CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 ottobre 2008
85.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 30 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.

Introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti.
C. 1440 Governo, C. 35 Brugger, C. 407 Contento, C. 667 Lussana, C. 787 Codurelli, C. 856 Pisicchio, C. 966 Mura, C. 1171 Santelli, C. 204 Cirielli, C. 1231 Pollastrini, C. 1233 Samperi, C. 1261 Bertolini e C. 1252 Mussolini.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 2 ottobre 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, avverte che al disegno di legge C. 1440, adottato come testo base, sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato).

Enrico COSTA (PdL) evidenzia l'opportunità di procedere, prima di votare gli emendamenti, ad un rapido confronto, anche informale, tra i componenti della Commissione in ordine alle principiali questioni relative alla formulazione della fattispecie penale diretta a punire gli atti persecutori. In tal modo sarà possibile verificare se sussistano le condizioni per addivenire ad un testo condiviso da approvare eventualmente in sede legislativa.

Donatella FERRANTI (PD) dichiara di condividere l'intervento dell'onorevole Costa, ritenendo opportuno creare le condizioni per l'approvazione di un testo condiviso.

Manlio CONTENTO (PdL) ritiene che le uniche questioni che meritano un ulteriore approfondimento e confronto tra i gruppi siano quelle relative alla formulazione della fattispecie penale, sia in relazione al rispetto del principio di determinatezza che in riferimento alla struttura del nuovo reato che si intende introdurre nell'ordinamento. Pertanto invita la Commissione a procedere già dalla seduta odierna in sede referente all'esame delle diverse tematiche connesse alla formulazione della nuova figura di reato.

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Donatella FERRANTI (PD) non condivide quanto rilevato dall'onorevole Contento, ritenendo che sarebbe più opportuno prendere una breve pausa di riflessione sugli emendamenti per poterli poi esaminare già a partire dalla prossima settimana.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, assicura che gli emendamenti presentati saranno esaminati non più tardi di giovedì 6 novembre prossimo.

Cinzia CAPANO (PD) osserva, in relazione alla struttura del nuovo reato, che alcuni emendamenti, come ad esempio l'emendamento 1.25 del suo gruppo, strutturano la fattispecie come reati a consumazione anticipata, essendo sufficiente per la loro sussistenza che siano compiuti degli atti idonei a determinare certi effetti, mentre altri emendamenti, tra i quali cita l'emendamento 1.13 Contento, richiedono per la consumazione del reato che si sia verificato un determinato evento. Rileva peraltro che l'onorevole Contento ha anche presentato l'emendamento 1.15 riconducibile alla stessa categoria di reati di cui al citato emendamento 1.25.

Manlio CONTENTO (PdL) dichiara di aver presentato emendamenti tra loro alternativi diretti ad introdurre nell'ordinamento sia reati di evento che reati a consumazione anticipata, al fine di fornire alla Commissione la possibilità di soffermarsi in maniera adeguata sulla questione, da lui ritenuta pregiudiziale, della natura del reato che si intende prevedere. Una volta scelta la via che si vuole percorrere per formulare la nuova fattispecie penale in ordine al momento della consumazione del reato, sarà possibile stabilire la natura degli effetti ai quali la condotta deve tendere o che devono verificarsi affinché il reato possa ritenersi realizzato. Osserva che nel caso in cui la fattispecie sia costruita intorno alla nozione di idoneità degli atti alla realizzazione di determinati eventi, il giudice godrà sicuramente di un ampio margine di discrezionalità nel valutare la condotta.

Donatella FERRANTI (PD) evidenzia l'esigenza che si arrivi ad una formulazione della nuova fattispecie di reato che sia adeguatamente determinata. A tale proposito rileva che tra gli emendamenti 1.25 e 1.24, presentati dal suo gruppo, sia preferibile il primo in quanto prevede che la condotta debba cagionare determinati eventi.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, ritiene che la Commissione si debba impegnare nel compito di pervenire ad una soluzione che soddisfi l'esigenza di formulare una fattispecie penale scevra sulla base di criteri oggettivi.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che il riferimento alla «sofferenza psichica anche non patologica» e, quindi, non necessariamente ad una malattia psichica, conferisca alla fattispecie maggiore determinatezza, rispetto all'espressione «grave stato di ansia o paura».

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO rileva che taluni problemi di determinatezza sono ravvisabili in tutte le proposte emendative riferite all'articolo 1, comma 1, lettera a), capoverso Art. 612-bis, primo comma. Quanto all'emendamento 1.25 Samperi, ritiene che lo stesso possa essere interpretato nel senso di restringere l'area di punibilità.

Manlio CONTENTO (PdL) richiama l'attenzione della Commissione circa la necessità di stabilire preliminarmente se si vuole costruire un reato di evento o a consumazione anticipata, sottolineando che, ove si scegliesse la prima strada, sarebbe necessario identificare degli eventi che siano oggettivamente rilevabili.

Daniela MELCHIORRE (Misto-LD-R) pur esprimendo apprezzamento per lo sforzo compiuto dalla Commissione di definire la struttura della nuova fattispecie penale, tuttavia ritiene che non si sia riusciti ad attribuire alla stessa sufficiente tassatività e determinatezza. La fattispecie, che appare carente sotto questi profili,

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sembra porsi quindi in contrasto con il principio di legalità. Non solo il giudice è chiamato ad accertare una serie di elementi non sufficientemente determinati, ma addirittura il primo sindacato sulla sussistenza di tali elementi potrà essere effettuata da un soggetto cui ciò non dovrebbe competere, ovvero il questore. Sottolinea quindi che il codice penale prevede già talune ipotesi di reato che possono essere applicate per reprimere il fenomeno dello stalking. Ricorda infine che la fattispecie penale che punisce lo stalking è presente in Paesi europei con tradizioni giuridiche molto differenti rispetto a quella italiana e che, pertanto, bisognerà prestare particolare cautela nell'introdurre una simile fattispecie all'interno del nostro ordinamento.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, segnala all'onorevole Melchiorre che sul delicato tema dello stalking si è molto discusso non solo nella precedente legislatura, nel corso della quale la Commissione Giustizia è giunta alla redazione di un testo condiviso, ma anche nella presente legislatura, giacchè sin dalle prime sedute è emerso in questa Commissione l'obiettivo comune di inserire nell'ordinamento una nuova fattispecie che, sanzionando adeguatamente la condotta dello stalker, sia in grado di colmare una grave lacuna normativa. Sottolinea che la Commissione, dopo alcuni mesi di lavoro ai quali hanno partecipato con spirito collaborativo tutti i gruppi, si accinge ora ad iniziare l'esame degli emendamenti.

Cinzia CAPANO (PD) sottolinea quindi che non è certamente semplice la costruzione della fattispecie penale che sanzioni il fenomeno dello stalking, ma è necessario dotare al più presto l'ordinamento degli strumenti idonei a reprimere tale fenomeno.
Quanto alla definizione degli elementi della fattispecie, ritiene che la soluzione più adeguata, anche sotto il profilo della tassatività e determinatezza, sia quella contenuta nell'emendamento 1.25 Samperi, che recupera il lavoro svolto nella precedente legislatura.

Enrico COSTA (PdL) rileva che le preoccupazioni espresse dall'onorevole Melchiorre sono state comuni a tutti i membri della Commissione all'inizio dell'esame del provvedimento, anche perché il bene giuridicamente protetto non è facilmente oggettivabile, soprattutto quando si tratta della condizione psicologica della vittima. Evidenzia quindi che dal dibattito sinora svoltosi sembra emergere una convergenza sulla costruzione di una fattispecie che ponga l'accento sul verificarsi dell'evento, piuttosto che sulla costruzione di una fattispecie che anticipi la soglia del disvalore ad un momento anteriore rispetto al verificarsi dell'evento medesimo. Sottolinea l'importanza di meglio definire a quali eventi consegua la punibilità e di valutare una migliore formulazione per taluni concetti, come quello della «stabile relazione affettiva», che possono creare non poche difficoltà interpretative.

Maurizio SCELLI (PdL) ritiene che la fattispecie debba essere costruita ponendo l'accento sulla idoneità di determinate condotte a produrre determinati eventi.

Manlio CONTENTO (PdL) ribadisce che per addivenire alla costruzione di una fattispecie non solo determinata e tassativa, ma anche efficace, la Commissione debba preliminarmente risolvere talune questioni. In particolare occorre scegliere se si vuole costruire una fattispecie che ponga il disvalore penale sul verificarsi di determinati eventi oppure se si intenda costruire un reato a consumazione anticipata. Senza questa scelta preliminare il dibattito in Commissione rischia di arenarsi.

Donatella FERRANTI (PD) si dichiara delusa dall'andamento dell'odierno dibattito, nel corso del quale la Commissione non sembra aver compiuto alcun passo in avanti nella ricerca di una migliore definizione della fattispecie penale.

Daniela MELCHIORRE (Misto-LD-R), con riferimento alle osservazioni del Presidente Bongiorno in occasione del suo

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precedente intervento, precisa di aver seguito con attenzione ed interesse il dibattito svoltosi in Commissione. Ribadisce tuttavia l'esigenza di configurare una norma penale che non sia affetta da vizi di incostituzionalità.

Giulia BONGIORNO, presidente, in considerazione di quanto emerso nel corso della seduta di oggi, ritiene opportuno che la Commissione inizi quanto prima l'esame degli emendamenti, in modo che si possa discutere analiticamente di ciascuna delle modifiche normative proposte e scegliere caso per caso le soluzioni più adeguate. Ribadisce quindi che l'esame degli emendamenti potrebbe iniziare nella seduta che sarà convocata per il 6 novembre prossimo. In considerazione dell'imminenza delle votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.