CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 ottobre 2008
75.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 14 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA.

La seduta comincia alle 12.20.

Sui lavori della Commissione.

Giulio SANTAGATA (PD), con riferimento all'AC 1441-quater-A, il cui esame in Assemblea sarà avviato a partire dalle ore 14, chiede chiarimenti in relazione alle conseguenze della presentazione in Assemblea da parte del Governo di proposte emendative, in particolare di quella relativa ai permessi per portatori di handicap. Ritiene opportuno valutare l'ipotesi di un rinvio del provvedimento in Commissione, anche a seguito del parere espresso dalla Commissione Bilancio sul testo licenziato per l'Assemblea. Richiama quindi l'attenzione sulla circostanza che la V Commissione, nell'indicare le condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, incida su parti importanti del testo, prevedendo soppressioni o modifiche testuali delle stesse. Considera grave che l'azione combinata del Ministero dell'economia e delle finanze e della Commissione Bilancio possa vanificare nell'arco di una sola mattinata, per ragioni di copertura finanziaria, il lungo lavoro svolto dalla Commissione in sede referente, nell'ambito della quale erano stati raggiunte importanti intese di merito su materie particolarmente delicate.

Donella MATTESINI (PD) ritiene necessario un approfondimento nell'ambito del Comitato dei nove sui nuovi emendamenti

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presentati dal Governo, nonché sulle condizioni recate dal parere espresso sul testo dalla Commissione Bilancio. A tale proposito, cita l'articolo aggiuntivo 38.0100presentato dal Governo, recante modifiche alla disciplina in materia di permessi per portatori di handicap grave, sul quale ritiene fondamentale avviare una discussione più approfondita.

Maria Grazia GATTI (PD) stigmatizza l'operato del Governo che, dopo aver ritirato in sede referente l'articolo aggiuntivo volto ad incidere profondamente sulla legge n. 104 del 1992, ritenendo allora necessario un ulteriore approfondimento sui permessi per portatori di handicap, ha presentato in Assemblea un articolo aggiuntivo sul medesimo tema, mostrando così di ignorare le intese raggiunte in sede referente per superare le divergenze tra i gruppi sulla materia. Ritiene che il Governo, con la nuova proposta emendativa, senza neanche ascoltare le associazioni interessate, intenda mettere in discussione il lavoro svolto in sede referente dalla XI Commissione ledendo altresì la competenza della XII Commissione, a cui, a suo avviso, avrebbe dovuto essere assegnato in sede referente l'AC 1441, congiuntamente alla XI Commissione.

Giovanni PALADINI (IdV), nell'associarsi alle considerazioni svolte dalla collega Gatti, dichiara di non condividere il comportamento del Governo, che ritiene abbia cambiato il proprio orientamento su materie assai rilevanti, come quelle trattate dall'articolo aggiuntivo 38.0100. Fa notare poi che i rilievi contenuti nel parere della Commissione Bilancio si estendono anche a profili non strettamente economici del provvedimento, ledendo così la competenza di merito della XI Commissione. In conclusione, si augura che il Comitato dei nove, convocato al termine della sede consultiva, assuma decisioni che confermino gli orientamenti maturati nel corso dell'esame in sede di esame referente.

Antonino FOTI (PdL) fa presente che il Comitato dei nove sull'AC 1441-quater-A è previsto per le ore 13, mentre è all'ordine del giorno della Commissione la discussione sui documenti di bilancio.

Stefano SAGLIA, presidente, con riferimento all'A.C. 1441-quater-A, preannuncia l'intenzione del relatore di presentare al Comitato dei nove, convocato al termine della sede consultiva, nuovi emendamenti volti a recepire i rilievi formulati, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, nel parere reso dalla Commissione Bilancio. Aggiunge che l'Assemblea - nel pieno della sua sovranità e nell'assunzione delle proprie responsabilità politiche - potrà comunque respingere gli emendamenti della Commissione che recepiscono le condizioni recate dal parere della V Commissione. Infine, in relazione alle nuove proposte emendative presentate dal Governo, fa notare che l'esame delle stesse avverrà da parte del Comitato dei nove insieme all'esame degli eventuali subemendamenti che dovessero essere presentati entro il termine fissato dalla Presidenza della Camera.
Nel richiamare l'attenzione dei membri della Commissione sul punto all'ordine del giorno della Commissione, e quindi sulla discussione della legge finanziaria per il 2009 e del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 nonché del bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011, fa notare che il Comitato dei nove è stato convocato per le ore 13 della giornata odierna a seguito di specifiche richieste in tal senso da parte dei gruppi di opposizione.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009) C. 1713 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.
C. 1714 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento.

Giulio SANTAGATA (PD), dopo aver ricordato che gran parte della manovra di finanza pubblica per l'anno 2009 è stata anticipata a luglio con la conversione in legge del decreto-legge n. 112, si sofferma sugli aspetti della legge finanziaria che rientrano nella competenza della XI Commissione. In particolare, fa riferimento agli stanziamenti previsti per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, che ritiene sottodimensionati in relazione alle esigenze di tale comparto e alla necessità di salvaguardare il potere di acquisito degli stipendi di fronte al crescente caro-vita. A tale riguardo, sottolinea come l'aver fissato l'inflazione programmata all'1,7 per il 2008 e all'1,5 per gli anni successivi, prevedendo pertanto un tasso pari al 3,2 per cento nell'arco di due anni, abbia reso di fatto impossibile il recupero da parte dei nuovi contratti dell'inflazione reale, che risulta di gran lunga superiore, anche a fronte di condizioni di mancata crescita del PIL reale. Ritiene che la campagna contro i cosiddetti fannulloni del pubblico impiego abbia avuto una valenza puramente propagandistica, essendo stata condotta dall'attuale Esecutivo semplicemente al fine di porre le premesse per attuare una mera operazione di risparmio e di riequilibrio dei conti. Si sofferma poi sui commi dell'articolo 2 della legge finanziaria, che determinano l'adeguamento, per l'anno 2009, dei trasferimenti dovuti dallo Stato verso la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali presso l'INPS, a favore di alcune specifiche gestioni pensionistiche, nonché un loro riordino per le prestazioni previdenziali, a fronte degli incrementi delle aliquote contributive relative alle gestioni previdenziali dei lavoratori dipendenti ed autonomi disposte dalla legge finanziaria per il 2007 e dalla legge n. 247 dello stesso anno. Ritiene che con tali disposizioni si rischi di far gravare sul bilancio dell'INPS un peso eccessivo di oneri, che prima rientravano, a suo avviso più opportunamente, nell'ambito del bilancio dello Stato, e di determinare una pericolosa commistione tra la gestione del settore previdenziale e quella del settore assistenziale. Ritiene pertanto inaccettabile che il Governo attui una operazione di copertura finanziaria di oneri assistenziali facendo ricorso a contributi previdenziali, incidendo così sull'integrità del bilancio dell'INPS. Preannuncia infine la presentazione di emendamenti del suo gruppo sulle tematiche accennate nel suo intervento.

Giovanni PALADINI (IdV), nel dichiarare di condividere le considerazioni svolte dal collega Santagata, sottolinea la scarsa attenzione riservata dall'attuale maggioranza alle tematiche sociali, testimoniata da alcune disposizioni della legge finanziaria oggetto dell'odierna discussione, in particolare da quelle che modificano la legge n. 104 del 1992 nonché da quelle che prevedono un considerevole taglio delle risorse destinate al pubblico impiego. Ritiene poi grave che, con le disposizioni sui trasferimenti dovuti dallo Stato verso la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali presso l'INPS, il Governo miri a generare una pericolosa confusione tra gestione previdenziale e gestione assistenziale, mettendo in pericolo l'equilibrio dei conti dell'Istituto di previdenza pubblica. Preannuncia infine la presentazione di emendamenti del suo gruppo su tali misure predisposte dall'attuale esecutivo.

Donella MATTESINI (PD) si sofferma sui alcuni commi dell'articolo 2 della legge finanziaria, che trattano il tema dei rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione, del salario accessorio e della contrattazione integrativa. Ritiene che il Governo, con i suoi provvedimenti, produca in sostanza un attacco alla pubblica amministrazione, in attuazione di una precisa strategia volta ad impoverire i pubblici dipendenti. A tale riguardo, ricorda il taglio delle risorse già previsto con il decreto-legge n.112 del 2008, poi convertito nella legge n. 133, attraverso la riduzione del 10 per cento del fondo sulla contrattazione collettiva e la disapplicazione

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di tutte le disposizioni speciali volte a prevedere risorse aggiuntive per il fondo destinato alla contrattazione integrativa. Anche alla luce delle disposizioni contenute nel presente disegno di legge finanziaria, ritiene che il Governo intenda svuotare la legge n. 165 del 2001, in relazione alle materie riguardanti il lavoro pubblico, che dovrebbero essere demandate alla contrattazione collettiva. Nel sottolineare pertanto la necessità di una contrattazione seria e responsabile, fa notare che con i provvedimenti dell'attuale Governo si rischia di tornare ad una sorta di pubblicizzazione dei rapporti di impiego, che determinerebbe la perdita dei grandi progressi compiuti con l'adozione del modello contrattuale privatistico e il rischio di esporre la disciplina del rapporto del pubblico impiego all'influenza negativa di lobby poco trasparenti. Esprime perplessità sul comma 35 dell'articolo 2 del disegno di legge finanziaria, laddove prevede che gli incentivi contrattuali al personale della pubblica amministrazione possano essere erogati anche mediante atti unilaterali e che l'importo da erogare sia pari al tasso di inflazione programmata per il biennio di riferimento. A tale riguardo, considera grave l'intendimento del Governo di far venir meno la necessità di un accordo sindacale al fine di determinare gli incrementi economici. In relazione al comma 32 del medesimo articolo 2, in virtù del quale il trattamento economico accessorio dei pubblici dipendenti dovrebbe essere corrisposto in base a qualità, produttività e capacità innovative della prestazione lavorativa, fa notare che non si prevedono adeguati strumenti di misurazione del merito, non essendo tra l'altro specificati i soggetti che dovrebbero eseguire tali valutazioni. Inoltre, ritiene opportuno che si individuino precisamente le voci del trattamento accessorio da sottoporre ai parametri indicati dalla norma contenuta nel provvedimento. Esprime ancora perplessità sul comma 35 dell'articolo 2, nella parte in cui prevede che le trattative per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti decorrano dalla data di presentazione del disegno di legge finanziaria. Ritiene infatti che da tale disposizione si possa desumere la volontà del Governo di ledere il ruolo dei sindacati nel rinnovo dei contratti.

MARIA LUISA GNECCHI (PD) esprime perplessità sulle disposizioni del disegno di legge finanziaria riguardanti i trasferimenti statali verso la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali, che ritiene mettano in discussione 20 anni di conquiste dell'INPS in tale materia e vanifichino l'impegno profuso negli anni passati dagli schieramenti politici al fine di rendere separati e trasparenti le gestioni assistenziali e previdenziali. Ritiene che dietro la scelta del Governo di porre a carico del bilancio dell'INPS l'assolvimento di determinati oneri assistenziali si nasconda la volontà di minare l'equilibrio di bilancio di tale Istituto,. al fine di giustificare successivamente agli occhi dell'opinione pubblica un intervento di ridimensionamento della spesa sociale e previdenziale.

Maria Grazia GATTI (PD) esprime preoccupazione in ordine alla possibilità che le disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria in materia di trasferimenti statali alla Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenzial possano mettere l'INPS in serie difficoltà economiche.

Stefano SAGLIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sui provvedimenti in titolo. Ricorda che il termine per la presentazione di proposte di relazione, nonché di emendamenti ed ordini del giorno è fissato per le ore 9 di domani, 15 ottobre. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.15.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 9 ottobre 2008.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro Pag. 262
sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater-A.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle alle 13.15 alle 14.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00041 Damiano: Attuazione della normativa vigente sulla stabilizzazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in relazione ad attività in bound e out bound nei call center.
7-00043 Delfino: Stabilizzazione dei precari nei call center.
7-00044 Cazzola: Puntuale applicazione della legge n. 30 del 2003 in relazione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.