CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 ottobre 2008
76.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (IX e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 15 ottobre 2008. - Presidenza del presidente della IX Commissione, Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Ugo Martinat.

La seduta comincia alle 14.20.

DL 134/08: Disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi.
C. 1742 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore per la IX Commissione, ricorda che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione di carattere generale sul provvedimento in titolo ed avverte che sono stati presentati emendamenti al testo del decreto-legge (vedi allegato 1).
Fa in proposito presente che, in quanto non strettamente attinenti alla materia del decreto-legge in esame, sono da ritenersi inammissibili, ai sensi degli articoli 89 e 96-bis, comma 7, del Regolamento, l'emendamento 3.25 Brugger, che è volto ad integrare l'articolo 82 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) in materia di continuità territoriale per la provincia autonoma di Bolzano, e l'articolo aggiuntivo 3.01 Crosio, che è volto a far avviare nuovi od ulteriori negoziati, per la conclusione di accordi bilaterali in materia di trasporto aereo, nel rispetto della normativa comunitaria vigente in materia.
La presidenza rileva altresì che l'emendamento 3.26 del Governo pare sollevare taluni dubbi di inammissibilità, limitatamente alla lettera b), punto 1, lettera aa), in quanto destina quota parte del fondo di cui all'articolo 1, comma 345, della legge 266 del 2005, a finalità che non appaiono strettamente connesse al contenuto del decreto-legge in esame. Invita pertanto il rappresentante del Governo a valutare l'opportunità di procedere al ritiro, in questa fase di esame del provvedimento,

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della citata proposta emendativa, onde effettuare gli opportuni approfondimenti.
Avverte poi che tutti gli emendamenti a prima firma del deputato Contento sono stati sottoscritti anche dal deputato Moffa e che l'emendamento *1.45 Allasia è stato sottoscritto anche dal deputato Buonanno.

Il sottosegretario Ugo MARTINAT raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.39, 1.50, *1.43, 2.14 e 2.13 del Governo. Esprime parere favorevole sugli emendamenti *1.44 Lulli, *1.45 Allasia, *1.46 Di Pietro, *1.47 Compagnon e *1.48 Contento, in quanto identici all'emendamento *1.43 del Governo. Esprime altresì parere favorevole sulla prima parte dell'emendamento 2.9 Meta, che è identica al contenuto dell'emendamento 2.14 del Governo. Esprime invece parere contrario su tutte le altre proposte emendative. Ritira, infine, l'emendamento 3.26 del Governo, di cui sarà valutata l'opportunità di una ripresentazione nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore per la X Commissione, esprime pareri conformi a quelli del rappresentante del Governo.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che la presidenza fissi un congruo termine per la presentazione di sub-emendamenti agli emendamenti del Governo, del cui contenuto i gruppi di opposizione hanno avuto contezza solo all'inizio della seduta.

Angelo COMPAGNON (UdC) concorda con la richiesta avanzata dal deputato Lulli, ritenendo che, a tutela dei diritti dei gruppi di opposizione, debba essere consentito di godere di tempi adeguati per la presentazione di sub-emendamenti alle proposte emendative del Governo. A tale fine, propone che venga rinviato il seguito dell'audizione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, già convocato presso la IX Commissione per le ore 15.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore per la IX Commissione, nel ricordare che l'organizzazione dei tempi di esame del provvedimento era stata già concordata nell'ambito di una riunione degli Uffici di presidenza congiunti delle Commissioni IX e X, non ha difficoltà ad accedere alla richiesta del deputato Compagnon, facendo presente che, se non vi sono obiezioni, il seguito dell'audizione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da parte della IX Commissione sarà rinviato ad altra seduta. Ricorda comunque che le Commissioni riunite IX e X sono chiamate a concludere l'esame del provvedimento entro la seduta di domani, giovedì 16 ottobre 2008 e che, pertanto, appare opportuno che concludano l'esame degli emendamenti entro le ore 16 di oggi, anche al fine di consentire alle altre Commissioni competenti di esprimersi in sede consultiva sul nuovo testo. Propone conseguentemente di avviare comunque l'esame delle proposte emendative e di accantonare gli emendamenti del Governo, fissando alle ore 14.45 la scadenza del termine per la presentazione dei relativi sub-emendamenti.

Angelo COMPAGNON (UdC) ritiene impraticabile la soluzione proposta dal presidente, atteso che la predisposizione dei sub-emendamenti richiede approfondimenti ai quali non si può procedere mentre si stanno esaminando gli altri emendamenti.

Ludovico VICO (PD), ritiene necessaria la sospensione della seduta.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore per la IX Commissione, propone di fissare il termine per i subemendamenti alle ore 15 e, nel frattempo, continuare la votazione degli altri emendamenti.

Andrea LULLI (PD) consiglia al Presidente di adottare dei criteri di gestione della seduta più flessibili, poiché ciò favorirebbe anche la collaborazione delle opposizioni.

Michele Pompeo META (PD) si associa alle considerazioni del deputato Lulli,

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chiedendo di estendere il termine per la presentazione di sub-emendamenti almeno alle ore 15 e di sospendere nel frattempo la seduta. Nell'occasione tiene a segnalare la condotta responsabile tenuta dai gruppi di opposizione anche durante il breve spazio concesso per la discussione di carattere generale sul provvedimento.

Ludovico VICO (PD) chiede anch'egli alla presidenza, alla luce dei nuovi emendamenti presentati dal Governo, di concedere ai deputati il tempo necessario per la predisposizione dei subemendamenti.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore per la IX Commissione, propone allora di fissare alle ore 19 il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti del Governo e di accantonare, nel frattempo, gli emendamenti 1.39, 1.50, 2.14 e 2.13 del Governo, unitamente all'emendamento 2.9 Meta che ha un contenuto parzialmente identico all'emendamento 2.14 del Governo.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) considera la proposta del Presidente ampiamente condivisibile.

Le Commissioni deliberano l'accantonamento degli emendamenti 1.39, 1.50, 2.14 e 2.13 del Governo e dell'emendamento 2.9 Meta.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), intervenendo sul complesso degli emendamenti, fa presente che le proposte avanzate dalla sua parte politica sono animate da uno spirito costruttivo e sono pertanto volte ad introdurre le necessarie correzioni migliorative al testo in esame. Pur ritenendo che ad un maggiore approfondimento si potrà procedere nel corso dell'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, preannuncia comunque che interverrà per dichiarazione di voto sugli emendamenti di maggiore rilievo.

Silvano MOFFA (PdL) ritira l'emendamento 1.1 Contento, di cui è cofirmatario.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) raccomanda l'approvazione del suo emendamento *1.3, attesa l'esigenza che siano esclude dall'applicazione della nuova disciplina le imprese operanti nei settori ferroviario, delle telecomunicazioni e del trasporto pubblico locale.

Andrea LULLI (PD) chiede attenzione sull'emendamento *1.2, di cui è cofirmatario; ritiene infatti che se l'idea tratteggiata nel comma 3 è quella di generalizzare le procedure previste per la crisi Alitalia, potrebbe essere impossibile anche solo reperire le necessarie risorse: si aprirebbe una falla finanziaria di proporzioni rilevanti.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore per la X Commissione, ritiene costruttivo lo spirito dell'emendamento e con l'occasione chiede all'opposizione di segnalare gli emendamenti che ritiene rilevanti, dichiarando la disponibilità a valutarli, anche nell'ipotesi di una loro trasformazione in ordini del giorno in Aula.

Ludovico VICO (PD), apprezza l'intervento del collega Polledri e chiarisce che l'intento dell'emendamento è costruttivo e se le preoccupazioni sono condivise si può trovare il modo di modificare la norma.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti *1.2 Meta e *1.3 Misiti.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) fa presente che la finalità del suo emendamento 1.4 consiste nel meglio precisare l'ambito di applicazione della nuova diciplina, atteso che la definizione di «servizi pubblici essenziali» è già contenuta nell'ambito della legge n. 146 del 1990.

Ludovico VICO (PD) dichiara il voto favorevole sull'emendamento 1.4 Misiti.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.4. Misiti e 1.6 Lulli.

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Angelo COMPAGNON (UdC) raccomanda l'approvazione del suo emendamento, che è volto ad escludere la possibilità di derogare alla normativa vigente.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.5 Compagnon.

Silvano MOFFA (PdL) ritira l'emendamento 1.7 Contento, di cui è cofirmatario.

Le Commissioni respingono l'emendamento1.8 Compagnon.

Andrea LULLI (PD) intervenendo sull'emendamento 1.9 Meta di cui è cofirmatario, sottolinea che il significato del periodo che l'emendamento va a sopprimere è poco chiaro e teme possa nascondere qualcosa di non apertamente dichiarabile.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.9 Meta.

Carlo CICCIOLI (PdL) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.10, che è sostanzialmente volto ad estendere l'applicazione della disciplina anche alle imprese dell'indotto che hanno rapporti contrattuali di esclusiva con l'impresa in oggetto, pur se non partecipate dalla stessa. Fa presente peraltro che l'approvazione di tale emendamento, unitamente a quella del suo emendamento 2.12, potrebbe consentire interventi in favore di un'azienda molto attiva a livello nazionale nel settore degli elettrodomestici.

David FAVIA (IdV) intervenendo sempre in relazione agli emendamenti 1.10 e 2.12, dei quali è cofirmatario, intende precisare che tali proposte emendative sono volte a sanare una doppia disparità di trattamento introdotta dal provvedimento in esame. Da un lato, infatti, la nuova disciplina si applica solo alle imprese operanti nei servizi pubblici essenziali, mentre dall'altro, la stessa disciplina è estesa solo ad alcune delle altre imprese che hanno rapporti in esclusiva con le predette imprese, anche ion violazione della nozione di controllo recata dal codice civile.

Ludovico VICO (PD), dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.10 perché il concetto di «indotto» è troppo ampio e questo può essere pericoloso al fine dell'applicazione della norma. Stessa considerazione è possibile sull'emendamento 2.12. Diverso sarebbe invece il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Il sottosegretario Ugo MARTINAT comprende le motivazioni dell'emendamento ma sottolinea che la sua approvazione aprirebbe una falla incolmabile. Invita quindi al ritiro dell'emendamento in vista di una sua eventuale riformulazione in Aula come ordine del giorno.

Carlo CICCIOLI (PdL) ritira la sua firma e quelle dei deputati del suo gruppo dall'emendamento 1.10, sulla base dell'impegno testé assunto dal rappresentante del Governo.

David FAVIA (IdV), cofirmatario dell'emendamento 1.10, chiede che venga comunque posto in votazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.10 Favia, 1.11 Scilipoti, 1.12 Cimadoro e 1.13 Donadi.

Silvia VELO (PD) fa presente che l'emendamento 1.14 Meta, di cui è cofirmataria, è finalizzato a rendere trasparenti le operazioni previste dal provvedimento in esame, sostituendo la procedura della trattativa privata con la procedura ad evidenza pubblica.

Ludovico VICO (PD) intervenendo sull'emendamento 1.14 Meta, di cui è cofirmatario, precisa che esso costituisce una garanzia di trasparenza delle procedure.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.14 Meta.

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Giovanni SANGA (PD) ribadisce che l'emendamento 1.14 Meta, oltre a tutelare la trasparenza è volto anche alla tutela dei creditori e alla sicurezza dei beni ceduti.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.14 Meta, 1.15 Misiti, 1.16 Lulli, nonché gli identici emendamenti *1.17 Lulli e *1.18 Scilipoti e l'emendamento 1.19 Misiti.

Andrea LULLI (PD) intervenendo sull'emendamento 1.20 Meta, di cui è cofirmatario, sottolinea che la discrezionalità delle disposizioni recate dal decreto appare veramente eccessiva e che l'emendamento cerca solo di rendere credibile e non impugnabile il provvedimento.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), dichiara il voto a del suo gruppo sull'emendamento 1.20 Meta.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.20 Meta.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) fa presente che l'emendamento 1.21 Scilipoti, di cui è cofirmatario, è volto ad aumentare le garanzie a tutela dell'indipendenza del soggetto cui l'ordinamento attribuisce il compito di fissare il prezzo di cessione.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.21 Scilipoti.

Andrea LULLI (PD) intervenendo sul suo emendamento 1.22, fa presente che esso potrebbe evitare la creazione di danni erariali.

Ludovico VICO (PD) chiede al Governo di valutare con attenzione questi ultimi emendamenti del suo gruppo che sono davvero migliorativi di un testo che pure non è condiviso!

Le Commissioni respingono l'emendamento Lulli 1.22.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) intervenendo sul suo emendamento 1.23, rileva come la relazione tecnica presentata dal Governo sul provvedimento in esame fosse carente in ordine alla previsione dell'applicazione dei commi dal quarto all'ottavo dell'articolo 105 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.23 Misiti e 1.24 Meta

Andrea LULLI (PD) intervenendo sul suo emendamento 1.25, raccomanda la dovuta attenzione al Governo.

Ludovico VICO (PD), sottolinea che le norme del decreto che l'emendamento tende a sostituire costituiscono violazione della normativa comunitaria.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore per la X Commissione, ritiene che l'emendamento colga una preoccupazione che è comune, ma per come è formulato appare inaccettabile. Peraltro, la parte relativa al controllo sull'imposizione di prezzi appare condivisibile e consiglia la formulazione di un ordine del giorno.

Il sottosegretario Ugo MARTINAT conferma la disponibilità del Governo su quella parte dell'emendamento.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.25 Lulli, 1.26 Meta, 1.27 Lulli, 1.28 Cimadoro e 1.29 Compagnon.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), intervenendo sul suo emendamento 1.30, sottolinea l'importanza di salvaguardare le prerogative del Parlamento anche in questa materia.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.30 Misiti e 1.31 Favia.

Angelo COMPAGNON (UdC) fa presente che il suo emendamento *1.32 è necessario al fine di ridurre, a non più di un anno, la durata delle situazioni mono

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polistiche che potrebbero venire a crearsi a seguito delle operazioni di concentrazione consentite dalla nuova disciplina in esame.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti *1.32 Compagnon e *1.33 Lulli, gli emendamenti 1.34 Donadi, 1.35 Scilipoti e 1.36 Cimadoro. Le Commissioni respingono quindi gli identici emendamenti *1.37 Misiti e *1.38 Meta.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) interviene sull'emendamento 1.40 Borghesi di cui è cofirmatario, rilevando l'opportunità che, nell'ambito delle operazioni di cessioni di complessi aziendali, sia comunque rispettata la disciplina comunitaria in materia.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.40 e 1.41 Borghesi.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.42 Paladini di cui è cofirmatario.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore per la X Commissione, ritiene, in relazione all'emendamento 1.42 Paladini, che il criterio della discontinuità sia essenziale al fine di evitare che la disposizione sia ritenuta un aiuto di Stato.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) fa presente che il criterio di discontinuità cui si fa riferimento in sede comunitaria deve intendersi limitato alla discontinuità dell'attività aziendale e non anche a quella dei rapporti di lavoro dei dipendenti.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.42 Paladini.

Alberto TORAZZI (LNP), intervenendo sull'emendamento *1.45 Allasia, di cui è cofirmatario, sottolinea che si tratta di un emendamento necessario al fine di chiarire le oscure vicende che circondano la storia dell'Alitalia.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti *1.43 Governo, 1.44 Lulli, *1.45 Allasia, *1.46 Di Pietro, *1.47 Compagnon e *1.48 Contento.

Ludovico VICO (PD), intervenendo sull'emendamento 1.49 Lulli, di cui è cofirmatario, sottolinea che tale proposta mira ad affrontare i problemi dell'indotto in modo economicamente sostenibile.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.49 Lulli.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.49 Lulli.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.1 Paladini di cui è cofirmatario, in quanto si tratta di un'iniziativa volta a salvaguardare i lavori precari di Alitalia, ignorati nel corso della recente trattativa. Fa presente che la proposta emendativa indica anche le risorse per fare fronte ai conseguenti maggiori oneri e preannuncia comunque la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea, ove l'emendamento non fosse approvato dalle Commissioni.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 2.1 Paladini, 2.2 Porcino 2.3 Compagnon, 2.4, 2.5 e 2.6 Meta, nonché gli emendamenti 2.7 e 2.8 Compagnon. Le Commissioni respingono altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti 2.10 Mantini, 2.11 Compagnon e 2.12 Ciccioli.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), intervenendo sul suo emendamento 3.1, denuncia come l'articolo 3, comma 1, del provvedimento rechi due tipologie di esenzione di responsabilità. La prima è prevista in favore degli amministratori di Alitalia e prevede il trasferimento della responsabilità in capo all'azienda, in tal modo violando l'articolo 27 della Costituzione, che prevede che la responsabilità sia personale. La seconda vede coinvolti anche i

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funzionari pubblici, contravvenendo in tal modo agli articoli 28 e 103 della Costituzione. Fa presente infine che l'emendamento è volto a sopprimere anche il comma 2 dell'articolo 3, atteso che l'attribuzione delle risorse del fondo previsto per le frodi finanziarie anche ai piccoli azionisti e obbligazionisti di Alitalia rappresenta l'equiparazione di situazioni non omogenee, in violazione dell'articolo 3 della Costituzione e della par condicio creditorum.

Andrea LULLI (PD) dichiara che il suo gruppo si asterrà sull'emendamento 3.1 Misiti, in quanto, pur condividendo la finalità della soppressione del comma 1 dell'articolo 3 in materia di esonero della responsabilità di amministratori e funzionari pubblici, non condivide invece la soppressione del comma 2 dello stesso articolo 3.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore per la X Commissione, fa presente che potrebbe essere valutata l'opportunità della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea per chiarire cosa debba intendersi ricompreso nella locuzione «responsabilità» di cui all'articolo 3, comma 1.

Le Commissioni respingono l'emendamento 3.1 Misiti.

Angelo COMPAGNON (UdC), intervenendo sul suo emendamento *3.2, ritiene opportuna la soppressione del comma 1 dell'articolo 3, proprio per evitare il salvataggio di coloro che hanno contribuito al dissesto di Alitalia.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sul suo emendamento *3.4, sottoscrive l'intervento del collega Compagnon, prendendo atto che in Italia non paga mai nessuno. Ritiene questo emendamento imprescindibile ed annuncia che il suo gruppo farà su questa parte del decreto una fortissima battaglia in Assemblea.

Silvano MOFFA (PdL), pur apprezzando l'ipotesi prospettata dal relatore Polledri, preferirebbe che il Governo verificasse la praticabilità di una riformulazione della disposizione, atteso che profili problematici di un certo rilievo sono stati sollevati anche dalla Commissione giustizia del Senato.

Ludovico VICO (PD) si associa alle considerazioni svolte dal collega Lulli.

Il sottosegretario Ugo MARTINAT precisa che il Governo si riserva di intervenire eventualmente in Aula, o con una riformulazione del testo, ovvero dando parere favorevole ad ordini del giorno sul punto.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti *3.2 Compagnon, *3.3 Donadi *3.4 Lulli e *3.5 Contento.

Andrea LULLI (PD), prendendo atto che il Governo e la maggioranza hanno rifiutato di procedere alla soppressione del comma 1 dell'articolo 3, annuncia il ritiro degli emendamenti *3.8 Meta, **3.10 Lulli, *3.13 Meta, **3.15 Lulli e 3.16 Meta, che si riferiscono alla stessa partizione del testo.

Angelo COMPAGNON (UdC) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.6.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti 3.6 Compagnon, *3.7 Cimadoro, **3.9 Misiti, 3.11 Compagnon, *3.12 e 3.14 Misiti, 3.17 Cimadoro e 3.18 Buonanno.

Mario VALDUCCI, presidente, fa presente che l'emendamento 3.18 Buonanno appare incongruo, in quanto è volto a destinare al fondo per la tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti dell'Alitalia importi recuperati a seguito delle azioni di responsabilità di cui all'articolo 3, comma 1, laddove tuttavia tale ultima disposizione dispone invece un esonero di responsabilità. Invita quindi i presentatori a ritirare l'emendamento 3.18 Buonanno.

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Alessandro MONTAGNOLI (LNP), nel ritenere che, in presenza di chiare responsabilità per il dissesto dell'Alitalia, è giusto che qualcuno ne risponda, ritira comunque l'emendamento 3.18 Buonanno, di cui è cofirmatario.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 3.19 Borghesi, 3.20 Compagnon, 3.21 Favia, e 3.22 Scilipoti.

Angelo COMPAGNON (UdC) fa presente che il suo emendamento 3.23 è volto a sopprimere un'evidente forzatura introdotta nel decreto-legge n.80 del 2008, consistente nella possibilità che i cosiddetti «soggetti qualificati» possano promuovere, anche in proprio, la presentazione di un'offerta, finalizzata ad acquisire il controllo di Alitalia - Linee aeree italiane S.p.A.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 3.23 e 3.24 Compagnon.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore per la IX Commissione, ricorda che le Commissioni avevano deliberato l'accantonamento degli emendamenti 1.39, 1.50, 2.14 e 2.13 del Governo e dell'emendamento 2.9 Meta. Prende atto in proposito che, pur non essendo ancora spirato il termine per la presentazione di sub-emendamenti, fissato per le ore 19, i rappresentanti di tutti i gruppi confermano che non presenteranno sub-emendamenti. Propone quindi che si passi immediatamente all'esame dei predetti emendamenti precedentemente accantonati.

Le Commissioni consentono.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore per la IX Commissione, illustra quindi il contenuto delle proposte emendative presentate dal Governo.

Alberto TORAZZI (LNP) ritiene che debba comunque essere approfondito se il contenuto dell'emendamento 1.39 del Governo riguardi anche la cessione degli slot di Malpensa.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.39 del Governo.

Le Commissioni approvano l'emendamento 1.39 del Governo.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.50 del Governo.

Le Commissioni approvano l'emendamento 1.50 del Governo.

Michele Pompeo META (PD) presenta una nuova formulazione del suo emendamento 2.9, limitandone il contenuto alla sola proposta di incremento dell'addizionale e raccomandandone l'approvazione.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto favorevole sugli identici emendamenti 2.14 del Governo e 2.9 (nuova formulazione) Meta.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti 2.14 Governo e 2.9 (nuova formulazione) Meta.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 2.13 del Governo.

Le Commissioni approvano quindi l'emendamento 2.13 del Governo.

Mario VALDUCCI (PdL), presidente e relatore per la IX Commissione,avverte che il testo risultante dall'approvazione degli emendamenti sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini dell'espressione dei relativi pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani, giovedì 16 ottobre 2008.

La seduta termina alle 15.55.