CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 ottobre 2008
84.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Marco ZACCHERA.

La seduta comincia alle 8.30.

Comunicazioni del Presidente.

Marco ZACCHERA, presidente, preannuncia che nel corso del prossimo mese sarà possibile procedere, così come programmato, all'audizione di rappresentanti del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE). Al fine di rendere più funzionale l'attività del Comitato, propone poi di identificare le principali questioni che potrebbero essere oggetto di intervento legislativo e di affidarne a singoli componenti del Comitato stesso una preventiva elaborazione. Propone altresì che il Comitato si riunisca ogni due settimane, ove possibile il mercoledì mattina prima dell'inizio dei lavori dell'Assemblea.

Marco FEDI (PD) segnala, a nome dell'opposizione, l'esigenza di un'ulteriore riflessione sui pesanti tagli imposti dalla legge finanziaria ai fondi ministeriali per l'emigrazione italiana. In particolare, lamentando il drastico ridimensionamento del capitolo 3153, ritiene improprio e rischioso impostare progetti di riforma nella materia delle scuole italiane all'estero in mancanza delle necessarie risorse finanziarie. Al riguardo, segnala l'esigenza di sostenere nel prosieguo della sessione di bilancio l'approvazione degli emendamenti presentati sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Quanto alla proposta formulata dal presidente, circa l'approfondimento legislativo sui temi della promozione della lingua e della rappresentanza dell'emigrazione italiana, invita a lavorare insieme per giungere alla predisposizione di testi unificati. Con riferimento alle audizioni da svolgere, oltre al CGIE, riterrebbe opportuno includere

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anche le forze sindacali, tenendo peraltro conto della riorganizzazione della rete consolare che è in corso.

Marco ZACCHERA, presidente, manifesta la sua preoccupazione personale e politica per il trattamento riservato per il comparto emigrazione nell'ambito della manovra di bilancio in cui i margini di azione del Comitato sono estremamente esigui. Concorda con il collega Fedi sull'obiettivo della predisposizione di testi unificati e sull'ampliamento dei soggetti da audire, segnalando anche i rappresentanti della stampa italiana nel mondo.

Gianni FARINA (PD) valutando positivamente le proposte di audizione volte a verificare direttamente le condizioni di vita delle comunità italiane nel mondo, segnala l'esigenza che l'audizione relativa al CGIE preveda espressamente la componente continentale rappresentativa dell'Europa. Tale esigenza è motivate dall'imminenza delle elezioni europee nelle quali sembra che sarà esclusa la possibilità per gli italiani residenti all'estero di votare le liste nazionali nei seggi consolari. Pur ribadendo il proprio orientamento personale favorevole al voto sulle liste dei paesi di residenza in quanto comunque facenti parte dell'Unione europea, fa presente che è invece molto diffusa l'aspirazione tra gli italiani all'estero di mantenere il sistema vigente.
Invita poi il Comitato a discutere sull'ipotesi di rinvio delle elezioni dei comitati degli italiani all'estero (COMITES), che ha fatto oggetto di un ordine del giorno accolto dal Governo in seno alla Commissione affari esteri. Auspica al riguardo un confronto volto a conseguire una posizione unitaria, ribadendo comunque il suo orientamento negativo essendo a suo avviso inequivocabilmente non trattabile lo svolgimento di elezioni democratiche.
Quanto ai tagli di bilancio, ritiene che essi rendano la manovra economica dell'attuale Governo assolutamente impresentabile agli occhi dei cittadini italiani nel mondo. Nel timore che la posizione della questione di fiducia possa bloccare l'iter degli emendamenti, considera quale unica strada percorribile il ricorso ad un decreto che costituisca un fondo straordinario di 50 milioni di euro per ridare ossigeno alle scuole italiane all'estero, alla promozione delle lingua e della cultura del nostro paese e alla assistenza diretta. Conclude segnalando il clima di amarezza che drammaticamente pervade le comunità italiane nel mondo.

Marco ZACCHERA, presidente, condivide la proposta del collega Farina volta a specificare l'audizione della componente continentale europea in seno al CGIE. Quanto al rinvio delle elezioni dei COMITES e quindi del CGIE stesso, oggetto dell'ordine del giorno da lui presentato, rende noto che diversamente dalle sue personali aspettative, ha ricevuto non pochi consensi. Considera senz'altro percorribile la via del decreto per l'istituzione di un fondo straordinario, ma teme che possa risultare impraticabile da parte del Governo. Auspica comunque che il comitato possa far sentire in ogni opportuna sede la sua voce unanime al riguardo. Conferma l'orientamento del Governo volto ad escludere il voto degli italiani all'estero per le liste nazionali senza recarsi nei comuni di origine.

Franco NARDUCCI (PD) insiste sulla tremenda ferita che la manovra di bilancio ha inferto alla realtà degli italiani all'estero soprattutto in virtù della proiezione triennale, per cui nel 2011 tale realtà potrebbe risultare fortemente ridimensionata. Auspica il sostegno del Comitato ad una proposta emendativa che recupererebbe 40 milioni di euro ed attenuerebbe quindi un tagli veramente sproporzionato in termini percentuali. Paventa infatti il rischio che la drastica riduzione delle risorse affievolisca irreparabilmente il legame culturale e linguistico con gli italiani all'estero. Quanto al metodo di lavoro proposto dal presidente, ne condivide gli obiettivi riformatori e propone di riprendere la proposta di indagine conoscitiva sulle realtà delle scuole italiane all'estero.

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Marco ZACCHERA, presidente, propone che i membri del Comitato sottoscrivano un ordine del giorno da presentare in Assemblea per un adeguamento delle risorse finanziarie per gli italiani all'estero. Invita i colleghi Narducci e Centemero ad approfondire l'ipotesi delle indagine conoscitiva degli italiani all'estero.

Elena CENTEMERO (PdL) si dichiara d'accordo sull'ipotesi di svolgimento dell'indagine conoscitiva sulle scuole italiane all'estero.

Laura GARAVINI (PD) invita il Comitato a non limitarsi allo svolgimento di audizioni o di generiche discussioni ma a prendere concrete posizioni sia sulla manovra di bilancio che sulla scadenza elettorale degli organismi di rappresentanza. Sotto il primo profilo, chiede sostegno per gli emendamenti presentati al fine di recuperare risorse per gli italiani all'estero. Sotto il secondo profilo, giudica infelice l'ordine del giorno presentato dal presidente Zacchera per il rinvio delle elezioni dei COMITES e del CGIE, ritenendo che in tal modo si sarebbe avallata l'impressione che tale posizione sia condivisa da tutto il Comitato. Invita invece ad approfondire la questione e ribadisce l'orientamento contrario dell'opposizione determinata a rispettare la scadenza naturale. Al riguardo, invita comunque a tenere conto delle indicazioni che verranno da parte dei rappresentanti del CGIE in occasione della loro prossima audizione.

Marco ZACCHERA, presidente, chiarisce di aver presentato a titolo personale in seno alla Commissione affari esteri l'ordine del giorno relativo al rinvio delle elezioni dei COMITES del CGIE, senza mai chiamare in causa il Comitato. Ricorda, peraltro, che non pochi componenti dello stesso Comitato manifestavano la loro diversa opinione in quella sede. Ricorda altresì come l'ipotesi di rinvio sia stata da lui formulata soltanto nell'ottica di una tempestiva riforma della materia.

Gianni FARINA (PD) invita a diffidare dei pareri favorevoli al rinvio delle elezioni di dubbia provenienza, stante l'ovvio gradimento di molti attuali componenti degli organismi di rappresentanza ad essere prorogati. Ribadisce la bontà sostanziale della legislazione vigente e la necessità politica e morale di rispettare la scadenza elettorale, tenendo peraltro conto del fatto che molti COMITES sono ormai privi del numero legale.

Marco ZACCHERA, presidente, rammenta al collega Farina che la legge in vigore per il CGIE, essendo precedente alle modifiche costituzionali, non contempla ad esempio la grande novità dei deputati e senatori eletti all'estero. Chiarisce di non avere mai pensato ad un rinvio sine die delle elezioni di COMITES e CGIE, ma soltanto ad una breve dilazione limitatamente al tempo necessario per approvare l'auspicata riforma.

Marco FEDI (PD) sostiene che sarebbe stata soltanto opportuna una discussione preventiva in seno al Comitato prima che fosse presentato alla Commissione Esteri per il rinvio delle elezioni di COMITES e CGIE. Invita ad evitare che il Comitato diventi il luogo di sfogo delle polemiche, ritenendo invece più opportuno che si cerchi di lavorare insieme sui temi a proposito dei quali, pur con diverse valutazioni, c'è convergenza tra maggioranza ed opposizione. Ribadisce comunque la contrarietà della sua parte politica al rinvio della predetta scadenza elettorale soprattutto per il fatto che le proposte di riforma non sono ancora state presentate ne sussiste alcuna garanzia circa il reimpiego delle risorse che si risparmierebbero. Evidenzia infine l'esigenza che il Comitato si dia un ordine di priorità per procedere le audizioni e per svolgere gli approfondimenti legislativi sulle materie di interesse degli italiani all'estero. Ricorda l'importanza di sollecitare la ratifica delle convenzioni bilaterali e di mantenere un'interlocuzione diretta con il Ministero degli affari esteri.

Antonio RAZZI (IdV), lamentando i tagli finanziari che compromettono la funzionalità

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dei consolati, delle scuole e delle comunità italiane all'estero, concorda con la proposta del collega Farina di un provvedimento d'urgenza che recuperi almeno 50 milioni di euro. Con riferimento alle modifiche in corso di approvazione della legge elettorale per il Parlamento europeo. Contesta vivacemente, dal punto di vista dei parlamentari eletti all'estero, la soppressione del voto di preferenza. Insiste poi perché si mantenga la scadenza naturale per il rinnovo dei COMITES e del CGIE, che andrebbe comunque rivisto alla luce della novità dei deputati e senatori eletti all'estero. Ritiene altresì da valorizzare il ruolo degli INTERCOMITES. Rammenta infine l'esigenza improrogabile della riforma delle scuole italiane all'estero che, a suo avviso, andrebbero poste sotto la responsabilità dei consoli.

Marco ZACCHERA, presidente, riassumendo il dibattito svoltosi, conferma l'audizione dei rappresentanti del CGIE, tra i quali sarà espressamente prevista la componente continentale europea. Preannuncia la messa a disposizione dei membri del Comitato di una bozza di riforma del CGIE. Rinnova l'invito ai colleghi Narducci e Centemero di approfondire comparativamente le proposte di legge sulle scuole italiane all'estero e sulla promozione della lingua e della cultura italiana. Ribadisce infine l'impegno ad operare a nome del Comitato per il recupero delle risorse per gli italiani all'estero nel prosieguo della sessione di bilancio.

Gianni FARINA (PD), nella ferma convinzione che i cinque milioni di italiani all'estero costituiscono uno straordinario patrimonio per l'Italia, propone che la questione sia portata al più alto livello di governo, ricordando che nella precedente legislatura l'allora Presidente del Consiglio ricevette in più occasioni i parlamentari eletti all'estero.

Laura GARAVINI (PD) rammenta il precedente impegno per audire il Ministro dell'economia e delle finanze.

Marco ZACCHERA, presidente, conferma che sono in corso contatti con quel dicastero per audirne al più presto un rappresentante.

Franco NARDUCCI (PD) torna a sottolineare l'opportunità di un'azione di sostegno dei membri del Comitato a supporto degli emendamenti a favore degli italiani all'estero.

Marco ZACCHERA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia i colleghi per il contributo recato alla discussione.

La seduta termina alle 9.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 14.30.

Modifica della denominazione e delle competenze del Comitato parlamentare Schenghen.
C. 1446 Boniver ed altri

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione. - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Guglielmo PICCHI (PdL), relatore, illustra il provvedimento in titolo riferendo che la III Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla I Commissione sulle parti di propria competenza contenute nella proposta di legge C. 1446, finalizzata ad aggiornare le competenze del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, istituito ai sensi dell'articolo 18 della legge n. 388 del 1993 di ratifica dell'accordo di Schengen. Si ricorda che il cosiddetto «Comitato Schengen», organo a

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composizione bicamerale, è istituito e disciplinato da leggi dello Stato ed è pertanto necessario un intervento normativo di rango legislativo per potervi apportare delle modifiche.
Prima di passare al contenuto del provvedimento, che reca la prima firma dell'onorevole Boniver, presidente del Comitato, segnala che l'iniziativa origina dal passaggio della materia Schengen dal quadro intergovernativo a quello giuridico comunitario e dell'Unione europea, che si è realizzato con il Trattato di Amsterdam del 1997, nonché dalla necessità di raccordare le politiche nazionali in materia di libera circolazione, controllo delle frontiere, cooperazione di polizia ed immigrazione con la costruzione dello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia. Quanto ai contenuti, ricorda che la proposta in esame, composta di due soli articoli, riprende quasi integralmente le previsioni di una analoga iniziativa, il cui esame venne avviato ma non concluso alla Camera nel corso della XV legislatura. In particolare, l'articolo 1 dispone che il Comitato parlamentare assuma la denominazione di Comitato parlamentare in materia di immigrazione al fine di valorizzarne le competenze relative all'immigrazione, in una logica cooperativa con gli altri organi parlamentari, e rendere il Comitato una sede stabile di dibattito politico sull'evoluzione dell'approccio comunitario al problema e sul raccordo tra le politiche nazionali e quelle comunitarie in materia di immigrazione. L'articolo 2 ridefinisce le competenze del Comitato, abrogando alcune disposizioni e novellandone altre: al comma 1, si riepilogano le competenze del Comitato in materia di controllo sull'attuazione della Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen, nonché quelle previste dall'articolo 6 della legge istitutiva del 1998, relative alle funzioni di vigilanza sull'attività dell'Unità nazionale EUROPOL. Lo stesso comma ribadisce altresì le funzioni di indirizzo, controllo e vigilanza in materia di immigrazione e asilo, previste dall'articolo 37 della legge n. 189 del 2002, la cosiddetta «legge Bossi-Fini». Tale articolo viene peraltro novellato dal successivo comma 3 che specifica che al Comitato sono altresì attribuiti compiti di indirizzo, controllo e vigilanza circa la concreta attuazione della citata legge n. 189, degli accordi internazionali e della restante legislazione in materia di immigrazione e di asilo, nonché delle previsioni del titolo IV della parte terza del Trattato che istituisce la Comunità europea, fatto a Roma il 25 marzo 1957, e successive modificazioni. Su tali materie il Governo presenta annualmente al Comitato una relazione. Il Comitato può presentare relazioni alle Camere, in difformità dalla previsione attuale per cui le relazioni del Comitato devono avere cadenza annuale.
Segnala quindi che rispetto alla proposta di legge presentata nel corso della XV Legislatura, non si prevede che il Comitato possa esercitare una funzione di indirizzo al Governo in materia di immigrazione, così recependo i rilievi, allora espressi della I Commissione, sulla competenza a tal proposito spettante, in ciascun ramo del Parlamento, alle Commissioni permanenti competenti per materia e all'Assemblea.
Sottolinea che, come emerso nel corso dell'esame presso la Commissione di merito, le questioni dell'immigrazione hanno, oggi più che mai, una valenza di politica internazionale, per cui è utile avere una sede parlamentare di controllo e di riflessione che superi le frammentazioni, fermo restando che la competenza ad adottare atti di indirizzo politico o ad esaminare provvedimenti normativi rimarrebbe in capo alle Commissione permanenti. Come emerge dalla relazione illustrativa, il tema dell'immigrazione è quanto mai attuale e complesso in considerazione dell'intensificarsi dei flussi di immigrazione in Europa che richiede politiche più mirate da attuare nelle diverse sedi della politica estera dell'Unione europea. D'altra parte l'iniziativa legislativa attua il Trattato di Lisbona, già ratificato dal nostro Paese e di cui si auspica l'entrata in vigore, nella parte in cui prevede, all'articolo 61 B, ovvero all'articolo 69 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che i

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parlamenti nazionali vigilino sul rispetto del principio di sussidiarietà con riferimento alle proposte e alle iniziative legislative concernenti la cooperazione giudiziaria in materia penale e la cooperazione di polizia. La riforma delle competenze del Comitato, pertanto, preparerebbe fin d'ora l'Italia ad affrontare i compiti che l'Unione europea si accinge ad affidare agli Stati.
In conclusione, in considerazione della rilevanza dei temi trattati dalla proposta in esame, presenta una proposta di parere favorevole di cui auspica l'approvazione da parte della Commissione (vedi allegato).

Margherita BONIVER (PdL), nel ringraziare il relatore per l'esaustiva illustrazione del provvedimento, sottolinea che esso è frutto di un'iniziativa bipartisan che intende ampliare le competenze del Comitato, di cui è presidente per la XVI Legislatura, in linea con le previsioni del Titolo IV della parte terza del Trattato che istituisce la Comunità europea, ma anche procedere ad una nuova e più snella denominazione di tale organo, più funzionale allo svolgimento delle attività istituzionali.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole, formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-00398 Vignali: Sui beni espropriati alle Suore eucaristine di Sofia.

5-00473 Maran: Sulla scomparsa di un documento processuale italiano dagli uffici giudiziari di Buenos Aires.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

5-00518 Evangelisti: Sulla vicenda giudiziaria di un cittadino italiano detenuto negli Stati Uniti d'America.

5-00519 Mecacci: Sul Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia siglato il 30 agosto 2008.

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE