CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 ottobre 2008
83.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Martedì 28 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 13.50.

DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nel procedimento penale a carico del senatore Fabrizio Morri, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Roma (proc. n. 53966/07 RGNR).
(Esame e conclusione).

Aniello FORMISANO (IdV), relatore, espone che si tratta, in buona sostanza, della medesima questione che già la Giunta ha affrontato nella seduta del 25 giugno 2008. Il querelante è sempre il prof. Angelo Maria Petroni, consigliere d'amministrazione della RAI su designazione del ministro dell'economia e delle finanze. Ricorda che Petroni, nel corso del biennio 2006-2008, fu oggetto di aspre critiche in sede parlamentare per la sua condotta asseritamente ostruzionistica nei confronti della dirigenza di Claudio Cappon, direttore generale insediatosi successivamente alle elezioni del 2006. Così come nella scorsa occasione, nella quale la Giunta all'unanimità ritenne Morri insindacabile per le sue dichiarazioni critiche del comportamento di Petroni, rese nella sua qualità di capogruppo dell'Ulivo in Commissione di vigilanza RAI, anche in quest'occasione propone l'insindacabilità. Questa volta addirittura si tratta di dichiarazioni sostanzialmente analoghe e coeve a un atto parlamentare tipico sottoscritto dal Morri.
Risulta infatti che intorno al 21 o al 22 novembre 2007, dopo che erano trapelate notizie circa indebite sensibilità di Petroni verso MEDIASET, Morri depositò una risoluzione di censura in Commissione RAI. Nella riunione dell'ufficio di presidenza del 27 novembre 2007 essa fu presa in considerazione e si convenne di calendarizzarne la discussione in data 5 dicembre 2007. In tale ultima data, da come si può accertare dai resoconti parlamentari, Morri ripeté nella sede parlamentare tipica i suoi rilievi al comportamento di Petroni, i quali pertanto devono ritenersi

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inquadrati nella dialettica parlamentare e quindi insindacabili ex articolo 68, primo comma, della Costituzione.

Maurizio PANIZ (PdL), a nome del suo gruppo, dichiara che voterà per l'insindacabilità.

Lorenzo RIA (PD), a nome del suo gruppo, si associa.

La Giunta, all'unanimità, delibera per l'insindacabilità delle espressioni dell'ex deputato Morri, incaricando il relatore di predisporre il documento per l'Assemblea.

Richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nel procedimento penale a carico del senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Roma (proc. n. 20410/05 N RGNR).
(Esame e rinvio).

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, illustra come il procedimento in titolo concerna un caso analogo a quello attualmente pendente in Assemblea (doc. IV-quater, n. 3) e sia stato già esaminato nella XV legislatura con una proposta a maggioranza di sindacabilità (doc. IV-quater, nn. 20 e 21). Egli, a suo tempo, votò per l'insindacabilità e in tal senso avanza oggi la sua proposta. Era infatti accaduto che il giudice Woodcock aveva iniziato un'inchiesta a carico dell'allora ministro Gasparri e che gli atti erano stati tuttavia trasferiti per competenza a Roma e poi archiviati. La reazione a questo procedimento da parte di Maurizio Gasparri deve ritenersi umanamente del tutto comprensibile e rigorosamente legata all'esercizio delle sue funzioni, la cui correttezza era stata contestata con significativo impatto mediatico.

Giuseppe CONSOLO (PdL) osserva che si contesta al senatore Gasparri di aver parlato di «farneticante accusa», ciò che in ultima analisi si è rivelato esatto, vista l'archiviazione disposta dall'autorità giudiziaria di Roma. Né il Woodcock può lamentarsi del fatto che il parlamentare abbia invocato l'intervento di organi istituzionali quali il Consiglio superiore della magistratura e il ministero della giustizia. Anche in virtù del principio vim vi repellere licet, si associa alla proposta del relatore.

Lorenzo RIA (PD), ricordata la posizione del centrosinistra nella scorsa legislatura, non può che ribadirla: le frasi addebitate al senatore Gasparri sono di indubbia pesantezza ed esulano da qualsiasi criterio di correttezza. Voterà per la sindacabilità.

Donatella FERRANTI (PD), osservato che quanto più alto è il ruolo istituzionale ricoperto da una persona tanto più stretti devono essere i limiti entro cui le sue espressioni possono spaziare, crede che la comprensibile irritazione dell'allora deputato Gasparri non giustifichi accuse così gravi né contribuisca a radicarle nell'esercizio delle sue funzioni. Voterà anch'ella per la sindacabilità.

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, chiede il rinvio dell'esame.

Giuseppe CONSOLO (PdL) si dichiara a favore della proposta.

Lorenzo RIA (PD) ritiene che se non si passa alla votazione, allora la seduta deve essere tolta e i restanti argomenti devono essere rinviati a domani.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, concordando la Giunta, rinvia il seguito della trattazione di questo e degli altri punti all'ordine del giorno alla seduta già convocata per domani, mercoledì 29 ottobre 2008 alle ore 9.15.

La seduta termina alle 14.10.

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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nel procedimento penale a carico di Vittorio Sgarbi, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Monza (proc. n. 8283/07 RGNR) (doc. IV-ter, n. 6) (rel.: Francesco Paolo Sisto).

DISCUSSIONE SUI CRITERI GENERALI DI APPLICAZIONE DELL'INSINDACABILITÀ PARLAMENTARE (vedi le comunicazioni rese dal Presidente nelle sedute dell'11, 18 e 25 giugno, 9, 23 e 30 luglio e 17 settembre 2008) (rell. Lo Presti, Ferranti).