CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 ottobre 2008
84.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA.

La seduta comincia alle 14.45.

DL 147/08: Disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia.
C. 1802 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, iniziato nella seduta di ieri, martedì 28 ottobre 2008.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1) sul provvedimento in oggetto.

Elisabetta RAMPI (PD) ritiene di dover sottolineare, in prossimità della festa dell'Unità nazionale, i meriti delle forze armate italiane impegnate nelle missioni internazionali a difesa delle istituzioni democratiche, della sicurezza e della pace. Ricorda l'alto valore professionale ed umano

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del nostro personale militare impegnato nelle missioni all'estero, che ritiene sia riconosciuto dalle popolazioni locali e dagli organismi internazionali, e sottolinea come grazie al contributo delle nostre forze armate sia stato possibile avviare quei processi di pacificazione e stabilizzazione tanto importanti nel quadro della cooperazione internazionale. Fa notare che le finalità della missione in Georgia riaffermano l'importanza dell'azione diplomatica e il primato della politica nel concorrere positivamente alla soluzione delle crisi. Sottolinea infatti come la missione dell'Unione europea in tale territorio sia strumentale al mantenimento del «cessate il fuoco» in attuazione dell'intesa tra Russia e Unione Europea e alla sorveglianza delle relazioni bilaterali tra i due Stati, consolidando il ruolo dell'Europa come attore politico negli scenari internazionali globali e la sua capacità di incidere sugli equilibri nel rapporto tra i popoli. Pur esprimendo grandi perplessità in generale sulla politica economica portata avanti dall'attuale Governo e dichiarando il suo profondo rammarico per i rilevanti tagli alla spesa pubblica che lo stesso Esecutivo ha inteso operare nel settore della pubblica amministrazione, in particolar modo in materia di istruzione e ricerca, preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore, a fronte dell'importante necessità di rifinanziare le delicate missioni internazionali contenute nel provvedimento all'esame della Commissione.

Alessia Maria MOSCA (PD), nel preannunciare il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore, sottolinea come l'opposizione, con atteggiamento responsabile, non intenda contrastare pregiudizialmente un provvedimento che si pone in linea con gli impegni assunti dal nostro Paese in sede internazionale. Dopo aver ricordato il rilevante contributo offerto dall'Italia in termini di partecipazione alle missioni internazionali, che testimonia il grande valore professionale e umano del nostro personale civile e militare, sottolinea la necessità di non abbassare il livello di attenzione sulla questione delle dotazioni per la sicurezza da assicurare a tale personale impegnato all'estero, a fronte degli elevati rischi che questi lavoratori corrono in scenari caratterizzati da forte instabilità internazionale. Precisa che il giudizio complessivamente favorevole sul provvedimento in questione non esime però l'opposizione dall'esprimere perplessità sulle linee di politica estera seguite in generale dal Governo attuale, in particolare in relazione alla crisi in Georgia e in materia di rispetto dei vincoli ambientali imposti dal protocollo di Kyoto. Rileva infine una contraddizione nel comportamento dell'attuale Esecutivo, che, da un lato, spinto dalla necessità di dare attuazione a precisi impegni assunti dal nostro Paese in sede internazionale, agisce con misure emergenziali, dall'altro dimostra una completa mancanza di programmazione nell'allocazione delle risorse destinate alla cooperazione internazionale e al comparto difesa e sicurezza, settori rispetto ai quali registra tagli considerevoli.

Teresio DELFINO (UDC), pur condividendo nel complesso la ratio del provvedimento all'esame della Commissione, volto ad assolvere a impegni assunti per assicurare la partecipazione italiana a missioni internazionali molto delicate, invita ad una riflessione sulla necessità di definire più puntualmente le finalità e le regole di ingaggio del nostro personale militare impiegato in Afghanistan, al fine di porlo al riparo da inutili rischi che potrebbe correre in un contesto internazionale particolarmente complesso e difficile. Si sofferma poi sulla copertura finanziaria del provvedimento in questione, rilevando la necessità che il Governo provveda, nell'ambito della manovra di bilancio, ad una chiara identificazione delle somme destinate al finanziamento delle missioni internazionali, evitando così di dover ogni volta sottrarre risorse ad altri Ministeri e ad importanti settori dell'amministrazione pubblica. Infine, nel preannunciare il parere favorevole del suo gruppo alla proposta di parere formulata dal relatore, sottolinea la necessità

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di un rafforzamento del coordinamento della politica estera europea.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

DL 143/08: Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario.
C. 1772 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla II Commissione).

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, iniziato nella seduta di ieri, martedì 28 ottobre 2008.

Michele SCANDROGLIO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2) sul provvedimento in oggetto.

Giuseppe BERRETTA (PD) ritiene che il provvedimento all'attenzione della Commissione contenga disposizioni che non assicurano quella funzionalità del sistema giudiziario cui dovrebbero tendere, in contrasto con lo stesso titolo del decreto-legge. Nell'ambito delle modifiche apportate dal provvedimento in questione alle legge n. 133 del 1998 in materia di trasferimento d'ufficio dei magistrati a sedi disagiate, esprime perplessità sulla norma che esclude dall'ambito di applicazione di tale disciplina i magistrati destinati alle sedi di servizio al termine del tirocinio, facendo notare che una previsione legislativa di tale portata, pur condivisibile in linea di principio, viene a scontrarsi inevitabilmente con i problemi di organico della nostra organizzazione giudiziaria. Invita pertanto il relatore a riformulare la sua proposta di parere, valutando la possibilità di inserire delle osservazioni al riguardo. Ritiene inoltre di non condividere l'eliminazione, operata dal provvedimento in esame, del riferimento geografico alle regioni Basilicata, Sicilia e Sardegna, che determinerebbe l'applicazione su tutto il territorio nazionale delle disciplina relativa alla copertura delle sedi disagiate. Fa notare che se una simile disciplina legislativa, come risultante dalle modifiche apportate dal provvedimento in esame, fosse entrata in vigore negli anni passati, per alcuni validi e coraggiosi giovani giudici sarebbe stato impossibile svolgere con successo la loro professione in regioni del sud nelle quali molto alta è la presenza della criminalità organizzata.
Esprime infine perplessità sull'articolo 2 del provvedimento all'attenzione della Commissione, recante norme volte a regolamentare il fondo unico giustizia, già istituito all'articolo 61, comma 23, del decreto-legge n. 112 del 2008. Nel far notare che le somme devolute a tale fondo dovrebbero essere esclusivamente utilizzate per finanziare il contrasto alla criminalità e per potenziare gli uffici giudiziari, materie rientranti nella competenza del Ministero dell'interno e del Ministero della giustizia, dichiara di non ritenere corretto il coinvolgimento del Ministero dell'economia e delle finanze tra i soggetti che possono avvalersi delle risorse in questione.

Michele SCANDROGLIO (PdL), relatore, dichiara di non poter accogliere la richiesta di riformulazione proposta dall'onorevole Berretta, che pure considera meritevole di attenzione, facendo notare che una modifica volta a far rientrare i magistrati di prima nomina nell'ambito di applicazione della disciplina in materia di sedi disagiate contrasterebbe con le disposizioni del provvedimento che riguardano il trasferimento d'ufficio a tali sedi.

Giuseppe BERRETTA (PD) fa notare che l'esigenza di far rientrare i magistrati di prima nomina nel campo di applicazione della disciplina citata è stata prospettata dalla stessa Associazione nazionale dei magistrati, che ha messo in evidenza le difficoltà d'organico cui l'intero sistema giudiziario andrebbe incontro nel caso in cui non si potesse far ricorso ai magistrati che hanno terminato il tirocinio.

Teresa BELLANOVA (PD) si associa alla richiesta del collega Berretta di riformulare la proposta di parere del relatore nel senso di inserire delle osservazioni

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riguardo all'opportunità di non escludere i magistrati di prima nomina dall'ambito di applicazione della legge n. 133 del 1998.

Teresio DELFINO (UDC) preannuncia il voto di astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, riservandosi di presentare proposte di modifica presso la Commissione di merito e nel corso dell'esame in Assemblea.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 15.20.

RISOLUZIONI

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la sanità e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 15.20.

7-00041 Damiano: Attuazione della normativa vigente sulla stabilizzazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in relazione ad attività in bound e out bound nei call center.
7-00043 Delfino: Stabilizzazione dei precari nei call center.
7-00044 Cazzola: Puntuale applicazione della legge n. 30 del 2003 in relazione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Reiezione della risoluzione 7-00041, approvazione della risoluzione 8-00010 e approvazione della risoluzione 7-00044).

La Commissione prosegue la discussione, iniziata nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Stefano SAGLIA, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 8 ottobre sono state illustrate le risoluzioni in oggetto.

I deputati Massimiliano FEDRIGA (LNP), Simone BALDELLI (PdL), Aldo DI BIAGIO (PdL) e Antonino FOTI (PdL) dichiarano di sottoscrivere la risoluzione 7-00044 Cazzola.

Stefano SAGLIA, presidente, chiede al rappresentante del Governo di esprimere il prescritto parere sulle risoluzioni in oggetto.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime parere contrario sulla risoluzione 7-00041 Damiano e parere favorevole sulla risoluzione 7-00044 Cazzola. Si riserva quindi di esprimere il parere sulla risoluzione 7-00043 Delfino, sulla quale sta valutando l'ipotesi di suggerire una riformulazione. Fa quindi presente che il proprio parere contrario sulla risoluzione 7-00041 Damiano si basa sull'impostazione di fondo della risoluzione stessa, che è concepita in termini critici rispetto all'attività svolta dal Governo sulla materia in oggetto. Al riguardo fa presente che l'Esecutivo intende proseguire lo svolgimento dell'attività ispettiva all'interno dei luoghi di lavoro così come intende incentivare il ricorso agli accordi.

Cesare DAMIANO (PD) osserva che il parere contrario testé espresso dal rappresentante del Governo sulla propria risoluzione 7-000041 si fonda su motivi di natura ideologica, senza alcun accenno a questioni di merito: essa, invece, contiene impegni che il Governo non avrebbe difficoltà ad attuare. Si riferisce, in particolare, alla promozione degli opportuni accordi per avviare la stabilizzazione del personale precario, alla verifica dell'applicazione, da parte delle aziende, della normativa in vigore, a prorogare al 30 marzo 2009 il termine previsto dall'articolo 1, comma 1202, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007) e ad intensificare l'attività ispettiva. Ritiene

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inoltre importante combattere la pratica dell'aggiudicazione delle commesse sulla base dell'offerta al massimo ribasso, che produce conseguenze assai negative.
Fa quindi presente che il Governo in carica nella scorsa legislatura ha rigorosamente applicato la «legge Biagi», osservandone lo spirito e la lettera. È su questo presupposto che la risoluzione da lui presentata, e in particolare la parte contenente l'impegno al Governo, è stata concepita.

Giuliano CAZZOLA (PdL) fa presente che la propria risoluzione 7-00044 si differenzia da quella presentata dal deputato Damiano non solo per la sua impostazione di fondo, ma anche, e soprattutto, per la parte relativa agli impegni al Governo. In proposito osserva che la risoluzione 7-00041 Damiano è volta, tra l'altro, a prorogare al 30 marzo 2009 il termine previsto dall'articolo 1, comma 1202, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007). Tale norma prevede la possibilità per le aziende di avviare un processo di stabilizzazione del personale precario al fine di garantire il corretto utilizzo dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto, dando loro la possibilità di stipulare accordi aziendali o territoriali entro la data, da ultimo prorogata, del 30 settembre 2008. Si tratta di un impegno che, invece, non è contenuto nella risoluzione 7-00044 da lui presentata: in proposito dichiara, infatti, di non condividere l'equivalenza tra regolarizzazione e assunzione a tempo indeterminato, che rappresenta un punto qualificante della risoluzione del deputato Damiano. La risoluzione da lui presentata, invece, è in primo luogo volta ad impegnare il Governo alla puntuale applicazione della legge n. 30 del 2003, tenendo presente che nessuna attività lavorativa è di per se inidonea ad essere configurata come collaborazione e distinguendo fra chi applicava in modo rigoroso la legge e che pone in essere comportamenti elusivi.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene che l'intervento del deputato Cazzola abbia offerto una ricostruzione inesatta delle finalità della risoluzione 7-00041, da lui presentata. In proposito fa presente che le circolari da lui emanate in qualità di Ministro del lavoro pro tempore nel Governo della passata legislatura non contenevano in alcun modo previsioni per trasformare il lavoro a progetto in lavoro a tempo indeterminato. Al riguardo, ritiene invece che si debbano combattere gli abusi commessi nell'ambito dei lavori a progetto, inquadrando tali fattispecie all'interno del lavoro subordinato.
Reputa poi essenziale sviluppare i negoziati tra le parti, nella generale prospettiva di offrire adeguate soluzioni al problema in discussione. L'obiettivo dovrebbe essere quello, perseguito dal Governo della passata legislatura, della stabilizzazione del personale precario.

Giulio SANTAGATA (PD) dichiara di non condividere la parte della risoluzione 7-00044 Cazzola, nella parte in cui afferma che nessuna attività lavorativa è di per sé inidonea ad essere configurata come collaborazione e distinguendo tra chi applica in modo rigoroso la legge e chi pone in essere comportamenti elusivi. Così argomentando, verrebbe meno la stessa necessità di procedere ad attività ispettiva al fine di verificare la commissione di abusi.

Marialuisa GNECCHI (PD) si associa preliminarmente agli interventi svolti dai deputati Damiano e Santagata. Si sofferma quindi sull'impegno contenuto nella risoluzione 7-00044 Cazzola, criticandone il contenuto, che rischia di produrre conseguenze pericolose sui rapporti di lavoro. In particolare osserva che la risoluzione in questione presenta una incoerenza di fondo tra la premessa e gli impegni conferiti al Governo. Essa, infatti, da un lato ammette i vantaggi di cui si sono giovati quei datori di lavoro che per lungo tempo hanno fatto un utilizzo abusivo delle collaborazioni a progetto ma, dall'altro, non prevede un impegno al Governo coerente con tale premessa.

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Teresio DELFINO (UdC) si sofferma sulla propria risoluzione 7-00043, illustrandone il contenuto. Si tratta di una risoluzione che si pone l'obiettivo di assicurare chiarezza normativa al settore, prevedendo una generale coerenza degli impegni al Governo, stimolando al contempo l'attivazione di opportune iniziative per combattere l'aumento della disoccupazione, il frequente ricorso alla cassa integrazione guadagni e, più in generale, i numerosi problemi collegati.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI ribadisce che il Governo intende applicare la «legge Biagi» per combattere ogni forma di abuso, aumentando l'intensità e il numero dei controlli.
Ribadisce quindi il parere contrario sulla risoluzione 7-00041 Damiano: si tratta infatti di una risoluzione che contiene una comprensibile difesa dell'attività svolta dall'Esecutivo nella passata legislatura sulla materia in oggetto, ma che al contempo accusa il Governo in carica di aver ridotto l'attività ispettiva e quella di prevenzione e di lotta agli abusi.
Propone quindi ai presentatori una riformulazione della risoluzione 7-00043 Delfino nella parte che contiene l'impegno al Governo. La risoluzione, secondo la proposta di riformulazione, impegna il Governo «ad assumere ogni iniziativa volta ad affrontare tutte le questioni illustrate in premessa, con il coinvolgimento delle parti sociali e nella garanzia della trasparenza e della tutela della salute e della sicurezza».
Ribadisce, infine, il parere favorevole sulla risoluzione 7-00044 Cazzola.

Teresio DELFINO (UdC) riformula, anche a nome del deputato Poli, la propria risoluzione 7-00043 nel senso suggerito dal rappresentante del Governo.

Stefano SAGLIA, presidente, avverte che la risoluzione 7-00043 dei deputati Delfino e Poli, testè riformulata, assume il numero 8-00010 (vedi allegato 3).

Ivano MIGLIOLI (PD) fa notare che dai provvedimenti predisposti dall'attuale Governo in questo primo scorcio di legislatura e dalle stesse dichiarazioni rese dagli esponenti della maggioranza nel dibattito odierno traspare un approccio culturale del centrodestra sulla tematica dei precari del mondo del lavoro fortemente ideologico e non corretto. Ricorda che la circolare n. 17 del 2006 e la n. 8 del 2008, in tema di stabilizzazione dei lavoratori precari assunti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto nell'ambito dei call center, sono state emanate dal precedente Ministro del lavoro in piena attuazione della «legge Biagi» e al fine di contrastare un uso distorto degli strumenti contrattuali flessibili e volto ad eludere le garanzie previste dalla legge in materia di rapporti subordinati. Precisa che con tali misure il precedente Governo non intendeva pertanto operare un'automatica e generalizzata stabilizzazione del personale precario, ma semplicemente favorire l'avvio di tali processi di stabilizzazione laddove fosse ravvisabile concretamente il carattere subordinato della prestazione lavorativa, in attuazione di una precisa norma contenuta nella legge finanziaria 2007. Ritiene di non condividere il contenuto della risoluzione a prima firma dell'onorevole Cazzola e le stesse dichiarazione rese nella seduta odierna dal sottosegretario Viespoli. Precisa invece che la linea politica del Governo di centrosinistra nella passata legislatura è stata segnata dalla volontà di far conciliare le esigenze dei lavoratori precari e degli imprenditori, rafforzando le tutele dei diritti dei primi e garantendo un sistema di concorrenza trasparente e leale per i secondi.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge la risoluzione 7-00041 Damiano, approva la risoluzione 8-00010 Delfino e la risoluzione 7-00044 Cazzola.

La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 15.55.