CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 ottobre 2008
75.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 14 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 12.10.

Legge finanziaria per l'anno 2009.
C. 1713 Governo.

Bilancio dello Stato per l'anno 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.
C. 1714 Governo.

Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazione favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 9 ottobre 2008.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che sono stati presentati tre emendamenti riferiti al disegno di legge finanziaria per l'anno 2009 (vedi allegato 1).

Roberto SPECIALE (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti 1713/IV/2.2 Garofani e 1713/IV/Tab. A.1 Villecco Calipari, in quanto la relativa compensazione modifica radicalmente l'impostazione della Tabella C, incidendo trasversalmente sulle autorizzazioni di spesa relative a numerosi ministeri. Fa presente, per altro, che, per quanto riguarda l'emendamento 1713/IV/Tab.A.1 Villecco Calipari, lo stanziamento incrementale da esso previsto non risulterebbe immediatamente disponibile per il Ministero della difesa, ma richiederebbe la presentazione di appositi provvedimenti

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legislativi. Infine, formula parere favorevole sull'emendamento 1713/IV/2.1 Ascierto, la cui compensazione, a differenza di quella prevista dall'emendamento Garofani, modifica soltanto una parte limitata della Tabella C, ossia quella relativa allo stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze.

Il sottosegretario Guido CROSETTO concorda con i pareri espressi dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 1713/IV/2.1 Ascierto e respinge gli emendamenti 1713/IV/2.2 Garofani e 1713/IV/Tab. A.1 Villecco Calipari.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che sono stati presentati tre ordini del giorno riferiti ai provvedimenti in oggetto (vedi allegato 2).

Salvatore CICU (PdL), nell'illustrare l'ordine del giorno a sua firma, evidenzia come nel corso dell'esame dei documenti di bilancio in Commissione Difesa sia emersa la volontà del Governo di presentare al più presto un disegno di legge delega - previa apposita comunicazione al Parlamento - che affronti le questioni cardine del nuovo modello di difesa, fermo restando l'esigenza di utilizzare tutti gli strumenti normativi previsti dal decreto-legge n. 112 del 2008, per una razionalizzazione delle risorse a disposizione del Ministero della difesa. Precisa altresì che il citato ordine del giorno, oltre a ribadire i predetti impegni del Governo, prevede un ulteriore indirizzo per l'esecutivo consistente nell'adozione di iniziative per il varo di una legge quadro per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia che ne definisca la specificità rispetto agli altri comparti del pubblico impiego e anche il corrispondente riconoscimento in materia di reclutamento, stato giuridico, avanzamento e trattamento economico di servizio e di quiescenza. Al riguardo, esprime il proprio rammarico per il parere contrario espresso questa mattina dalla Commissione bilancio all'Assemblea, in merito alla disposizione introdotta dalla Commissione Lavoro nel disegno di legge recante delega al Governo in materia di lavori usuranti, che tendeva a riconoscere la specificità delle funzioni svolte dal personale delle Forze armate e delle Forze di polizia.

Francesco BOSI (UdC), pur condividendo alcuni contenuti dell'ordine del giorno in discussione, soprattutto laddove si rappresentano le criticità del bilancio del Ministero della difesa e si prospettano alcune iniziative da parte del Governo, tuttavia, ritiene che l'ordine del giorno stesso enfatizzi eccessivamente le disposizioni del decreto-legge n. 112 del 2008 - che, a suo avviso, sono la causa di buona parte dei problemi finanziari che opprimono la Difesa, - e consideri senza la dovuta preoccupazione la prospettiva di un ridimensionamento del modello di difesa.

Il sottosegretario Guido CROSETTO accoglie l'ordine del giorno 0/1713/IV/1 Cicu.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nell'illustrare l'ordine del giorno a sua firma sottolinea come i tagli introdotti dal decreto-legge n. 112 del 2008 si pongano in una linea di continuità con quelli adottati nel triennio 2004-2006 dall'attuale maggioranza di Governo. Per quanto riguarda il tema della razionalizzazione del modello di difesa, evidenzia come tale razionalizzazione vada effettuata anche tenendo conto dell'importanza strategica dei compiti egregiamente svolti dalle Forze armate in ambito internazionale. L'ordine del giorno in discussione tende quindi ad impegnare il Governo ad affrontare in Parlamento il problema della ridefinizione del modello di difesa, prendendo in debita considerazione anche le legittime aspettative del personale.

Il sottosegretario Guido CROSETTO sottolinea come l'ordine del giorno 0/1713/IV/2 Villecco Calipari, non può essere accolto dal Governo se non come raccomandazione. Esso, infatti, da un lato, impegna il Governo ad adottare iniziative che

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rappresentano attività dovute ai sensi nel nostro ordinamento - come quelle relative all'adozione della legge delega in ambito parlamentare - dall'altro esprime valutazioni sulla situazione finanziaria del Ministero della difesa, che sembrano prospettare una sorta di inerzia da parte del Governo.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) chiede al Governo di accogliere l'ordine del giorno, almeno limitatamente alla parte dispositiva, in quanto in tal modo si darebbe il segno di una disponibilità a discutere con l'opposizione nel merito delle questioni, posto che tale dispositivo riprende un ragionamento che è stato ampiamente sviluppato in Commissione da tutte le forze politiche nel corso dell'esame dei documenti di bilancio.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) esorta i componenti della Commissione a dare un segnale forte di attenzione ai problemi della Difesa nonostante la contrarietà del Governo ad accogliere l'atto di indirizzo in discussione.

Riccardo MAZZONI (PdL), ritenendo difficile esprimere un voto contrario sull'ordine del giorno in discussione, propone di riformulare il testo dell'ordine del giorno in modo da trovare un punto di convergenza tra maggioranza e opposizione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, al fine di consentire la riformulazione dell'ordine del giorno,non essendovi obiezioni, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 12.35, è ripresa alle 12.45.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, ai fini dell'accoglimento dell'ordine del giorno, ritiene necessario modificarne radicalmente l'impostazione.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), dichiarandosi contraria ad uno stravolgimento del testo dell'atto di indirizzo, ritira l'ordine del giorno a sua firma.

Antonio RUGGHIA (PD) illustra l'ordine del giorno a sua firma, segnalando i problemi legati al bando di concorso pubblicato il 26 settembre 2008, con il quale si prevede la possibilità di stabilizzare fino a un massimo di 70 ufficiali dell'Arma dei carabinieri in ferma prefissata, a fronte di una platea di interessati pari a 150 unità. Sottolinea come, nel corso della precedente legislatura, per tutti i citati ufficiali, al termine di un complesso iter legislativo, era stata prevista la possibilità di procedere alla relativa stabilizzazione, in presenza dei necessari requisiti di idoneità. Poiché con il predetto bando, invece, viene negata agli idonei, non vincitori di concorso, la possibilità di essere stabilizzati, con il presente ordine del giorno si intende pertanto impegnare il Governo a rivedere tale scelta.

Filippo ASCIERTO (PdL), nel concordare con le osservazioni del deputato Rugghia in merito al percorso parlamentare che caratterizzò nella scorsa legislatura il tema della stabilizzazione degli ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri, ricorda come si dispose addirittura la possibilità di collocare il citato personale in un apposito ruolo extraorganico. Ritiene pertanto che l'impostazione seguita dal Ministero della difesa con il bando di concorso citato nell'atto d'indirizzo in discussione, non sia corretto, in quanto non si prevede la stabilizzazione di tutti gli idonei. In proposito, segnala di aver presentato un emendamento riferito al provvedimento recante delega al Governo in materia dei lavori usuranti - attualmente all'esame dell'Assemblea della Camera - con il quale si prevede la possibilità di stabilizzazione, fino al 31 dicembre 2010, per tutti gli ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri che abbiano frequentato i corsi di formazione che vanno dal sesto all'undicesimo. Ciò premesso, esprime pertanto la sua valutazione favorevole sull'ordine del giorno in discussione.

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Ettore ROSATO (PD), nel concordare con le osservazioni dei deputati Rugghia e Ascierto, ricordando che gli ufficiali da stabilizzare hanno già superato una prima selezione, sottolinea come l'ordine del giorno si limita a prevedere un accesso nel servizio permanente, anche graduale, di tutti coloro che risulteranno idonei ad una nuova prova di concorso, conformemente alla prassi seguita nei concorsi pubblici nei confronti degli idonei.

Gianfranco PAGLIA (PdL) ritiene che misure analoghe a quelle previste nell'ordine del giorno in discussione con riferimento agli ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri, dovrebbero essere disposte, per ragioni di equità, anche nei confronti del personale militare in ferma prefissata delle altre Forze armate.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, premesso che le questioni attinenti alla stabilizzazione riguardano tutto il personale militare in ferma prefissata, nell'osservare come la sospensione del bando di concorso comporterebbe, di fatto la perdita delle risorse stanziate per provvedere alle nuove assunzioni, dichiara la contrarietà del Governo all'ordine del giorno in discussione.

Roberto SPECIALE (PdL) evidenzia come la stabilizzazione integrale del personale in ferma prefissata potrebbe risultare non coerente con il nuovo modello di difesa che si vuole introdurre, ingenerando problemi analoghi a quelli che si posero al momento del varo del modello di difesa a 190 mila uomini.

Salvatore CICU (PdL), alla luce dei chiarimenti del Governo, dichiara di non poter esprimere altro che contrarietà in merito all'atto di indirizzo in discussione, la cui approvazione comporterebbe la perdita delle risorse destinate all'assunzione in servizio permanente di 70 ufficiali dell'Arma dei carabinieri.

Antonio RUGGHIA (PD) sottolinea come, ai sensi del bando che è stato recentemente pubblicato, gli ufficiali che non rientreranno nei 70 posti messi a concorso, non potranno più essere stabilizzati. Per quanto riguarda la coerenza delle citate stabilizzazioni con il modello di difesa, rammenta come nella scorsa legislatura emerse con chiarezza che l'Arma dei carabinieri avesse bisogno di assumere ufficiali in servizio permanente a causa delle carenze di organico che si registravano proprio nel ruolo ufficiali.

Francesco BOSI (UdC) ritiene che l'ordine del giorno in discussione preveda un impegno per il Governo improntato alla prudenza, in quanto esso dispone l'assunzione graduale degli ufficiali da stabilizzare. Ciò premesso, nel preannunciare il proprio voto favorevole, aggiunge la propria firma sull'atto di indirizzo.

Edmondo CIRIELLI, presidente, pur non manifestando contrarietà in linea di principio con l'atto di indirizzo in discussione, alla luce dei chiarimenti del Governo, ritiene prudente non votare a favore dell'ordine del giorno, ribadendo che, come preannunciato dal deputato Ascierto, è stato presentato in Assemblea un apposito emendamento che potrebbe risolvere, in via normativa, i problemi posti dall'ordine del giorno stesso.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) esprime rammarico per il fatto che, al di là degli appelli lanciati da più parti in Commissione per una collaborazione tra maggioranza e opposizione, volta ad affrontare i problemi più spinosi, attraverso proposte concrete, la vicenda dell'ordine del giorno in discussione dimostra come non vi sia, in realtà, da parte della maggioranza, una effettiva disponibilità al dialogo.

Filippo ASCIERTO (PdL), tenuto conto dei chiarimenti del Governo, preannuncia il proprio voto contrario sull'ordine del giorno in discussione, ribadendo comunque che l'eventuale approvazione in Assemblea dell'emendamento a sua firma potrebbe risultare risolutiva.

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Luciano ROSSI (PdL) manifesta la sua contrarietà all'ordine del giorno in discussione, non per ragioni di merito, ma per i problemi di carattere finanziario evidenziati dal rappresentante del Governo.

Francesco BOSI (UdC), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala l'opportunità di sospendere la seduta in attesa di verificare quale sarà l'esito dell'emendamento presentato in Assemblea dal deputato Ascierto.

Ettore ROSATO (PD) esprime rammarico per la posizione di netta chiusura assunta dalla maggioranza, dal momento che l'ordine del giorno avrebbe potuto essere ampiamente riformulato, con il consenso dei presentatori, anche attenuandone la parte dispositiva.

Salvatore CICU (PdL) sottolinea come la contrarietà espressa dalla maggioranza sull'atto di indirizzo in discussione, non derivi da una sorta di chiusura al dialogo, ma da impedimenti obiettivi evidenziati dal rappresentante del Governo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, nel sottolineare come il Governo abbia cercato di rappresentare le difficoltà di carattere finanziario legate all'eventuale revoca del bando, evidenzia altresì che nella scorsa legislatura il ministro della difesa Parisi ha più volte sottolineato davanti alle Camere come la prospettiva del trattenimento nel servizio permanente di tutto il personale in ferma prefissata, oltre ad ingenerare aspettative, contraddica la finalità stessa per la quale tale personale fu a suo tempo assunto. Resta fermo che per il futuro, in sede di ridefinizione del modello di difesa, si potrebbe ipotizzare anche il superamento di tale modalità di assunzione del personale.

Americo PORFIDIA (IdV) invita la Commissione a riflettere sul fatto che la reiezione dell'ordine del giorno in discussione potrebbe condurre ad una deliberazione da parte della Commissione in contrasto con un pronunciamento dell'Assemblea, qualora l'emendamento preannunciato dal deputato Ascierto fosse approvato da quest'ultima.

Edmondo CIRIELLI, presidente, sottolinea come il rischio paventato dal deputato Porfidia non sussista, in quanto i due strumenti richiamati - ordine del giorno ed emendamento - oltre ad essere radicalmente diversi, non presentano, di fatto, neppure gli stessi contenuti.

La Commissione respinge l'ordine del giorno 0/1713/IV/3 Rugghia.

Roberto SPECIALE (PdL), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole con condizioni, sulla Tabella 11, concernente lo stato di previsione del Ministero della difesa, e sulle connesse parti del disegno di legge finanziaria per l'anno 2009, che illustra (vedi allegato 3). In particolare, evidenzia come la relazione tenga conto dei rilievi formulati nell'intervento introduttivo da lui svolto e delle indicazioni e dei chiarimenti forniti dal Governo nel corso del dibattito.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), manifestando, anche a norme del suo gruppo, contrarietà sulla proposta di relazione formulata dal relatore, presenta una proposta di relazione alternativa (vedi allegato 4), precisando che, qualora non fosse approvata, dovrà intendersi presentata come relazione di minoranza.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che, in caso di approvazione della proposta di relazione del relatore, risulterà preclusa la proposta alternativa di relazione della deputata Villecco Calipari, che dovrà intendersi pertanto presentata come relazione di minoranza.

La Commissione approva la proposta di relazione del relatore, deliberando altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120,

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comma 3, del regolamento, il deputato Speciale quale relatore presso la V Commissione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che la relazione e l'emendamento approvato dalla Commissione nella seduta odierna saranno trasmessi, unitamente all'ordine del giorno accolto dal Governo, alla V Commissione, ai sensi dell'articolo 120 del regolamento.

La seduta termina alle 13.30.