CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 ottobre 2008
72.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 9 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 8.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009).
C. 1713 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.
C. 1714 Governo.

Tab. n. 6: Stato di previsione del Ministero degli Affari esteri.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2008.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri si è svolta la discussione generale sui provvedimenti in titolo e che la seduta di oggi è dedicata agli interventi di replica del relatore e del

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rappresentante del Governo, per poi procedere all'esame degli emendamenti (vedi allegato 1) e dell'ordine del giorno (vedi allegato 2) che sono stati presentati. Avverte poi che, oltre alla proposta di relazione predisposta dal relatore Antonione (vedi allegato 3), è stata presentata una relazione di minoranza a firma del deputato Maran (vedi allegato 4).

Il sottosegretario Enzo SCOTTI, intervenendo in sede di replica, fornisce taluni chiarimenti a seguito delle richieste formulate nel corso della seduta di ieri. In riferimento a quanto osservato dal relatore sull'Accademia delle Scienze del Terzo Mondo (TWAS), ricorda che la riduzione pari a 500 mila euro è conseguente all'approvazione del decreto-legge n. 93 del 2008 e che il disegno di legge di bilancio si limita a registrare tale intervento. Rileva che non vi sono ostacoli alla riallocazione di risorse a favore dell'Accademia mediante il trasferimento del menzionato importo dal capitolo relativo ai contributi erogati ad organismi nazionali ed internazionali nell'ambito delle relazioni culturali con l'estero in occasione dell'esame presso la V Commissione.
Per quanto concerne il finanziamento dell'Istituto Italo-Latino Americano (IILA), sottolinea che si dovrà procedere in modo analogo, operando uno spostamento di fondi nell'ambito della Tabella C della legge finanziaria, anche in vista della IV Conferenza nazionale Italia-America Latina e Caraibi che si terrà nel corso del 2009. A tal proposito precisa che l'impegno per la Conferenza sarà sostenuto al cinquanta per cento dal Comune di Milano e dal Governo italiano.
Quanto all'impegno italiano nella lotta all'AIDS, alla malaria e alla tubercolosi, dà conto del fatto che l'Italia è, insieme agli Stati Uniti e al Giappone, uno dei tre Paesi del G8 a detenere il seggio unico nel board dedicato ai Paesi donatori grazie all'impegno profuso in occasione del G8 di Genova nel 2001. Ricorda che l'Italia si è impegnata fin da allora a sostenere il Fondo con 200 milioni di euro, di cui 100 milioni versati nel solo 2002 e 100 milioni nel 2003. Successivamente, l'Italia ha versato 180 milioni di euro nel biennio 2004-2005 e un ulteriore contributo di 130 milioni di euro annui nel biennio 2006-2007. Nel 2007 il nostro Paese è stato il primo a versare un contributo annuale di 130 milioni di euro per il 2008 e si è impegnato a versare contributi dello stesso importo per ciascuno dei due anni seguenti. Complessivamente tra il 2001 e il 2008 l'Italia ha dunque erogato a tale Fondo una somma pari a 790 milioni di euro.
In merito all'autofinanziamento degli istituti di cultura, dei consolati e delle ambasciate, sottolinea che allo stato vi sono dati relativi ai soli istituti di cultura, essendo troppo recenti le misure normative relative alle rappresentanze diplomatiche. Nel richiamare che l'autofinanziamento degli istituti avviene sulla base di tre strumenti, ovvero le iniziative di formazione come i corsi di lingua italiana, gli sponsor diretti e quelli indiretti, riferisce che gli istituti di cultura hanno realizzato 23 milioni di euro totali, somma che supera di due milioni di euro il finanziamento proveniente dall'Amministrazione centrale.
Passando al nodo della cooperazione allo sviluppo, richiama la situazione dell'Italia a paragone di quella degli altri Paesi del G8 e dei maggiori Stati europei. Segnala che gli Stati Uniti figurano come i maggiori donatori mondiali in termini assoluti, con stanziamenti pari a 21,8 miliardi di dollari, corrispondenti tuttavia ad un esiguo 0.16 per cento del prodotto nazionale lordo. Nell'Unione europea la Germania figura come il maggiore contributore con stanziamenti di 12,2 miliardi di dollari, pari allo 0,39 per cento del prodotto nazionale lordo. La Francia si attesta ad uno 0,39 per cento (circa 10 miliardi di dollari), il Regno Unito allo 0,36 per cento (circa 10 miliardi di dollari), mentre in Giappone l'impegno è pari allo 0,17 per cento, pari a 7,7 miliardi di dollari. In Europa è in crescita l'impegno di Spagna, Irlanda e Austria ma soltanto la Danimarca, il Lussemburgo, la Norvegia e la Svezia hanno conseguito e superato l'obiettivo dello 0.7 per cento in linea con

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gli Obiettivi del Millennio. I dati relativi all'Italia, che realizza lo 0,19 per cento del prodotto nazionale lordo, pari a 4 miliardi di dollari, evidenziano indubbiamente la necessità di incrementare l'impegno. Tale necessità sarà portata all'attenzione della Commissione Bilancio, nella cui sede potranno essere segnalate al Ministero dell'economia e delle finanze le considerazioni svolte in modo unanime dai gruppi presenti in questa Commissione.
Infine, per quanto concerne la restituzione del debito argentino, segnala che il negoziato in corso presso il Club di Parigi è seguito con grande attenzione, anche in vista di possibili soluzioni alla situazione dei ridotti stanziamenti alla cooperazione allo sviluppo, individuati dalla manovra di finanza pubblica per il 2009, e della verifica che attende il nostro Paese in sede OCSE con l'assunzione della presidenza del G8.

Roberto ANTONIONE (PdL), relatore, si riserva di intervenire in sede di illustrazione della proposta di relazione. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Maran 1713/III/Tab.C.1 e 1713/III/Tab.C.2, dei quali comprende lo spirito costruttivo ma non condivide le scelte sul piano degli strumenti operativi. Sottolinea peraltro la opportunità che il confronto sugli spostamenti di risorse tra le diverse Amministrazioni dello Stato abbia luogo presso la Commissione Bilancio.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti presentati.

Paolo CORSINI (PD), cofirmatario degli emendamenti Maran 1713/III/Tab.C.1 e 1713/III/Tab.C.2, ne illustra il contenuto auspicandone l'approvazione.

Marco ZACCHERA (PdL) chiede chiarimenti in ordine alla copertura dell'emendamento Maran 1713/III/Tab.C.2.

Paolo CORSINI (PD) precisa che l'indicazione della copertura è a decorrere dal 1o gennaio 2009.

Stefano STEFANI, presidente, dopo avere dato atto delle sostituzioni, pone in votazione gli emendamenti Maran 1713/III/Tab.C.1 e 1713/III/Tab.C.2.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Maran 1713/III/Tab.C.1 e 1713/III/Tab.C.2.
La Commissione passa quindi all'esame dell'ordine del giorno Zacchera 0.1714/III/1.

Marco ZACCHERA (PdL) illustra l'ordine del giorno a sua firma, sottolineando che esso è finalizzato ad un approfondimento dei temi riguardanti le collettività degli italiani residenti all'estero. Sottolinea che, in caso di rinvio delle elezioni dei Comitati degli italiani all'estero (COMITES), l'ordine del giorno intende scongiurare che i fondi a tal fine stanziati siano destinati ad obiettivi diversi dalla tutela degli interessi degli italiani nel mondo.

Roberto ANTONIONE (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'ordine del giorno Zacchera 0.1714/III/1.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI accoglie l'ordine del giorno Zacchera 0.1714/III/1.

Marco FEDI (PD) esprime la propria contrarietà sull'ordine del giorno Zacchera 0.1714/III/1 in quanto le previsioni di bilancio a favore dei COMITES e del CGIE sono nettamente distinte: malgrado l'orientamento favorevole del Governo, sottolinea la inadeguatezza della proposta sul piano tecnico. Rileva poi l'inopportunità di considerare il rinvio delle elezioni dei COMITES in ragione dei tagli operati con la legge finanziaria.

Franco NARDUCCI (PD), condividendo le considerazioni del collega Fedi, ritiene che le ragioni addotte dal presentatore dell'ordine del giorno per il rinvio delle elezioni dei COMITES siano strumentali ad altri obiettivi e che la necessità di innovare la legislazione in materia non è

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di impedimento al regolare e puntuale svolgimento di tali elezioni.

Marco ZACCHERA (PdL) precisa che il rinvio delle elezioni dei COMITES potrebbe avere luogo solo a seguito di un apposito intervento normativo e dopo un'attenta considerazione da parte del Parlamento. Considerata la necessità di innovare la normativa di settore, segnala che l'ordine del giorno ipotizza un breve rinvio delle elezioni, da tenere alla conclusione dell'iter di modifica della legge, ed è volto ad assicurare che, nelle more del procedimento elettorale, le risorse siano comunque destinate alle comunità degli italiani all'estero.

Fabio PORTA (PD) precisa che la legge istitutiva dei COMITES prevede che, laddove vi sia una comunità di almeno tremila connazionali, si debbano tenere le elezioni e sottolinea che l'attuazione di tale norma non è in alcun modo impedita da altre questioni, quale quella della ristrutturazione della rete consolare.

Mario BARBI (PD) esprime il proprio dissenso rispetto all'ordine del giorno, presentato dal collega Zacchera, che si propone di rinviare le elezioni dei COMITES senza indicare in modo univoco un appropriato iter normativo.

Leoluca ORLANDO (IdV) dichiara la contrarietà del suo gruppo all'ordine del giorno e auspica che in Commissione possa avere al più presto avvio una riflessione condivisa per la riforma della legge sui COMITES e sul CGIE.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che essendo imminente l'inizio della seduta presso l'Assemblea, la Commissione procederà nella seduta pomeridiana al seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo.

La seduta termina alle 8.30.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 9 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009).
C. 1713 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.
C. 1714 Governo.

Tab. n. 6: Stato di previsione del Ministero degli Affari esteri.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Relazione favorevole con osservazioni).

Roberto ANTONIONE (PdL), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con osservazioni, di cui dà lettura (vedi allegato 3).

Alessandro MARAN (PD) presenta una proposta di relazione di minoranza, che provvede al illustrare analiticamente (vedi allegato 4).

Gianpaolo DOZZO (LNP), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, sottopone alla presidenza della Commissione l'esigenza che sia assicurato un maggiore coordinamento per quanto attiene ai rapporti tra la maggioranza parlamentare e il Governo. Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo alla proposta di relazione testé formulata dal relatore, onorevole Antonione.

Stefano STEFANI, presidente, ritiene meritevole di considerazione l'istanza avanzata dal collega Dozzo.

Marco FEDI (PD) dichiara il suo appoggio alla proposta di relazione illustrata dal collega Maran, sottolineando che nel corso del dibattito è stato dato nel complesso poco rilievo ai drastici tagli che

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sono stati apportati ai capitoli di spesa afferenti al tema degli italiani nel mondo. In linea generale, segnala che sono a tutti evidenti i tagli ai diversi settori dell'Amministrazione, pari al 22 per cento dei trasferimenti. Nel quadro di questa situazione, si evidenziano riduzioni della metà e in taluni casi azzeramenti degli stanziamenti. Segnala che la Direzione generale italiani all'estero e politiche migratorie è particolarmente colpita con tagli al capitolo n. 3153, relativo ai contributi degli enti gestori i corsi di lingua italiana nel mondo, che passa da 34 milioni di euro a 14 milioni e 500 mila euro, con una riduzione pari a 19 milioni e 626 mila euro. Il contributo per l'assistenza diretta ai connazionali indigenti, ovvero il capitolo n. 3121, passa da 28 milioni e 500 mila euro a 10 milioni e 777 mila euro, con una riduzione pari a 17 milioni e 722 mila euro. Il capitolo n. 3105 per l'assistenza indiretta passa da 2 milioni e 450 mila euro a 1 milione, con una riduzione di 1 milione e 274 mila euro. Il capitolo per le attività culturali, gestito dalla rete diplomatico-consolare, passa da 3 milioni e 450 mila euro a 996 mila euro, con una riduzione di 2 milioni e 454 mila euro. Analoghi drastici tagli vengono operati anche per quanto riguarda gli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero: il contributo per il CGIE passa da 2 milioni e 14 mila a 1 milione e 550 mila euro (-464 mila euro), mentre per i COMITES il contributo passa da 3 milioni e 74 mila a 2 milioni e 540 mila euro (-534 mila euro). Sottolinea che nel complesso il taglio apportato alla Direzione generale italiani all'estero e politiche migratorie ammonta a 50 milioni di euro, mentre le dotazioni della Direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale sono decurtate di 92 milioni di euro e quelle della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo subiscono un taglio complessivo di 479 milioni di euro.
In conclusione, ribadisce la contrarietà del suo gruppo nei confronti del merito complessivo dei provvedimenti in ragione della severità dei tagli che rischiano di destrutturare la politica estera italiana nel suo complesso.

Mario BARBI (PD) conferma il voto contrario del suo gruppo nei confronti della proposta di relazione favorevole con osservazioni, formulata dal relatore. Riguardo alla replica del rappresentante del Governo, segnala l'assenza di ogni cenno all'impegno, affermato dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri in occasione del Vertice del G8 in Giappone nel mese di luglio 2008, per la destinazione di 500 milioni al Fondo per la lotta all'AIDS, la malaria e la tubercolosi. Prende atto con favore dell'intenzione del Governo circa la ridestinazione al settore della cooperazione allo sviluppo delle risorse derivanti dalla restituzione del debito argentino, auspicando che tali risorse non siano indirizzate al fondo rotativo ma agli aiuti pubblici allo sviluppo. Lamenta invece che non abbia ricevuto risposta la sua domanda circa l'esito degli impegni assunti dal Governo per i noti obiettivi della percentuale sul PIL della cooperazione allo sviluppo.

Marco ZACCHERA (PdL) appoggia la proposta di relazione favorevole con osservazioni, predisposta dal relatore, rilevando di dovere svolgere una sorta di «difesa di ufficio» in nome del senso di responsabilità della maggioranza. Manifesta, infatti, viva preoccupazione per l'entità dei tagli apportati allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri che, a suo avviso, non ha adeguatamente sottolineato in seno al Governo che il 2009 sarà un anno particolarmente importante per la proiezione internazionale dell'Italia. Auspica che per il futuro lo stesso Ministero, sostenuto dalla Commissione, possa acquisire maggiore protagonismo. Al riguardo, al fine di conseguire nuove risorse, ribadisce l'opportunità di svolgere un censimento delle proprietà immobiliari all'estero non utilizzate da alienare riservandone i proventi al Ministero degli affari esteri, nonché di conseguire risparmi sui corsi di formazione all'estero. Riconoscendo

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la validità anche di alcune considerazioni svolte dall'opposizione, invita la Commissione a maggiori approfondimenti dei conti finanziari. Anche se avrebbe apprezzato una maggiore gradualità nel contenimento della spesa, non può fare a meno di rammentare che il Governo in carica, differentemente dal precedente, ha inteso non elevare la pressione fiscale, per cui la manovra in corso risulta giusta e senza alternative. Si augura, conclusivamente, che in futuro possa essere adottato un diverso approccio alla materia e che comunque, nel corso dell'anno prossimo, alcune voci di bilancio possano essere riviste.

Franco NARDUCCI (PD) denuncia il trattamento riservato agli italiani all'estero sin dall'inizio della legislatura, nonostante le belle promesse elettorali del presidente Berlusconi, come dimostrato dalla discriminazione operata nell'esenzione dall'ICI. Osservando che alla fine del triennio considerato il bilancio del Ministero degli Esteri sarà decurtato di circa un miliardo, si domanda come si potrà sostenere il ruolo internazionale dell'Italia. Escludendo che si tratti di una questione di schieramento politico, ribadisce l'importanza dell'Amministrazione degli esteri nel mondo della globalizzazione. Chiede infine al Governo se prosegue l'iniziativa del Governo Prodi di reinvestire localmente il 40 per cento delle risorse generate dalla rete consolare.

Fabio EVANGELISTI (IdV) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta del relatore, pur rendendosi conto della posizione di sofferenza in cui oggettivamente versa la maggioranza parlamentare. Ritiene comunque che non ci si trovi davanti soltanto ad un'operazione contabile, ma ad un evidente cambiamento politico che mette in discussione taluni capisaldi della politica estera italiana, come dimostra il dimezzamento del contributo alla rappresentanza palestinese. Quanto ai tagli alla cooperazione allo sviluppo, ne denuncia la contraddizione stridente con il più volte ripetuto appello allo sviluppo locale come sostitutivo dell'immigrazione clandestina. Coglie, quindi, anche a questo proposito, il grande iato tra parole e fatti che va sempre più caratterizzando la maggioranza di Governo.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI manifesta ampia consapevolezza delle problematiche relative ai tagli apportati. Ma è noto lo stato della finanza pubblica, del resto aggravato dalla crisi mondiale. Ribadisce l'impegno a fare meglio con meno risorse, grazie alla razionalizzazione e alla deburocratizzazione, anche per la cooperazione dello sviluppo, eventualmente ricorrendo pure a risorse non pubbliche.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole con osservazioni del relatore sullo stato di previsione del Ministero degli Affari esteri, Tabella 6, e sulle connesse parti del disegno di legge finanziaria per l'anno 2009, risultando pertanto preclusa la proposta di relazione alternativa. Nomina infine il deputato Antonione relatore presso la Commissione Bilancio.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 9 ottobre 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA DELL'UNIONE EUROPEA

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Giovedì 9 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Giorgio LA MALFA.

La seduta comincia alle 14.50.

Sul programma dei lavori del Comitato.

Giorgio LA MALFA, presidente, avverte che la seduta di oggi insedia il Comitato per la Politica estera dell'Unione europea

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di cui la Commissione ha ritenuto di dotarsi per seguire in modo più approfondito e continuativo l'evoluzione delle relazioni esterne dell'Unione. La costituzione del Comitato si ricollega idealmente all'indagine conoscitiva svolta nella precedente legislatura sulla politica estera europea.
Il mandato del Comitato prevede la delega da parte della Commissione plenaria per l'esame degli atti europei in materia di politica estera che sono trasmessi al Parlamento, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento. Tale trasmissione avviene sia da parte della Commissione europea che del Governo, anticipando le disposizioni in tal senso inserite nel Trattato di Lisbona. Il Comitato potrà discutere tali atti sulla base di una relazione ed eventualmente predisporre un documento finale in cui esprimere il proprio avviso sull'opportunità di possibili iniziative.
Al riguardo, ricorda che il Presidente della Commissione europea, nell'audizione svolta nello scorso mese di luglio, ha segnalato la modesta entità dei contributi parlamentari italiani alla definizione degli atti comunitari.
Rammenta, altresì, che, per connessione tematica, è stato delegato al Comitato anche l'esame degli atti del Parlamento europeo e delle Assemblee parlamentari internazionali (come Consiglio d'Europa, NATO, OSCE) che sono trasmesse al Parlamento, ai sensi dell'articoli 125 del Regolamento. Il Comitato potrà discutere tali atti e predisporre una risoluzione.
Evidenzia che il Comitato potrà svolgere, nelle forme previste, ogni attività conoscitiva volta ad acquisire elementi di valutazione, sia generali che specifici, nella materia di competenza.
Pertanto propone che l'attività del Comitato possa svolgersi secondo le seguenti linee di azione:
approfondimento del quadro istituzionale che disciplina la definizione degli indirizzi della politica estera europea e le sue prospettive di evoluzione; ricostruzione delle strategie delle relazioni esterne dell'Unione europea in relazione ai diversi ambiti geografici e tematici; l'esame degli atti trasmessi ritenuti più significativi.

A tale proposito, riterrebbe opportuna l'audizione del nostro Rappresentante permanente a Bruxelles, del Direttore politico del Ministero degli Esteri e degli altri Direttori generali interessati, nonché l'audizione del Direttore generale per le relazioni esterne dell'Unione, Eniko Landaburu.Quanto agli atti da esaminare, comunica che è in distribuzione un elenco selezionato degli atti trasmessi dopo la ripresa dei lavori parlamentari. Ciascun atto ritenuto interessante potrebbe essere affidato ad un componente del Comitato per relazionarvi.
Invita quindi i colleghi presenti a formulare ulteriori proposte e valutazioni.

Margherita BONIVER (PdL) propone che siano auditi anche i rappresentanti diplomatici in Italia degli Stati membri che esercitano la presidenza dell'Unione europea.

Giorgio LA MALFA, presidente, espone altresì l'opportunità che il Comitato possa audire un rappresentante del Governo mensilmente, in occasione delle regolari convocazioni del Consiglio affari generali e relazioni esterne, così come del resto avviene in altri Parlamenti degli Stati membri.

Margherita BONIVER (PdL) e Alessandro MARAN (PD) concordano con l'ulteriore proposta del presidente.

Giorgio LA MALFA, presidente, invita i componenti il Comitato a segnalare gli atti europei che ritengono meritevoli di interesse da parte del Comitato.

La seduta termina alle 15.05.