CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 ottobre 2008
70.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 7 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 11.10.

Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.
Audizione di rappresentanti del CNU (Consiglio nazionale degli utenti).

(Svolgimento e conclusione).

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Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Luca BORGOMEO, presidente del Consiglio nazionale degli utenti, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Aurelio Salvatore MISITI (IdV).

Luca BORGOMEO, presidente del Consiglio nazionale degli utenti, risponde ai quesiti posti.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia il presidente del Consiglio nazionale degli utenti per il suo intervento e dichiara conclusa l'audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 11.30, riprende alle 11.40.

Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.
Audizione di rappresentanti di Ericsson.
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

Cesare AVENIA, amministratore delegato di Ericsson, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Settimo NIZZI (PdL) e Aurelio Salvatore MISITI (IdV).

Cesare AVENIA, amministratore delegato di Ericsson, risponde ai quesiti posti.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia l'amministratore delegato di Ericsson per il suo intervento e dichiara conclusa l'audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 12.25, riprende alle 12.30.

Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.
Audizione di rappresentanti di Linkem spa.
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

Davide ROTA, amministratore delegato di Linkem spa, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Settimo NIZZI (PdL), Mario VALDUCCI, presidente, Maurizio IAPICCA e Francesco COLUCCI (PdL).

Davide ROTA, amministratore delegato di Linkem spa, e Carlo SIMEONE, direttore generale di Linkem spa, rispondono ai quesiti posti.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia i rappresentanti di Linkem spa per il loro intervento e dichiara conclusa l'audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 12.50, riprende alle 14.50.

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Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.
Audizione di rappresentanti del CNCU (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti).
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione dei rappresentanti del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.

Marco PIERANI, Altroconsumo, Mauro VERGARI, Adiconsum, e Giorgio SEBASTIANO, Adiconsum, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Jonny CROSIO (LNP) a più riprese, Settimo NIZZI (PdL) e Beatrice LORENZIN (PdL).

Marco PIERANI, Altroconsumo, Mauro VERGARI, Adiconsum, e Giorgio SEBASTIANO, Adiconsum, rispondono ai quesiti posti.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia i rappresentanti del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti per il loro intervento e dichiara conclusa l'audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 15.15 riprende alle 15.20.

Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.
Audizione di rappresentanti della FIMI (Federazione industria musicale italiana).
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

Enzo MAZZA, presidente della Federazione industria musicale italiana, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia il presidente della Federazione industria musicale italiana per il suo intervento e dichiara conclusa l'audizione. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 15.35 riprende alle 15.40.

Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione Alpi.
(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

Bernardo D'ALESSANDRO, Associazione emittenti locali per la libertà e il pluralismo dell'informazione (Alpi), svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Settimo NIZZI (PdL) e Sandro BIASOTTI (PdL).

Bernardo D'ALESSANDRO, Associazione emittenti locali per la libertà e il pluralismo dell'informazione (Alpi), risponde ai quesiti posti.

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Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia il rappresentante dell'Associazione emittenti locali per la libertà e il pluralismo dell'informazione (Alpi) per il suo intervento e dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 20.45.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009).
C. 1713 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011).
C. 1714 Governo.

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge C. 1713, legge finanziaria 2009, ed il disegno di legge C. 1714, bilancio dello Stato per il 2009 e bilancio triennale 2009-2011. L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di una relazione e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà gli stati di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2009 (Tabella n. 3), limitatamente alle parti di competenza, e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2009 (Tabella n. 10), limitatamente alle parti di competenza.
La Commissione, oltre ad essere chiamata a trasmettere una relazione alla V Commissione su ciascuno stato di previsione, esaminerà anche gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza del disegno di legge di bilancio. A tale proposito ricorda che, ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti proponenti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inseriti nella relazione approvata dalla Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati, ai sensi dell'articolo 121, comma 4, del Regolamento, nel corso dell'esame in Assemblea.
Potranno inoltre essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge finanziaria per

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l'anno 2009. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno comunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge finanziaria di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti all'articolato della finanziaria direttamente in Commissione bilancio.
Per quanto concerne la formulazione e l'ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge di bilancio, rappresento che, analogamente al bilancio per il 2008, anche il bilancio per il 2009 presenta una struttura articolata per missioni e programmi. È altresì intervenuto il disposto dell'articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008 ai sensi del quale, in via sperimentale, limitatamente all'anno 2009, nel rispetto dell'invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica, è stata introdotta la possibilità, nell'ambito della legge di bilancio, di rimodulare le dotazioni finanziarie tra i programmi di ciascuna missione di spesa, fatta eccezione per le spese di natura obbligatoria per le spese in annualità e a pagamento differito. Per effetto di tale disposizione a differenza di quanto si è verificato finora, possono essere rimodulati, nell'ambito del disegno di legge di bilancio, anche stanziamenti determinati da disposizioni legislative sostanziali. Gli stanziamenti rimodulabili sono individuati nell'allegato tecnico per capitoli contenuto nelle tabelle relative a ciascun stato di previsione della spesa, mediante l'apposizione della lettera (R) sotto la denominazione dei capitoli interessati.
Le previsioni in ordine alla rimodulabilità degli stanziamenti all'interno del disegno di legge di bilancio comportano inevitabili conseguenze per quanto concerne l'individuazione dei limiti di emendabilità degli stanziamenti di spesa. In particolare, devono ritenersi ammissibili:
a) gli emendamenti che rechino variazioni in aumento, a condizione che siano riferite ad u.p.b. all'interno delle quali sono presenti capitoli che possono essere oggetto di rimodulazione ai sensi del citato articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008. Tali emendamenti dovranno in ogni caso essere compensati attraverso una riduzione di pari importo di altra u.p.b. incluse in programmi relativi alla medesima missione, all'interno della quale sono presenti capitoli suscettibili di rimodulazione. Resta fermo che emendamenti che comportino rimodulazioni tra u.p.b. appartenenti a missioni diverse devono ritenersi ammissibili soltanto qualora incidano esclusivamente su spese di carattere discrezionale per la parte non vincolata (come desumibile dalle schede di analisi incluse nelle tabelle di ciascun stato di previsione della spesa);
b) gli emendamenti che rechino variazioni in riduzione riferite alle u.p.b. di cui al punto 1, a condizione che la diminuzione proposta non ecceda l'importo corrispondente, per ciascuna u.p.b. oggetto di variazione, alla somma degli stanziamenti dei capitoli rimodulabili.

Rileva che, in conformità con le limitazioni previste dal comma 3 dell'articolo 60 del decreto-legge n. 112 del 2008, nel caso di emendamenti che propongano la riduzione dello stanziamento di u.p.b. per interventi e il contestuale aumento dello stanziamento di u.p.b. per funzionamento, la riduzione non può essere superiore al 10 per cento dello stanziamento relativo a interventi.
Per quanto concerne gli emendamenti al disegno di legge finanziaria, essi sono soggetti alle specifiche regole di ammissibilità di cui al comma 5 dell'articolo 121 del Regolamento, con riferimento ai limiti di contenuto proprio e di compensatività degli effetti finanziari.
Il contenuto proprio del disegno di legge finanziaria è definito dall'articolo 11 della legge n. 468 del 1978, e successive modificazioni. Per quanto riguarda la legge finanziaria per il 2009, in via sperimentale, il comma 1-bis dell'articolo 1

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del decreto-legge n. 112 del 2008, ha previsto che essa rechi soltanto disposizioni riconducibili al suo contenuto tipico, con l'esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico. Il disegno di legge trasmesso dal Governo risulta conforme a tali previsioni.
Come evidenziato nel parere espresso dalla Commissione bilancio nella seduta del 2 ottobre 2008 ai fini della dello stralcio delle disposizioni estranee, di cui all'articolo 120, comma 3, del Regolamento, «la definizione del limite di contenuto del disegno di legge finanziaria deve ovviamente riferirsi anche alle eventuali modifiche che potranno essere apportate al testo del disegno di legge governativo nel corso dell'esame parlamentare, per cui dovranno considerarsi inammissibili per estraneità di materia le proposte emendative che non rispondano alle previsioni del citato comma 1-bis dell'articolo 1 del citato decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112».
Devono ritenersi pertanto inammissibili in quanto estranei al contenuto proprio della legge finanziaria:
a) gli emendamenti volti ad introdurre nel testo deleghe legislative;
b) gli emendamenti che rechino norme di carattere ordinamentale o organizzatorio che siano prive di effetti finanziari (o i cui effetti finanziari risultino trascurabili rispetto alla portata dell'emendamento);
c) gli emendamenti recanti norme che comportino aumenti di spesa, anche se finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia;
d) gli emendamenti recanti norme che comportino aumenti di spesa o riduzioni di entrata che abbiano carattere localistico o microsettoriale.

Con riferimento al vincolo di compensatività, le modalità di copertura della legge finanziaria sono indicate ai commi 5 e 6 dell'articolo 11 della legge n. 468 del 1978 e successive modificazioni. In particolare, il comma 5, con riferimento alle sole spese correnti, prescrive il divieto per la legge finanziaria di peggiorare il risultato corrente dell'anno precedente, mentre il comma 6 vincola la legge finanziaria al rispetto dei saldi di finanza pubblica indicati, per il periodo di riferimento, nelle risoluzioni con le quali le Camere hanno approvato il DPEF e la successiva Nota di aggiornamento.
Alla luce di tali criteri, saranno ammessi solo emendamenti compensativi, che cioè garantiscano effetti finanziari equivalenti a quelli del testo che si intende modificare. La presidenza, nel valutare la compensatività degli emendamenti che tendano a sostituire misure di contenimento previste nel testo, si limiterà a considerare inammissibili solo gli emendamenti evidentemente privi di compensazione o con compensazioni manifestamente inidonee, ivi compresi gli emendamenti che determinino oneri di durata non coincidente con quella della relativa compensazione.
La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata da questa presidenza prima che gli stessi vengano esaminati e votati. Peraltro, in considerazione della necessità di valutare l'ammissibilità degli emendamenti sulla base di criteri omogenei, la valutazione puntuale di ammissibilità sarà comunque compiuta nel corso dell'esame presso la Commissione bilancio. Per questi motivi sottolinea come il giudizio circa l'ammissibilità di un emendamento pronunciato nel corso dell'esame in sede consultiva non pregiudichi in alcun modo la successiva valutazione di ammissibilità.
Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge finanziaria. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea; gli ordini

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del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea. In ordine ai criteri di ammissibilità segnala altresì che non sono ammissibili gli ordini del giorno volti ad impegnare il Governo ad utilizzare accantonamenti dei Fondi speciali di parte corrente e di conto capitale per determinate finalità.
Da ultimo, per quanto attiene all'organizzazione dei lavori, ricorda che, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei Presidenti di gruppo, la Commissione dovrà concludere il proprio esame dei documenti di bilancio entro la giornata di giovedì 16 ottobre 2008.
Ricorda inoltre che il termine per la presentazione delle proposte di relazione, degli emendamenti e degli ordini del giorno è stato fissato dall'Ufficio di presidenza della IX Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, alle ore 12 della giornata odierna.
L'esame dei provvedimenti in oggetto proseguirà nelle sedute che avranno luogo domani, mercoledì 8 ottobre 2008, al termine dell'esame degli atti del Governo (Atti n. 25, 26, 30 e 31) ed alle ore 14.30, fermo restando che la Commissione procederà alla deliberazione sulle proposte di relazione del relatore entro la stessa giornata di domani.
Ricorda infine che domani, alle ore 15.30 avrà inizio l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 134 del 2008, recante «Disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi» (C. 1742), presso le Commissioni riunite IX e X.

Gianluca BUONANNO (LNP), relatore, illustra i contenuti dei provvedimenti in esame. Si sofferma, in primo luogo, sul disegno di legge finanziaria per il 2009 (C. 1713), osservando in proposito che la manovra finanziaria per il 2009, come è noto, è stata anticipata con l'emanazione nel mese di luglio del decreto legge n. 112 del 2008, poi convertito dalla legge n. 133 del 2008. Tale decreto ha introdotto le misure volte al miglioramento dei conti pubblici ed al perseguimento degli obiettivi strategici perseguiti dal Governo. È stata inoltre introdotta la programmazione triennale di bilancio, al fine di conferire maggiore stabilità alla pianificazione generale dei programmi finanziari ed alla pianificazione delle risorse per le singole amministrazioni.
Nell'ambito di tale nuova impostazione della manovra, il disegno di legge finanziaria introduce alcune limitate disposizioni, che non innovano in modo sostanziale il quadro normativo vigente. Oltre alle norme sul saldo netto da finanziare ed il ricorso al mercato, il disegno di legge reca infatti solo misure di proroga di alcune disposizioni già in vigore, nonché norme per l'incremento retributivo del personale statale.
Con riferimento ai settori di competenza della IX Commissione, segnala alcune disposizioni contenute all'articolo 3 e relative all'autotrasporto. Si tratta del comma 3, che proroga al 2009 le norme in favore delle imprese di autotrasporto dettate dalla legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006), le quali consentono di utilizzare a compensazione fiscale le somme versate a titolo di contributo al servizio sanitario nazionale sui premi di assicurazione RCA; del comma 4, che proroga al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2008 l'agevolazione di cui all'articolo 1, comma 106, della legge n. 266 del 2005, che prevede la deduzione forfetaria di spese non documentate in favore delle imprese di autotrasporto; dei commi da 17 a 20, che recano proroghe di una serie di agevolazioni fiscali in favore dei lavoratori del settore dell'autrotrasporto. In particolare il comma 19 proroga per il 2009, nei limiti di spesa complessivi di 40 milioni di euro, la disposizione che prevede un credito di imposta corrispondente ad una quota dell'importo versato quale tassa automobilistica per il 2009, per ciascun veicolo di massa non inferiore a 7,5 tonnellate.
Segnala quindi il comma 7 del medesimo articolo 3, che proroga al 2009 la norma - introdotta con la legge finanziaria 2008 - la quale prevede la detrazione

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ai fini dell'IRPEF delle spese sostenute per abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, nei limiti di 250 euro.
Passa quindi ad esaminare, nell'ambito del disegno di legge di bilancio di previsione per il 2009, lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che risulta modificato in attuazione dell'articolo 1, commi 376 e 377 della legge finanziaria 2008, che ha disposto la riduzione del numero dei Ministeri, poi attuata con il decreto legge n. 85 del 2008. A seguito di tale riduzione, le funzioni del Ministero dei trasporti sono state trasferite al nuovo Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, istituito dallo stesso decreto-legge.
Ricorda inoltre che la circolare n. 21 del Ministero dell'economia e delle finanze del 5 giugno 2007 ha disposto modifiche rilevanti in ordine alla struttura di classificazione del bilancio e della legge finanziaria. Con le misure introdotte, applicate per la prima volta al bilancio 2008, si è scelto di orientare i suddetti documenti verso un'articolazione per missioni e programmi (per un totale di 34 missioni e di 167 programmi) che, seppure inserita nella tradizionale suddivisione per stati di previsione di spesa per ciascun Dicastero, presenta il vantaggio di garantire una più immediata e chiara individuazione degli interventi, premessa per l'avvio di un programma di revisione della spesa pubblica, quale previsto dalla legge finanziaria 2007. Le missioni in cui è suddiviso il bilancio dello Stato individuano le principali finalità perseguite con la spesa pubblica, che vengono concretamente realizzate attraverso uno o più programmi di spesa.
Lo stato di previsione per il 2009 del Ministero reca spese in termini di competenza per complessivi 7.183,3 milioni di euro. Rispetto al disegno di legge di bilancio assestato 2008 dei due Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, si riscontra una riduzione in termini di competenza di 2.832,2 milioni di euro. Tale riduzione è prevalentemente a carico delle spese in conto capitale che risultano diminuite per 2.441,5 milioni di euro. La riduzione delle spese correnti è pari a 390,7 milioni di euro. La previsione di spesa è quindi pari a 2.404,9 milioni di euro per la parte corrente e 4.778,4 milioni di euro per la parte in conto capitale.
Con riguardo alle citate riduzioni, ricorda che le previsioni di bilancio per il 2009 scontano gli effetti della manovra finanziaria recata dal decreto legge n. 112 del 2008 (convertito con legge n. 133 del 2008). L'articolo 60 del decreto, in particolare, ha previsto una generale riduzione delle dotazioni finanziarie delle Missioni di spesa di ciascun Ministero per il triennio 2009-2011. Lo stesso articolo 60 ha inoltre disposto la possibilità, per l'esercizio finanziario 2009, di rimodulare tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, fatta eccezione per le spese di natura obbligatoria; le rimodulazioni tra spese di funzionamento e spese per interventi sono peraltro consentite nel limite del 10 per cento delle risorse stanziate per gli interventi stessi.
La principale missione di interesse della IX Commissione è la n. 13, Diritto alla mobilità, che reca una previsione complessiva di 9.980 milioni di euro, con una riduzione di 2.528 milioni rispetto al bilancio assestato 2008. In proposito rileva che una quota cospicua di tali risorse è appostata su capitoli del Ministero dell'economia. Per quanto riguarda gli stanziamenti di competenza dell'ex Ministero dei trasporti, la previsione di spesa è pari a 3.024,2 milioni di euro, con una riduzione, rispetto alle previsioni assestate 2008, di 659,5 milioni di euro. Quasi il 50 per cento di tale riduzione (303,5 milioni) consegue all'applicazione dell'articolo 60, comma 1, del decreto-legge n. 112 del 2008.
Richiama quindi l'attenzione sui principali programmi nei quali si articola la Missione n. 13.
Il Programma 13.1 (Gestione della sicurezza e della mobilità stradale) prevede spese complessive per 312,1 milioni di euro. Al riguardo, osserva che l'articolo 2, comma 247, della legge finanziaria 2008 aveva previsto specifici stanziamenti al fine di implementare gli interventi per la sicurezza stradale. Tali stanziamenti

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hanno subito una consistente riduzione in conseguenza dell'articolo 5 del decreto legge n. 93 del 2008, (recante Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie), il quale ha portato da 34 a 17 milioni di euro lo stanziamento per il 2008, ed ha soppresso le previsioni di spesa per gli anni successivi (25 milioni per il 2009 e 30 per il 2010). Risulta quindi soppresso il capitolo 1391 (Spese per l'implementazione delle azioni tese ad accrescere la sicurezza stradale e per l'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale), sul quale, nell'assestamento 2008, erano appostati 35 milioni di euro.
Il Programma 13.4 (Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo) prevede spese per 133,1 milioni di euro. Nell'ambito di tale programma, si prevede, per le spese riservate agli interventi, un incremento di 13,1 milioni rispetto alle previsioni 2008. È da segnalare il cap. 1921 (Somme da trasferire all'Ente nazionale per l'aviazione civile-ENAC), con uno stanziamento di 103,8 milioni di euro, incrementato di 43,2 milioni di euro rispetto all'assestamento 2008.
Il Programma 13.5 (Sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario) autorizza spese per 42 milioni di euro, dei quali 3,2 milioni di euro di spese correnti e 38,2 milioni di euro in conto capitale. Le spese relative al Funzionamento ammontano a 3,2 milioni di euro, con un incremento di 1,2 milioni di euro rispetto all'assestamento 2008, assorbite soprattutto dal capitolo 1150 (Stipendi ed altri assegni fissi al personale). Il macroaggregato «Investimenti» reca spese per 38,8 milioni di euro, con una riduzione di 64,7 milioni di euro rispetto al dato assestato 2008. Gli stanziamenti sono appostati interamente sul capitolo 7301 (Fondo per lo sviluppo del trasporto merci per ferrovia, con particolare riferimento al trasporto combinato, al trasporto delle merci pericolose e agli investimenti per le autostrade viaggianti).
Il Programma 13.9 (Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne) prevede spese per 525,1 milioni di euro, dei quali 305,7 milioni di euro di parte corrente e 219,4 milioni di euro in conto capitale. All'interno di tale programma, restano sostanzialmente invariate le spese relative al funzionamento, mentre il macroaggregato «Interventi» reca uno stanziamento di 295,7 milioni di euro, con una riduzione di 111,3 milioni di euro rispetto dal dato assestato 2008. Più limitata risulta la riduzione al macroaggregato Investimenti, che reca spese per 219,4 milioni di euro, a fronte dei 250 milioni previsti nel bilancio assestato.
Osserva, quindi, che le altre missioni alle quali l'ex Ministero dei trasporti partecipa sono la n. 7, Ordine pubblico e sicurezza e la n. 17, Ricerca e innovazione.
Con riferimento alla missione n. 7, il programma sicurezza e controllo dei mari registra una previsione per il 2009 pari a 653 milioni di euro, con una riduzione di 13,5 milioni, conseguente all'articolo 60 del citato decreto-legge n. 112.
Nell'ambito della missione n. 17, il programma ricerca nel settore dei trasporti reca una previsione di 16,8 milioni di euro, con una riduzione di 2,8 milioni, anch'essa dovuta alle disposizioni del decreto-legge n. 112.
Passa quindi ad esaminare, nell'ambito del disegno di legge di bilancio di previsione per il 2009, lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
Al riguardo, osserva che, a seguito delle riorganizzazione dei Ministeri, recata dal citato decreto-legge n. 85 del 2008, le funzioni del Ministero delle comunicazioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, sono state trasferite al Ministero dello sviluppo economico. In proposito ricorda che lo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico n. 25, recentemente trasmesso alle Camere per l'espressione del parere, istituisce in seno al Ministero il Dipartimento per le comunicazioni, per gli affari generali e per le risorse umane, cui vengono attribuite le funzioni di spettanza dell'ex Ministero delle comunicazioni.

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Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, evidenzia che la parte di interesse della IX Commissione è costituita dalle missioni n. 15 (Comunicazioni), n. 17 (Ricerca e innovazione), n. 18 (Sviluppo sostenibile).
La missione n. 15, che riassume la principale quota di stanziamento del Dipartimento, reca una previsione di spesa per il 2009 pari a 212,8 milioni di euro, con una riduzione, rispetto alle previsioni assestate 2008, di 92,3 milioni di euro. Una parte di tale riduzione - pari a 43,8 milioni di euro - deriva dall'applicazione dell'articolo 60, comma 1, del citato decreto-legge n. 112 del 2008.
Fra i programmi compresi nella missione, circa il 90 per cento delle risorse affluiscono al programma 15.5 (Pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione), che prevede spese per 207,1 milioni di euro, ed è articolato in tre macroaggregati: funzionamento, interventi e investimenti.
Per il funzionamento, si prevede una spesa di 44 milioni di euro, con un aumento di 8,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2008. Per gli interventi è prevista una spesa pari a 130,8 milioni di euro, con una riduzione di 40,2 milioni di euro rispetto al dato assestato 2008. Per gli investimenti si prevede uno stanziamento in conto capitale di 32,3 milioni di euro, con una riduzione di 60 milioni di euro rispetto all'assestamento 2008. Va segnalato, nell'ambito di questo macroaggregato, il capitolo 7596 (Fondo per il passaggio al digitale), che reca uno stanziamento di 30,9 milioni di euro per il 2008, ed una riduzione di 29,1 milioni di euro rispetto all'assestamento 2008.
Nell'ambito della missione 17 (Ricerca e innovazione), è previsto uno stanziamento di competenza del neo istituito Dipartimento delle comunicazioni, pari a 8,1 milioni di euro con una riduzione rispetto alle previsioni assestate 2008 di 253.527 euro. Tale importo risulta interamente assorbito dal programma 17.18 - Innovazione Tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione.
All'interno della missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente), con riferimento alle competenze del Dipartimento delle comunicazioni, è previsto uno stanziamento pari a 1,4 milioni di euro con un decremento di 492.140 euro rispetto alle previsioni assestate dell'anno finanziario 2008. Tale importo risulta integralmente assorbito dal Programma 18.10 - Prevenzione e riduzione dell'inquinamento elettromagnetico e impatto sui sistemi di comunicazione elettronica.
Ricorda infine che alcuni stanziamenti relativi alla missione 15 (Comunicazioni) sono presenti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, e ricompresi nel Programma 15.3 (Servizi postali e telefonici). Essi ammontano a 341,7 milioni di euro di parte corrente e 179 milioni di euro in conto capitale. Tale capitolo, nell'ambito delle rimodulazioni effettuate ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, non ha subito variazioni. Si riserva, quindi, di presentare alla Commissione le proposte di relazione.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani, mercoledì 8 ottobre, al termine dell'esame degli atti del Governo (Atti n. 25, 26, 30 e 31).

La seduta termina alle 21.