CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 ottobre 2008
84.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 8.50.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che, a causa di un imprevisto impedimento sopravvenuto stamani, il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare è impossibilitato a partecipare all'odierna seduta dedicata allo svolgimento di interrogazioni. Ringrazia, pertanto, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti, per avere contribuito ad assicurare, con la sua presenza in Commissione, il regolare svolgimento della seduta medesima.

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5-00136 Tortoli: Bonifica del sito delle Strillaie.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Roberto TORTOLI (PdL), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta fornita, ritiene tuttavia di dover rivolgere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare una pressante richiesta di continuare nell'azione di verifica e monitoraggio del livello di inquinamento, non solo dell'area attualmente ricompresa nel sito di bonifica di interesse nazionale (SIN), ma anche delle aree adiacenti a tale sito, prendendo atto, in particolare, del grave stato di inquinamento della falda dell'area cosiddetta «CDR», e ricomprendendo quindi tale area, con assoluta urgenza, all'interno dell'attuale perimetro del SIN.
Fa presente, altresì, che le operazioni di bonifica del sito si sono sinora limitate alla mera copertura dei materiali accumulatisi negli anni e che non esiste alcuna forma di controllo sull'accesso ai luoghi contaminati; poiché da studi effettuati a livello universitario, peraltro, sono state poste in serio dubbio anche le analisi dell'ARPA competente, rinnova l'invito al Governo ad intervenire in tempi estremamente rapidi.

5-00476 Libè: Bonifica di un sito nel comune di Coreno Ausonio.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), aggiungendo che, nella sua veste di rappresentante del dicastero dell'economia e della finanze, riterrebbe utile valutare, sull'argomento, un coinvolgimento sinergico delle competenti strutture dell'Agenzia delle dogane, le quali, a suo avviso, sarebbero opportunamente attrezzate - anche con l'utilizzo di tecnologie informatiche di avanguardia - a monitorare questa tipologia di eventi, spesso legati ad attività di natura criminosa.

Anna Teresa FORMISANO (UdC), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, pur ringraziando il rappresentante del Governo per la disponibilità dimostrata, si dichiara insoddisfatta della risposta, che non contiene alcun elemento in grado di dimostrare l'avvenuta attivazione di effettive procedure di contrasto da parte dei dicasteri competenti. Ritiene, infatti, che la gravità dei fatti accaduti, sia sotto il profilo dell'inquinamento ambientale che del più che probabile coinvolgimento della criminalità organizzata nelle attività di illecito smaltimento di rifiuti tossici e pericolosi, imponga al Governo di operare risolutamente per fare piena luce sulle lacune amministrative e sulle responsabilità che - a tutti i livelli - hanno reso possibile il verificarsi del fenomeno denunciato con l'interrogazione in questione.
Annuncia, quindi, che - anche sulla base delle osservazioni integrative svolte dal rappresentante del Governo - segnalerà subito il caso al sottosegretario Bertolaso, affinché siano attivati, con il pieno coinvolgimento delle forze di polizia, gli indispensabili strumenti di verifica e di controllo della corretta gestione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti speciali, provenienti in larga misura dall'area napoletana, e sia messa in campo una ferma e risoluta azione di contrasto delle attività relative al traffico illegale di rifiuti tossici e pericolosi. Al riguardo, peraltro, precisa che si batterà con la massima determinazione per tutelare e proteggere le popolazioni che insistono sui territori colpiti da tali eventi, le quali hanno saputo già dimostrare un elevato livello di attenzione rispetto alle problematiche in atto.

5-00477 Bratti: Stato di attuazione del programma nazionale di bonifica dei siti inquinati.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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Alessandro BRATTI (PD), nel prendere atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, ritiene opportuno tornare a porre l'accento sulle lacune e sui ritardi che ormai caratterizzano l'azione dei «governi centrali» nel settore della bonifica e della riqualificazione dei siti industriali inquinati. A suo avviso, è giunto il momento di procedere, sia sul piano normativo che su quello organizzativo e delle risorse disponibili, ad una profonda revisione della strategia di intervento pubblico, puntando decisamente su un maggiore e più diretto coinvolgimento degli enti locali e delle forze sociali interessate, oltre che alla bonifica delle aree, anche alla loro riutilizzazione come siti industriali. Vi è dunque, a suo giudizio, un prioritario problema di semplificazione e di riordino delle norme e delle procedure amministrative, ma esiste anche - altrettanto urgente - la necessità di garantire l'adeguatezza delle strutture alle quali sono demandate le attività di vigilanza e di controllo sulle operazioni di bonifica dei siti inquinati.
Sotto questo profilo, denuncia la gravità della situazione nella quale si trovano - ad esempio - l'ISPRA e le competenti agenzie territoriali, al cui interno operano quasi esclusivamente tecnici precari, a rischio di «licenziamento» per effetto dei provvedimenti contenuti nella recente manovra finanziaria. Segnala, inoltre, i pesanti tagli ai già limitati capitoli di bilancio del Ministero dell'ambiente, a partire da quelli relativi all'attività di controllo del competente Comando dei Carabinieri, nonché l'inaccettabile sovrapposizione di ruoli e di competenze fra le strutture ministeriali, sempre più impossibilitate ad operare, e le società private esterne di consulenza. Invita, infine, il Governo a fare definitiva chiarezza sul ruolo svolto dalla SOGESID in questo settore, indicando le prospettive di evoluzione di tale società e i suoi rapporti con gli organismi istituzionalmente chiamati, a vario titolo, ad esercitare competenze in materia di bonifica dei siti inquinati.

5-00478 Guido Dussin: Prospettive di riordino della normativa in materia di bonifiche.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Manuela LANZARIN (LNP), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta. Ribadisce, peraltro, che l'intento dell'interrogazione in titolo era quello di sollevare il tema generale dell'efficacia e dell'adeguatezza delle norme e delle procedure in materia di bonifica dei siti inquinati. Ritiene, infatti, che occorra mettere in campo urgentemente un nuovo quadro di competenze, di procedure e di risorse, capaci di garantire tempi certi alle operazioni di bonifica dei siti inquinati e di restituire gli stessi, in tempi accettabili, all'originaria vocazione industriale. Solo così, a suo avviso, si può scongiurare il rischio gravissimo che la mancata bonifica dei siti inquinati si traduca nell'inaccettabile consumo di aree «vergini» per l'insediamento di nuovi impianti industriali, in luogo del riutilizzo dei siti bonificati.
Quanto al problema dell'inquinamento delle falde, ribadisce la necessità che il Governo mantenga alto il livello di attenzione e di impegno sulle attività di caratterizzazione delle falde inquinate e sulle procedure relative all'accertamento dei soggetti inquinatori, al fine di garantire rapidità e completezza delle operazioni di bonifica, senza che i ritardi e le difficoltà nell'individuazione dei soggetti inquinatori finiscano per scaricare sugli enti locali i relativi, insostenibili, costi.

5-00479 Piffari: Situazione del sito inquinato di Broni.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Sergio Michele PIFFARI (IdV) prende atto della risposta del Governo, che in

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parte conferma la preoccupazione già espressa nella propria interrogazione per l'estenuante lentezza delle operazioni in corso per la bonifica del sito di Broni. Nell'esprimere, inoltre, una moderata soddisfazione per le nuove risorse stanziate, che, seppure insufficienti, costituiscono almeno un primo passo nella giusta direzione, sottolinea la gravità della situazione e richiama il Governo alla necessità di operare concretamente per rassicurare i cittadini, giustamente allarmati per la serietà del «rischio-salute» di fronte al quale si trovano e per la perdurante incertezza dei tempi di bonifica del sito in questione.
In conclusione, formula il vivo auspicio che il Governo possa svolgere anche un'azione di richiamo nei confronti della regione e degli enti locali coinvolti, affinché tali istituzioni adempiano pienamente ai loro compiti, contribuendo attivamente alle operazioni di bonifica dell'area e al suo ritorno al ciclo produttivo.

La seduta termina alle 9.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti, e per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 9.45.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2006/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 settembre 2006, relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e che abroga la direttiva 91/157/CEE.
Atto n. 32.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 21 ottobre 2008.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che - in ragione dell'imminente inizio dei lavori in Assemblea - occorre sospendere la seduta, che potrebbe riprendere nel pomeriggio, prima della prevista audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

La Commissione prende atto.

Angelo ALESSANDRI, presidente, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9.50, è ripresa alle 14.15.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo si era riservato di aggiornare la Commissione sullo stato dell'esame del provvedimento in sede di Conferenza unificata, il cui parere non è stato ancora trasmesso al Parlamento.
Avverte, quindi, che la Commissione potrà proseguire l'esame dello schema di decreto nella seduta odierna, ma dovrà, comunque, rinviarne il seguito alla prossima settimana, restando inteso che - ove il Governo trasmettesse in tempi rapidi l'eventuale parere reso in sede di Conferenza unificata - il parere parlamentare potrà essere espresso entro la seduta di mercoledì 5 novembre, data in cui viene in scadenza il termine per l'adozione del citato parere.
In ogni caso, invita il rappresentante del dicastero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ad impegnarsi sin d'ora affinché il Governo non proceda alla definitiva emanazione del decreto legislativo prima di avere acquisito il parere parlamentare, anche ove questo - in ragione dell'assenza del parere della Conferenza unificata - fosse espresso oltre il termine previsto dalla legge di delegazione.

Il sottosegretario Roberto MENIA ribadisce che il Governo, secondo quanto già formalizzato nella precedente seduta, si impegna ad attendere l'espressione del parere parlamentare prima della definitiva adozione del provvedimento in esame, anche

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qualora tale parere fosse reso oltre il termine previsto. In ogni caso, auspica che sia possibile fornire quanto prima i necessari aggiornamenti sull'esito dell'iter dello schema di decreto in sede di Conferenza unificata.

Salvatore MARGIOTTA (PD) preannuncia l'intenzione di svolgere un proprio intervento sul merito del provvedimento in esame in occasione della prossima seduta.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

AUDIZIONI

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Intervengono il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, e il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.20.

Audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, sulle linee di azione del Governo in tema di politiche ambientali, cambiamenti climatici e riordino delle strutture di ricerca e protezione ambientale.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte preliminarmente che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche tramite la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, i temi dell'audizione.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Ermete REALACCI (PD), a più riprese, Alessandro BRATTI (PD), Francesco NUCARA (Misto-Liberal Democratici-Repubblicani), Guido DUSSIN (LNP), Agostino GHIGLIA (PdL), Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), Roberto TORTOLI (PdL) e Salvatore MARGIOTTA (PD).

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO fornisce ulteriori precisazioni in ordine alle questioni poste dai deputati intervenuti.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ringrazia il Ministro e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo.

La seduta comincia alle 16.

7-00064 Alessandri: Nuova disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti.
(Discussione e approvazione).

La Commissione inizia la discussione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, illustra il contenuto della risoluzione in discussione, che affronta il problema dell'imminente entrata in vigore di talune

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disposizioni del Decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, emanato in data 8 aprile 2008, le quali imporranno a breve alle amministrazioni comunali il divieto di conferire i rifiuti inerti e i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale ai centri di raccolta rifiuti, potendo questi essere conferiti esclusivamente alle Piattaforme di autorizzazione provinciale.
In tal senso, osserva che - pur se lo scopo della riforma è quello di agevolare l'incremento dei livelli di raccolta differenziata e il conseguimento su tutto il territorio nazionale degli obiettivi fissati dalla normativa vigente - la nuova disciplina si rende difficilmente applicabile nell'immediato, sia sotto l'aspetto tecnico che sotto l'aspetto finanziario. Fa presente che, in sedi istituzionali appositamente istituite, gli enti coinvolti hanno segnalato la necessità di procrastinare l'applicazione delle nuove disposizioni, dichiarandosi non in grado di rispettare i tempi previsti, anche per la carenza dei finanziamenti necessari, nei propri bilanci, per far fronte alle relative spese. Raccomanda, pertanto, l'approvazione della risoluzione in titolo, facendo presente che essa è sottoscritta dai rappresentanti di tutti i gruppi.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO esprime l'orientamento favorevole del Governo sulla risoluzione in discussione.

Chiara BRAGA (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione in titolo, segnalando che la pur piena condivisione dell'impostazione e delle finalità di miglioramento della qualità del servizio, che il decreto ministeriale dell'8 aprile 2008 opportunamente si prefigge, non impedisce di affrontare anche le oggettive criticità applicative esistenti, che rischiano di mettere in crisi soprattutto i centri di raccolta dei piccoli comuni. In questo senso, auspica che una proroga del termine richiamato nella risoluzione possa accompagnare un coerente percorso di riqualificazione delle strutture, da attuare in tempi più adeguati di quelli indicati nel citato Decreto ministeriale; per tali ragioni, sottolinea che per il suo gruppo il secondo impegno contenuto nell'atto di indirizzo in discussione è importante quanto il primo impegno, concernente la richiesta di proroga.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione in titolo.

La seduta termina alle 16.10.