CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 ottobre 2008
71.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 8 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 13.30.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter Governo.

(Parere alla X Commissione della Camera).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Salvatore PISCITELLI (PdL), relatore, riferisce che l'articolo 3 del provvedimento modifica in più parti la disciplina sui distretti produttivi introdotta dall'articolo 1, commi 366 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. In particolare sottolinea il rinvio della definizione delle caratteristiche e delle modalità di individuazione delle reti di imprese ad un decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottarsi di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sentite le regioni interessate. Segnala che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 165 del 2007, ha dichiarato l'illegittimità del citato comma 366, relativamente alla parte in cui non prevede, ai fini della definizione, con decreto, delle modalità di individuazione dei distretti produttivi, la previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le Regioni interessate. Evidenzia che la norma estende alle reti di imprese le disposizioni sui distretti produttivi ad eccezione di quelle concernenti i tributi dovuti agli enti locali ed apporta altresì modifiche alle disposizioni della predetta legge n. 266 del 2005 disciplinanti

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i distretti produttivi quali la previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed il parere delle regioni interessate, ai fini dell'adozione del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze cui il comma 366 rinvia per la definizione delle caratteristiche e delle modalità di individuazione dei distretti produttivi. Riferisce che l'articolo 5 reca disposizioni volte all'aggiornamento della disciplina concernente gli interventi di promozione e reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica, di cui alla legge n. 181 del 1989, prevedendone l'estensione all'intero territorio nazionale. Rileva che le suddette disposizioni sono volte alla semplificazione delle procedure di approvazione degli interventi e a tal fine autorizzano il Ministero dello sviluppo economico, sentito il Ministero dell'ambiente, a sottoscrivere, con le regioni, appositi Accordi di programma. In relazione all'articolo 6, che modifica la legge 31 marzo 2005, n. 56, recante disposizioni in materia di internazionalizzazione delle imprese, al fine di semplificare le procedure degli accordi di settore in materia di internazionalizzazione, richiama le misure volte a favorire e incentivare il coordinamento delle attività promozionali e la realizzazione di progetti di investimenti pluriennali nel campo della internazionalizzazione. Osserva che, a seguito delle modifiche apportate, non è più previsto il concerto con il Ministro per gli italiani nel mondo, né l'intesa con i Ministri delle politiche agricole e forestali e per gli affari regionali con riferimento alle forme di raccordo. Si sofferma quindi sull'articolo 7, che conferisce la delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi destinati al riassetto della normativa in materia di internazionalizzazione delle imprese, nonché sull'articolo 8, che interviene sulla disciplina dei fondi rotativi regionali di venture capital gestiti dalla Simest Spa, innalzando dal 49 per cento al 70 per cento il limite massimo di partecipazione al capitale sociale, consentendo che i fondi regionali confluiscano, a fini gestionali, nel Fondo unico che riunisce tutti i fondi rotativi gestiti dalla SIMEST. Illustra quindi il contenuto dell'articolo 15, che delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti i criteri per la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione elettrica nucleare, per i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare e per la definizione delle misure compensative minime da corrispondere alle popolazioni interessate. Precisa che i decreti legislativi devono essere adottati secondo le modalità e nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 20 della legge n. 59 del 1997, che disciplina le procedure per l'emanazione della legge annuale di semplificazione, nonché dei decreti legislativi e regolamenti adottati in attuazione di essa, emanati su proposta del Ministro competente, di concerto con il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per la funzione pubblica, con i Ministri interessati e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata. Si sofferma infine sull'articolo 22, volto a liberalizzare l'attività di distribuzione dei carburanti disciplinata dal decreto legislativo n. 32 del 1998, e sull'articolo 31, che interviene in materia di progetti di innovazione industriale, previsti dalla legge legge 27 dicembre 2006, n. 296, attribuendo al Ministro dello sviluppo economico il potere di individuare nuove aree tecnologiche ovvero di aggiornare o modificare quelle già individuate, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti i ministri per la semplificazione amministrativa e per la pubblica amministrazione e l'innovazione tecnologica e con l'intesa con la Conferenza Stato regioni e province autonome. In conclusione, ravvisa l'opportunità che sia riformulato l'articolo 5 del testo al fine di non dar seguito alla prevista soppressione dell'intesa con il Ministro per gli affari regionali nel quadro della procedura di raccordo in ordine alle attività promozionali ed alla realizzazione di progetti di investimenti pluriennali nel campo della internazionalizzazione delle imprese. Ritiene

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altresì necessario che siano promosse iniziative legislative volte a ricondurre le norme generali in materia di commercio con l'estero e di produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia in apposite leggi quadro di settore che enuncino e determinino i principi fondamentali, afferenti questi alla competenza statale, atteso che su tali materie spetta alle regioni la potestà legislativa ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione.

Luciano PIZZETTI (PD), pur dichiarando di condividere le osservazioni formulate dal relatore, avanza riserve in ordine alle previsioni di cui all'articolo 15 del testo, ravvisando l'esigenza che sia garantito un maggiore coinvolgimento del ruolo delle autonomie territoriali in sede di Conferenza unificata nella localizzazione, nel territorio nazionale, di impianti di produzione elettrica nucleare. In relazione al contenuto dell'articolo 5 in materia di promozione e reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica, paventa il rischio che la prospettata disciplina comprima le prerogative delle regioni e degli enti locali.

Mario PEPE (PD), nel deplorare l'eccessivo utilizzo di provvedimenti di delega al Governo, sottolinea l'esigenza di salvaguardare maggiormente il complessivo sistema delle competenze dei diversi livelli di governo del territorio. In particolare osserva che le iniziative tese ad incentivare i processi di reindustrializzazione, cui si riferisce l'articolo 15 del provvedimento, dovrebbero essere promosse favorendo in maggiore misura il raccordo ed il coordinamento con le regioni e con gli enti locali interessati. In materia di internazionalizzazione delle imprese, segnala l'esigenza che si pervenga ad una più efficace convergenza tra le iniziative regionali e le politiche del Governo di carattere nazionale che incidano su ambiti di riferimento regionali locali.

Davide CAPARINI, presidente, nel rammentare che un nuovo testo del disegno di legge in titolo sarà trasmesso all'esame della Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 8 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva sull'attuazione delll'articolo 119 della Costituzione in relazione al nuovo assetto di competenze riconosciute alle regioni ed alle autonomie locali in materia di federalismo fiscale.
Audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
(Svolgimento e conclusione).

Davide CAPARINI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Romano COLOZZI, assessore alle risorse, finanze e rapporti istituzionali della regione Lombardia e coordinatore della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, svolge una relazione sul tema oggetto dell'audizione.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i senatori Walter VITALI (PD), Giuseppe ASTORE (IdV) e Mariangela BASTICO (PD), nonché i deputati Lorenzo RIA (PD) e Mario PEPE (PD).

Forniscono ulteriori precisazioni Sergio DEORSOLA, assessore federalismo, decentramento e rapporti con enti locali della regione Piemonte, Giovanni Battista PITTALUNGA,

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assessore all'organizzazione, risorse umane, finanziarie e strumentali, informatica della Regione Liguria e coordinatore vicario commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni e Province autonome, e Romano COLOZZI, assessore alle risorse, finanze e rapporti istituzionali della regione Lombardia e coordinatore della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Davide CAPARINI, presidente, ringrazia i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, i colleghi intervenuti e conclude l'audizione.

La seduta termina alle 15.25.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI.