozione del sindaco, del presidente della provincia o dei componenti dei consigli e delle giunte, ulteriore rispetto a quelle disposte dal comma 1 dello stesso articolo 142 del decreto legislativo n. 267 del 2000, nei casi in cui tali soggetti non abbiano ottemperato agli obblighi previsti nello stesso comma 1-bis. Rileva in proposito che alla rimozione in questione può darsi corso, con decreto del Ministro dell'interno, anche su proposta motivata del soggetto delegato alla gestione dell'emergenza, in caso di mancata osservanza degli obblighi posti a carico delle province inerenti alla programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale ed alla individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, ovvero in caso di inosservanza di specifici obblighi posti a carico dei comuni inerenti alla disciplina delle modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, della raccolta differenziata, della promozione del recupero delle diverse frazioni di rifiuti, della raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio ai sensi degli articoli 197 e 198 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, anche come precisati dalle ordinanze di protezione civile.
Fa quindi presente che la disposizione in questione formula in termini generici i presupposti per l'emanazione del decreto di rimozione del sindaco, del presidente della provincia o dei componenti dei consigli e delle giunte, che non abbiano osservato gli obblighi cui fa riferimento lo stesso articolo 3, senza prevedere che queste condotte debbano essere «gravi e reiterate», come invece prevede in via generale il comma 1 dell'articolo 142 del decreto legislativo n. 267 del 2000.
Presenta pertanto una proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato 1). La prima è volta a suggerire alla Commissione di merito l'opportunità di prevedere, all'articolo 2, comma 4, forme di collaborazione con la regione interessata, mentre la seconda invita la stessa Commissione a valutare l'opportunità di prevedere, all'articolo 3, comma 1, capoverso «1-bis», che si possa dare luogo alla rimozione del sindaco, del presidente della provincia o dei componenti dei consigli e delle giunte qualora la mancata osservanza degli obblighi posti a carico dei comuni e delle province si configuri come «grave e reiterata».

Donato BRUNO, presidente, avverte che è stata presentata, da parte dei deputati

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del gruppo Partito Democratico, la proposta alternativa di parere Amici ed altri (vedi allegato 2), che è in distribuzione.

Sesa AMICI (PD) chiarisce che il suo gruppo ha chiesto la rimessione del provvedimento alla Commissione in composizione plenaria perché ritiene che, di fronte a provvedimenti che, come quello in esame, suscitano forti perplessità sotto il profilo della legittimità costituzionale, la I Commissione abbia il dovere di mantenere una linea di assoluto rigore. Per quanto riguarda, in particolare, l'articolo 6 del testo in esame, che prevede una disciplina penale speciale per i territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, rileva che si tratta di una disposizione contrastante con i più elementari principi dello Stato di diritto. Ricorda, tra l'altro, che lo stesso relatore presso la Commissione di merito aveva presentato un emendamento all'articolo 6 volto in sostanza ad estendere all'intero territorio nazionale la disciplina penale ivi prevista, ancorché poi lo abbia ritirato, senza peraltro spiegare le ragioni. Parimenti incostituzionale, per lesione del principio di autonomia ed equiordinazione dei diversi livelli di governo, è da ritenersi, ad avviso del suo gruppo, l'articolo 3, comma 1, del decreto-legge in esame, che conferisce al Ministro dell'interno il potere di rimuovere il sindaco, il presidente della provincia o i componenti dei consigli e delle giunte comunali o provinciali: su tale punto, peraltro, lo stesso sottosegretario Bertolaso si era detto disponibile ad una riflessione.
In conclusione, chiarito che il suo gruppo è favorevole a misure anche drastiche per risolvere il problema dei rifiuti in Campania, sottolinea tuttavia l'importanza di non abbassare la guardia sulla difesa della Costituzione ed esprime l'auspicio che anche in questa legislatura, come nella precedente, la Commissione affari costituzionali si pronunci, sulle questioni di costituzionalità, con la necessaria libertà da vincoli di maggioranza.

Mario TASSONE (UdC) esprime riserve, in particolare, sull'articolo 3, comma 1, del decreto-legge, che consente la rimozione del sindaco, del presidente della provincia o di componenti dei consigli e delle giunte comunali o provinciali con decreto del Ministro dell'interno: riserve che peraltro persisterebbero anche nel caso in cui fosse recepita nel testo l'osservazione formulata dalla relatrice nella proposta di parere. Ritiene inoltre che l'articolo 6, nel sancire norme penali speciali per alcuni territori circoscritti, sia lesivo del principio costituzionale di uguaglianza.

Roberto ZACCARIA (PD) contesta in primo luogo la tendenza del Governo a legiferare per decreto-legge, osservando, con specifico riguardo al provvedimento in esame, che nel momento in cui il Governo adotta più decreti-legge successivi sulla stessa materia, non può ritenersi rispettato il vincolo costituzionale di cui all'articolo 77, dal momento che il presupposto della straordinaria necessità ed urgenza può sussistere in occasione del primo intervento, ma non dei successivi, con i quali il Governo in definitiva si limita a correggere gli errori commessi nel primo intervento. Rimarca poi con preoccupazione la tendenza dei decreti-legge approvati nella legislatura ad ampliare di continuo il novero dei casi in cui all'autorità amministrativa, talora neppure chiaramente individuata, viene attribuito il potere di emanare ordinanze di necessità in deroga alla legge. Fa presente che si tratta di un potere che, permettendo all'autorità amministrativa di fare le norme, viola il principio di legalità; un potere sulla cui legittimazione costituzionale, non per caso, la dottrina ha lungamente dibattuto. Da ultimo, rileva l'incostituzionalità dell'articolo 3 del decreto-legge in esame, che consente al Ministro dell'interno, in violazione dei principi costituzionali in materia di reciproca autonomia dei diversi livelli di governo, di rimuovere i vertici politici degli enti locali, tra l'altro anche nel caso di mancata osservanza non di leggi ma di mere ordinanze di protezione civile. Al riguardo, prende atto che il punto è oggetto

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di un'osservazione nella proposta di parere della relatrice, ma ritiene che sarebbe stato più corretto porre su questo punto una condizione.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che porrà in votazione prima la proposta di parere del relatore. In caso di sua approvazione, la proposta alternativa si intenderà preclusa e non sarà posta in votazione.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione della proposta di parere del relatore, la proposta alternativa di parere Amici ed altri si intende preclusa.

La seduta termina alle 15.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Modifica all'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, in materia di distacco e di aggregazione di comuni e province.
C. 1221 cost. Lanzillotta.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Sugli esiti della riunione delle Commissioni competenti in materia di giustizia ed affari interni dei Parlamenti dell'Unione europea (Parigi, 15 settembre 2008).

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

DL 158/08: Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali.
C. 1813-A Governo.