CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 ottobre 2008
67.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 2 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Furio COLOMBO.

La seduta comincia alle 14.10.

Sulle violazioni dei diritti umani nel mondo.
Audizione di rappresentanti della Rete italiana di solidarietà con le comunità di pace colombiane, Colombia Vive!
(Svolgimento e conclusione).

Furio COLOMBO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Introduce, quindi, l'audizione.

Andrea PROIETTI, Wilson DAVID HUIGUITA, Maria Betilda TUBERQUIA QUINTERO, Carla MARIANI e Salima CURE, rappresentanti della Rete di solidarietà con le comunità di pace colombiane, Colombia Vive!, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine.
Intervengono quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Franco NARDUCCI (PD), Enrico PIANETTA (PdL), Furio COLOMBO, presidente.

Andrea PROIETTI, Wilson DAVID HUIGUITA, Maria Betilda TUBERQUIA QUINTERO, Carla MARIANI, rappresentanti della Rete di solidarietà con le comunità di pace colombiane, Colombia Vive!, replicano ai quesiti posti e svolgono ulteriori considerazioni.

Furio COLOMBO, presidente, dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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COMITATO PERMANENTE SUGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Giovedì 2 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Enrico PIANETTA.

La seduta comincia alle 15.35.

Sugli esiti della Riunione ad alto livello sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in occasione della 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU. (New York, 25 settembre 2008).

Enrico PIANETTA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Ricorda che l'onorevole Maran, componente del Comitato, ha preso parte, in rappresentanza della Commissione affari esteri, alla 63ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU che si è tenuta la scorsa settimana a New York, e lo invita a riferire in merito agli eventi che si sono svolti in relazione agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

Alessandro MARAN (PD) osserva che gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono stati al centro dei lavori dell'Assemblea generale dell'ONU, che ha avviato nell'ultima settimana di settembre la sua 63ma sessione, per diretto impulso del Segretario generale, Ban Ki Moon. La sessione del 2008, a metà tra il lancio dell'iniziativa con la Dichiarazione del Millennio (2000) e la scadenza prevista (2015), è parsa la più opportuna per impostare un primo bilancio ed orientare l'azione futura. La sopraggiunta crisi dei mercati finanziari ha ulteriormente sottolineato l'urgenza della riflessione, alla luce delle minori risorse che potrebbero restare a disposizione del conseguimento degli obiettivi. Assume, pertanto, un rilievo decisivo l'appuntamento del mese di dicembre a Doha, per la Review Conference sul finanziamento allo sviluppo.
In particolare, segnala che il 25 settembre 2008 si è tenuta una Riunione ad alto livello che si è articolata nei tre ambiti della lotta alla povertà e alla fame, dell'educazione e salute e della sostenibilità ambientale. In apertura, Ban Ki Moon ha ricordato come la nostra sia la prima generazione a possedere le risorse e le conoscenze per eliminare la povertà. Al riguardo, ha citato come esempio di successo il programma di azione per la lotta alla malaria, proponendo che nel 2010 si tenga un Summit per esaminare i risultati conseguiti a fronte di ciascuno degli otto obiettivi. Il presidente dell'Assemblea generale, Miguel d'Escoto Brockmann, a sua volta, ha denunciato gli ostacoli che si frappongono e che derivano dal peso della spesa militare, dagli elevati dazi commerciali, dai sistemi di produzione agricoli, dagli enormi profitti delle multinazionali. L'ineguaglianza globale si è, infatti, a suo avviso aggravata dal 2000 ad oggi, con oltre 3 miliardi di persone che vivono con meno di due dollari e mezzo al giorno, per cui ha rivolto un appello al prevalere del senso di solidarietà e di umanità. Il costo della guerra in Iraq avrebbe - ha provocatoriamente rilevato - coperto le spese di studio di tutti i bambini del mondo.
A nome del governo britannico, sponsor della riunione, è intervenuto il premier Gordon Brown, che ha richiamato i valori della Carta delle Nazioni Unite per il loro diretto riferimento ai popoli della terra. Contestando ogni ipotesi di rinvio degli Obiettivi magari motivata dalla crisi finanziaria, ha lamentato il pericolo dell'indifferenza come il peggiore per la credibilità dell'ONU. Riguardo all'Africa, ne ha prefigurato il futuro come alimentatrice degli altri continenti se vi si faranno gli opportuni investimenti per la messa a coltura. Per l'Unione europea, ha partecipato il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, che ha confermato l'obiettivo di raggiungere globalmente nel 2015 lo 0,7 per cento del PIL per l'aiuto allo sviluppo, sulla base della EU Agenda for Action adottata nello scorso mese di giugno. Barroso ha poi condiviso le indicazioni emerse ad Accra da parte dell'Unione

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africana circa la prevedibilità degli interventi, la divisione del lavoro tra i donatori, un migliore allineamento alle esigenze nazionali risparmiando gli adempimenti burocratici (in un anno si sarebbe kafkianamente chiesto alla Tanzania di presentare 2.400 rapporti!). L'Unione africana, dal canto suo, ha lamentato le difficoltà derivanti non solo dalla scarsità delle risorse finanziarie, ma anche dalla ristrettezza degli investimenti privati, dall'instabilità politica, dall'insufficienza dei meccanismi di governo, dai cambiamenti climatici e dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei combustibili. Il suo presidente (Tanzania), pur ritenendo non ancora raggiunto il ritmo necessario per l'adempimento degli Obiettivi, ha fatto stato dei progressi nella governance democratica, nello Stato di diritto, nei diritti umani e nella prevenzione dei conflitti.
Sottolinea che grande attenzione ha richiamato, per la sua concretezza e proiezione, il discorso del premier cinese, Wen Jabao, che ha rivendicato sia gli sforzi compiuti dal 1978 dal suo paese sulla via dello sviluppo, sia l'adempimento degli impegni assunti per gli Obiettivi soprattutto in campo agricolo, medico ed educativo. Gli aiuti cinesi hanno compreso cancellazione del debito, agevolazioni tariffarie, formazione professionale, assistenza sanitaria, contributi a fondo perduto, con particolare riguardo all'Africa. Il leader cinese ha insistito sulla necessità di adeguare gli aiuti alle diverse realtà nazionali rispettandone le tradizioni, di risolvere i conflitti regionali ed inter-etnici, di coordinare maggiormente l'attività delle organizzazioni internazionali. Ha poi concluso auspicando che l'umanità possa un giorno vivere in una società libera e democratica in cui ciascun individuo abbia l'opportunità e il diritto di conseguire la felicità in armonia e senza discriminazioni. Un originale contributo, nell'ambito del settore privato, è venuto dall'imprenditore statunitense Bill Gates, che ha rimarcato il grande potenziale comunicativo degli Obiettivi, al di là di ogni immaginazione, giudicando positivamente il fatto che per la prima volta si discuta di numeri e si misuri l'efficacia degli interventi.
Segnala che, per l'Italia, il ministro degli esteri, Frattini, ha partecipato alla tavola rotonda su educazione e salute, richiamandole quali priorità per la presidenza italiana del G8 nel 2009. Ha soprattutto invitato a superare la tradizionale visione donatore-beneficiario nell'ottica del partenariato, coinvolgendo tutte le componenti della società. Il contributo dell'Italia si è estrinsecato anche nella promozione di un evento collaterale sul ruolo del Governo locale nel conseguimento degli Obiettivi, che è stato patrocinato dal Comune di Milano nel quadro delle manifestazioni per l'expo 2015 (la data coincide con la scadenza prevista per gli Obiettivi) il giorno precedente la Riunione ad alto livello. Il Governo locale è, infatti, interessato da un lato come livello di erogazione dei servizi più vicino ai cittadini, dall'altro come soggetto istituzionale capace di mobilitare la società civile. Il Sindaco di Milano ha insistito sul tema del cofinanziamento e ha evidenziato l'esempio della promozione del micro-credito, anche favorendo la collaborazione diretta tra gli enti locali. Anche il ministro Frattini ha richiamato il nuovo approccio allo sviluppo determinato dal coinvolgimento dei soggetti erogatori dei servizi per i bisogni primari. All'evento italiano, è altresì intervenuto il Ministro per la cooperazione del Regno Unito per richiamare l'attenzione sul ruolo dei sindaci, dal momento che la popolazione urbana è in crescita e nel 2025 toccherà il 70 per cento.
Evidenzia che il direttore della Campagna per il Millennio, Salil Shetty, elogiando l'iniziativa della filiale italiana, ha colto l'occasione per richiamare l'impegno del nostro Paese nel G8 e la promessa di raggiungere lo 0,7 per cento del PIL. Intervenendo a nome dell'UCLG (United Cities and Local Government), Elizabeth Gateau ha denunciato che solo il 5 per cento degli aiuti giunge alle realtà locali, che sono invece le più efficienti sia per i servizi che per le infrastrutture, mentre

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Stefano Manservisi (Commissione europea) ha portato i dati relativi agli impegni dell'UE.
Rende poi noto che la delegazione parlamentare italiana ha affrontato il tema anche negli incontri con alcune figure di vertice dell'ONU, come l'associate administrator dell'UNDP (United Nations Development Program), l'olandese Ad Melkert, e il capo del Dipartimento per gli affari economici e sociali, il cinese Sha Zukang. Il primo interlocutore ha sottolineato il potenziale di accelerazione degli Obiettivi, ribadendo l'opportunità di avvicinare ai cittadini l'erogazione dei servizi anche attraverso la diffusione delle best practices, delle capacità istituzionali e delle rilevazioni statistiche (si è detto in generale cautamente ottimista). Il monitoraggio parlamentare dell'attuazione degli Obiettivi è stato affrontato in seno all'Unione interparlamentare, nel corso del briefing svoltosi il 26 settembre.
In conclusione, dai lavori svolti presso le Nazioni Unite, oltre alla segnalazione di soggetti da audire nell'ambito dell'indagine conoscitiva appena deliberata, richiama l'attenzione su alcune indicazioni di lavoro: 1)seguire le organizzazioni regionali (UE, UA, etc.) e gli enti locali, oltre agli Stati nazionali; 2) sensibilizzare il settore privato; 3) promuovere il coordinamento degli interventi e la trasversalità degli obiettivi (con riferimento all'ottavo relativo alla global partnership); 4) verificare i progressi in particolare in vista della Review Conference di Doha; 5) ribadire l'impegno dell'Italia. A tale ultimo riguardo, anche alla luce dei tagli di bilancio subiti dal settore della cooperazione, esprime viva preoccupazione. Si domanda, infatti, quali risorse il Governo intenda mettere a disposizione per le ambiziose prospettive che lo stesso Ministro dell'economia ha recentemente evocato sul Corriere della sera.

Matteo MECACCI (PD) invita il Comitato a tenere conto del ruolo che l'Italia potrà esercitare nella presidenza del G8 nel 2009.

Enrico PIANETTA, presidente, concorda con il deputato Mecacci, acquisendo la sua indicazione - peraltro riecheggiata nella relazione - ai fini dello svolgimento dell'indagine conoscitiva appena deliberata dalla Commissione. Nessun altro chiedendo d'intervenire, rinvia ad altra seduta l'ulteriore discussione delle comunicazioni svolte, ringraziando della puntuale esposizione il collega Maran.

La seduta termina alle 15.55.