CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 ottobre 2008
72.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 9 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Nicola Cosentino.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dello sviluppo economico.
Atto n. 26.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di regolamento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, con riferimento alla richiesta di chiarimenti avanzata nella seduta di ieri dall'onorevole Baretta circa un parere problematico del Consiglio di Stato sul processo di riorganizzazione dei Ministeri ed una conseguente risposta della Presidenza del Consiglio, ricorda che il Consiglio di Stato, nell'esprimere parere sugli schemi di regolamento di organizzazione, ha rilevato che il decreto-legge n. 85 del 2008 prevede quali atti propedeutici all'emanazione dei regolamenti di riorganizzazione tre decreti del Presidente del Consiglio dei ministri concernenti: la ricognizione delle strutture

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trasferite (articolo 1, comma 8); i criteri e le modalità per l'individuazione delle risorse umane relative alle funzioni riorganizzate (articolo 1, comma 18); la definizione provvisoria degli uffici del Ministero (articolo 1, comma 20). Gli schemi di regolamento di riorganizzazione sono stati invece predisposti senza la previa adozione dei decreti relativi ai criteri per l'individuazione delle risorse umane relative alle funzioni riorganizzate (articolo 1, comma 18) ed alla definizione provvisoria degli uffici del Ministero (articolo 1, comma 20), mentre risulta adottato il decreto ricognitivo delle strutture trasferite (articolo 1, comma 8). I Ministeri competenti hanno giustificato l'adozione degli schemi di regolamento in assenza dei citati decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. In particolare, per quanto riguarda il decreto di cui al comma 18 (criteri per l'individuazione delle risorse umane relative alle funzioni riorganizzate), i Ministeri hanno concordato con il Dipartimento affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio e con le amministrazioni interessate, di indicare la situazione relativa al personale (come dotazione organica di diritto e personale effettivamente in servizio) negli allegati al decreto adottato, ricognitivo delle strutture trasferite. Con riferimento invece al decreto di cui al comma 20, si è ritenuto di soprassedere in considerazione della natura transitoria di tale decreto.
Il Consiglio di Stato, preso atto della scelta di saltare la fase provvisoria di cui al comma 20, ha rilevato il sovvertimento dello schema procedimentale derivante dalla mancata adozione del decreto di cui al comma 18, volto, tra l'altro, a consentire una partecipazione delle organizzazioni sindacali al processo di riorganizzazione fin dal suo inizio, sia pure in funzione consultiva. Considerato peraltro che le procedure adottate hanno, in via di fatto, consentito il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, che hanno dunque condiviso le ragioni di celerità nel varo degli schemi di regolamento, il Consiglio di Stato ha ritenuto di confinare il vizio procedurale nel campo della mera forma, ferma restando l'assunzione di responsabilità da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri e delle altre autorità coinvolte in ordine all'assenza del decreto che avrebbe dovuto determinare i criteri e le modalità per l'individuazione delle risorse umane relative alle funzioni riorganizzate. Alla luce degli elementi esposti, osserva quindi che la questione riveste un carattere procedurale ed appare pertanto non investire i profili di carattere finanziario di competenza della Commissione.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO, ad integrazione degli elementi di chiarimento forniti nella seduta di ieri, per quel che concerne la richiesta di elementi e dati relativi alla quantificazione dei risparmi nella misura del 21.02 per cento, precisa che nella determinazione della riduzione di spesa si è fatto riferimento alle dotazioni di bilancio 2008 relative alle spese di personale e di funzionamento dei centri di responsabilità «Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro» dei tre Ministeri accorpati e le stime di previsione per il Bilancio 2009 relativa alla stessa tipologia di spesa.
Relativamente, poi, agli elementi di variabilità che potrebbero pregiudicare il rispetto del vincolo di risparmio, quali la possibile nomina di ulteriori Sottosegretari con conseguente aumento del contingente, fa presente che l'articolo 1, comma 376, della legge finanziaria per il 2008 ha posto un limite massimo, pari a sessanta unità, al numero totale di componenti del Governo, ivi compresi vice ministri e sottosegretari. Pertanto, la nomina di nuovi sottosegretari presuppone una riduzione, in numero corrispondente, dei componenti in carica del Governo presso altri Ministeri, con conseguente compensazione della spesa collegata.

Massimo BITONCI (LNP), relatore, formula quindi la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma

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2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, con particolare riferimento alla quantificazione dei risparmi nella misura del 21,02 per cento;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento, nel presupposto che le disponibilità finanziarie, come rideterminate in base al provvedimento in esame, rappresentino limite invalicabile di spesa».

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Atto n. 27.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di regolamento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO, ad integrazione degli elementi di chiarimento forniti nella seduta di ieri, riguardo all'applicazione dell'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 85 del 2008, fa presente che la prescritta riduzione del 20 per centro ha riguardato l'ammontare delle risorse stanziate sui capitoli di spesa destinati al funzionamento delle strutture amministrative. Per quanto concerne l'attuazione dell'articolo 74 del decreto-legge n. 112 del 2008 fa preliminarmente presente che la mancata riduzione da parte dell'ex Ministero dell'Università e della ricerca delle posizioni apicali, pari a 8, è avvenuta a seguito di apposita valutazione da parte del Consiglio dei Ministri sulla base di quanto indicato dalle linee guida per l'attuazione dell'articolo 1, comma 404, della legge finanziaria per il 2007 emanante con DPCM 13 aprile 2007. Tale direttiva ha ritenuto particolarmente meritevole di considerazione la situazione di quei Ministeri la cui funzionalità avrebbe potuto essere compromessa dalle riduzioni imposti dalla legge finanziaria. Per quanto concerne le riduzioni apportate in attuazione dell'articolo 74 fa presente che sono state prese a riferimento 38 posizioni dirigenziali di prima fascia complessive, 30 dell'ex Ministero della pubblica istruzione, risultanti dall'applicazione del comma 404 e 8 dell'ex Ministero dell'Università e della ricerca, che, come detto, non ha ridotto, le posizioni apicali, provvedendo comunque a compensare i minori risparmi con la soppressione di un numero maggiore di posti di seconda fascia. In sostanza, le due amministrazioni hanno operato attenendosi alle previsioni del comma 404 e applicando i criteri dettati dalle suddette linee guida. Pertanto, in applicazione di quanto previsto dal comma 4 del citato articolo 74, l'amministrazione ha tenuto conto delle soppressioni già operate ed ha provveduto a ridurre un ulteriore 0,5 per cento gli uffici dirigenziali esistenti, portandoli da 38 a 34. Per quanto riguarda gli uffici dirigenziali non generali la base di partenza è data da 751 posizioni complessive tra i due Ministeri derivanti dall'attuazione delle riduzioni ai sensi del comma 404. In attuazione del medesimo comma 4 dell'articolo 74 l'amministrazione ha operato la riduzione del 10 per cento di tali uffici portandoli da 751 a 672, scontando anche l'ulteriore soppressione di 4 posti a compensazione del posto di dirigente generale previsto per il Servizio di Controllo Interno. Riguardo alle perplessità derivanti dalla determinazione della dotazione organica adeguata al nuovo sistema di classificazione operata dal contratto collettivo nazionale per il personale del comparto Ministeri 2006/2009, fa presente che la previsione degli sviluppi economici nelle aree di inquadramento non può in alcun modo dare luogo a forme di progressione automatica né di conseguenti adeguamenti dei trattamenti economici. Rileva, infatti, che criteri e modalità della progressione vanno determinati

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in sede di contrattazione integrativa, unitamente ai profili professionali, e, in ogni caso, le medesime progressioni sono effettuate a valere e nei limiti delle risorse dei fondi unici di amministrazione.

Marco MARSILIO (PdL) relatore, formula quindi la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,
preso atto dei chiarimenti del Governo per cui:
la riduzione del 20 per cento prevista dal comma 16 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 85 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 121 del 2008, è stata applicata alle risorse stanziate sui capitoli di spesa destinati al funzionamento;
i minori risparmi connessi alla mancata riduzione delle posizioni apicali sono stati compensati dalla soppressione di un numero maggiore di posti di seconda fascia;
la previsione di sviluppi economici nelle aree di inquadramento non darà luogo a forme di progressione automatica né ad adeguamenti dei trattamenti economici;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento».

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Atto n. 28.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di regolamento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO, ad integrazione degli elementi di chiarimento forniti nella seduta di ieri, in ordine alla richiesta di acquisizione di chiarimenti circa le determinazioni che hanno comportato l'esclusione di alcuni capitoli dai tagli, fa presente che la disposizione di cui all'articolo 1, comma 17, del decreto-legge n. 85 del 2008 convertito in legge n. 121 del 2008 prevede che l'onere relativo ai contingenti assegni degli uffici di diretta collaborazione di Ministri, dei Viceministri e dei Sottosegretari di Stato, nelle strutture che abbiano subito modificazioni deve essere inferiore di non meno del 20 per cento del limite di spesa complessivo riferito all'assetto vigente alla data di entrata in vigore del citato provvedimento. Pertanto, considerato che l'Amministrazione ha, comunque, assicurato la riduzione di spesa del 20 per cento nell'ambito del centro di responsabilità «Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro» non risulta necessario che la stessa venga operata su tutti i capitoli di spesa. In ordine poi alla necessità di indicare l'ammontare delle disponibilità assegnate agli uffici di diretta collaborazione con riferimento alla spesa da sostenere per le retribuzioni del personale, fa presente che la riduzione del contingente di personale, nella misura pari al 22 per cento, superiore a quella operata sulla spesa, assicura la sostenibilità finanziaria delle relative retribuzioni. Ribadisce infine di concordare con la modifica prospettata dal relatore con riferimento all'articolo 13, comma 1.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, formula quindi la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,

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preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo in base ai quali la riduzione complessivamente operata, anche in considerazione della diminuzione delle dotazioni organiche degli uffici di diretta collaborazione, corrisponde ai limiti previsti ai sensi del comma 17 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 85 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 121 del 2008;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento e formula i seguenti rilievi:
1) al comma 1 dell'articolo 13 sostituire le parole: «Dall'attuazione del presente decreto derivano» con le seguenti: «Dall'attuazione del presente decreto devono derivare»;
2) al comma 2 dell'articolo 13 sostituire le parole: «Al maggior onere derivante dalle disposizioni» con le seguenti: «All'attuazione delle disposizioni».

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Atto n. 30.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di regolamento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO, in risposta alle richieste di chiarimento avanzate nella seduta di ieri, rileva che la determinazione della consistenza del personale dirigenziale è stata riferita alle dotazioni organiche determinate con i regolamenti emanati per i due dicasteri dei trasporti e delle infrastrutture ai sensi del comma 404 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007; provvedendo quindi ad una riduzione di 6 unità in luogo delle 5,3 previste. In merito ai risparmi realizzati per le spese di personale, si conferma che la prospettazione si riferisce al complesso delle posizioni teoricamente disponibili, considerato che la dotazione organica effettiva risulta ampiamente minore rispetto a quella potenziale. Per ciò che attiene l'esplicitazione dei criteri sottesi all'individuazione delle singole voci di spesa da ridurre, conferma che sono state rispettate le linee guida ed i criteri a suo tempo indicati dall'ispettorato generale delle politiche di bilancio dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Infine, per ciò che riguarda la rideterminazione delle dotazioni organiche di personale ed alla suddivisione dello stesso in aree e fasce, evidenzia che la previsione di fasce retributive apicali deve essere considerata un mero sviluppo economico determinato nell'ambito delle contrattazione integrativa a cui si farà fronte esclusivamente nei limiti delle disponibilità del fondo unico di amministrazione, senza quindi il pericolo di nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato.

Renato CAMBURSANO (IdV) invita il rappresentante del Governo a chiarire le ragioni per le quali il numero di posizioni dirigenziali superiori sia di prima fascia che di seconda fascia risulti di alcune unità superiore a quello risultante dall'applicazione delle percentuali di riduzione del 20 e del 15 per cento previste dall'articolo 74 del decreto-legge n. 112.

Remigio CERONI (PdL), relatore, ritiene che si tratti di semplici arrotondamenti, in quanto nel caso dei dirigenti di prima fascia la differenza è di una unità e nel caso dei dirigenti di seconda fascia di due unità.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO, per quanto concerne le riduzioni apportate in attuazione dell'articolo 74 precisa che sono state prese a riferimento 53 posizioni dirigenziali di prima fascia complessive (30 dell'ex Ministero delle infrastrutture

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e 23 dell'ex Ministero dei trasporti) risultanti dall'applicazione del comma 404 da parte dei Ministeri accorpati. In sostanza, le due amministrazioni hanno operato attenendosi alle previsioni del comma 404 ed applicando i criteri dettati dalle suddette linee guida. Rileva pertanto che, in applicazione di quanto previsto dal comma 4 del citato articolo 74, l'amministrazione ha tenuto conto delle soppressioni già operate e ha provveduto a ridurre di un ulteriore 11 per cento gli uffici dirigenziali generali esistenti, portandoli da 53 a 47. In relazione alle osservazioni circa gli effetti negativi sui risparmi derivanti dalla riduzione di posti apicali nell'eventualità che non siano effettivamente coperti, fa presente che tale ipotesi appare difficilmente realizzabile, trattandosi di posizioni direzionali che svolgono funzioni essenziali per l'operatività dell'amministrazione, anche in tale evenienza l'amministrazione dispone comunque delle risorse finanziarie occorrenti per conferire i relativi incarichi dirigenziali. Per quanto riguarda gli uffici dirigenziali non generali, rileva che la base di partenza è data da 310 posizioni complessive tra i due Ministeri derivanti dall'attuazione delle riduzioni ai sensi del comma 404 e che in attuazione del medesimo comma 4 dell'articolo 74 l'amministrazione ha operato la riduzione del 10 per cento di tali uffici portandoli da 310 a 279. Riguardo all'applicazione dell'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 85 del 2008, fa presente che, come si evince dall'apposita tabella allegata alla relazione tecnica, la prescritta riduzione del 20 per cento ha riguardato l'ammontare delle risorse stanziate sui capitoli di spesa destinati al funzionamento delle strutture amministrative, nell'ambito della missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche e del programma servizi e affari generali. Riguardo alle perplessità derivanti dalla determinazione della dotazione organica adeguata al nuovo sistema di classificazione operata dal contratto collettivo nazionale per il personale del comparto Ministeri 2006-2009, fa presente che la previsione degli sviluppi economici nelle aree di inquadramento non può in alcun modo dare luogo a forme di progressione automatica né di conseguenti andamenti dei trattamenti economici. Infatti, criteri e modalità della progressione vanno determinati in sede di contrattazione integrativa, unitamente ai profili professionali e in ogni caso le medesime progressioni sono effettuate a valere nei limiti delle risorse dei fondi unici di amministrazione.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula quindi la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
la riduzione del 20 per cento delle spese strumentali e di funzionamento, di cui all'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 85 del 2008, ha riguardato l'ammontare delle risorse stanziate sui capitoli destinati al funzionamento delle strutture amministrative, nell'ambito della missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche e del programma affari e servizi generali;
per quel che concerne la revisione delle posizioni dirigenziali, generali e non generali, le amministrazioni interessate hanno operato in coerenza con le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 404, della legge n. 296 del 2006; all'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 85 del 2008 e all'articolo 74 del decreto-legge n. 112 del 2008;
la previsione degli sviluppi economici nelle aree di inquadramento conseguenti al contratto collettivo nazionale per il comparto Ministeri 2006-2009 non può in alcun modo dare luogo a forme di progressione automatica né a conseguenti adeguamenti dei trattamenti economici;

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VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento».

Renato CAMBURSANO (IdV) annuncia la propria astensione sulla proposta del relatore.

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Atto n. 31.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di regolamento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Il sottosegretario Nicola COSENTINO, in risposta alle richieste di chiarimento avanzate nella seduta di ieri, in merito al fabbisogno annuo del capitolo 1003 (pagina 10), conferma il livello finanziario indicato nell'allegato 3, tenuto conto che il corrispondente importo di cui all'allegato 2 rappresenta il parametro di riferimento utilizzato per la tabella di copertura del capitolo 1003 medesimo, elaborato applicando il taglio del 20 per cento al singolo capitolo. Lo stanziamento di 4,2 milioni di cui alle previsioni di bilancio 2009 tiene conto del maggior importo inserito allo scopo di fronteggiare gli oneri derivanti dal rimborso di spese stipendiali relative a personale comandato presso gli Ufficiai diretta collaborazioni proveniente da altro comparto contrattuale, che rappresenta onere inderogabile. Conferma inoltra che l'onere per il trattamento economico relativo al Capo Segreteria del Ministro ed al Consigliere diplomatico è compreso nella tabelle di copertura di cui all'allegato 3.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula quindi la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento e formula il seguente rilievo sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
al comma 2 dell'articolo 10 sostituire le parole: «Al maggior onere derivante dall'attuazione» con le seguenti: «All'attuazione».

La Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 15.